Mi rivolgo a coloro che non hanno avuto un percorso universitario "lineare" ma hanno cambiato più volte strada.
Come avete fatto a scegliere la vostra facoltà?
Io frequento Farmacia ma dopo il primo anno non sono più riuscita a dare materie.Se mi metto a leggere mi annoio quasi subito e trovo mille pretesti per non studiare.
Ho già cambiato facoltà in passato(ero a scienze politiche) ma non riesco a trovare qualcosa che mi piaccia e che razionalmente sia sfruttabile nel mondo del lavoro.
Che dovrei fare per capire se ho bisogno di cambiare facoltà o gettare le armi e andare a lavorare?Ho 26 anni e sono un totale fallimento.
Ho una vita tutta nuova,senza niente di concluso e un sacco di strade lasciate a metà...
Per favore datemi un consiglio...

Indecisione cronica sull'università
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Inutile rimproverarti, ormai il danno è fatto.
Innanzitutto è ovvio che se scegli una facoltà dovresti "sentirla profondamente" e volerlo davvero il fatto di studiare ed appassionarti al ramo scelto.
Allora, provo a farti qualche domanda preventiva.
Tu da piccola cosa volevi diventare?
E nell'arco della tua vita che passioni hai maturato?
Quali sono i tuoi hobby? i tuoi interessi?
Hai un temperamento introverso o estroverso?
E... domanda fondamentale:
Se pensi al tuo futuro... tra 10 anni dove ti vedi?
Ti vedi in un banco di farmacia?
O a lavorare per qualche ente?
Bisogna analizzare sia le tue passioni del passato che le tue aspirazioni future...
posso anche presupporre che le tue passioni del passato non corrispondono a ciò che vorresti diventare nel futuro....
è normale.
Ogni persona fa un percorso di vita personale che lo porta a scoprire cose nuove e quindi a volere cose nuove, così come gli hobby che cambiano.
Tutte queste domande servono a te per capire qual'è il tuo ramo di studi ideale...
Invece se senti il bisogno di andare a lavorare...
a te la scelta.
Devi valutare le tue esigenze (esigenza di avere uno stipendio)
o le tue possibilità (la possibilità di continuare ad essere finanziata per l'università).
Sommato anche ad una vera volontà di studio e di passione verso quello che fai. -
Quoto in pieno Moravya. Anche io dopo il primo anno di università ho trovato molte difficoltà e "mi era passata la voglia" di continuare a studiare. I corsi erano spesso noiosi, non mi attiravano per nulla e non trovavo in essi una concreta utilità.
Mi sono fatto quindi un'esame di coscienza cercando di andare a ripescare le motivivazioni che mi avevano spinto a frequentare quell'università. Da lì sono ripartito cercando di impegnarmi al massimo anche se avevo momenti bui e guardando sempre avanti con l'obiettivo di passare ogni singolo corso per ricominciare l'anno seguente senza avere esami sul groppone.
Lo dovevo a me stesso, una sfida personale sia per raggiungere il mio sogno, sia per dimostrare a me stesso chi ero veramente.
Prova a cercare una motivazione interiore, personale che poi, vedrai, ti sarà certamente utile anche quando avrai terminato gli studi, nel mondo del lavoro.
Non mollare
ciao
dac -
Non sei un fallimento.
Non e' mica detto che bisogna per forza fare l'universita' per riuscire nella vita... mai come adesso, il mercato non da certezze, il posto fisso non c'e' piu' quasi per nessuno... di una laurea presa senza convinzione e' quasi meglio fare a meno, a volte. -
Tu da piccola cosa volevi diventare?
E nell'arco della tua vita che passioni hai maturato?
Quali sono i tuoi hobby? i tuoi interessi?
Hai un temperamento introverso o estroverso?Da piccola avrei voluto fare la scrittrice.Ma penso sia stata una "vocazione" suggerita dalle maestre che hanno sempre lodato i miei temi.
Crescendo non ha più sentito lo stimolo a scrivere,a meno che non si trattasse di qualche sporadico diario per superare i momenti tetri.
La mia passione principale è leggere.Non di tutto ma romanzi,fantasy e libri di argomento psicologico(meno frequentemente).
Mi piace cucinare dolci ma non sono brava e non ne vorrei fare una professione.
Di altro ho provato molto poco.
Temperamento decisamente introverso.Se pensi al tuo futuro... tra 10 anni dove ti vedi?
Questo è il punto.Non mi vedo da nessuna parte.
Devi valutare le tue esigenze (esigenza di avere uno stipendio)
o le tue possibilità (la possibilità di continuare ad essere finanziata per l'università).Avrei la possibilità di farmi mantenere(non in eterno ma potrei laurearmi).Ma non mi sembra giusto perseverare con lo studio senza dare i frutti dovuti.
Quoto in pieno Moravya. Anche io dopo il primo anno di università ho trovato molte difficoltà e "mi era passata la voglia" di continuare a studiare. I corsi erano spesso noiosi, non mi attiravano per nulla e non trovavo in essi una concreta utilità.
Dac 82 hai centrato il punto.Mi è passata la voglia.Se mi metto sui libri non vedo l'ora di fare altro e la ripetizione è una tortura insopportabile.
La tua motivazione interiore l'hai trovata nella promessa di un lavoro?ma non attirando gli argomenti di studio,pensi che il lavoro potrà essere soddisfacente?Non e' mica detto che bisogna per forza fare l'universita' per riuscire nella vita...
Concordo.Il fatto è che non riesco a pensare a cosa potrei fare senza laurea e che potrebbe farmi felice.Altrimenti lo farei.
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La tua motivazione interiore l'hai trovata nella promessa di un lavoro?ma non attirando gli argomenti di studio,pensi che il lavoro potrà essere soddisfacente?
La motivazione non l'ho trovata in una promessa di lavoro (ero ancora al primo anno ed ora sono 3 anni che sono laureato ma il posto attuale l'ho trovato solo un anno e mezzo fa), ma più semplicemente nel desiderio che avevo quando mi sono iscritto. Sembra banale: ma se hai scelto unafacoltà piuttosto che un'altra ci deve pur essere un motivo, non credi? E' vero che hai cambiato più volte strada, ma cosa ti ha spinto alla facoltà dove sei ora? sono queste le motivazioni che secondo me devi riscoprire.
Personalmente ho scelto la mia strada anche perchè spinto da un paio di persone. Io avrei fatto un'altra facoltà ma comunque nello stesso settore. Forse questo mi aveva messo un pò in crisi però c'era comunque qualcosa che sentivo dentro me che mi spingeva a continuare sulla strada che avevo scelto...lo so, non sono molto chiaro ma è difficile spiegarti qualcosa di estremmente personale (dovrei scriverti un poema!).
Il lavoro può essere soddisfacente o meno...dipende molto non solo dallo stipendio ma dall'ambiente in cui sei inserita. Qui gioca molto la capacità personale (e non intendo direttamente il titolo di studio) ma anche molta, molta fortuna. I tempi per il momento non sono proprio rosei e non è facile trovare lavoro.Il fatto è che non riesco a pensare a cosa potrei fare senza laurea e che potrebbe farmi felice.Altrimenti lo farei.
allora continua a studiare! non ti arrendere! magari è solo un momento passeggero! se poi scopri un lavoro che ti rende felice anche senza la laurea, allora buttati in quello.
Purtroppo non credo d'esserti stato molto d'aiuto, spro comunque che riuscirai a trovare la tua strada!
ciao
dac -
Purtroppo non credo d'esserti stato molto d'aiuto, spro comunque che riuscirai a trovare la tua strada!
Mi sei stato d'aiuto invece
Ti ringrazio,lo spero anch'io... -
Mi rivolgo a coloro che non hanno avuto un percorso universitario "lineare" ma hanno cambiato più volte strada.
Come avete fatto a scegliere la vostra facoltà?
Io frequento Farmacia ma dopo il primo anno non sono più riuscita a dare materie.Se mi metto a leggere mi annoio quasi subito e trovo mille pretesti per non studiare.
Ho già cambiato facoltà in passato(ero a scienze politiche) ma non riesco a trovare qualcosa che mi piaccia e che razionalmente sia sfruttabile nel mondo del lavoro.
Che dovrei fare per capire se ho bisogno di cambiare facoltà o gettare le armi e andare a lavorare?Ho 26 anni e sono un totale fallimento.
Ho una vita tutta nuova,senza niente di concluso e un sacco di strade lasciate a metà...
Per favore datemi un consiglio...cerca di fare ciò che ti piace, se non hai la possibilità, cerca comunque di fare in modo di averla, rischia. L'età dimenticala, e dimentica questo mondo. Non so cosa sia una vita nuova, e nemmeno le strade a metà, forse sono un invenzione per far sentire inadatti i liberi cittadini.
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Che diploma hai?
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Io indagherei, piuttosto, sulla ragione per cui hai deciso di intraprendere una carriera di tipo universitario. A cosa pensavi quando hai scelto? Prova a tornare indietro nel tempo e a pensare (se mai l'hai avuto, beninteso) all'entusiasmo che avevi a quell'età e ai motivi che ti hanno spinto a scegliere la facoltà che ora stai frequentando.
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