Indecisione cronica sull'università

  • Hai una visione del mondo in cui sono tutti uguali, in cui tutti vogliono inchinarsi per trovare la propria cella lavorativa. Ma non è così.

    Il mercato sceglie tutta la vostra vita. Siete sicuri di amare il capitalismo? Se sì, siete sicuri di amare la vita? .........Non ditemi che state già pensando al capitalismo di Stalin.

    hai ragione,sono troppo estremo,meglio fantasticare riguardo mondi ideali in cui si vive bene,senza lavoro,senza stress,senza guerre così come fai tu.

    E' pieno così di datori di lavoro che assumono 26enni senza esperienza e senza laurea.Al primo colloquio,quando chiederanno conto di quei 7-8 anni passati dopo le superiori cosa risponderà?Svegliati,la vita,se vuoi viverla qui e non nella tua testa,è ben altro.Passi le giornate a dare giudizi errati sulle persone,così come hai fatto ora,visto che la laurea non l'ho ancora presa,ma nonostante questo lavoro,anche se da autonomo,e non gioco a fare lo psicologo.In un forum come questo credo siano più ben accetti consigli pragmatici che del tipo "ama la vita,vai in zambia,ecc"

  • hai ragione,sono troppo estremo,meglio fantasticare riguardo mondi ideali in cui si vive bene,senza lavoro,senza stress,senza guerre così come fai tu.

    E' pieno così di datori di lavoro che assumono 26enni senza esperienza e senza laurea.Al primo colloquio,quando chiederanno conto di quei 7-8 anni passati dopo le superiori cosa risponderà?Svegliati,la vita,se vuoi viverla qui e non nella tua testa,è ben altro.

    Bravo dirceu (grazie a te ho capito anche cosa intendesse dire pensierolibero - hai mai considerato di fare il traduttore?) sono d'accordo anche io con quello che dici, e soprattutto sul fatto che i datori di lavoro ti chiedono il perche' di quei 7 \ 8 anni passati cosi'. E aggiungo che, di mio, sono in disaccordo su questa cosa, perche' una persona non si puo' e non si deve valutare esclusivamente sotto quel profilo, ma che purtroppo il mondo del lavoro e' questo. Che ci piaccia o no. Se ce lo si fa andar bene, pace. Se non ci va bene, le alternative sono due: o si trova una soluzione personale alternativa che funziona nel mondo reale, oppure ci si deve adeguare e bona.
    Non e' che si scappa tanto in la'.

  • Bravo dirceu (grazie a te ho capito anche cosa intendesse dire pensierolibero - hai mai considerato di fare il traduttore?) sono d'accordo anche io con quello che dici, e soprattutto sul fatto che i datori di lavoro ti chiedono il perche' di quei 7 \ 8 anni passati cosi'. E aggiungo che, di mio, sono in disaccordo su questa cosa, perche' una persona non si puo' e non si deve valutare esclusivamente sotto quel profilo, ma che purtroppo il mondo del lavoro e' questo. Che ci piaccia o no. Se ce lo si fa andar bene, pace. Se non ci va bene, le alternative sono due: o si trova una soluzione personale alternativa che funziona nel mondo reale, oppure ci si deve adeguare e bona.
    Non e' che si scappa tanto in la'.

    ma nemmeno a me piace il mondo lavorativo che c'è qui in Italia e la maniera odiosa con cui formano chi lavora nella human resources (e fa i colloqui),l'ho scritto decine di volte ed infatti ho deciso di "non avere padroni" e far da me.Purtroppo ora c'è poco da scegliere e c'è tanta concorrenza,sono pochi i fortunati che fanno ciò che gli piace (e so quanto sia fortunato io nel rientrare in questa categoria).Ma non capisco perché ad una persona indecisa su cosa fare "da grande" si debba rispondere con supercazzole sulla propria visione della vita offendendo contemporaneamente gli altri,che utilità ha?

    A Juno posso solo dire che deve decidere cosa fare pensando al futuro,alla propria carriera e alle proprie attitudini.Se lo studio non ti soddisfa prova a cercare lavoro,sono sicuro che una volta affrontato tornerai sui libri per crearti un futuro migliore...

  • Io mi indignerei, mi chiedi "conto"??????? Non devo dare conto a nessuno di quello che faccio o non faccio, visto che si tratta della mia vita.

    stradablu non sei tu che devi ergerti a giudice di quale strada sia giusta o sbagliata, tranne che per te stesso, mettitelo in quella zocca, e ti farai meno il sangue amaro nel constatare che la gente gode di quella libertà che pure richiedi a gran voce, per i datori di lavoro.

  • in c

    eh?

    Il capitalismo di stalin è quello in cui, oltre che condizioni orride, che già ci sono, e che impongono, spesso obliquamente nella psicologia degli individui, a relegarsi volontariamente, a cingersi di ceppi e buttarne la chiave, lo stato, o la "società" ti Obbliga fisicamente a lavorare e lavorare sodo, pena non solo gravi privazioni, che già ci sono, e sono messe ben in conto da chi sfida il sistema, ma un obbligo sistematica così vicino allo schiavismo e la servitù della gleba dal confondersi, e solo nella mente di chi sostiene l'etica del lavoro "che rende liberi", vanno a distinguersi.

  • Io mi indignerei, mi chiedi "conto"??????? Non devo dare conto a nessuno di quello che faccio o non faccio, visto che si tratta della mia vita.

    stradablu non sei tu che devi ergerti a giudice di quale strada sia giusta o sbagliata, tranne che per te stesso, mettitelo in quella zocca, e ti farai meno il sangue amaro nel constatare che la gente gode di quella libertà che pure richiedi a gran voce, per i datori di lavoro.

    ma parli per te o rispondi anche per pensiero libero?O siete semplicemente una sola persona (due utenti clone) venuta a prenderci per i fondelli?Io non ti ho chiesto conto proprio di nulla,manco ti ho quotato...quindi mi sa che stavolta hai sbagliato login e ti sei fatto sgamare...

  • Gabriele ma perche' ti scaldi tanto?
    io parlo semplicemente di quello che c'e' e vedo in giro. Poi se vogliamo fare della filosofia, allora e' un'altra questione.
    In ogni caso stai calmo, non arrabbiarti. Io vivo bene coi miei pensieri, non ho bisogno di mettermene in testa altri che non mi appartengono.
    E non mi faccio neanche il sangue amaro, e per cosa? io sono contenta e soddisfatta del mio lavoro.
    Un bacio (sulla tua fronte alta).

  • ma parli per te o rispondi anche per pensiero libero?O siete semplicemente una sola persona (due utenti clone) venuta a prenderci per i fondelli?Io non ti ho chiesto conto proprio di nulla,manco ti ho quotato...quindi mi sa che stavolta hai sbagliato login e ti sei fatto sgamare...

    in effetti non capisco nemmeno io tutta questa arrabbiatura :hmm:

  • Citazione

    Se pensi al tuo futuro... tra 10 anni dove ti vedi?
    Questo è il punto.Non mi vedo da nessuna parte.

    Vedo sempre discussioni su temi che mi toccano profondamente. Non rispondo quasi mai, perche' rispondere vorrebbe dire mettermi a nudo, in pubblico. Non ci sarebbe niente di male, se non fossero problemi di cui mi vergogno profondamente, o che comunque non voglio condividere col mondo intero. Tu Juno, a 26 anni, senza una laurea ed un lavoro, non ti vergogni? Io credo di si, anche se magari non e' proprio "vergogna" nel vero senso della parola, ma e' comunque una sensazione strana che ne e' collegata. Forse non la senti come una "vergogna", ma la senti come "pressione", "fretta", "ansia", "indecisione", "apatia", "tristezza", "confusione"... da cosa deriva tutto questo?

    Uno dei punti centrali sta proprio nella frase quotata: "Io fra dieci anni non mi vedo da nessuna parte". Io personalmente mi chiedo se tra dieci anni saro' ancora vivo, e immaginare un futuro concreto mi sembra una roba fantascientifica.
    In questa societa', viene richiesto gia' prematuramente di immaginarsi nel futuro da vincenti, e si viene poi spinti ad intraprendere un percorso prestabilito su dei binari che ti vincolano la vita in maniera mostruosa. Tutto viene disumanizzato, per favorire la competitivita' tramite la specializzazione portata a livelli estremi. Quando chiedi ad un bambino cosa vuole fare da grande, molti rispondono "l'astronauta", o "il pilota di formula uno". Non e' un caso: ogni missione nello spazio e ogni gara in pista e' sempre un avventura diversa, una scoperta nuova, un traguardo che cambia ogni volta. Non ho mai sentito un bambino rispondere che vuole stare seduto tutta la vita al computer ad inserire dati di fatture, per conto di una ditta che produce qualcosa di cui non gliene puo' fregare di meno. "Mamma mamma, io da grande voglio fare l'impiegato in ufficio alla fabbrica di sottoaceti!" Ma per piacere. Col tempo pero' la societa' ti plasma, e gia' da piccolo ti fa fare i test attitudinali. Bisogna iniziare subito a scremare i sogni, fino ad arrivare a tenersene solo uno per immettersi in un "settore", cioe' il nostro bel binario: non solo bisogna sceglierlo il piu' specifico possibile per essere in grado di raggiungere un certo livello di competitivita', ma bisogna pure scartare tutte le opzioni che non sono economicamente vantaggiose, oppure che non ti darebbero molto prestigio sociale. Altola' all'arte e al giardinaggio! Lunga vita al marketing aziendale, alle scienze politiche, e ai dentisti! E tutto questo lo devi gia' iniziare a fare che sei a malapena adolescente, quanto spesso tutto quello di cui ti puo' fregare e' guardare Homer Simpson su Italia1 e ubriacarti il sabato sera. Meraviglioso!

    Gran parte della gente sceglie un binario, prima o dopo, e si adegua. Alcuni sono fortunati, fanno quello che hanno studiato, si sono laureati con ottimi voti senza ritardi, oppure fanno quello che amano con passione. Io considero questa gente fortunata perche' il merito e la bravura da soli non bastano. Se non hai proprio soldi, oppure non hai nessuno che ti ha mai supportato, oppure non hai l'ambiente e le raccomandazioni giuste, oppure non hai la salute necessaria a portare avanti un certo impegno... e' tutto inutile comunque. Qui su questo forum e' pieno di gente che si e' letteralmente "piantata" nella vita a seguito di disturbi psicologici, e non e' gente stupida.
    C'e' pero' certa gente che sembra incapace di scegliere un binario. In realta' questa gente un binario non lo vuole proprio, e' proprio profondamente incompatibile. "La vita' e' dura, e' cosi', bisogna adattarsi!", si sentiranno ripetere da chi e' gia' incatenato al suo percorso. "E' ora di smettere di sognare e iniziare a prendere un po' di m∙∙∙a in faccia!", ripetuto ossessivamente da quegli schiavi frustrati che sotto sotto desidererebbero poter spalare m∙∙∙a in faccia agli altri, per poter essere nel loro piccolo, almeno per un istante, padroni.

    Purtroppo questo post e' inconcludente. Cioe', non ho soluzioni. Anche perche', se le avessi, non sarei qui, probabilmente. Ovviamente sento gia' le voci.... "La soluzione non esiste, e' inutile che stai a pensarci! Vieni a mangiare un po' di m∙∙∙a con me, non aspetto altro che offrirti la mia, bella calda". :rolleyes:

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Purtroppo questo post e' inconcludente. Cioe', non ho soluzioni. Anche perche', se le avessi, non sarei qui, probabilmente. Ovviamente sento gia' le voci.... "La soluzione non esiste, e' inutile che stai a pensarci! Vieni a mangiare un po' di m∙∙∙a con me, non aspetto altro che offrirti la mia, bella calda". :rolleyes:

    Grazie. Ho letto con piacere e interesse tutto quello che hai scritto, e sinceramente non vedo perche' ti si debba tirare della m∙∙∙a in faccia. Il tuo punto di vista mi ha ispirato molto, invece. Ti chiedo una cosa: pensi davvero che non ci sia spazio per l'arte, la creativita', lo sviluppo personale, nel nostro mondo odierno? e ancora, pensi davvero che guadagnare qualche soldo che poi ci permetta di coltivare i nostri interessi e passioni magari al di fuori del lavoro sia una cosa cattiva, chje va a compromettere i nostri sogni, i nostri desideri?
    Sai, secondo me le due cose non sono incompatibili. E' meglio continuare a coltivare il bambino che si ha dentro con la pancia piena, piuttosto che con la pancia vuota. Ma ovviamente questo e' solo un mio pensiero.

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