Tu sei una persona coerente?

  • Anche il serial killer e' di una coerenza impeccabile. E lo resterà fino a che non lo fermano."

    E da dove viene questa ridicola conclusione?

    Da quanto riportato qui sotto.

    Conformità tra le proprie convinzioni e l'agire pratico

    Il che fa si ci ci siano almeno due tipi di coerenza.

    La prima e verso se stessi e le proprie convinzioni.

    La seconda verso le norme, i principi e le attese pubbliche.

    Certamente riconoscersi in certi valori può essere un buon attracco per una "presunzione" di coerenza.

    C'e' ambiguita in questa frase, seppur condivisibile.
    I valori sono concetti filosofici che possono essere generali, ma anche personali.

    Un valore generale e' l'ubbidienza alle istituzioni [per esempio: un cittadino modello].

    Un valore personale e' la convinzione che ogni istituzione sia una limitazione alla liberta' [per esempio: per un anarchico].

    Mi dispiace che nessuno sembra aver capito concetti elementari

    Ce li puoi spiegare tu. Siamo tutt'orecchi.

  • Sono coerente nel mio modo di pensare, alla cui base c'è una continua riflessione, rinnovo e modifica. Altrimenti addio adattamento, non si campa più. Non si può essee coerenti nei comportamenti altrimenti il bambino sarà bambino da adulto. Non si può essere coerenti nelle basi per cui si agisce, ciò impedisce lo sviluppo della persona, in negativo o in positivo che sia. Si può essere coerenti nella prorpia incoerenza.

  • Certamente riconoscersi in certi valori può essere un buon attracco per una "presunzione" di coerenza.

    C'e' ambiguita in questa frase, seppur condivisibile.
    I valori sono concetti filosofici che possono essere generali, ma anche personali.

    Allora diciamo che darsi un'etica, cioè un insieme di valori, e affrontare le situazioni della vita con responsabilità ha il duplice effetto di rassicurarci e di renderci coerenti ai nostri occhi nonché di facilitarci le relazioni. Ci fa sentire adulti insomma, e a volte basta questo a fermare il ragionamento.

    Se però ci interroghiamo sul fondamento di tali valori, come sono entrati nella nostra vita, perché gli diamo tanta importanza, e sulla loro coerenza reciproca possiamo entrare in difficoltà e rendere le cose più confuse di come appaiono. Intanto perché esistono i dilemmi morali, ossia conflitti di valori che impongono una scelta o una ridefinizione. E poi perché non esiste una razionalità olimpica che mi assicuri che i miei valori siano giusti astrattamente, ovunque vada, in qualunque situazione mi trovi. La razionalità è limitata e fa previsioni solo a corto raggio.

    Quindi secondo me la coerenza è solo locale, limitata e sempre rivedibile. Insomma è incoerente MA c'è una coerenza nei suoi meccanismi! E' una specie di racconto che deve tenere insieme delle parti perché la storia scorra, un racconto che continuamente si alimenta e si ridefinisce. I problemi di molti, su forum come questo, possono essere visti come una difficoltà in questa necessaria narrazione di sé. E allora il forum così come un supporto psicologico, aiutano a narrare diversamente, meno cupamente, la propria vita. Spero di essermi almeno in parte chiarito e di non aver messo troppa carne sul fuoco.

  • Il fatto è che non mi va di discutere di altre cose.Questi sono concetti logici, se ne volessi parlare ancora, dovrei affrontare questioni di italiano e di semantica ma non ero qui per questo.

  • io non sono coerente in tutti gli ambiti della vita , in alcuni si seguo delle regole che mi sono data , in altri lascio al momento il modo in cui comportarmi , sai a volte ho scoperto che nonostante avessi preso una certa decisione , sono dovuta tornare sui miei passi , non lo so per quale motivo , ma ho capito che non sono coerente quando io stessa mi impongo un certo tipo di comportamento , invece se mi lascio delle liberta o la possibilita di poter cambiare idea o comportamento , allora divento coerente con il mio modo di essere , forse io non sono coerente sotto qualsiasi costrinzione .....

  • Si può essere coerenti nella prorpia incoerenza.

    Frase sibillina che non si puo' contraddire, a mio parere. Popper pero' direbbe che manca la falsificabilita'.

    la coerenza è solo locale, limitata e sempre rivedibile. Insomma è incoerente MA c'è una coerenza nei suoi meccanismi! E' una specie di racconto che deve tenere insieme delle parti perché la storia scorra, un racconto che continuamente si alimenta e si ridefinisce

    Un'estensione della precedente...ma ci lascia nel dubbio...
    In cosa consiste allora la coerenza? Puo' esssere definita o e' solo soggettività?

    io non sono coerente in tutti gli ambiti della vita , in alcuni si seguo delle regole che mi sono data , in altri lascio al momento il modo in cui comportarmi

    Qui trovo già una distinzione.
    Per dirla in AT c'e' un Adulto che fa da regia fra un Genitore che detta i principi e un Bambino che non ne vuole sapere di limiti. Ma se l'Adulto funziona allora ci sara congruenza fra doveri e desiderio, con una progressione logica e coerente.
    Ma per chi? Per chi agisce o per chi osserva l'azione?

    Questi sono concetti logici, se ne volessi parlare ancora, dovrei affrontare questioni di italiano e di semantica

    E affrontali. Mica e' proibito. O ti poni limiti di coerenza?

  • Inoltre, l'uomo vive in societa' in cui non e' libero di pensare o fare quello che crede, perche' vincolato da schemi sociali.

    Questo porta all'assurdita' del comportamento umano, secondo il quale bisogna essere forti e potenti, ma allo stesso tempo umili; bisogna essere i migliori, ma allo stesso tempo mettersi sullo stesso piano degli altri; bisogna saper difendersi, ma allo stesso tempo bisogna essere educati; bisogna sognare una bella casa, un bel partner, dei bei figli, un bel viaggio, una bella macchina, ma allo stesso tempo bisogna dire che i soldi nella vita non sono importanti; bisogna fregarsene di quello che pensano gli altri, ma allo stesso tempo bisogna farci giudicare costantemente dagli altri in esami, curriculum, colloqui, concorsi; bisogna farsi rispettare, ma allo stesso tempo bisogna imparare a subire; bisogna reagire, ma allo stesso tempo bisogna imparare ad incassare i colpi della vita; bisogna essere ottimisti e sognatori, ma allo stesso tempo bisogna essere realisti ed accettare la realta'; bisogna vivere, ma allo stesso tempo non bisogna aver paura della morte; bisogna mostrare agli altri sempre e solo il nostro lato positivo, ma allo stesso tempo bisogna evitare di vantarsi troppo; bisogna essere se' stessi, ma allo stesso tempo bisogna accettare i consigli degli altri su come tu possa diventare un "migliore te stesso"; bisogna purtroppo accettare le cose come sono, ma allo stesso tempo bisogna anche avere il coraggio di buttarsi e cambiarle; bisogna essere maturi e seri, ma allo stesso tempo bisogna non essere noiosi; bisogna restare un po' bambini dentro, ma allo stesso tempo bisogna evitare di fare i capricci; bisogna sognare, ma allo stesso tempo bisogna tenere i piedi per terra; bisogna saper trovare un equilibrio, ma allo stesso tempo bisogna anche saper sbilanciarsi per poter fare le proprie scelte; bisogna far sentire la nostra voce di fronte alle ingiustizie, ma allo stesso tempo non bisogna mai giudicare gli altri; bisogna ringraziare dio di quello che ci ha dato, ma allo stesso tempo non bisogna bestemmiarlo per quello che non ci ha dato; bisogna pensare a chi sta peggio di noi invece di continuare a lamentarci, ma allo stesso tempo non bisogna fare confronti con gli altri, perche' noi siamo unici;

    Questa me la stampo. Finalmente ho capito da cosa deriva il mio non saper mai cosa fare/dire/pensare, in nessuna situazione.

  • Finalmente ho capito da cosa deriva il mio non saper mai cosa fare/dire/pensare, in nessuna situazione.

    Quindi ora sai cosa fare o semplicemente sei scusata se non farai nulla?

    Aristotele, come in Goutama, diceva che il "giusto mezzo" è la via alla serenità, che si ottiene attraverso la dialettica interiore e con il mondo esterno.

  • L'incoerenza degli altri mi mette in difficoltà: mi sento "tradita" se uno mi dice di pensare una cosa ma agisce nell'opposto, specie se si tratta di un principio, un ideale. E ancor più mi stressa quando l'incoerente in questione non si rende conto di essere tale o peggio, quando glielo fai notare, fa "spallucce"... come se tutta la passione e la convinzione che ci mette per declamare i suoi sani principi sparissero con un "puff!" di fronte al suo tornaconto e convenienza.

    E la mia? Beh pure io non sono immune dall'incoerenza... eppure credo che l'incoerenza si manifesti quando si vuole essere "troppo" coerenti: è impossibile.
    L'incoerenza sopraggiunge anche perchè ci si pongono limiti troppo stretti, si costringe se stessi ad agire in un modo mentre la nostra personalità andrebbe altrove... ma che senso ha?
    Sto imparando a valutare di volta in volta ciò che mi si para di fronte, senza estremizzare, anche quando ci si aspettano da me certi comportamenti, io dico "alt! ci devo prima riflettere e poi decido cosa fare". Meno certezze forse, è più facile avere delle linee guida ben precise, ma almeno evito di fare quella che parla benissimo e razzola da schifo. Un po' parapopò ma almeno consapevole e onesta, con me stessa e dunque con gli altri.

    Ovviamente non si può relativizzare tutto, ho i miei "capisaldi" e quelli non si toccano, pochi ma buoni, quindi la coerenza è d'obbligo... se sgarro, mi sento profondamente in colpa, ed è giusto che sia così.

    Per il resto mi arrangio sul momento.

    Se ci credi ti basta perché poi la strada la trovi da te (E.B.)

  • Ma infatti il livello di coerenza giusto c'è quando non ci si pongono limiti troppo stretti.
    Solo che la gente è moralista, detesta chi ha i limiti troppo flessibili, lo considera immorale.
    E la gente predilige la moralità alla coerenza.
    Anche se poi chi è "morale" lo è solo a parole e non a fatti.

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