Amore che diventa odio, affetto che diventa rancore

  • sono perfettamente d'accordo con hiba..
    su quanto scrive sull'amore che non è incondizionato e quanto più profondo esso diventa più ci rende vulnerabili ...

    io ho sempre sostenuto (temuto) che nel momento in cui una persona diventa importante per me,ecco che la stessa diventa il mio tallone d'Achille....

    avvertire un sentimento di rabbia tendente ad odio mi sembra rientrare nella normalità qualora si riceva un atteggiamento superficiale lesivo e non spiegato e il tutto dopo che a quella persona ci sì è donati ...

    magari poi col tempo cercare di perdonare o almeno ridimensionare il tutto..ma la reazione non può non esserci ..penso

    Visto da vicino nessuno è normale

  • Vi leggerò domani notte credo, per ora mi limito a queste poche considerazioni...

    E' condizionato dal fatto che ci gratifichi la nostra Capacità di accoglienza dell'altro

    Come potrei riuscire a fare qualcosa che non sento gratificante in partenza, qualcosa che non parte da me stessa e dalla gratificazione che mi da ? Quindi, ovviamente, questo vale sempre in ogni cosa... credo che tendenzialmente l'essere umano si senta pago sul nascere quando quella data cosa appaga se stesso anzitutto. In fondo è come avere la ricompensa immediata... se poi trova riscontro nell'altro raggiungerà una gratificazione ancora maggiore, certo...


    Lillas... la rabbia, il dispiacere e la reazione, non sono evitabili secondo me... ma l'odio profondo lo vedo come un opposto totale a quel che si è donato con amore. E' come gettare una bomba a mano verso chi hai avuto accanto per anni magari dicendo di amarlo. Come si fa a far scomparire un sentimento quantomeno di benevolenza interiore ? Non dico di amore da vivere, perchè a certe condizioni si sceglie giustamente di non proseguire quello che sarebbe lesivo...

  • io ho sempre sostenuto (temuto) che nel momento in cui una persona diventa importante per me,ecco che la stessa diventa il mio tallone d'Achille....

    Benissimo!
    Ma, ti prego, se ci vai alle radici di questa cosa che tanto onestamente dici, quale perchè ci trovi?

    Ossia : cosa intendevi per "amore"? Cosa ti aspettativo o ti aspetti?

    Ti aspetti di accogliere un altro o di aspetti di essere accolta da un altro ?

    Ripeto: lo so che tutti diremmo di aspettarci entrambe le cose, ed è umanissimo che sia così.

    Ma proviamo ad estremizzare, anche "giocando" al paradosso.

    Se qualcuno vi dicesse che l'amore come reciproca accoglienza non sarà mai possibile... VOI , ognuno di voi, cosa sceglierebbe tra "amore come gratificazione derivante dall'accogliere" e "amore come gratificazione derivante dall'essere accolto" ?

    Quale è , tra le due, la vostra verità?

  • Come potrei riuscire a fare qualcosa che non sento gratificante in partenza, qualcosa che non parte da me stessa e dalla gratificazione che mi da ? Quindi, ovviamente, questo vale sempre in ogni cosa... credo che tendenzialmente l'essere umano si senta pago sul nascere quando quella data cosa appaga se stesso anzitutto. In fondo è come avere la ricompensa immediata... se poi trova riscontro nell'altro raggiungerà una gratificazione ancora maggiore, certo...

    Sei l'unica che ha risposto prima che facessi la domanda! :assi:

    Se ho capito bene la risposta... tu - dovendo scegliere - troveresti gratificazione nell'essere accolta (mi pare che l'altra ipotesi ti risulti addirittura assurda, però se ho capito male...sono qui ad ascoltare).

  • Se ho capito bene la risposta... tu - dovendo scegliere - troveresti gratificazione nell'essere accolta (mi pare che l'altra ipotesi ti risulti addirittura assurda, però se ho capito male...sono qui ad ascoltare).

    No, hai capito male... dovendo scegliere, troverei -e trovo- gratificazione nell'accogliere.
    Essere accolti è una gratificazione che si aggiunge a quella che già vivo, semmai.

  • Aggiungo: L'amore, come sentimento che nasce dal singolo, è di per se stesso ''gratificante' per chi lo prova, lo sente e lo vive... IN SE STESSO... se ricambiato si amplifica, e si nutre vicendevolmente. La partenza però è dentro di noi, come capacità di accoglienza dell'altro, non viceversa. Secondo me.

  • Io credo che se ho amato realmente una persona che mi lascia con l'amaro in bocca questi sentimenti profondi di amore si trasformano in sentimenti negativi perchè se c'è odio c'è amore altrimenti esiste la indifferenza che ammazza l'uomo.

    Siamo agli antipodi come pensiero al riguardo... l'indifferenza non so cosa sia se ho amato... e se ho amato non riesco a odiare -lo dico per esperienza- non sono solo parole, giuro.

  • E' solo una domanda, riflettendo su questo concetto così diffuso che l'amore possa trasformarsi in odio e che l'affetto possa trasformarsi in rancore.

    Ma secondo voi... è proprio vero che laddove subentrano odio o rancore.... potessero esserci prima amore e affetto?

    Io invece penso sia il contrario, ovvero: dove NON c'è amore e affetto, NON possono nemmeno esserci odio e rancore.
    Dico questo perchè per esperienza mia penso che l'amore e l'odio vadano a braccetto. Soltanto le persone che ho amato profondamente hanno potuto scatenare in me sentimenti gravi come odio e rancore.
    Gli altri al massimo mi provocano fastidio, o indifferenza, o soltanto disprezzo.
    L'amore passionale e profondo può provocare facilmente odio e i legami più stretti i litigi più distruttivi con lunghi strascichi di rancore...questo perchè soltanto queste persone, che hanno il nostro cuore , sono in grado di ferirci e farci del male, di farci divenire cattivi e vendicativi. Ma se proviamo questi sentimenti è proprio perchè li amiamo. Gli omicidi passionali sono dettati dall'amore che si trasforma in odio....sono certa che nessuno rinuncerebbe alla propria libertà per qualcuno che non ama, anche davanti a misfatti intollerabili.
    Al di là delle situazioni drammatiche, in generale io mi son sempre resa conto di amare le persone che ho odiato motivo per cui le ho sempre riaccolte nela mia vita una volta superato l'astio reciproco.
    Non mi è ancora capitato di odiare qualcuno "a vita" ma credo sia difficile che capiti perchè alla fin fine l'amore vince sempre, perchè di amore si tratta , potrà anche essere tinto di nero ma sempre quello è.

  • Gli omicidi passionali sono dettati dall'amore che si trasforma in odio....

    Se fosse vero questo.... San Francesco sarebbe stato incapace d'amare e Turiddu Pingadoro che sparò alla femmina sua e a chi la guardò perchè "manco farsi guardarere doveva" (non esiste, ma il nome mi ispira) sarebbe il dio dell'amore!

    Andrei molto ma molto calma nel confondere l'amore malato e infelice e impotente per se stessi (che è sempre alla base dei delitti passionali) con l'amore per l'altro.

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