Messaggi di Acronimo

    I sintomi si manifestano sempre per privarti, come dici tu, delle vere gioie della vita e sono più acuti in occasione di eventi importanti; è la loro funzione chiamiamola di collegamento con materiale rimosso od inespresso che non si riesce ad elaborare attraverso canali più convenzionali, spesso troppo dolorosi..
    E' normalissimo, non sei affatto una bestia rara.

    Prendere un neurolettico potentissimo come lo zyprexa per un disturbo dell'umore, anche se gravemente invalidante, è una decisione che mi lascia perplesso.
    Pur essendo un antipsicotico atipico appartenente alla cosiddetta "seconda generazione" presenta comunque effetti collaterali potenzialmente molto gravi a livello metabolico (soprattutto metabolismo degli zuccheri) ed endocrino (prolattina).
    Insomma; io ci andrei con i piedi di piombo..

    So di dire una cosa abbastanza antipatica, ma se si continua a parlare solo di "sintomi", questi non se ne andranno mai purtroppo.
    Vi invito ad un piccolo grande sforzo; andate oltre il sintomo, cercate di pensare quello che il sintomo può rappresentare, negare, ostacolare, nascondere..
    Solo quando comincerà ad essere chiaro vedrete che i sintomi pian piano scemeranno d'intensità fino a scomparire del tutto.
    Non "affezionarsi" ai propri malesseri; è una cosa che capita spesso..

    farfalla
    Intendo dire che, vista l'origine dei sintomi ipocondiaci (emozioni bloccate, rimosse o comunque inespresse), dovresti spostare l'attenzione su di esse.
    Anche con l'aaiuto della psicologa.
    Se invece vai la e parli solo dei sintomi (che hanno nen poco significato se non quello di accorgersi che qualcosa non va) prevedo una terapia molto più lunga.

    Il "classico" è chiedere agli altri se hanno lo stesso identico sintomo.
    Per poi provare un brivido di terrore quando se ne scopre qualcuno di leggermente diverso.
    Se invece corrispondono tutti (ed è così nel 90% dei casi) ecco che arrivano 5 minuti di pseudo-benessere.
    Ripeto: è del tutto inutile concentrarsi sui sintomi, dato che non hanno alcun significato se non di copertura e (non sempre) simbolico.

    Se vai da una psicologa ti avrà sicuramente detto che la paura delle melattie (ipocondria) altro non è che il timore dell'affettività.
    I sintomi che avverti sono tra i più classici; cerca di concentrarti sulla tua componente affettiva ed emozionale. Difficile ma non impossibile.
    All'inizio di questo lavoro i sintomi aumenteranno; poi andrà via via sempre meglio.

    Dato che non hai alcun problema oggettivo ti consiglio anch'io di consultare uno specialista.
    Nei casi come il tuo, anche 10.000 messaggi che sostengano l'assurdità della tua posizione non otterranno alcun effetto.
    Questo perchè la tua (falsa) inadeguatezza parte da lontano ed il vissuto di fallimento è ciò che si dice tecnicamente un "fantasma" mentale.
    Auguri

    Prego.
    Poi, se mi permetti un consiglio, trascorrere troppo tempo della propria vita pensando e ripensando, rimuginando su come potrebbe essre, su come sarebbe stato e su come sara.. beh.. Vedi sopra.

    Entro certi limiti il sentirsi speciali è un vissuto normale. Diventa patologico (indice di un reale disturbo narcisistico o maniacale) quando la manipolazione degli altri provoca problemi e sofferenze a loro ed anche a te.
    Non mi pare il tuo caso. Credo tu stia solamente cercando di capire chi sei veramente, che (per età od esperienze) tu non abbia ancora raggiunto un equilibrio maturo. Nulla di grave o di particolare.