Non riesco a capire perché ho questa ansia che adesso mi è anche diventata ipocondria, perché ho un buon lavoro, una famiglia normale, e alla fine del mese a livello economico riesco ad arrivare. Non so proprio perché mi riduco così...
Capisco benissimo. Il meccanismo dell'ansia si innesca nel sub-inconscio. Ho impiegato diversi anni per quadrare. Ora mi è chiaro. Il mio approccio è stato dunque farmacologico (per spegnere l'incendio) e recentemente psicoterapeutico.
Ti parlo di qualcosa che mi coinvolge da quando avevo 27/28 anni ed oggi 51. Prima davo la colpa della mia ansia a fattori esterni (dalla mancanza di famiglia, poi alla troppa famiglia; prima dalla mancanza di lavoro stabile, poi al ruolo di manager esausto, etc.). Anche alla moglie sbagliata
. Quello era vero, perdio!
(Sfanculata senza rimorsi. Anzi). Era comunque un modo per spostare il terrore di avere "un male interiore mostruoso e destabilizzante", dove trova spazio un po' di ipocondria latente. Morale: appigli.
Senza però capire che semplicemente rimuovevo la questione di fondo: il rapporto fra noi e il nostro animo nascosto.
La conflittualità rimane e rimarrà fino a quando questi due mondi rimarranno paralleli. Ecco l'ansia, i disturbi e tutto quello che ne consegue. L'incontro con noi stessi è forse una delle più belle soddisfazioni e vittorie personali. Vogliamo rinunciarci? No, davvero!
Quello che conta è la nostra postura nell'incedere della vita.
Inoltre, la pienezza della vita credo si raggiunga per gradi. Come si fanno le scale. Salendo e scoprendola. Quasi lo scrigno segreto di un mondo immenso, dentro di noi, tutto da esplorare, a qualsiasi età!
Come dice LeggeraMente, con l'aiuto di un professionista (psicoterapeuta, ad esempio) si può tentare di raggiungere.
P.S. Non siamo speciali noi. In altre epoche esistevano gli eremiti, ma anche la religione, i santoni, gli stregoni, etc. Come esseri umani abbiamo la necessità quasi esistenziale di metterci in relazione con il profondo.