Messaggi di Anya90

    Mah. Anche decidere di cambiare lavoro è una forma di azione. Non sta "scappando", sta cercando un luogo di lavoro migliore, anche considerato il carico da undici che ci mette un direttore poco professionale.

    Non è ingaggiando una lotta con sta ragazza che dimostrerà a se stesso di valere di più.

    E poi secondo me non è da escludere che questa veramente gliela faccia pagare, se viene licenziata.

    Ma sì, l'ho scritto anche ieri che al suo posto me ne andrei proprio per la disistima nei confronti del titolare, ma quello che voglio dire è che se cambia aria non deve essere per paura. Può farlo per la sua serenità indubbiamente, ma non perché "incorre in qualche pericolo". Non va bene, bisogna reagire. E se davvero è così pericolosa, cosa di cui dubito, anzi, mi sembra una smidollata bella e buona, allora sarebbe più opportuna un'azione di forza (come una denuncia ad esempio, ma non certo abbassare la testa e fuggire). Io lo dico perché mi dispiace e tanto che un ragazzo così capace sia costretto a ridimensionare la sua vita per una ragazzetta capricciosa e fuori di testa.

    Il problema è che questa persona è pericolosa e ho motivo di credere che potrebbe davvero farmi subire ritorsioni fuori dal luogo di lavoro.

    Quindi... bisogna scappare e basta. La verità la sa chi vale qualcosa davvero.

    Ma no, la sua è solo un'intimidazione becera a cui non devi cedere. Ti ha messo nella condizione di credere che POTREBBE farti subire delle ritorsioni, ma da quello che scrivi io penso piuttosto che la sua bravura a minacciare e intimidire sia inversamente proporzionale alla capacità di dare un seguito alle sue parole. E' solo un modo per tenerti al guinzaglio (passami il modo di dire), per esercitare il potere ed essere in una condizione di vantaggio. Posto che con questa persona non vuoi più averci nulla a che fare nemmeno come collega e cambiare totalmente aria ti farebbe bene, non è "scappando" che risolverai la situazione. Ma parlo proprio della tua situazione personale, del rapporto più intimo con te stesso. Devi reagire, devi (come forse avrò scritto anche in passato) ricordare che anche tu hai un ruolo attivo, in questa circostanza come in qualsiasi altro ambito della tua vita, e che non puoi accettare questo genere di comportamenti. E' violenza a tutti gli effetti.

    Come titolare è davvero imbarazzante. Questa di fare il contratto a tempo indeterminato a tutti solo SE tu resti, diversamente niente contratto per nessuno, è un modo per manipolarti, tenerti perché non sei rimpiazzabile, e allo stesso tempo farti assumere la responsabilità della sorte degli altri colleghi. Se resti, non solo nessuno passerà al contratto a tempo indeterminato, ma continuerete a trascinare questa situazione tossica per le lunghe. Poi, scusate, uno che si mette anche a piangere per suscitare pietà... che razza di modo è di mandare avanti la baracca? Io fossi in te me ne andrei, anche se per assurdo il titolare dovesse decidere di mandare a casa lei e tenere te. Un titolare così meschino non lo vorrei mai, né lo rispetterei. Credo che ti abbiano fatto penare più del dovuto. Non riesco a scusare nemmeno la collega ingenua, perché l'ingenuità è una colpa; si sta facendo manipolare molto più facilmente degli altri vedendo te come il responsabile della sua sorte lavorativa (quando lei con questi fatti non c'entra nulla, ancora complimenti al titolare!) e schierandosi dalla parte della collega matta. I filmati possono essere visionati in casi come il tuo, non solo se ci sono furti. Il problema è che non lo si vuole fare. Mi raccomando, non passare a nessuno gli screen della chat, non vorrei ti facessero passare dalla parte del torto proprio per aver divulgato le vostre conversazioni (anche se pure questo rientrerebbe nella conversazione privata a titolo informativo, ma meglio evitare). Tienici aggiornati e tieni duro!

    Questa è una delle poche credo che ancora mi mancava =O

    Roba da matti, c'è gente veramente da ricovero.

    Questa tipa, tocca dirlo, è diabolica :evil: mi fa paura =O

    In tutto questo, non vi ho detto che lei aveva un altro :D . Ed è forse la cosa meno cattiva che gli abbia fatto... c'è molto molto di peggio, ma non lo riporto perché non riguarda me personalmente e sarebbe off topic. Comunque, per ritornare in topic, si dice che la risposta più plausibile sia anche quella più semplice, nel caso specifico che lei abbia bloccato Zaraki di sua sponte. La vita mi ha insegnato l'opposto, che non è mai la risposta più semplice, soprattutto quando si tratta di coppie ?(.

    E se ti avesse bloccato proprio lui dal telefono della ragazza? A me è successa una cosa simile con un amico di vecchissima data. Non me ne sono nemmeno accorta subito perché non ci sentivamo così spesso, dal momento che era sposato e sapevo che lei era una tipa gelosa (al limite del folle), perciò non mi facevo sentire se non in occasione degli auguri di natale e compleanno. Per farla breve, lei aveva bloccato il mio numero e poi gli aveva memorizzato un secondo numero del tutto inventato in rubrica sotto al mio nome. Io su WhatsApp non lo vedevo proprio, lui vedeva una foto profilo che non era la mia e pensava che avessi cambiato numero. Lo abbiamo scoperto a distanza di tempo confrontandoci sui social. Per inciso, aveva fatto lo stesso con molti altri contatti, ragazze e ragazzi indistintamente.

    Se non lo ami più, vuol dire che non lo hai mai amato veramente.

    Scusate, ma perché sostenete questa cosa? L'amore non nasce dal nulla, va alimentato. Uno può anche partire con le migliori intenzioni e nobiltà di sentimenti, ma se dall'altra parte scopri una persona che ti tarpa le ali di continuo, allora anche il sentimento più grande va a scemare.

    Potrebbe essere una persona così frustrata e con un'autostima così bassa, o vergognarsi talmente tanto delle proprie presunte capacità, da arrivare a inventarsi una professione migliore.

    L'ho pensato anch'io, forse compensa le sue mancanze inventandosi una realtà di sana pianta, quella che forse avrebbe voluto vivere ma che non è riuscita a concretizzare. Questa forse è un po' eccessiva, ma di persone che millantano esperienze poi non vissute affatto ne ho conosciute tante nel corso della mia vita, magari per non sentirsi inferiori o esclusi da un contesto sociale di per sé competitivo, dove tutti devono aver raggiunto determinati traguardi per sentirsi a posto con se stessi (o con gli altri).

    Escluderei però la ricerca di attenzioni, perché in genere quel tipo di bugia si veste più di problematiche che di successi, tipo arrivare a inventare drammi o problemi di salute.

    ho l'impressione che tu non abbia mai amato tuo marito

    Io non penso che non l'abbia mai amato, ma lungi dall'immagine che dipinge, lui è tutto tranne che un marito perfetto. L'ha isolata da tutto e tutti e l'ha relegata in quegli ambiti dove lui detiene uno stretto controllo. Ci credo che alla lunga anche i sentimenti finiscano col risentirne.

    Sul fatto della crisi di mezza età: sei inqualificabile... :cursing:

    Lo so, forse ho usato un'espressione un po' forte, ma se l'età media è di 70 anni e io ne ho 34, un po' "nel mezzo del cammin di nostra vita" mi ci sento :D. Poi lo so che non significa nulla, che tutto è relativo (anche perché non sappiamo se vivremo 100 anni o solo 40) e che quest'espressione si usa in altri contesti, ma dal momento che mi ritrovo a mettere in discussione un po' tutta la mia vita è indubbio essere in una sorta di crisi :S.

    Sulla morte: c'è una splendida frase del filosofo Epicuro che chiarisce tutto e che, personalmente, ho scolpito nella mia mente a caratteri cubitali: "Non bisogna avere paura della morte, perché quando noi ci siamo lei non c'è e quando lei c'è, noi non ci siamo più".

    Sai, è proprio quello che mi ripeto, del resto non è una condizione che vivrò, di cui avrò consapevolezza, ma sono molto attaccata alla vita e l'idea di perderla mi sembra quasi "contro natura". Di fatto non è così, anche la morte fa parte del ciclo naturale di tutte le cose, però più passano i giorni e più mi rendo conto che non è questo a turbarmi. Ci stavo rimuginando di sicuro, ma il problema principale era appunto il senso di insoddisfazione legato alla mia vita attuale.

    Sui viaggi: sono assolutamente d'accordo con chi afferma che siano fondamentali per una maturazione reale, da tutti i punti di vista.

    Solo, lascia perdere le crociere, costose e lussuose, dove vai in giro per il mondo ma in cui, in realtà, non ti muovi dalla tua cabina e dal piccolo mondo che vi ruota intorno, senza fare alcuna reale esperienza di vita.

    Io sono d'accordo sul fatto che possano insegnare tanto ed è anche qualcosa che, spogliata da condizionamenti esterni e poco sani, mi piacerebbe fare. Assolutamente! Però sono anche d'accordo con Fifilla quando dice che molte persone (non tu, naturalmente) lo fanno anche per una questione di "prestigio", di status in un mondo iperconnesso e socialmente competitivo.

    Io ti invidio molto (ma non in senso negativo, diciamo che ti ammiro, ecco) per essere riuscito a viaggiare così tanto, perché dalle tue parole emerge un discorso di crescita personale, di un viaggio interiore prima ancora che di un qualcosa fatto per ricevere una validazione esterna. E questo non è da tutti.

    Ti ringrazio moltissimo per le tue parole e per i tuoi consigli <3.