Messaggi di Anya90

    È una cosa che non capisco. A parte la sbandata per il suo ex a inizio relazione dove lei usciva da una storia turbolenta, per i cinque anni successivi si è comportata bene, al di là del carattere difficile ma si impegnava molto nella relazione, anche più di me che da "classico" uomo mi ero un po' spento.

    Analizzi e rianalizzi tutto quello che è accaduto, perché non puoi proprio fare a meno, quale essere umano normalissimo, di cercare una spiegazione logica a quanto hai subito. Ti metti in discussione, il che è lodevole, MA da quanto racconti io vedo una relazione che è sempre stata sbilanciata. Tu hai dato 90, lei 10. Probabilmente, ed è brutto da dire, ha vissuto la vostra storia più come un passatempo e ora che ha trovato "di meglio" ha deciso di fare il passo. Non che questa nuova persona sia migliore di te, non fraintendermi, ma è stata lo stimolo che cercava per slegarsi completamente. E mentre tu sei qui a soffrirne (giustamente), lei sta vivendo la sua storia d'amore (che a naso non mi sembra nemmeno così promettente, ma prendila come una libertà che mi concedo, non conoscendoli e non sapendo quanto solida in effetti possa essere questa unione). Non possiamo nemmeno sapere se nei quattro anni precedenti non abbia fatto qualcos'altro, perché mi sembra sia stata altalenante e non convinta fin dall'inizio. Se è durata così tanto, è stato più per la tua disponibilità a perdonare e a costruire una dimensione di coppia per entrambi. Correggimi se sbaglio.

    Guarda che io ero una specie di collante.

    Leggasi, facevi un po' da babysitter a dei bambini capricciosi incapaci di autogestirsi. Io penso di averti inquadrato come una persona sì capace e responsabile, ma anche divertente e leggera. Ma non potevi essere tu da solo a creare l'atmosfera perfetta. I rapporti, di qualsiasi tipo siano, non possono mai essere a senso unico, nel senso che una parte da sola non può fare anche la parte dell'altro, figurarsi di un team intero.

    Ma la realtà dei fatti è che io pago e loro no.

    Con queste premesse, saranno loro a pagare. E sarà proprio la vita a servirgli il conto, perché non ho mai visto nessuno fare strada con calunnie e minacce. Forse funziona sulle prime, ma non è un gioco che può andare bene per sempre.

    E' una chiave di lettura interessante e che conferma che sono un rinc∙∙∙∙∙∙∙to: non ci avevo pensato e probabilmente è così.

    Sei un ragazzo buono, semmai. Così buono che ti risulta difficile credere che gli altri possano essere così lontani dal tuo modo d'essere.

    Lei l'ha buttata sul fatto che la inquieta che il direttore mi scriva ancora e continuerà a farlo nel tempo anche perché ha sempre insinuato che lui - omosessuale dichiarato, ricordiamolo - ha un debole per me.

    E qui veniamo anche al tuo screen. La possibilità c'era (ora non è più una possibilità, è una certezza), e mi era anche venuto il sospetto che avesse un secondo fine quando ci avevi detto che lui voleva assumerti nell'altro negozio. Il problema vero non è tanto che lui possa essersi invaghito (è umano, capita) quando che NONOSTANTE questo abbia fatto lo stesso il doppiogioco con te. Io, per come sono fatta perlomeno, se provo interesse per un ragazzo non riuscirei mai a pugnalarlo alle spalle, a ricattarlo ecc. Non lo faccio con nessuno, figurarsi con una persona a cui poi tengo sul serio. E' anche il suo modo di tenerci a essere disfunzionale. Per non parlare dei modi, "il letto per due c'è". Probabilmente la sua etica del lavoro per cui dovevi rompere con la ragazza non aveva nulla a che fare con il non mischiare lavoro e vita sentimentale. Ti voleva per sé. Ma capirai da solo che con questa premessa non sarà mai un ottimo direttore, per te come per nessuno. E qualche dispettuccio (per voler essere buoni) te lo potresti pure aspettare, soprattutto considerato che ha fatto già abbastanza con quel contratto a tempo indeterminato. Lascialo perdere completamente e vai avanti per la tua strada. Sei capitato nel peggior circo che potesse esistere.

    Mi hanno detto che sul gruppo WhatsApp non parla più nessuno, nessuno si può vedere, direttore incluso.

    E certo, mi sorprende addirittura che prima riuscissero a parlare come se nulla fosse, conoscendo tutti i retroscena.

    Loro hanno detto che quel posto senza di me non sarà più lo stesso perché oltre ad essere capace io portavo simpatia e un costante clima di leggerezza e cazzeggio.

    E' il rovescio della medaglia, nel danneggiarti hanno danneggiato anche se stessi.

    Ora sono a piedi e chi magari lo meritava davvero invece ha la strada spianata.

    Spianata? Ne sei sicuro? L'unica strada spianata che vedo io è quella per il manicomio. Sì, lo so che non esistono più, ma ci entrerebbe a pieno titolo.

    Io invece devo ripartire da zero, a 26 anni, per trovarmi un lavoretto part-time per campare e nel frattempo finire una triennale che senza la magistrale è praticamente inutile.

    Lo so che ripartire da zero è tosta, ma dal mio punto di vista non è proprio un ripartire da zero. Questa esperienza, benché ingiusta e difficile da digerire, in realtà ti ha insegnato più di qualcosa, soprattutto sulle dinamiche umane e la gestione dei rapporti sul luogo di lavoro. E non mi riferisco nemmeno alla tua relazione sentimentale, ma a quello che dovrebbe essere il comportamento base di tutti affinché si riesca ad andare nella stessa direzione. Non è la fine del mondo perché sei giovanissimo e hai tutte le capacità di costruirti un futuro anche più florido. Mi sembri una persona con la testa sulle spalle e con un forte senso della responsabilità che i tuoi ex colleghi si possono solo sognare.

    Insiste nel dirmi che sarò un ottimo aiuto manager nella nuova apertura, poi tempo qualche ora e mi fa questi giochetti.

    Perchè?

    Sarà che quello che sta rosicando è lui?

    Certo che rosica e vuole rivalersi su di te facendoti sentire come si sente lui. Per questo non glielo devi permettere, anche se capisco la difficoltà del momento. Ti senti sconfitto dentro, demoralizzato, ma le tue azioni dicono tutt'altro, che ne sei uscito da vincitore.

    vorrebbe ricominciare con me a patto che io non segua il direttore nella nuova apertura.

    Ma davvero pone condizioni dopo tutto quello che ha combinato? E poi che diavolo gliene frega di questa storia? Voglio dire, se tu per assurdo decidessi di lavorare nel nuovo negozio, a lei cosa cambia? Ho come la sensazione che ti voglia tenere lontano dal direttore e ho paura a immaginare il perché. Chissà che diavolo altro ha fatto o detto e non vuole che tu lo scopra continuando ad avere a che fare con lui.

    ho detto tutta la verità su quello che il direttore del negozio ha fatto.


    Sul fatto che volesse prove per fare fuori la pazza e non me, sul fatto che parlava male di lei a me e di me a lei, del doppio gioco, ecc.

    Guarda, non so se hai fatto benissimo in questo caso, perché, per quanto tu abbia tutte le ragioni per rivalerti, in questo modo fai il loro stesso gioco, offrendo materiale sul conto altrui che potrebbe ritorcersi contro di te in quanto a "indiscrezione". E' vero che quell'ambiente adesso non ti riguarda più, ma una volta presa la tua decisione sarebbe stato meglio non dar più soddisfazioni. Questi ci campano sulle narrazioni e gli spettegolamenti.

    Lei ovviamente è impazzita e ha detto che se dovesse subire ritorsioni da parte sua in futuro e dovesse trattarla male perché io me ne sono andato e lei è rimasta, intraprenderà azioni legali.

    Ah, però! Ma tutte le ritorsioni che hai subito tu dove le mettiamo?

    La pazza la sera mi scrive dicendomi che deve darmi una cosa. Si presenta sotto casa mia. Mi ha regalato le mie scarpe preferite con annessa letterina in cui dice che le mancherò e che senza di me lei lì non ci vuole stare. Che quel posto per lei sarò sempre io.

    Fa sempre parte del suo gioco manipolatorio, attento!

    Ieri sera, dal nulla, senza motivo, messaggio da parte sua.

    Ecco, questo era il tuo contratto a tempo indeterminato. Non è più valido ma devo fartelo avere comunque per prassi, buona serata!


    Cioé, come a dire, "tieni, sfigato, guarda che ti sei perso".


    Sono avvelenato a morte.

    Un gran signore, altroché! Lo scopo era farti rosicare e ci è riuscito. Non solo non ha rispettato le tue motivazioni validissime, ma si è sentito in dovere di farti pesare la tua decisione. Quel contratto era solo un mezzo per farti avvelenare, diversamente non è detto nemmeno che l'avrebbe compilato.


    Lasciati tutto alle spalle, non ritornarci più nemmeno col pensiero. Fatti questo regalo.

    Sapere che non posso tornare indietro mi fa impazzire.

    Certo che puoi tornare indietro :) . Che io sappia è sempre possibile rimuoverli, proprio come hai scritto poc'anzi. Io piuttosto mi darei del tempo prima di prendere una decisione, magari tra qualche giorno riuscirai ad abituarti all'idea di avere questo tatuaggio. Non capisco però perché parli del giudizio altrui. L'hai fatto su una parte del corpo visibile? Diversamente, non devi mica annunciare per forza che hai fatto un tatuaggio.

    Capisco il non essere eccessivamente esuberanti nelle dimostrazioni d'affetto perché ognuno è fatto a modo proprio e, per una questione caratteriale, c'è chi è più fisico, chi meno. Ma il fatto che tuo marito non lo sia affatto mi dà un po' da pensare. Dici che addirittura finge di dover sbrigare delle cose pur di evitare l'intimità. Hai modo di scoprire se anche con le sue ex si comportava alla stessa maniera? Giusto per capire se è sempre stato così o se non si porti appresso qualche trauma, peggio che i suoi sentimenti siano andati a scemare. Non credo che sia una situazione normalissima non baciare o accarezzare la propria compagna, per non parlare del resto.

    Mi è arrivato un suo messaggio.

    Se tra pochi mesi mi daranno una nuova apertura, te la sentirai?

    Siamo sempre nel campo delle ipotesi, ma non può essere che si sia affezionato a te in termini che possano andare anche oltre il rapporto professionale? :/ Questo non per mettere in discussione le tue competenze, anzi, mi sembra che tu sia un elemento validissimo, ma dopo tutto quello che è successo mi viene da chiedermi se non abbia un qualche interesse e se non sia stato costretto a non mandare subito a casa l'altra ragazza a causa di una qualche forma di minaccia nei suoi confronti. Mi sembra improbabile, però dato l'elemento (la ragazza) non mi sorprenderei più di tanto, soprattutto se il direttore è un tipo così malleabile (per voler usare un eufemismo).

    La verità l’ho saputa dalla pazza, che mi ha chiamato in preda a crisi di pianto e implorandomi perdono perché lei mi ha infamato e lui le ha creduto.

    Questo un po' conferma il pensiero che avevo di lei: di fronte a una presa di posizione forte diventa remissiva. Non è una persona realmente pericolosa, assume questo ruolo solo per avere sotto controllo la situazione. E non lo dico per giustificarla, semplicemente non conosce un modo sano per intrattenere rapporti civili col prossimo. Una volta perso il controllo, punta sulla pietà. Insomma, fa la galletta finché le si dà il modo di comportarsi da galletta.

    la ragazza mi ha chiamato in lacrime chiedendomi perdono e dicendomi che il cosiddetto direttore stava facendo una sorta di doppiogioco in cui diceva a me una cosa e a lei un'altra.

    Dovesse essere vera questa affermazione (ma lei non mi sembra una persona affidabilissima), il direttore sarebbe un grandissimo ipocrita. E poi un ambiente in cui ci si scredita a vicenda spifferando ciò che viene detto un po' all'uno un po' all'altro non mi sembra adatto a una professione.

    Nel momento in cui mi sono rifiutato di mandare screenshot riguardanti abusi, lui ha smesso di credermi e allora l'ha contattata chiedendole se fosse vero che lei mi ha messo le mani addosso in negozio.

    Anche qui, bel modo di fare chiarezza! Ti ha ricattato per avere gli screenshot, ha smesso di crederti per ripicca e, dulcis in fundo, ha chiesto direttamente a lei se fosse vero che ti aveva messo le mani addosso. Si aspettava davvero che lei lo ammettesse dopo esserselo lavorato per bene?

    A quel punto lui ha, con una tattica veramente meschina e infame, cercato di estrapolare quanto più possibile riguardo la nostra relazione.

    Le ha detto ti conviene parlare, tanto mi ha già detto tutto lui. E comunque lui non ti ha mai voluta, mettiti l'anima in pace.

    Non poteva cadere più in basso. E' un manipolatore anche peggiore della ragazza.

    Ovviamente io non gli avevo detto nulla, ma lei gli ha raccontato tutto - incluse cose su cui io avevo mentito a lui - tra cui il fatto che io mesi fa gli dissi che con lei era finita ma poi in realtà ho continuato a vederla, di tanto in tanto.

    Qua ho sbagliato io, lo ammetto.


    Insomma, il fatto che io gli abbia mentito è stato per lui un punto di non ritorno. Confermatomi da lui perché l'ho contattato immediatamente dopo aver parlato con lei.


    Effettivamente è vero, ho mentito e ci sta pagare. Ma sono tranquillo perché non l'ho fatto con cattiveria, ma per evitare problemi ai tempi dato che lui PRETENDEVA che la relazione finisse.

    Posto che sentimenti e professione non vanno molto d'accordo, proprio perché in caso di attrito ci va di mezzo anche il rapporto lavorativo, non mi sento di dirti che hai sbagliato tu, perché ti ci ha messo lui nella condizione di mentire non dandoti modo di esprimerti liberamente.

    Sto pensando di fare avere una PEC ai suoi superiori.

    Perché l'azienda, secondo me, deve sapere.

    Se vuoi fare, fallo. Hai tutte le prove per farti giustizia, sarà lunga di certo, ma al contrario di ciò che ti dicono gli altri non sarebbe "la sua parola contro la tua". Non è un "pezzo grosso" per cui ti rovineresti la vita senza cavarci nulla, è una persona come tantissime altre.

    Al tuo direttore vanno attribuite delle scusanti, ovvero ha cercato di sanare una situazione conflittuale con il massimo della sua esperienza.

    Però diciamocelo, il "massimo della sua esperienza" è stato fare il doppiogioco e piagnucolare. Un direttore deve avere polso ed essere super partes. Si è comportato peggio dei "ragazzini", posto che Patrick non sia così giovane. Voglio dire, è giovane di certo, ma non è un teenager. A ventisei anni sei una persona matura, benché la maturità non si misuri nemmeno con l'età biologica, e il direttore è un esempio di grossa immaturità in tal senso.

    E lui l'ha t∙∙∙∙∙∙∙a. Amen. Sono gesti d'amore alla rovescia

    Vero, però andare a letto con una collega non è un reato. Non è conveniente, ma non è vietato dalla legge. Alzare le mani, minacciare e compagnia bella altroché se lo è!

    E' arrivato proprio a i∙∙∙∙∙∙∙∙i e a offendersi perché lui sospettava già e noi non glielo volevamo dire.

    Quindi parliamo ancora di interesse per il business e non di mero interesse nel chiacchiericcio? :/


    Per concludere, io taglierei i ponti con tutti. Il direttore ha ampiamente dimostrato di non essere una persona affidabile e capace a gestire un team e screzi sul posto di lavoro. Potresti avere problematiche simili anche in futuro, pur cambiando negozio, e proprio per il precedente che si è venuto a creare. Valuta bene.