Messaggi di Lupettadibosco

    Grazie Juniz. È che la sua passione per i classici era una cosa così cara e dolce di lui. Ricordo i primi tempi della nostra storia, ero una pischella, nella nostra prima casa in affitto, sul lettone mentre lui mi leggeva Erodoto e insieme ridevamo del fatto che lui asseriva con convinzione che il seme degli africani fosse nero come la notte =O Lo so detta così fa ridere, ma la complicità che ci univa in quei momenti era qualcosa che non so spiegare <3

    Naturalmente ricordo questo episodio con mio marito perché lui è stata la persona più importante della mia vita e io, in quel frangente, denigrai, col preciso intento di ferirlo ci tengo a sottolinearlo, una sua dinamica consolatoria e autodifensiva di quando era ragazzo. Lui aveva perso la mamma da adolescente ed aveva un rapporto difficile con il padre, uno dei suoi rifugi era lo studio, la lettura, in particolare il mondo dei classici in cui lui vedeva una dimensione eroica, un universo di ideali, un profondo senso dell'onore. E io gli ho detto che erano tutte panzane, che era stato un ingenuo a confidare in quelle cose. :( Chiaro però che con persone con cui ho rapporti meno profondi non mi faccio problemi a rimetterle al loro posto con parole sferzanti, sempre di rimessa però, non lancio mai il sasso per prima :)

    ma in modo molto cattivo e ovviamente distruttivo, volto a ferire, umiliare soprattutto.

    Ecco, una cosa simile mi è capitata con mio marito e, per quel che ricordo fu l'unica volta che argomentai con il preciso intento di ferirlo e, se ci penso, mi fa ancora male. Non ricordo cosa disse lui per scatenare il mio impulso distruttivo, non lo ricordo davvero. Però ricordo il suo sguardo, disarmato, incredulo e appunto ferito. Sono passati anni ma non l'ho mai dimenticato, darei non so cosa per riprendermi quelle parole. La cosa strana è che hanno fatto più male a me che a lui, me ne sono scusata e il mio sconvolgimento emotivo era così evidente che alla fine lui ha dovuto consolare me. Mi ricordo che mi disse "vieni qua scema, ti pare il caso di stare male così? ". Mai più, mai più, le parole sono pietre :crying_face:

    Anche se forse non serve nemmeno scriverlo, probabilmente il trauma è qui: hai paura dell'abbandono se non ti comporti come se non ci fossi, cioè senza dare disturbo. I contesti in cui puoi disturbare ti toccano il nervo: trigger - trauma dell'abbandono e, da lì, ti parte il pilota automatico.

    Eh sì Garden, mi sa che il nocciolo è proprio lì. Io ho sempre minimizzato questo vissuto ma è evidente che ha avuto un impatto più potente e incisivo di quanto non mi sia mai piaciuto pensare. Forse ho rimosso, forse me la sono raccontata, chissà :)

    non solo non chiedere aiuto, ma addirittura minimizzare con amici che notavano storture (tipo loro gelosia e possessività pazzesche, ma non soltanto) soprattutto da ragazza è stato davvero pericolosissimo per me, perchè finivo con l'autoisolarmi col pericolo quotidiano e pure schermandolo e giustificandolo e blindandolo al resto del mio mondo! <X

    Mi dispiace molto che hai vissuto queste cose, deve essere stato devastante per te :|

    gloriasinegloria io in questo senso no, intendo dire che le relazioni che ho avuto sono sempre state con persone piuttosto equilibrate, con i loro problemi certo come io ho i miei, ma sostanzialmente ragionevoli, non patologicamente incentrate su sé stesse né tantomeno votate ad isolarmi pervicacemente. Per quanto mi riguarda, anche se riconosco che la fascinazione di individui simili possa essere ammaliante e pervasiva, ho sempre avuto gli anticorpi per starmene alla larga, li naso insomma e me ne tengo a distanza. Il mio problema sta sul lato puramente pratico, anche se non epurato da un aspetto esistenziale, che poi alla fine riesce a essere la stessa cosa. Ma continuo a ribadire che il problema è essenzialmente mio, gli altri non c'entrano nulla, il problema è mio.

    Sì lo so, le tue considerazioni erano più che logiche e ragionevoli, lo sapevo anche mentre le stavo leggendo, solo che il fatto che tu abbia messo il dito su una mia piaga interiore ( e cioè l' assurdità di un mio modo di agire, di cui sono ben consapevole), mi ha fatto scattare e digrignare i denti, non era contro di te, era contro di me. Ma allora pure tu ... Naturalmente non al mio livello, io sono una professionista :winking_face: :slightly_smiling_face:

    Intendevo dire che lo sapevo che non volevi ferirmi ma solo essere d'aiuto. :)

    In effetti non ti posso tacere che c'ero rimasta un po' malino, perchè davvero non avevo nessuna intenzione di ferire, e mi ero molto immedesimata nel leggere, riportandone una certa agitazione che era resa più efficace - confesso :P - dalla considerazione delle varie volte in cui io stessa mi sono esposta a rischi assurdi e proprio per non chiedere favori.

    Sì lo so, le tue considerazioni erano più che logiche e ragionevoli, lo sapevo anche mentre le stavo leggendo, solo che il fatto che tu abbia messo il dito su una mia piaga interiore (e cioè l'assurdità di un mio modo di agire, di cui sono ben consapevole), mi ha fatto scattare e digrignare i denti, non era contro di te, era contro di me. Ma allora pure tu ... Naturalmente non al mio livello, io sono una professionista :winking_face: :slightly_smiling_face: