Solitudine logorante e sfiducia nel futuro

  • Ti mando un abbraccio, capisco bene come ti senti perché mi ritrovo io stesso nella tua situazione.

    C'è una parte di me che cerca di essere contraria a quanto dici ma l'altra parte è completamente d'accordo con quanto stai affermando.
    È come se mancasse un set di skill sociali o di caratteristiche che gli altri hanno naturalmente e che permettono loro di avere cerchie di amici e relazioni. Per queste persone avere relazioni/amicizie è naturale come respirare.

    Bravissimo.

  • La psicoterapia non serve a risolvere i problemi. Serve ad evitare che il problema ti consenta di vivere. Andare in terapia non ti aiuta ad avere una relazione, ti aiuta a capire che non è quello l'unico scopo della vita. Ragazzi, se vi fissate di avere dei problemi perché non avete avuto delle relazioni, vivete male! Non è ancora successo, avete avuto sfortuna, non avete ancora incontrato qualcuno per cui valga la pena buttarvi. Semplicemente questo.

  • La psicoterapia non serve a risolvere i problemi. Serve ad evitare che il problema ti consenta di vivere. Andare in terapia non ti aiuta ad avere una relazione, ti aiuta a capire che non è quello l'unico scopo della vita. Ragazzi, se vi fissate di avere dei problemi perché non avete avuto delle relazioni, vivete male! Non è ancora successo, avete avuto sfortuna, non avete ancora incontrato qualcuno per cui valga la pena buttarvi. Semplicemente questo.

    In realtà il problema non mi blocca a tal punto di non vivere del tutto, se leggi bene la mia risposta vedrai che di cose ne ho fatte e ne sto continuando a fare finchè vuoi.

    Però sono sincero, chi vive una situazione del genere non sarà mai felice quanto una persona normale e le ragioni sono infinite: Sentire continuamente parlare di relazioni, il senso di non avercela fatta, la mancanza concreta di esperienza, sentirsi degli sfigati, ecc...

    E mi spiace, per questo non esiste terapia, l'esperienza sarebbe l'unica vera e propria soluzione.

  • Libri su autostima ce ne sono a valanghe. Innanzitutto, devi capire cos'è davvero l'autostima, quindi ti direi di iniziare con libri scritti da psicoterapeuti. Devi proprio studiarla; devi farti entrare il concetto di autostima nell'anima, perché poi, quando esci in strada, tutto deve ritornarti in mente di ciò che hai letto.

    Sul cervello femminile devi leggere di seduzione. Ci sono tanti validi ebook e, da anni e anni, la scuola di seduzione, prima americana e poi quella italiana, ha aiutato molto i ragazzi in difficoltà, non per fargli acchiappare centinaia di donne, ma per fargli capire, per prima cosa, come funziona il cervello femminile e poi come valorizzare il proprio essere maschile in primis.

    L'utente sopra dirà anche che sia irrealistica la cosa, ma io l'ho fatta personalmente. Sono uscito tante volte da solo da ragazzo, andando in zone lontane dalla mia, dove nessuno mi conosceva, e semplicemente mi sono messo in discussione. Piano piano, anche con fatica, sono riuscito a conoscere persone, fare amicizie e il mio modo di concepire la socializzazione e la comunicazione è cambiato. Per locali, io non intendo le discoteche, dove non si trova granché sinceramente, ma anche un semplice bar dove iniziare una normale socializzazione, interessarsi alle cose. Anche un qualsiasi posto dove c'è un gruppo di persone sane e con voglia di vivere va bene. Spesso si consigliano le palestre, ma gli esseri umani amano creare circoli sociali per stare insieme; c'è solo l'imbarazzo della scelta.

    La cosa importante è partire dallo studiare il concetto di autostima. La seduzione americana degli anni '90 si concentrava sull'inner game, come lo chiamavano, ovvero sul sedurre prima se stessi.

    Se perdi la fiducia in te stesso, il mondo farà altrettanto. Perché dovrebbe apprezzare qualcuno che non ama neanche se stesso?

    Io al liceo ero timido, avevo quel gruppetto di amici che mi tranquillizzava, ma al tempo stesso mi teneva chiuso in un recinto. Avevo paura di fare nuove esperienze, perché con loro stavo bene. Poi ero insicuro, non solo con le donne, ma insicuro in generale. Ho iniziato a studiare il perché non riuscivo a essere contento e ad avere successo con gli altri e con le ragazze. Non sono cambiato dall'oggi al domani, ma alla fine, il mettermi in discussione e non essere convinto di essere una piccola vittima di questo mondo mi ha reso tutt'altra persona.

    Non ci sono difficoltà? Balle! Io ho passato altri momenti terribili, come tutti, ma migliorare se stessi durante tutto l'arco della propria vita conviene sempre.

    Bisogna capire che abbiamo anche convinzioni limitanti.

    Essere belli e avere un certo status conta con le donne; chi lo nega lo fa in malafede, ma ciò non esclude che anche tutti gli altri possono avere una vita soddisfacente lo stesso.

    A buon rendere, amico.

  • Non bisogna pensare che non si riuscirà mai a trovare una ragazza. Nessuno è rimasto solo nella vita. Basta voler stare insieme a un'altra persona e, prima o poi, si troverà un'occasione.


    Pensare di non essere all'altezza porta solo ad abbassare la propria autostima.

  • In realtà il problema non mi blocca a tal punto di non vivere del tutto, se leggi bene la mia risposta vedrai che di cose ne ho fatte e ne sto continuando a fare finchè vuoi.

    Però sono sincero, chi vive una situazione del genere non sarà mai felice quanto una persona normale e le ragioni sono infinite: Sentire continuamente parlare di relazioni, il senso di non avercela fatta, la mancanza concreta di esperienza, sentirsi degli sfigati, ecc...

    E mi spiace, per questo non esiste terapia, l'esperienza sarebbe l'unica vera e propria soluzione.

    Sei tu a decidere di sentirti sfigato, non certo gli altri. Sei tu che ti poni dei limiti. Siccome non hai avuto una relazione, pensi che sia l'unico tassello che ti manca.

    Guarda che ti capisco benissimo perché anche io ragiono come te, su altri aspetti della vita che non potrò cambiare. Devi cambiare prospettiva. Ognuno di noi si sente "mancante" di qualcosa. Poi raggiungi questa cosa che tanto desideravi e ti accorgi che, tutto sommato, ti sei preoccupato per niente. Perché non era così cruciale. La terapia te la consiglio solo per cambiare prospettiva, per aumentare la tua autostima.

  • Sei tu a decidere di sentirti sfigato, non certo gli altri. Sei tu che ti poni dei limiti. Siccome non hai avuto una relazione, pensi che sia l'unico tassello che ti manca.

    Guarda che ti capisco benissimo perché anche io ragiono come te, su altri aspetti della vita che non potrò cambiare. Devi cambiare prospettiva. Ognuno di noi si sente "mancante" di qualcosa. Poi raggiungi questa cosa che tanto desideravi e ti accorgi che, tutto sommato, ti sei preoccupato per niente. Perché non era così cruciale. La terapia te la consiglio solo per cambiare prospettiva, per aumentare la tua autostima.

    Dubito fortemente che gli altri non mi reputino sfigato, perchè onestamente una situazione del genere a 28 anni non è assolutamente normale. Ci scommetto che se qualcuno venisse a sapere di come sono messo sentimentalmente il primo commento sarebbe "Ma guarda che sfigato quello".

    È chiaro che a tutti manca qualcosa nella vita e questo è innegabile, ma arrivare a 28 anni senza nessuna esperienza con le ragazze non dovrebbe nemmeno esistere. La vergogna che ciò mi fa provare è indescrivibile.


    L'autostima non si cura a suon di psicologi, se qualcuno c'è riuscito buon per lui, ma il 95% delle volte contano i FATTI. Finchè non cambierà qualcosa non starò in pace, e se non succede amen, mica tutte le vite devono per forza andare bene.

  • Sei tu che ti reputi sfigato. Il giudizio degli altri non conta. Guarda che ti capisco e capisco che un cambio di prospettiva ti può aiutare. Anche io mi sento una sfigata perché non ho raggiunto il mio obiettivo e non voglio fare nulla per poterlo raggiungere, perché ormai è tardi. Devo imparare ad accettare la realtà. Ci lavoro da 3 anni, nei primi due ho provato a cambiarla, ma non dipendeva da me. Da un anno sto cambiando la mia ottica e non è per niente facile.

    Tornando indietro di 10 anni, farei altre scelte, ma sai qual è il punto? Chi mi dice che, cambiando le scelte di 10 anni fa, sarei più felice o mi sentirei meno sfigata? Nessuno, perché nessuno può saperlo e non ha senso parlare di ciò che non esiste. Tu hai solo 28 anni e pensare, alla tua età, che la tua vita non sia andata bene è un'assurdità di cui avrai consapevolezza tra 20 anni e penserai che il tuo io di adesso sia stato un vero sciocco.

    Io non so più cosa dirti per farti cambiare prospettiva, devi essere tu a fare "lo switch". E piangersi addosso non servirà a nulla.

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Ennesima estate trascorsa in casa 69

      • sempretriste_
    2. Risposte
      69
      Visualizzazioni
      3.7k
      69
    3. aconito

    1. Oggi sarebbero stati 17 anni di matrimonio 60

      • Zeta Reticuli
    2. Risposte
      60
      Visualizzazioni
      2.1k
      60
    3. Zeta Reticuli

    1. Sono stato lasciato dopo 11 anni e ora non so più come vivere 29

      • Mare99
    2. Risposte
      29
      Visualizzazioni
      1.9k
      29
    3. leila19

    1. Nostalgia di casa insopportabile, non riesco più a vivere così 15

      • mario1988dg
    2. Risposte
      15
      Visualizzazioni
      666
      15
    3. la huesera

    1. Perché mi ha fatto così bene e ora così male? 28

      • bertino10
    2. Risposte
      28
      Visualizzazioni
      1k
      28
    3. uchiha93

    1. Mi sento persa 14

      • Simysimy
    2. Risposte
      14
      Visualizzazioni
      691
      14
    3. AndreaC