Messaggi di Gigione

    Ciao Ugo0991! Ho letto con attenzione il tuo thread.


    Il mio consiglio è quello di trovare un equilibrio tra il rapporto con tuo padre, che se è stretto è una cosa molto bella (seppur io avendo entrambi i genitori, ed essendo in buoni rapporti, il mio forse non è così stretto come il tuo), e la tua vita personale.


    Mi ha colpito quando hai scritto "gli altri si sono tutti sistemati" e poi "non ho trovato ancora la persona giusta".

    Non è necessario trovare la persona giusta per sistemarsi, o lasciare la casa familiare.

    Questo è un passo importante, perchè chiunque può godere della propria libertà, anche intesa come vivere per conto proprio, non necessariamente con il matrimonio.


    E' giusto ed anche molto bello avere cura, preoccuparsi, della salute di tuo padre, della sua compagnia, essergli vicino, ma questo non deve precludere la tua vita.

    In particolar modo se tuttora è in buona salute, e non ha bisogno di particolare supporto.

    Come anche molti altri hanno scritto, tuo padre sarebbe molto contento ed orgoglioso di avere un figlio realizzato e felice.


    Poi vorrei invitare sia te che altri utenti di questo thread a riflettere su questo concetto:

    Non c'è bisogno, sperando che accada il più tardi possibile, della morte di un genitore per accorgersi di essere soli.

    Se ciò accade, significa che c'è stato un "problema" a monte.

    Ma se ci si accorge di questo prima che ciò accada, è positivo!

    Allora prendiamo l'occasione per fare qualcosa adesso.

    Sono stato lunghissimo, non me ne sono accorto, e forse anche noioso.

    Volevo solo aggiungere un ulteriore dettaglio.


    Il mio lavoro prima era un hobby. Era il mio tempo libero, la mia passione.

    E' diventata successivamente la mia mansione, per cui al di là della soddisfazione personale, economica, mi ha realizzato ancora di più perchè per me è più che un mestiere.


    Ovviamente quando diventa la tua attività principale cambia tutta situazione, diventa un impegno, a volte lo odi, certe volte non ne hai voglia, ed ovviamente ho bisogno del mio tempo libero per altre cose.

    Però è una vocazione, non soltanto una carriera.

    Cara ipposam, manco a farlo apposta, abbiamo qualcosa in comune.

    Anche io ho suonato il pianoforte, e sono arrivato ad un passo dal diploma, ma poi per mancanza di tempo, nel mio caso non per impegni familiari, ho dovuto mollare.


    Sono stato molto "sintetico" nei miei post iniziali, e allo stesso modo tuo non scrivo nulla per vantare.

    Anche io ho praticato sport a livello agonistico, sto continuando una vita sportiva, anche se con altre attività.

    Il pianoforte, seppur ho continuato per conto mio, un po' mi manca proprio per la difficoltà di portarlo (vorrei comprarne uno, ma chissà che tra 6 mesi non mi spediscano altrove).


    Sul concetto di famiglia, mi trovi assolutamente d'accordo, non c'è nulla di più bello se è genuina e funziona.

    Non ho mai detto il contrario, ma dipende dalle situazioni.

    E' bello quando si ha un equilibrio, quando si può dare, quando si ha una stabilità, non solo economica.


    Se una persona dovesse reputare che la vita matrimoniale, i figli, non appartengono ancora alla "fase", o "dimensione" che stanno vivendo, non necessariamente significa che ci sia dell'immaturità.

    Anzi per diversi, non è nemmeno il punto d'arrivo. Per altri magari si, e lo scoprono purtroppo tardi. Dipende.


    Io potevo tranquillamente rimanere a casa mia, e mantenere quelle relazioni stabili che avevo (e che fortunatamente mantengo anche a distanza perchè sono genuine), trovarmi una relazione sentimentale e, perchè no, anche eventualmente mettere su famiglia.


    Però avrei vissuto con il rammarico di non aver tentato, di non essermi realizzato, di non essere "partito".

    Allora ho avuto il coraggio, non solo per la paura di andarmene di casa (che peraltro non ho mai avuto), bensì per gli gli strascichi di disagi e situazioni passate, che tuttora non ritengo di averle risolte pienamente.

    Perchè fidati, erano veramente invalidanti, e non le auguro a nessuno.

    Ovviamente non avendone scritto i dettagli, ogni utente qui dentro ne è all'oscuro, ma per me questo è significato più di ogni altra cosa.

    Combattere con i propri disagi, o meglio con se stessi, è la battaglia più ardua.

    Molti qui nel forum sanno cosa vuol dire, altri fortunatamente no.


    Sono partito, e le persone che il mio percorso mi ha fatto conoscere sono centuplicate, ovviamente si sono consolidate conoscenze più approfondite.


    Il mio percorso mi ha portato a dover lasciare e ricominciare daccapo 3 volte (e tu ipposam mi puoi confermare cosa vuol dire).

    Azzerare tutto e portarsi dietro la propria esperienza.


    Non era "automatico" l'andare via di casa, e l'ottenere i risultati. Ho anche fallito, poi quando ci stavo riuscendo è arrivato il Covid.

    Poi ho trovato il percorso quando stavo letteralmente considerando di mollare tutto.


    In questa vita, posso trovarci mille difetti, ma assolutamente nulla di vuoto od effimero.

    Anzi, ti dirò di più, forse con una famiglia da mandare avanti non avrei fatto tutte queste cose, che tu definisti "materiali". Se tu ci sei riuscita, sei stata brava.


    Ma vorrei lanciare un'altra provocazione, ho incontrato e conosciuto diverse persone che lasciando il partner, o la famiglia, hanno ricominciato a realizzarsi, a cambiare totalmente rotta, e a ritrovare se stessi ed una propria serenità (sempre ovviamente non dimenticandosi dei figli).


    Certo, se si è fortunati, e la famiglia funziona, al contrario, potrebbe essere la cosa più bella al mondo.

    Non ho mai detto che è una scelta da perdenti, anzi, non è nemmeno un qualcosa che escluda dalla mia vita.

    Al momento, con la mia "instabilità" non lavorativa, ma di vita (o forse emotiva, come giustamente qualcuno ha detto), non mi è stato possibile.

    Ma non per questo definisco la mia vita vuota, o effimera.


    Anzi, ti dirò di più, forse un domani la mia famiglia potrà godere anche di quello che ho costruito adesso, allo stesso modo di come io ho goduto ciò che hanno costruito i miei genitori.

    Va bene ipposam, se quello che scrivi è vero, e non c'è alcun motivo per non crederti, hai tutta la mia stima per i tuoi traguardi.

    Ritiro quello che ho detto in merito ai viaggi per fare le storie su Instagram.


    Ho usato il termine "figliare" non per togliere del merito a te nè a nessun altro che crea una famiglia (missione che peraltro trovo molto importante e significativa), bensì per alludere a "modi di pensare" un po' stereotipati.

    Modi che magari non ti appartengono, e ti chiedo scusa se ti ho provocato, ma in ottica generale se ne vedono tanti.


    Però con questo torniamo ai primissimi post del thread, che cosa definirebbe una vita (non necessariamente la mia) vuota ed effimera?

    Ed è la verità io la trovo vuota di cose significative

    Tu sai la verità? Avrò scritto se va bene l'1% della mia vita su questo forum, ti faccio i complimenti.


    Anzi, voglio rigirare la frittata, faccio io una domanda a te:
    Di tutte le esperienze ed i traguardi che hai elencato, che peraltro attraggono la mia ammirazione, quali di esse per te hanno riempito la tua vita, dandone un senso, insomma quali sono state significative per non considerarla "vuota" e/o "effimera"?

    Ciao!

    Leggendo le tue righe non ho ben capito se hai delle aspirazioni che non si sono realizzate, oppure non trovi stimoli per qualcosa in particolare.


    Se sei laureato ed hai frequentato un master non direi che non hai fatto niente.

    I lavori occasionali avevano a che fare con il tuo percorso di studi, o erano mansioni per mettere da parte qualche risparmio?


    Il percorso di studi che hai svolto ti piaceva, oppure è calato l'interesse verso questa strada? Oppure ti piace, ma è difficile trovare impiego nel settore ?

    Che piacere sentire anche altre campane!

    Qualcuno che ha percepito anche qualcosa di diverso!!


    Non per aver nulla contro ipposam, è sempre ben accetto qualsiasi punto di vista, che però aimè, anche in queste ultime battute si è rivelata un pochino sminuente, come in precedenza.

    nessun percorso di crescita personale se non legato al lavoro e alla stabilità economica.

    Questa frase mi fa comprendere che siamo proprio su due binari differenti.

    Ho parlato di sogni nel cassetto, di realizzazione personale, se tu torni a ribadire che il mio progetto era solo di una stabilità economica (o di semplice interesse per i soldi), questo quasi mi offende. Perchè ho dato anima e corpo per quello che faccio!

    Poi se i soldi me li danno, non li devo prendere?

    Ti posso garantire che se il mio obbiettivo fossero stati solo i soldi, avrei fatto ben altro.


    Come faccio ad ascoltare i tuoi consigli ipposam se hai questa visione, che comunque hai diritto di avere perchè non mi conosci, ma è errata?

    In ogni caso il mio parere resta quello che ti mancano relazioni significative con cui fare progetti.

    Ci risiamo... ma cosa ne sai?

    Cosa ne sai che non ne ho, o non le abbia avute? (P.S. non l'avrò scritto, il tema era differente, non posso includere tutta la mia vita in un post).

    Non vuoi accettarlo, ok, allora resta così.

    ahahah questa è proprio forte!

    Nella prima frase almeno hai detto "il mio parere è...", e va benissimo. Può essere condivisibile o meno, ma hai espresso il tuo parere.

    Ma questa è proprio da incorniciare!

    Che cosa dovrei accettare, il tuo parere? E' obbligatorio?

    Devo accettare per forza quello che tu dici, perchè è la verità assoluta, altrimenti non ho via di scampo?

    Da che cosa? Da un problema che forse nemmeno esiste, ma è solo una tua opinione?

    Io intendevo che sono stata più fortunata, probabilmente, perché i tuoi punti di arrivo per me sono stati punti di partenza; io la stabilità ce l'avevo in partenza, tu l'hai acquisita facendo degli sforzi io ci sono nata.

    ma indubbiamente sto più avanti nel percorso della vita.

    Fammi capire, tu dici che ci sei già nata in una stabilità, già l'avevi, ed immagino (ripeto immagino) probabilmente già a casa tua.

    Poi affermi che io ho dovuto fare degli sforzi per raggiungerla, quindi un percorso più lungo, non a casa mia, bensì viaggiando ed in culture diverse, ecc.


    Sei così sicura di essere tanto più avanti di me nella vita?

    Sei matura perchè hai figliato?


    Hai studiato all'estero, lavorato all'estero, o ci sei andata in vacanza per mandare le cartoline? (O meglio le storie di Instagram)?


    Comunque ringrazio bruce0wayne che coglie sempre in pieno. Proverò a fare ciò che dici, perchè era proprio quello che intendevo.

    Quasi una ricostruzione del mio percorso, per non dare nulla per scontato, bensì per apprezzare ogni passo!


    Non necessariamente mi servono altre cose, ma forse solo l'apprezzare di più ciò che ho.

    E poi sia chiaro, questo non vuole assolutamente dire di escludere altre cose nella vita.

    Scusami ma io non riscontro una mentalità così aperta da parte tua, uno racconta di esperienze di vita e di crescita personale, di superamento delle difficoltà (soprattutto psicologiche, mi pare di capire) e tu le derubrichi a "traslochi" e "percepisco una vita vuota"...non mancando di ricordare che tu difficoltà simili per cercare una stabilità non le hai mai avute. (Che poi a me pare che Gigione parli anche di una stabilità emotiva e non solo economica). Sarai ben centrata ma un po' di scarsa empatia c'è. Che poi essere alla ricerca di un senso in più è la base del percorso spirituale, se uno avverte questa esigenza mica vuol dire che la sua vita è vuota...vuol dire che è umano.

    92 minuti di applausi!

    Da quello che hai scritto invece ho colto nel vivo. Devi sapere che quando un parere ci tocca è probabile che colga nel segno, almeno un po'.

    Ma guarda, mi viene da sorridere, ma proprio per niente. Hai descritto proprio un'altra persona.

    Se c'è una persona sensibile, che ha dei valori, che valorizza le persone e le cose essenziali, quello sono io.

    Ma ovviamente, non conoscendomi, sei giustificata perchè non puoi saperlo.

    Certamente poi i punti di arrivo dipendono anche da dove si parte e probabilmente io sono più fortunata di te in tal senso

    Mi sembra di sentir parlare una persona che ha la verità in pugno.

    Tu hai fatto un percorso perfetto, hai fatto sempre la cosa giusta, hai sempre saputo qual era dal primo momento.


    Mi sembra il discorso del Messia: "io sono la via ".


    Se per te i tuoi sogni, o le tue priorità nella vita, sono state certe cose, ben venga.

    Le hai realizzate? Hai fatto bene, è giusto così.

    Ma per gli altri possono essere anche altre cose.

    Per uno può essere vivere in una fattoria, per un altro andare a meditare in cima ad un monte, per un altro ancora dipingere quadri o suonare il tamburo.

    Per me l'apertura mentale è questa, non credere che ci sia un'unica via, e magari quella di avere necessariamente una famiglia e dei figli.

    Per carità, anche tu tieniti la tua. Il formarsi un'opinione è un processo naturale, per nulla vietato, e non devo certo cambiarti idea o convincerti di niente.


    E' evidente che non conoscendo la mia vita, dalle poche righe che ho scritto, non puoi conoscere la verità assoluta, e puoi solo formarti un'idea, un parere su quello che ho scritto.


    Il confronto l'ho accettato e difatti i tuoi commenti sono stati letti e risposti, ma non dimenticare che il confronto è a due, non solo per me.


    Tuttavia, non ho percepito, dal tuo tono, una presa in considerazione dell’ipotesi di aver sviluppato una visione che potrebbe non corrispondere al vero, ma piuttosto, a mio avviso, degli schemi forse provenienti da stereotipi.


    Poi sta a noi stabilire se un consiglio, un suggerimento, una visione, possa fare il "caso nostro", oppure non ci appartiene. E mi dispiace, ma se la tua visione di me è questa, non credo siano applicabili.


    Se una persona considerasse il mio vissuto come "una vita effimera basata su cose materiali", oppure "l'aver visto qualche città, e qualche esperienza di trasloco", "vita vuota che non ci vede alcun senso in essa", non credo la conversazione andrebbe oltre il caffè.

    MA STIAMO SCHERZANDO?


    Non credo che ascolterei la tua visione, in tutta sincerità.

    Perché se uno è cresciuto e non è più un "bambino" deve necessariamente avere una relazione, altrimenti vive una vita effimera basata solo sul lavoro?


    Come fai a sapere che il motivo della mia insoddisfazione sia quello? E se ci fossero dietro altri motivi?

    Se non avessi ora i presupposti per avere una relazione stabile o mettere su famiglia?


    La realizzazione di un sogno non è soltanto la ricerca di una stabilità lavorativa/economica. È un progetto molto più grande, che comprende anche la ricerca di una vita particolare.

    Potevo avere una stabilità anche al discount sotto casa, e magari mi evitavo anche tutti sti traslochi, ma ho avuto progetti più grandi.


    Il che non significa che non ci sarà mai una relazione stabile nella mia vita o dei figli.

    Ma non significa nemmeno che fino a quel momento stia vivendo una vita "effimera" o infelice solo per questo motivo.


    Vedo che in ogni tuo post c'è una visione molto ristretta e delle convinzioni tutte tue.

    Nessuna offesa personale. Il tuo punto di vista è rispettabilissimo, per te il senso della vita sta nelle relazioni, nel creare una famiglia.


    Però può non esserlo per altre persone.


    Diciamo che dire "qui non c'è nulla che possa dare senso ad una vita" (sempre ovviamente attenendosi a quello che ho scritto) mi sembra un pochino riduttivo, e non dimostra un'ampia apertura mentale in generale.


    Anche il credere che la mia vita è vuota, mah... su quali fondamenti?


    Al solo esempio che ho citato, che una persona anche senza una famiglia o relazione può avere una vita ricca di tente cose, tu parti in quarta dicendo "Ricca di cosa?"

    Senza sapere nulla, nessun elemento della vita di questa persona.


    Ciò dimostra che vedi la ricchezza della vita solo sulla base di una relazione o dei figli.

    Mi sembra molto riduttivo pensarla così.