Messaggi di cicciomozart

    E' giusto provare anche la meditazione, ma il training autogeno è più semplice, necessita di meno concentrazione ed è più alla portata di tutti. Devi solo rilassarti, o quasi. La meditazione no, richiede di impadronirsi della tecnica mentale, non tutti ci riescono.

    Sì, esatto. Serve un allenamento giornaliero perché la nostra mente tende sempre ad scappare al passato o al futuro, mentre rimanere nel qui ed ora è la chiave. Ma per farlo bisogna provare, riprovare, con costanza e compassione verso sé stessi.

    Anche la meditazione mindfulness mi ha aiutato tantissimo a gestire il mio DOC. Cerca info a riguardo e se vuoi altre spiegazioni, scrivi pure. Il concetto di base è lasciare andare i pensieri, ed evitare quindi la risposta emotiva al pensiero che ci crea disagio, paura o ansia. Quando riesci a distaccarti dal pensiero, esci dal circolo vizioso pensiero negativo-emozione negativa-sintomo fisico. La frase "Io non sono i miei pensieri, io non sono le mie emozioni", mi è stata di fondamentale aiuto nel processo di guarigione.

    Scusa se mi intrometto, ma continua con la pratica della mindfulness. È una pratica, appunto, un allenamento giornaliero da fare, non una tecnica da utilizzare solo quando siamo troppo ansiosi. Quindi, se riesci, continua: leggi i libri sulla mindfulness e pratica anche solo 10 minuti al giorno. Piano piano, col tempo — lo dico perché tutti vorremmo essere felici o stare bene dall'oggi al domani — riuscirai ad accettare l'ansia e a gestirla senza farti travolgere da essa.

    Ciao, sono contento per la tua buona notizia, ma allo stesso tempo mi dispiace per quello che stai provando. L'ansia e il tuo malessere derivano appunto dai tuoi pensieri disfunzionali, che hai già riconosciuto. Li hai già notati e sai che sono la fonte della tua sofferenza. Quindi, perché non riesci a lasciare andare i pensieri? Non riesci a distaccarti da essi e considerarli effimeri, senza valore o significato?

    Potresti iniziare ad accogliere le emozioni che ne scaturiscono, come per esempio non tentare di scacciare l'ansia. Prova ad accoglierla, a dire: "Benvenuta ansia, so che sei qui, cosa vuoi dirmi? Rimani qui quanto vuoi, so che non vuoi farmi del male."

    Ciao Boh11, da quello che descrivi sembra che la tua mente presenti dei tratti ossessivi, ma io sono solo un pinco pallino che ti scrive leggendo solo queste due righe e non conoscendo completamente la tua situazione, quindi dai la giusta importanza a questa risposta. Ti invito a descrivere e parlare di questi tuoi atteggiamenti o pensieri con una figura professionale, che sia psicologo o psicoterapeuta, che può aiutarti a definire cosa ti succede, dare un nome e perché no trovare una soluzione o cura se ciò ti crea disagio o problemi nella tua vita quotidiana. Io ho avuto un disturbo ossessivo-compulsivo curato grazie all'aiuto di uno psicoterapeuta e il consiglio che posso darti è quello di provare a lasciare andare questi pensieri, provare a non cercare di rispondere a questi dubbi che la tua mente ti ripropone in continuazione. Ogni volta che si insinua un dubbio "E se questo?", "E se questa cosa fosse?", "E se...". Appena il tuo pensiero inizia così, rimani nel tempo presente, nel qui ed ora, non provare a rispondere al dubbio ma lascialo cadere, rimanendo concentrato nel lavoro, hobby, o qualunque azione tu stia facendo. Se provi a dare una risposta, a fare un ragionamento logico, la tua mente non farà altro che iniziare un discorso, un dibattito complesso che non solo ti confonderà ancora di più, ti stresserà solamente e non riuscirai mai a trovare una risposta, facendoti stancare sia mentalmente che fisicamente. Non è facile, lo so, ma è un metodo o tecnica efficace per uscire dalla gabbia della nostra mente. Spero ti sia stato d'aiuto e per qualunque cosa continua a scrivere. Ciaooo.

    Sono molto contento tu abbia trovato una strada per ritornare a stare bene. Piano piano, un passo alla volta, troverai la giusta formula che fa al caso tuo, che sia ripetere un mantra o lasciare andare i pensieri disfunzionali e concentrarti sul presente, sul qui ed ora. Datti il tempo che ti serve e in bocca al lupo.

    Più o meno a settembre scorso, in un periodo di fortissima ansia, ho letto un libro del buon Morelli in cui essenzialmente sosteneva la tesi che tu hai esposto. Non ti nascondo che all’epoca l’avevo bollato come una grandissima idiozia. Accogliere l’ansia???

    Non so ora a che punto io sia, davvero. Però so che qualcosina è shiftato nella mia prospettiva. Cercherò di coltivarlo perché se si tradurrà anche solo in un 1% di maggiore serenità per me sarà un’immensa conquista…

    Credimi che il buon Morelli ha aiutato anche me allo stesso modo, mettici pure tutto il lavoro con la psicoterapia che stavo già facendo ma dopo aver letto un suo libro, boom 8o

    Ho usato l’imperfetto nelle righe precedenti perché di recente, e intendo davvero da pochissime settimane, mi sembra di aver fatto un piccolissimo ma significativo “clic” a livello mentale… È come se una parte del mio cervello avesse capito che la lotta non ha senso, perché l’ansia in me esiste e non la estirperò mai, potrò solo imparare a gestirla meglio.

    Non so se e quanto questo “clic” avrà un reale effetto sulla mia gestione dell’ansia, né so dove mi porterà nel mio percorso… Per ora mi limito ad osservarlo con curiosità.

    Senti che non riuscirai mai a gestire l'ansia, che la tua vita non sarà mai felice a causa dell'ansia, poi un giorno, cosi all'improvviso dopo mille battaglie perse, smetti di combatterla, smetti di vederla come nemica da eliminare e la accogli, la senti e la lasci lì dentro il tuo corpo e non fai nulla. Il click mentale di cui parli tu, io l'ho fatto eseguendo questo processo: quella volta che mi sono seduto insieme alla mia ansia, che l'ho ascoltata, ho capito come poterla gestire.

    Capito. Speriamo che questo nuovo percorso possa aiutarti al meglio. Valuta anche la terapia breve strategica, dopo la cognitiva comportamentale di terza generazione. L'ho fatta per un periodo e mi sono trovato altrettanto bene.