Periodo di ansia e attacchi di panico, come uscirne?

  • ...l problema è l’ansia, che arriva e mi porta tutti questi sintomi fisici, i più fastidiosi sono i capogiri che mi distruggono e mi fanno una paura immensa e mi impediscono di fare qualsiasi cosa, anche una semplice passeggiata con la mia ragazza, ne consegue che non mi godo più nulla.

    Ho il terrore che non passi più, non voglio vivere tutta la vita con sta cosa orribile, voglio che vada via e che mi permetta di vivere bene e tranquillo, ne ho parlato con la psico e mi ha detto che passerà, ma purtroppo io sono impaziente perché non ho mai vissuto una situazione del genere e per me è “anomala” avete consigli per far smettere tutti questi sintomi fisici?

    Ciao LightYagami, sono contento che tu stia un po' meglio. Continua a lavorare e a seguire la terapeuta. Per quanto riguarda l'ansia, ci siamo passati tutti e ci stiamo passando, nel senso che ognuno trova il modo migliore per gestirla. Non puoi mandarla via a comando, né decidere di non averla: è un'emozione e, come tutte le emozioni che proviamo, viene e se ne va. Quando arriva, ti sconvolge, ti gira sottosopra, ti attanaglia, ma poi si affievolisce e scompare. Devi imparare a gestirla, non a considerarla una nemica che vuole farti del male, ma solo un'emozione che vuole avvisarti che c'è qualcosa che non va nelle cose che stai facendo o pensando.


    Il primo consiglio che mi hanno dato sull'ansia è stato quello di accoglierla. Appena la senti nel corpo, ripeti a te stesso: "Benvenuta Ansia, cosa sei venuta a dirmi oggi? Da cosa mi vuoi avvisare?". Inizia a non scacciarla, lavora sui pensieri che anche tu hai riportato ("ho il terrore che non passi più, che non guarirai mai", ecc.) e cerca di descriverla accuratamente ogni volta che la senti dentro di te. Dalle una forma, un colore, con quale sintomo si presenta o più sintomi. Respiraci dentro e lasciala lì dove si trova senza tentare di scacciarla.


    I sintomi sono la conseguenza dell'emozione che ancora non sei riuscito a regolarizzare e a normalizzare. Appena arrivano, ripeti a te stesso: "È solo ansia, adesso scomparirà". Prova a distrarti rimanendo nel momento presente, nel qui e ora. Prova a distrarti facendo qualcosa che ti prende completamente e respira. Ci sono tante tecniche che puoi eseguire per calmarti. Chiedi alla terapeuta quali sono e provale insieme a lei. Tornerai a stare bene, devi avere la pazienza di imparare a gestirla, tutto qua. E buon percorso.

    Sii gentile con te stesso, sempre.

  • Ti capisco io non ho mai sofferto particolarmente di ansia ma nell'ultimo periodo è un continuo. Anche io come te ho fatto i conti per giorni con giramenti di testa, specie quando ero in mezzo ad altre persone, e un senso di sfinimento fisico, sono davvero stanca. Poi mettici che io ho passato davvero tanto tempo a non accettare quest'ansia e a combatterla ("devo stare bene! ^^") ti lascio immaginare... Concordo con chi consiglia di starci dentro, è faticoso ma forse è l'unica cosa, cercare di non combattere con la mareggiata ma galleggiare... in attesa che il mare ridiventi calmo.

  • Diciamo che queste sono le direttive della psicoterapia di nuova generazione.

    Ormai è considerato desueto il terapeuta che ti fa parlare per anni dei tuoi traumi infantili. Si lavora più sulla gestione del presente e quindi sull'accoglienza di ciò che non ci piace.

    È del tutto naturale: il cervello considera spiacevoli i sentimenti ansiosi e i relativi disagi fisici, per cui, per proteggerci, tende a combatterli, pensando di scacciarli. Invece ottiene l'effetto contrario.

  • Ragazzi, grazie a tutti delle risposte, come sempre siete di grande aiuto!!

    Anche la mia psicologa mi sta insegnado che devo accogliere l’ansia, non combatterla e aspettare che vada, devo dire che è difficile... MOLTO difficile, però con un po' di allenamento credo che riuscirò sicuramente a farcela, spero di riuscire a ignorare questi sintomi che mi stanno dando un fastidio enorme, e riuscire a riprendermi in mano la mia vita…

  • Buongiorno a tutti, mi sento di voler fare un aggiornamento dall’ultimo post che ho pubblicato. Devo dire che va molto meglio, la psicoterapia sta funzionando. Ho imparato a gestire l’ansia per la quale mi sono rivolto alla psicologa. Il problema, se così si può chiamare, è che ora l’ansia si è evoluta in ansia anticipatoria. Ciò che mi fa venire l’ansia è la paura di avere l’ansia o un attacco di panico e, di conseguenza, rovinarmi la giornata o qualsiasi altra cosa io debba fare. Per di più, ogni tanto mi viene un pensiero disfunzionale e penso: "Ma se ora dovessi sentirmi male, chi mi soccorre? E in quanto tempo? Riescono a salvarmi?" Ne ho già parlato con la psicologa, che mi ha detto di ripetere come un mantra: "Non posso avere il controllo su tutto, bisogna vivere qui e ora, è inutile preoccuparsi per cose che probabilmente non accadranno mai". Per ora è ancora dura, perché è da poco che lo faccio e ancora non ho imparato bene a gestirla, ma sono sicuro che imparerò molto presto e finalmente sarò libero. Condivido questo anche allo scopo di aiutare chi, come me, ha questa cosa, ma accetto anche eventuali consigli che per voi funzionano meglio. Un caro saluto e grazie di cuore a tutti!

  • Sono molto contento tu abbia trovato una strada per ritornare a stare bene. Piano piano, un passo alla volta, troverai la giusta formula che fa al caso tuo, che sia ripetere un mantra o lasciare andare i pensieri disfunzionali e concentrarti sul presente, sul qui ed ora. Datti il tempo che ti serve e in bocca al lupo.

    Sii gentile con te stesso, sempre.

  • Ciao a tutti, e da un po’ che non scrivo, oggi vorrei condividere con voi una cosa nuova che mi sta accadendo.

    Per chi non avesse mai letto un mio post io sono uno studente di Medicina e da qualche tempo purtroppo sto avendo a che fare con ansia ed attacchi di panico (dall’ultimo attacco di panico sono passati 2 mesi :partying_face: :partying_face: ) e sono attualmente in terapia presso una psicoterapeuta cognitivo comportamentale.

    Ho anche effettuato una visita psichiatrica, ma dati i risultati positivi della psicoterapia lo psichiatra non ha voluto prescrivermi una terapia bensì Xanax al bisogno e o uno schema di terapia per “periodi forti” che non deve durare più di 15gg.


    Una delle cause della mia ansia era dovuta ad un “obbiettivo” che non riuscivo a raggiungere, si tratta di un corso iper selezionato, erano 4 anni che ci provavo ma per 1o 2 punti ogni volta venivo scartato, lo sogno da anni lo desideravo tantissimo e i tentativi erano finiti perché si può accedere fino al compimento di 28 anni ed 1 giorno, il mio ultimissimo tentativo era il giorno 25 settembre, lo provo per l’ennesima volta ma senza ormai speranza, due giorni dopo la risposta…. MI HANNO SELEZIONATO E HO VINTO ANCHE LA BORSA, io sono stato felicissimo li per li ero così contento che ho pianto fortissimo talmente forte che mi è venuta la nausea e i conati di vomito!!

    Erano 4 anni che ci provavo, senza questo la mia carriera come la desidero io non poteva mai MAI realizzarsi, non avrei potuto accedere nemmeno alla specialistica che desidero.. era una delle cause della mia sofferenza…. MA….

    Ora che l’ho passato mi sento uno SCHIFO, ho l’ansia quasi tutti i giorni e mi sento tipo mancare l’aria, mi sento totalmente discostato dalla realtà, non mi sembra vero… l’ho sognato per 4 anni ed ora potrò finalmente farlo… ma ho l’ansia!! Mi vengono pensieri disfunzionali del tipo: “ e se non sono all’altezza? “E se mi viene un’attacco di panico mentre sono li in reparto?” “ e se svengo o mi sento male?”

    “Non mi sembra vero, non è che ora muoio prima di arrivare al primo giorno?”


    Ho disturbi somatici come mancanza d’aria e capogiro, è mi sento confuso e totalmente incredulo, come posso fare per affrontare tutto questo? Ovviamente ne ho anche parlato con la dottoressa, ma solo tramite messaggio, la visita vera è propria c’e l’ho il 10, ma fino ad allora non riesco ad aspettare, a qualcuno di voi e mai capitata un’esperienza simile? Come faccio a tranquillizzarmi? Le tecniche che conosco fino ora hanno funzionato ma su questi pensieri non funzionano!!

    E poi secondo voi, mi conviene seguire lo schema del “periodo forte” che mi ha dato lo psichiatra? E se poi mi viene la tolleranza allo xanax? 15 gocce al giorno per 1 o 2 settimane mi sembra tanto!


    Vi prego datemi una mano!!

    Grazie in anticipo a tutti quelli che mi risponderanno, un’abbraccio.

  • Ciao, sono contento per la tua buona notizia, ma allo stesso tempo mi dispiace per quello che stai provando. L'ansia e il tuo malessere derivano appunto dai tuoi pensieri disfunzionali, che hai già riconosciuto. Li hai già notati e sai che sono la fonte della tua sofferenza. Quindi, perché non riesci a lasciare andare i pensieri? Non riesci a distaccarti da essi e considerarli effimeri, senza valore o significato?

    Potresti iniziare ad accogliere le emozioni che ne scaturiscono, come per esempio non tentare di scacciare l'ansia. Prova ad accoglierla, a dire: "Benvenuta ansia, so che sei qui, cosa vuoi dirmi? Rimani qui quanto vuoi, so che non vuoi farmi del male."

    Sii gentile con te stesso, sempre.

  • La psicoterapia arriva fino ad un certo punto, considera anche ovviamente con lo psichiatra una cura farmacologica se il malessere è insostenibile.

    Io ad esempio ho fatto negli anni sia farmaci e sia psicoterapia più di una volta, medito costantemente da 7 anni e faccio yoga, eppure sono arrivato a stare male ultimamente in maniera non più sostenibile, quindi mi sono rivolto alla mia psichiatra di fiducia e sto rifacendo una cura.

    So che non è bello doversi affidare ai farmaci, ma altrettanto non lo è non vivere sperando in qualcosa che possa funzionare; alle volte “arrendersi” non significa sconfitta ma solo consapevolezza di quello che è ora.

    Per lo Xanax, 15 gocce non sono tante, il problema è che tende a dare assuefazione e quindi a perdere effetto nel tempo, così per avere lo stesso effetto bisogna aumentare la dose.

    Io soffro di dap e ansia da circa 25 anni, ho 40 anni, e ne ho passate di ogni e anche attualmente, ma ad un certo punto bisogna fare una scelta senza stare lì a pensare se sia giusto o sbagliato, tanto con queste affezioni non c’è nulla di certo.

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