Messaggi di cicciomozart

    Esatto, più hai paura dei tuoi pensieri, più loro faranno presa sulla tua attenzione, e più diventeranno ossessivi. È la paura che ti genera la loro benzina e anche il senso di colpa per averli "pensati". È un circolo vizioso. Quando impari a disinnescare il contenuto emotivo dei pensieri sei già a metà del lavoro. Serve tempo ma ci riuscirai. I pensieri sono solo pensieri, come si afferma in tutti i tipi di meditazione, sono come nuvole nel cielo, tu devi solo notarli e lasciarli andare, farli scorrere.

    Si Vale, io ero combinato come te. Mi dispiace per quello che stai vivendo, ci sono passato e capisco benissimo come ti senti. Oltre la psicoterapia, ho trovato di grande aiuto leggere ed informarmi riguardo i pensieri intrusivi, il doc e tutto ciò che riguarda questo problema. Chiedo agli admin se posso scriverti il link e te lo condivido subito.

    cicciomozart spero passino presto soprattutto i pensieri intrusivi. In alcuni momenti sono devastanti.

    I pensieri intrusivi devi imparare a gestirli: la terapia serve proprio a questo. Non puoi svegliarti domani mattina e non avere più pensieri intrusivi, ma puoi iniziare già da adesso ad allenarti. Quando arriva il pensiero A, notalo e ripeti: "è arrivato questo pensiero intrusivo A". Perfetto, qualunque sia il contenuto del pensiero A, tu non sei quel pensiero A, non hai niente a che fare con il contenuto del pensiero. Parti da questo concetto: distaccati da esso, non farti attirare dentro, non dargli attenzione, non cercare di rifletterci e non cercare spiegazioni, altrimenti causerai una reazione emotiva come ansia e paura, e il circolo vizioso ripartirà. Arriva il pensiero A, io non sono il pensiero A: ripetilo dentro di te o a voce alta e lascialo andare, distraendoti facendo qualcosa e concentrandoti nel qui e ora. Arriva il pensiero intrusivo B, forse più brutto e più pauroso del pensiero A: bene, ripeti "Io non sono il pensiero B" e lascialo andare, ricominciando da capo. Arriva il pensiero C: notalo, è un pensiero intrusivo o un pensiero utile? Se non è utile, distaccati da esso e ricomincia l'allenamento. Serve pazienza, costanza e tanto allenamento.

    Ciao Mavie, la tristezza non è un problema. Tutti abbiamo giornate o periodi durante i quali la tristezza ci assale. Puoi iniziare ad accettarla, come tutte le altre emozioni, e andrà via nel giro di qualche ora. Devi solo "aspettare".

    Puoi invece lavorare sul senso di colpa, che non fa altro che alimentare la tristezza in un circolo vizioso che ti porta sempre più giù.

    Nessuno può giudicarti perché sei triste, o pensare che non meriti di essere triste perché c'è chi sta peggio di te.

    Inizia così: "Sono triste, oggi va così. Punto. Posso sentirmi triste, certo. Stop".

    Mi ha dato solo i compitini da fare: il diario e il silenzio.

    Svolgili al meglio, come richiesto dalla terapeuta. Più avanti capirai perché sono molto importanti e a cosa servono.

    Non considerarlo un altro problema quello di pensare sempre all'ansia: è quello il fulcro principale.

    Se tu riuscissi a dirottare l'attenzione verso altro e non solo sull'ansia, su come ti fa sentire o quando andrà via, starai sicuramente meglio.

    Accettare l'ansia, accoglierla come amica e abbassare quindi il livello di pericolo e allerta percepito da corpo e mente è il passo più importante che potrai fare adesso e che ti farà iniziare a stare meglio, poco alla volta, passo dopo passo.

    Sì, anche io ero così. Se credevo ai miei pensieri e diventavo un tutt'uno con essi, arrivavano gli attacchi di panico, quasi due al giorno.

    Mi hanno spiegato che - non so se può essere anche il tuo caso - ero in "modalità sopravvivenza". Cerca su internet, potrei non essere molto bravo a spiegarti questo concetto e non voglio dirti stupidaggini. Stress, ansia e costante paura, ma puoi uscirne.

    Com'è andato il primo incontro con TBS?

    ..tanto alla fine il pensiero torna sempre lì :|

    Appunto è questo il problema che devi risolvere, il pensiero che torna sempre lì. Ogni qualvolta la tua mente ti presenta o elabora pensieri "lavorativi", lascia andare quei pensieri e rimani nel tempo presente, nel qui ed ora. So che è difficile, e se hai fatto meditazione sai di cosa parlo, allora per rimanere nel qui ed ora prova a distrarti facendo appunto qualcosa di bello che ti piace, hobby o sport, immergendoti completamente nell'attività. Serve del tempo solo per te, e ripeto ogni qualvolta la tua mente ritorna sul lavoro, sul come ti senti a causa del lavoro, quindi pensieri ed emozioni correlati ritorna al qui ed ora, come fosse un vero e proprio allenamento mentale. All'inizio la tua mente non ne vorrà sapere, il tuo cervello e il tuo corpo sono in burnout, tutto il tuo intero sistema è in allarme, è molto difficile fare il primo passo per uscirne, serve pazienza e costanza ma puoi farcela.