Messaggi di Trevor99

    Ho letto le vostre risposte e vi ringrazio per la vicinanza e gli spunti di riflessione. Rispondo un po' a tutti in generale. Allora, il motivo per cui ho iniziato a giocare era per fare qualche soldo extra e divertirmi un po'. So bene che il casinò ha un vantaggio statistico, ciò significa che alla lunga vince sempre. Tuttavia ciò non toglie che nel breve periodo qualche colpo fortunato lo si possa azzeccare. Giusto per farvi un esempio con la ruolette riuscii a trasformare 30€ in 500€. Inutile dirvi che li ho restituiti con gli interessi. Capito che il gioco d'azzardo non era un qualcosa di concreto (lo sapevo già ma volevo sperimentare oltre a divertirmi) sono passato al trading. Il trading sembrava già qualcosa di più concreto, online tutti sembrano saperne (strategie, gestione dep rischio bla bla), dopo 2/3 anni a buttarci soldi ho capito che stiamo quasi ai livelli del casinò con l'aggiunta di spread e commissioni. Io sono laureato in una facoltà scientifica e pensavo che grazie alla statistica e al backtest delle varie strategie fosse possibile guadagnare un bel po'. La verità è che la quasi totalità delle strategie sono fallimentari. O comunque sono profittevoli per un certo periodo poi di punto in bianco non funzionano più. E diciamo che quando mi rendevo conto che c'era poco da fare smettevo. Poi succedeva che a distanza di qualche mese mi uscisse un reel o un video inerente a qualche strategia e mi tornava il pallino e via a buttarci altri soldi. Alla fine per me il trading è diventato gioco d'azzardo puro. Non appena vado in perdita incremento le size in maniera esagerata. YouTube pullula di video flipping di account da poche decine di dollari a decine di migliaia. Non è impossibile anche perché a me è successo di portare un conto da 60€ a 700€, tuttavia non è un qualcosa di sostenibile. Insomma avete capito che so bene di cosa sto parlando, so bene che quello che faccio ha rischi altissimi, tuttavia ciò è dovuto alla ricerca di una soluzione veloce e rapida, oltre al fatto che mi annoio da morire. Sono proprio i momenti di noia che mi spingono a fare ciò. Per quanto riguarda la ludopatia in famiglia molti ne hanno sofferto e ne soffrono, fin da bambino mi portavano a giocare al lotto o ai gratta e vinci con loro. Facendo passare il tutto come normale. Io vorrei pure smettere ma tornare alla mia realtà attuale mi deprime e mi annoia.

    Eccomi qua dopo aver buttato altri 200€ come se poi io navigassi nell'oro... Provo un senso di voglia di morire mischiato alla voglia di distruggere qualsiasi cosa mi circondi. Ho notato che quando provo stress emotivo o simili, sono molto più propenso a giocare. Non era questa la vita che volevo, tutte le mie aspettative sulla crescita nella mia vita sono andate letteralmente a p∙∙∙∙∙e. Ormai non ho più nulla da perdere, se mi rimarranno ancora un po' di palle lascerò il lavoro e vivrò come c∙∙∙o mi pare. Magari sarà una c∙∙∙∙a, ma non vedo vie d'uscita. È l'unica cosa che mi da speranza è un cambiamento radicale. Secondo me l'unico modo per uscire da sta m∙∙∙a è un cambiamento estremo della propria vita. Un modo per morire, toccare il fondo più assoluto e spiccare il volo. Come diceva anonimous ma alla fine di quelli che vanno in cura chi veramente risolve? Immagina farti anni di cure, spendere un fottio di soldi e per cosa? Per ritornare ad essere quasi una persona normale? Alla fine non è che ne esci vincente, semplicemente da scarto umano diventi una persona sotto la media. Scusate la durezza e lo sfogo.

    anonymus Capisco la situazione e so bene i potenti meccanismi mentali che si innescano. Come diceva pure lifeis2strange, quando sei insoddisfatto trovi vie di fuga. Il problema è che queste vie di fuga che cerco/cerchiamo sono ad altissimo rischio. Sto pensando seriamente di lasciare il lavoro e trovare qualcosa che mi soddisfi. Perché probabilmente la maggior parte del malessere proviene da quest'ultimo.

    Ho 26 anni, lavoro da circa un anno e, inutile dirvi, non ho messo un euro da parte. Nel giro di circa 4 anni ho bruciato qualcosa (tra cui risparmi che mi erano stati dati) come 10k in casinò, crypto, trading online. Partivo sempre con l'idea di moltiplicarli, poi perdevo i primi soldi e da lì il disastro più totale.


    Proprio oggi, dopo neanche un giorno di stipendio, mi sono giocato 500€ e sinceramente mi sento un essere inutile. Odio il mio lavoro, odio lavorare come dipendente e in famiglia non navighiamo nell'oro, anzi. Ogni volta che vedo un piccolo spiraglio ci ricasco, il tempo passa e non sto costruendo nulla. Non riesco a trovare una ragazza e, nonostante abbia tanti amici, mi sento tremendamente annoiato.


    Vorrei avere una vita al top e invece sto cadendo sempre più in basso. Purtroppo la vita "normale" famiglia, lavoro ecc. non mi dice nulla. Io non capisco come faccia la gente a fare sempre le stesse cose tutti i giorni, aspettare quella mesata e via così fino alla pensione e poi alla morte.


    Questa dipendenza risulta per me una specie di via di fuga da questa realtà, da quello che ho capito. Non so, datemi un consiglio.

    Ormai è da tempo che non riesco più a legare con nessuno. In passato avevo tanti "amici" ma da un po' di anni non credo più in ciò. Sarà per tutte le fregature che ho preso ma non mi fido di nessuno e ogni volta che ho una conversazione con qualcuno sto sempre sul chi va là. Anche quando vedo due amici insieme mi fa una sensazione strana, come se per me fosse una cosa aliena. Non riesco proprio più a concepire il fatto di essere amico di qualcuno. Da un lato sento la mancanza di un'amicizia ma quando si presenta non ho proprio voglia di impegnarmi. Penso sempre che abbiano secondi fini o che da un momento all'altro spariscano. La cosa buffa è che sono proprio così anch'io. Ho momenti in cui voglio vedere gente e momenti in cui non me ne frega nulla di nessuno. Non credo di poter mai essere un buon amico o di riuscire a mantenere viva un'amicizia. Anche se forse la causa di ciò l'ho capita. Sapete quando uno si fidanza e non c∙∙a più gli amici? Ecco io sono uno di quelli. Volete scoprire il vero motivo? No non è la fidanzata gelosa o s∙∙∙∙∙∙∙e varie, la verità è che non te ne frega più nulla dell'amicizia. Sapete perché poi si torna dagli amici dopo che ci si lascia? Perché all'improvviso ti ritrovi solo come un cane e senti il bisogno disperato di aggrapparti a qualcuno. No ho detto una c∙∙∙∙∙a. ll motivo è che devi rimetterti in gioco e non puoi farti vedere come un cane bastonato. Sta di fatto che adesso sono così. Sì, sono diventato una brutta persona. Non ero cosi in passato ma dopo tante esperienze negative il mio organismo si è adattato in questo modo per sopravvivenza.

    Non mi piace lo studio universitario inteso come ricordare ogni dettaglio, arrivo ad un punto tale che non entra più nulla nella testa, inoltre la facoltà che frequento richiede grande sforzo sia dal punto di vista mnemonico che logico. Diciamo che arrivare all'esame avendo appreso quasi tutto e bene è, almeno per me, molto difficile e mi richiede mesi di preparazione, oltre alla tanta energia profusa. Alcuni esami ho preso voti alti ma il lavoro che c'è stato dietro mi ha prosciugato, perché non solo devi ricordare ma anche capire i ragionamenti matematici dietro ogni cosa. Poi sono un po' allergico allo studio in generale: se voglio sapere qualcosa vorrei essere io ad andare a cercare informazioni. Penso che il miglior modo di apprendere dovrebbe essere quello di lasciare ad ognuno la facoltà di appassionarci e quindi volerne sapere sempre di più, cosa che un percorso universitario fatto di esami, appelli, valutazioni, scadenze non permette. Sia chiaro è un problema mio e penso che arrivato a quasi 24 anni, con tanto studio alle spalle, posso affermare con certezza che questo sistema per quanto mi riguarda non funziona.

    Per me avere successo nella vita significa stare bene e in pace con sé stessi, poi ognuno trova il modo che più gli si addice. C'è chi non si sente sereno nemmeno con tutti gli agi possibili e immaginabili e chi invece con poco si sente soddisfatto. Apprezzare ciò che abbiamo nella vita vuol dire tanto

    Sembra una crisi esistenziale, a quanto pare. È importante differenziare i traguardi tra quelli che ti importano veramente; non si può prosperare seguendo quelli altrui, bensì trovando ciò che ti importa maggiormente e diventando esperto di quello.

    In effetti lo è. Purtroppo mi trovo alla fine di una laurea (ingegneria) presa con tanto sforzo e una media molto bassa e sento di aver perso troppo tempo. Io sto dando il massimo ma in un qualcosa che non sono sicuro sia ciò che voglio fare in futuro. Tendo a cambiare spesso idea di conseguenza alla domanda che voglio fare nella vita non so rispondere. Forse voglio fare l'imprenditore avendo un po' di talento nel vendere cose. Ho vissuto tutta la mia vita da povero e voglio ribaltare le cose, ma è dura.

    È tutta una questione di consapevolezza secondo me, io ho sempre fatto una vita di m∙∙∙a ma alla fine l'ho accettata perché mi sono reso conto di non poter dare di più.

    Se tu, al di là dei condizionamenti negativi di cose come i video motivazionali e le serie televisive, pensi di poter meritare di meglio, allora sì che fai bene a sentirti inquieto.

    Il problema è che non riesco più a distinguere le cose.

    Non sapevo bene che titolo dare a questo thread. Volevo parlare di una sensazione che mi perseguita da tempo. Vi è mai capitato di chiedervi se state vivendo a pieno se ci fosse altro che potete fare e se state sprecando la vostra vita? Mi sento molto confuso e non so se ciò dipende dai social e dalle serie tv o è veramente cosi. Mi capitano video motivazionali sull'avere successo e mi mettono la pulce nell'orecchio o ancora mi capita di vedere film o serie tv e invidiare la vita e le avventure dei personaggi nonostante so che è tutta recitazione. E come se sentissi un potenziale enorme ma nei fatti faccio e ottengo poco. Da un lato mi immagino una vita meravigliosa e incredibile ma nel pratico la mia vita è normale se non misera. Vorrei pure cambiarla e ottenere il successo ma mi sento perso.

    Ma il problema sei tu che perdi tempo dietro a queste donnine. Ma mettiamo caso che tu riuscissi a conquistare una "donna" del genere che te ne fai? Una che ragiona così può solo portarti problemi e rogne varie. Io sono 1.68 e di ragazze ne ho avute anche più alte di me.