Messaggi di Trevor99

    Ciao, vi siete conosciuti giovanissimi e a quell'età i cambiamenti per forza di cose ci sono, si evolve. Lei è stata sincera, non prova più le stesse cose e l'unica cosa che puoi fare è prendere le distanze anche tu. Non cercarla, ormai sono passati 3 mesi, sembrano pochi ma in questi frangenti sono tantissimi per il recupero emotivo. Già adesso dici che ti viene in mente "ogni tanto". Non è che ci pensi proprio continuamente, è già un buon risultato.

    Hai ragione ma io conosco tante coppie che si sono messe insieme da piccoli e si sono anche sposate. Forse mi sono espresso male ma in realtà la penso sempre e sto ancora molto male.

    Mi sono lasciato dopo 6 anni di relazione, io 24 lei 21. Durante la nostra relazione ci sono stati molti alti e bassi e tanti tira e molla. Litigavamo molto ma facevamo sempre pace alla fine. Col tempo però le cose sono migliorate conoscendoci meglio (anche se ero quasi sempre io a rincorrerla). Molte volte se la prendeva per piccole dimenticanze, tipo se non le rispondevo per qualche ora e cose così. Nei momenti di difficoltà tendeva a lamentarsi che io mi lamentavo.

    Io studio in una facoltà abbastanza difficile e che mi richiede tempo, ma lei sembra non volerlo capire. E se studio è anche per garantire un futuro ad una eventuale famiglia.

    Comunque circa 7/8 mesi fa iniziò a minacciarmi dicendo che se non mi stava bene mi avrebbe lasciato (e già qui capii che le cose stavano prendendo una brutta piega). Ovviamente gli dissi che avrei preferito rimanere solo, a quel punto lei se ne rese conto e si scusò, tutto ciò mi provocò rancore verso di lei e avevo difficoltà anche a dirgli ti amo. Una mattina mi dice che dobbiamo parlare (e già qui stavo i∙∙∙∙∙∙∙o), iniziò a dire che la nostra relazione non gli stava più bene, che non sembravamo neanche due fidanzati, cosa non vera visto che quasi tutte le sere andavo da lei e almeno una volta a settimana uscivamo, lì non ce l'ho fatta più e l'ho mandata a quel paese. Passano circa 3 settimane e mi rendo conto di aver bisogno di chiarire meglio, la contatto e le faccio capire che ero molto arrabbiato con lei, lei inizia a rinfacciarmi cose di anni prima e a fare la vittima facendomi passare per quello che gli ha rovinato la vita, sostanzialmente. Dopo ore di discussione alla fine gli tiro fuori dalla bocca che il sentimento verso di me è calato e che sta bene come sta. Sono passati 3 mesi e non si è fatta viva ma sta andando avanti con la sua vita, esce con le amiche ecc. Detto così può sembrare scontato che lei non mi ama, ma questi sono solo degli episodi, abbiamo passato tanti momenti belli insieme, tante risate, tanti abbracci e tutto. Ogni tanto mi vengono in mente i suoi sorrisi, sento troppo la sua mancanza e non mi capacito come si possano buttare 6 anni così, dopo che le famiglie si sono conosciute e frequentate, dopo tutto quello che abbiamo passato. Non so che fare, vorrei contattarla, ma ho paura di un suo rifiuto o che addirittura ignori il messaggio.

    Ciao Stella, scusa se ti rispondo dopo tutto questo tempo ma non mi aspettavo altre risposte. Il fatto è che l'Università è vicino casa quindi non so se mi danno dei bonus per l'alloggio, devo controllare. Comunque è veramente difficile uscire dalla zona comfort. Sapevi che era la scelta giusta ma solo ad una certa età e dietro la spinta di uno psicologo sei riuscita a farlo. Ormai definisco casa mia la prigione dorata, molto accogliente(cibo, pulizie gratis, niente affitto) ma pur sempre una prigione resta. Penso che alla fine il problema sia anche la mentalità del paese e di chi ti circonda, io sono campano e ti lascio immaginare. Se fosse la normalità che i ragazzi di 20/25 anni vanno via di casa non staremmo a farci tante pippe mentali.

    Il problema è che sono già 3 anni che stringo i denti. Sono arrivato al limite. Pensavo più che altro a un lavoro part time per racimolare 300/400€ al mese. Per quanto riguarda le ore di studio, non è che se ho la giornata libera studio 12 ore... Più di 3/4 ore non riesco. Può sembrare strano ma vorrei fare tutto ciò proprio per riuscire a laurearmi

    Sono un ragazzo di 23 anni studente fuoricorso. Non manca moltissimo per laurearmi ma ho da tanti anni problemi di svogliatezza e motivazione. Pensavo che tutto ciò fosse dovuto ad un percorso di studi sbagliato, ma mi sono reso conto che è l'ambiente in cui vivo che mi avvelena.

    Il problema è che non sopporto più la presenza dei miei fratelli maggiori in casa. Sia chiaro non c'è stato nulla di grave a parte comuni litigi ma il solo averli in casa mi infastidisce.

    Hanno raggiunto/superato ormai i 30 anni e vederli ancora qui non realizzati che gironzolano per casa mi stressa. Forse quello che cerco è indipendenza e tranquillità in casa o magari anche i miei spazi senza dover dar conto a nessuno. La mattina vengo sempre svegliato perché si addormentano e si svegliano a qualsiasi ora. Sono andati in vacanza per qualche settimana e sono rimasto solo in casa e sono stato benissimo. Niente più svogliatezza o cali di memoria, niente più pensieri triste e depressivi. Andare a dormire era un piacere. Ora sono ritornati e sta ricominciando tutto. Stavo seriamente pensando di andarmene di casa ma ci sono vari problemi da affrontare. Dovrei trovarmi un lavoro per pagare l'affitto, cucinare, lavare, studiare...

    Vorrei sentire i vostri pareri e le vostre esperienze sia dirette che indirette per quanto riguarda l'andare via di casa.

    Molti penseranno finisci l'Università e poi vai dove vuoi, il problema è che non riesco a studiare bene in queste condizioni.