Messaggi di nelluccio

    Ciao, io conosco questa tecnica: inspiri dal naso per 4 secondi, trattieni il respiro per 7 secondi ed espiri dalla bocca per 8 secondi. Questo serve quando si va in iperventilazione e si respira dalla bocca.

    Provalo a fare per 4-5 volte durante un attacco di ansia/panico e vedi come va.

    Grazie. Proverò senz'altro.

    Ho fascicolazioni da più di 20 anni. Sindrome da fascicolazioni benigne, mi dissero all'epoca. Ho vissuto col terrore che non fosse così. Adesso a distanza di anni, le guardo e non mi fanno più paura. Saranno davvero benigne altrimenti, penso, avrei avuto problemi seri in così tutto questo tempo. Tranquillo!

    Salve a tutti. Soffro di problemi simili e ho fatto psicoterapia negli ultimi 15 anni. Ho cambiato 5 terapeuti e tanti approcci. Cognitivo-comportamentale, Psicoterapia corporea Reichiana, Gestalt, giusto per citarne alcune e tante strategie: mindfulness, EMDR, esposizioni graduali e controllate. Niente, non ne vengo a capo. Certo possono essere un supporto ma nel mio caso il 95% del lavoro lo fa il farmaco che, però, purtroppo, non funziona più. Sono alla ricerca di una nuova molecola che possa andar bene. Non bisogna avere paura dei farmaci perché la vita passa e così non si vive. Non so a quante cose ho dovuto rinunciare a causa dell'ansia e quante cose invece mi sono goduto grazie all'escitalopram. Uno dei più grandi rimpianti della mia vita dovuto all'ansia maledetta e alle fobie che ha generato nel corso degli anni.

    Ciao. Ho il tuo stesso problema e non sono riuscito a venirne a capo. Questo è uno dei sintomi che mi creano maggiore disagio, soprattutto quando viaggio (ho fobia a viaggiare). Sento di avere sia difficoltà ad insipirare che ad espirare...è veramente difficile da gestire e qualche volta sono andato anche in iperventilazione. Ci sono giorni in cui faccio 80-90 sbadigli al giorno e molti non mi riescono. L'unica cosa che mi aiuta è distrarmi perché, di solito, mi rendo conto che quando sono impegnato in qualcosa, non ho questo problema. Ma non sempre funziona.

    Salve a tutti. Come ho scritto nella presentazione, soffro di ansia, attacchi di panico e varie fobie quali paura di viaggiare/guidare anche se accompagnato e con qualsiasi mezzo pubblico, paura delle altezze come ponti, viadotti, piani alti, leggera ipocondria e depressione secondaria dovuta alle limitazioni che devo pormi. Ormai sono quasi 30 anni che combatto tra farmaci e psicoterapia, ma non ne vengo a capo e sinceramente penso inizio a pensare che dovrò convivere per sempre con questi problemi.


    Faccio un piccolo excursus della mia storia con i farmaci (sono sempre stato seguito da neurologi e/o psichiatri) prima di chiedere un confronto con qualcuno che si trovi nella mia stessa situazione o con chiunque voglia esprimere la sua.


    1994-1997: Sereupin + Xanax. Situazione gestibile, riuscivo a condurre una vita quasi normale a parte qualche attacco di panico gestibile anche eventualmente con Lexotan al bisogno. Metto peso.


    1997-1999: smetto i farmaci, perso peso e pian piano ritornano i problemi, stavolta con fobie più invalidanti di prima...


    1999-2008: Entact + Xanax. Situazione abbastanza gestibile, prendo addirittura l'aereo, anche se con tanta angoscia prima durante e dopo il viaggio. Mi sposto senza problemi, non ho fastidi, guido, prendo il treno e conduco una vita piuttosto regolare. Metto peso.


    2008-2014: smetto i farmaci, perdo peso. Piano piano ritornano i problemi, ancora più forti di prima. Non riesco a spostarmi per più di 20km. Non vado oltre il quarto piano. Non viaggio.


    2014-2017: riprendo Entact. Ricomincio a vivere. Aumento di peso di nuovo, ma riesco a viaggiare in treno, in auto e a fare tutto ciò che per 6 anni avevo smesso di fare. Di colpo, però, l'escitalopram nel 2017 smette di funzionare ed in questo periodo iniziano anche i primi problemi sessuali. Difficoltà ad avere un'erezione. Aumentare Entact fino a 20mg non cambia la situazione. Il medico decide di cambiare molecola.


    2017-2019: Venaflaxina (Zarelis) anche in abbinamento a Fluoxetina non fornisce gli effetti sperati. Non riesco a guidare e a viaggiare e persistono le fobie invalidanti.


    2019: ritorno all'escitalopram ma niente, non funziona più. Non c'è verso. Peccato perché era l'unica molecola che mi aveva aiutato sempre a condurre una vita più o meno normale.


    2020: Brintellix + Xanax 0.5mg rilascio prolungato mi consentono di avere risultati solo modesti. Piccoli spostamenti e poco più. Aumentare Xanax a 1mg rilascio prolungato migliora le cose per pochi mesi, ma non vado oltre come dose. Per spostarmi, quando trovo il coraggio, vado di Tavor oro 2.5mg. Ma lo uso solo sporadicamente e solo per spostamenti strettamente necessari.


    2021: dismetto il Brintellix e tengo solo Xanax 1mg rilascio prolungato. Al momento questa è l'unica terapia che faccio ma persistono tutti i problemi. Intanto però perdo peso. Persistono le difficoltà sessuali nonostante la dismissione di SSRI e SNRI.


    In tutti questi anni ho fatto psicoterapia (cambiando diversi terapeuti e approcci) cognitivo-comportamentale, EMDR, gestalt, tecniche di rilassamento, esposizioni graduali. Senza farmaci però i sintomi sono troppo difficili da gestire e le esposizioni latitano.


    Un mese fa: ansia fortissima, umore bassissimo, fobie troppo invalidanti. Sento il parere di due neuropsichiatri.


    Il primo suggerisce Duloxetina, lasciando Xanax rilascio prolungato.


    Il secondo suggerisce pregabalin, nessun SSRI o SNRI al momento e se tutto va bene scalare Xanax fino a dismetterlo.


    Entrambe le terapie mi spaventano e non ho avuto ancora il coraggio di iniziare perché temo per gli effetti collaterali e per le difficoltà nella dismissione. Ho letto cose terribili su pregabalin e duloxetina online. E non capisco perché nessuno suggerisce qualcosa di simile all'escitalopram che mi aveva aiutato tanto in passato.


    Chiedo scusa se sono stato così lungo.

    Qualcuno con cui confrontarsi? Qualcuno che ha i miei stessi problemi?