Aggiungo un altro effetto collaterale che mi ha ricordato mio marito: inappetenza. In 9 settimane di assunzione ho perso 2 kg. Possono sembrare pochi ma io già sono sottopeso.
Io invece ingrasso sempre tanto
Aggiungo un altro effetto collaterale che mi ha ricordato mio marito: inappetenza. In 9 settimane di assunzione ho perso 2 kg. Possono sembrare pochi ma io già sono sottopeso.
Io invece ingrasso sempre tanto
Ciao Saramoon, no. Alla fine ho deciso di non prenderlo. Purtroppo mi sono fatto influenzare troppo dalle opinioni negative che ho letto in rete. So che è sbagliato ma purtroppo è andata così. Ad oggi continuo ad assumere 1mg di Xanax a rilascio prolungato e probabilmente riprenderò un SSRI/SNRI. Poi si vedrà. Le opinioni negative non riguardano l'efficacia: il farmaco pare funzionare bene per il GAD e come coadiuvante per scalare le benzodiazepine. Molti però lamentano difficoltà anche grosse in fase di dismissione. Dipendenza per dipendenza, preferisco restare così, almeno per ora. In bocca al lupo ☺️
Mi sento di dire ad agosto e Thecook che, sebbene non risolvano il problema (sono asintomatici e non "curativi") e io ne sono la prova lampante visto che non ho mai risolto il problema pur assumendone diversi e per tanto tempo, sebbene abbiano degli effetti collaterali, non bisogna temere o denigrare a prescindere i farmaci perché possono essere comunque un supporto per migliorare la qualità della vita. L'importante è non fare affidamento solo su di loro ma continuare a lavorare. agosto se non sono indiscreto, che farmaci hai usato? Ti hanno fatto stare meglio?
Si e lo ringrazierò per sempre perché almeno quella maledetta agorafobia, me la tolse completamente. E te lo dice una che aveva paura di arrivare in fondo alla via. E poi scusa, cosa provi invidia per una che è stata male come un cane? Mah. Concentrati sulle tue capacità e risorse, piuttosto, lavora in psicoterapia e ce la farai alla grande!! 💪💪💪
Non vorrei che mi fraintendessi. "Invidia" perché con una sola esposizione hai risolto il problema. E io è dal '96 che tra farmaci e psicoterapia non ne vengo fuori. Beh...penso che sia anche normale, non trovi? Sono stato sincero. Ed ho anche scritto che, comunque, sono felice per te che in un colpo solo hai risolto tutto 💪
come fate ad andare al lavoro con questi problemi? anche io ne soffro e per me ora come ora è impensabile andare a lavorare...
Quest'anno lavoro a 150mt da casa. Per fortuna (o forse per sfortuna). Gli anni scorsi mi sono aiutato un po' con i farmaci...
solo a me in quei momenti di fortissimo panico vengono pensieri non proprio carini? Tipo pensieri autolesionistici, per usare anche un eufemismo?
A me non succede. Tanti sintomi, bruttissimi, ma nessun pensiero "strano". Spero troverai il modo di uscirne...
allegria lo so, ho capito ma come fai quando hai già voglia di morire in partenza? Io ormai non ne posso più di espormi, non me la sento...mi devo sforzare oltremodo, e l'unico pensiero che ho in quei momenti li, in quei momenti terribili di panico, è voler morire per mettere fine a tutta quella sofferenza!!! come si può esporsi,tentare di farlo in quelle condizioni?
Per quel che dicono la psicoterapeuta e lo psichiatra che mi seguono, esporsi in queste condizioni, non solo non serve ma è controproducente. Le esposizioni vanno programmate e bisogna farsi seguire. Un passettino alla volta. E pian piano si desensibilizza e si ricostruisce. Ma se stai troppo male non fai altro che alimentare gli evitamenti. Almeno questo è ciò che hanno insegnato a me...
Mostra di PiùHo evidenziato alcuni passaggi del tuo post.
1) Io non sminuirei che tu sia riuscito "solo" a contenerlo. Contenerlo è già un risultato. Prova a pensare che sarebbe successo se non lo avessi contenuto...
2) Il fatto che si presentino ricadute è del tutto normale e non deve far cedere di un millimetro sul percorso in atto. Nessuno risolve la cosa "in un colpo solo"... è impensabile che una singola esposizione possa illuminarti sulla via di Damasco... però con costanza e senza lasciarsi abbattere dalle ricadute, la luce in fondo al tunnel c'è...
3) Concordo che l'esposizione debba essere graduale... ma senza "forzatura" non si arriva da nessuna parte... come quando il fisioterapista un pò forza perché altrimenti resti sempre allo stesso punto... a mio avviso una esposizione con una persona accanto o avendo assunto il farmaco non solo non ha molto senso ma è "pericolosa" perché introduce nuovi schemi mentali disfunzionali, rinforzando quelli che già ci sono (invece di abbatterli)
Ciao leonardh, condivido quasi tutto ciò che hai scritto. Poi, per carità, sono contento per chi ci è riuscito, ma non nascondo che ho provato un pizzico di invidia nel sentirmi raccontare che è bastata una sola esposizione ed un medico che ti costringe ad esporti "minacciandoti" di "abbandonarti" per guarire. Il senso del post era soprattutto quello...
Vorrei avere la stessa fortuna di risolvere il problema con una sola esposizione. Io di esposizioni ne ho fatte tante, combatto da anni. Ma il problema non l'ho mai risolto, l'ho solo contenuto ma, in alcuni frangenti, si ripresenta in maniera violenta. Contento per chi c'è riuscito in un colpo solo. Una volta ho vissuto un'esperienza molto molto simile a quella raccontata da Allegria! Ho guidato su un'autostrada per 30km "spinto" dal terapeuta a telefono. Durante il viaggio sono stato malissimo ma sono arrivato a destinazione sopportando sintomi fortissimi e, a detta di chi era a fianco a me, avevo anche messo in pericolo la nostra incolumità (sono andato in iperventilazione ma acceleravo perché l'unica cosa che contava in quel momento per me era fare presto ed arrivare il prima possibile). Al ritorno, 3 giorni dopo, dovetti lasciare la macchina sul posto e farmi venire a prendere perché ero TERRORIZZATO al pensiero di dover rifare quella strada. Mi è anche capitato di espormi 50-60 volte su una stessa strada fino a "consolidare" quel percorso ma svegliarmi una mattina ed avere un attacco di panico su quella stessa strada. A detta di chi mi segue, esporsi quando l'ansia è alle stelle non solo non è risolutivo ma controproducente. Le esposizioni devono essere fatte in un certo modo, devono essere graduali, mai forzate. La terapia d'urto non sembra essere una best practice. E in questo il farmaco può aiutare molto ad esporsi.
Ciao. Ho i tuoi stessi problemi, da anni. Per un lungo periodo ho limitato i danni con i farmaci. Ad oggi lo stato dell'arte secondo i protocolli è abbinare la psicoterapia ad una terapia farmacologica (non risolutiva) basata su SSRI o SNRI ed eventualmente benzodiazepine (per un periodo limitato) per tenere a bada i sintomi. Ti consiglio di effettuare una visita da uno psichiatra e di intraprendere un percorso di psicoterapia. Io attualmente non sto assumendo farmaci ed infatti sono "bloccato". In bocca al lupo
Disturbo di ansia generalizzato , ma ho avuto anche una diagnosi di sindrome ansiosa depressiva
Adesso sono passato alla paroxetina (20 mg ) + pregabalin ( 150 mg 3 volte al giorno ) e mi sento meglio anche se ho sonnolenza diurna
Ciao. Hai anche agorafobia intesa come difficoltà a guidare da soli e/o in compagnia e a spostarsi dalla "comfort zone"? Te lo chiedo perché io ho questo problema e volevo sapere se questa cura può aiutarmi. Grazie.
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