Messaggi di Alba Cremisi

    Sembra un OT ma non lo è affatto : capisco benissimo l'avvocato, il quale SA che per ottenere l'indennizzo di un danno occorre provare il nesso causale tra quel danno e le presunte/assunte "cause".

    Dai vaccini non ci si può attendere l'immortalità, nè l'immunizzazione da tutte le malattie, e anzi è stato chiarito abbondantemente che non evitano neanche il rischio di contagiarsi di covid, bensì danno solo una dimostrata garanzia di non ammalarsi di covid in modalità esiziali.

    Le perplessità dell'avvocato sono relative anche agli scudi legali che ha scoperto essere stati posti in essere per tutelare i soggetti e le società coinvolti nella campagna vaccinale, ma a quanto pare è intenzionato a confrontarsi con colleghi più avanti di lui su queste tematiche delle reazioni avverse e dei possibili ricorsi. Noi cercheremo di andare avanti per quanto possibile, perché non possono passarla liscia così facilmente.

    Come dire... non è che tutti quelli che si ammalano o muoiono dopo la vaccinazione possano ascrivere quella malattia o quella morte alla vaccinazione!

    C'è gente che è morta di infarto guardando il panorama a quota 1.400 slm ...e non è che l'abbia uccisa la vista del panorama a quota 1.400! Ovvio, no?

    Mia sorella era in perfetta salute fino a quel punto, dopo pochi giorni dalla seconda dose ha cominciato con strani dolori, gonfiori alle articolazioni e rigidità cervicale mai sperimentate prima nel corso della sua vita, che sono peggiorati progressivamente sempre più fino a giungere ad una condizione di invalidità nello svolgimento delle normali attività quotidiane. Il reumatologo al quale si è rivolta privatamente ha confermato la diagnosi di artrite reattiva come conseguenza vaccinale, anche con questo elemento tenteremo di proseguire l'azione legale.


    Non c'è nulla che possa giustificare conseguenze così gravi in nome della collettività, queste cose vanno provate sulla propia pelle per riuscire a sperimentare l'amarezza e l'impotenza. Milioni di persone erano e sarebbero rimaste in salute, e sono state messe in pericolo per cosa esattamente quando non rischiavano praticamente nulla di serio dal Covid? Ora in famiglia siamo tutti concordi sulla necessità di combattere e di rifiutare categoricamente ulteriori dosi, qualsiasi cosa accada. La salute è troppo importante e personale per metterla a repentaglio per tutelare quella degli altri, e nemmeno per certo. Non esiste affatto questo presunto dovere morale.

    Personalmente la terza dose non voglio nemmeno sentirla nominare e sono disposta questa volta a tutto per evitare di farmela iniettare. Mia sorella ha sviluppato una grave forma di artrite reattiva come conseguenza del richiamo, mentre fino a quel punto godeva di ottima salute ed era stata in ospedale in vita sua solo una volta per partorire. Il medico parla di reazione autoimmune potenzialmente innescata dal vaccino e non può escludere possa trattarsi di una condizione permanente, ora stiamo cercando di attivarci anche legalmente perché vengano riconosciute le responsabilità di chi di dovere, ma da quanto ci riferisce l'avvocato che abbiamo interpellato non sarà affatto facile riuscirci. Aprite gli occhi anche voi finché siete in tempo!

    Posto che la solitudine non è il mio problema principale,visti i disastri che ho combinato negli ultimi anni,mi rendo conto del fatto che stare solo 24 h su 24 inizia a pesarmi..da un certo punto di vista per me stare da solo è un'ottima cosa,dato che soffro di un doc invalidante e che invidio tutte le altre persone..le poche volte che sono uscito con qualcuno mi sono spesso sentito a disagio,per la mia diversità fisica e mentale..Il problema è che stare sempre da solo mi deprime lo stesso,soprattutto ora che non studio più,e che non ho nulla da fare.Poiche mi è praticamente impossibile conoscere qualcuno,soprattutto qualcuno con cui mi possa sentire a mio agio,immagino di dovermi adeguare,continuando a guardare le vite degli altri,singhiozzando e piangendo.C'e qualcun'altro qui che vive una situazione del genere?Ripeto,ho problemi più gravi della solitudine,ma certe volte vivere recluso mi fa stare male.

    E' comprensibile: inizialmente la solitudine autoimposta ti è parsa come una possibile e auspicabile soluzione, ma alla lunga si è trasformata in un gatto che si morde la coda esasperando la depressione causata dall'isolamento casalingo. Una reazione a catena autoalimentata che andrebbe necessariamente disinnescata per poter uscire dal loop.

    Un anziano e saggio indiano, forse Apache o forse Hopi, per educare i suoi nipoti, raccontò una storia:


    “Dentro di me infuria una lotta, è una lotta terribile fra due lupi.


    Un lupo rappresenta la paura, la rabbia, l’invidia, il dolore, il rimorso, l’avidità, l’arroganza, l’autocommiserazione, il senso di colpa, il rancore, il senso d’inferiorità, il mentire, la vanagloria, la rivalità, il senso di superiorità e l’egoismo.


    L’altro lupo rappresenta la gioia, la pace, l’amore, la speranza, il condividere, la serenità, l’umiltà, la gentilezza, l’amicizia, la compassione, la generosità, la sincerità e la fiducia.


    La stessa lotta si sta svolgendo dentro di voi e anche dentro ogni altra persona.”


    I nipoti rifletterono su queste parole per un po’ e poi uno di essi chiese: “Quale dei due vincerà?”


    L’anziano rispose semplicemente: “Quello che nutri”.

    Per le somatizzazioni no, ma ho provato l'agopuntura per altre problematiche e nonostante un certo scetticismo iniziale il risultato finale è stato abbastanza soddisfacente, quindi penso che forse un tentativo potresti anche farlo.

    L'ho assunta per un certo periodo con discreto successo come tonificante, e collateralmente mi sentivo anche più calma e rilassata. So però che non è indicata in caso di assunzione di determinati farmaci come le benzodiazepine ad esempio, e quindi bisogna porre una certa attenzione a questo aspetto.