Messaggi di Giacinta

    Una delle cose che ho sempre mal sopportato del mio ambiente lavorativo é il clima che vi si respira. Purtroppo lo sperimento da sempre, ho anche cambiato azienda e sono passata negli anni dal mondo telco al mondo IT, scontrandomi sempre con le stesse problematiche. Io ho un temperamento entusiasta e positivo, tendo inoltre a stringere buoni rapporti con tutti e mi piace che nei miei team si lavori serenamente, dandosi tutti una mano, e se possibile divertendosi anche al lavoro. Se qualcosa non va non cerco colpevoli, la colpa se c'è é di tutti, mia in primis. Io cerco la soluzione. Bene o male, all'interno dell'azienda il mio approccio funziona, ma a volte i clienti mi considerano 'poco committata', pensano che non sono abbastanza direttiva e che siamo troppo rilassati, come se fosse un male esserlo. Io invece credo sia un bene vivere sereni sul lavoro, visto che ci passiamo la vita praticamente, e reagisco male al tentativo di certi clienti di introdurre dello stress gratuito. Quello che vedo é che sono sempre tutti arrabbiati (ma che avranno poi?!), e mal sopportano il mio approccio tranquillo. Qualcuno secondo me si domanda chi mi ci ha messo a fare questo mestiere.
    Lo dico in sincerità: non riesco ad accorarmi per i problemi di lavoro, ho avuto altri problemi gravi tra cui alcuni di salute e proprio non sarei capace di agitarmi per qualche anomalia del sw, per il ritardo di un quarto d'ora di un collega, per una mail non letta.
    Penso che la cosa più importante sia lavorare con serenità e raggiungere gli obiettivi prefissati, non credo nel potere degli strilli e delle umiliazioni. Ma mi rendo conto che appaio meno valida di altri, meno impegnata, mentre credo di essere solo una che vuole vivere serena anche durante il lavoro.
    Che ne pensate?

    Ciao Ipposam, mi incuriosisce che siano i clienti ad essere infastiditi da questo tuo modo sereno di gestire il lavoro.
    Solitamente sono i capi e/o i titolari a rimproverare un atteggiamento rilassato.
    Forse hai un contatto diretto con i clienti (negozio ecc)? scusami, ma è un passaggio che non capisco.
    Ad ogni modo il tuo lavoro lo porti a compimento nei tempi prestabiliti o il tuo approccio fa sì che i tempi si dilatino a scapito del cliente che sta attendendo un servizio?

    Salve a tutti, il titolo non è la canzone di Niccolò Fabi :D , insomma volevo chiedere se qualcuno di voi gli sono capitate stempiature in testa e si è dovuto rasare, come l'avete presa? vi piacete come prima? rasarsi i capelli è un gesto di sicurezza o insicurezza? e poi aggiungo perché quando mi vedo in foto non mi riconosco in quello che c'è nella foto? attenzione non mi riconosco! e non è che non mi piaccio...capito...

    grazie.... :D

    E voi donne cosa ne pensate di un uomo che ha perso i capelli...l'amore davvero supera ogni esteriorità?

    Io preferisco gli uomini rasati :) Li preferisco in ogni caso ai capelli bianchi.
    Trovo che una testa rasata sia più in ordine, e se con la barba ben curata ancora meglio!
    Non mi piacciono assolutamente stempiature alla lino banfi, chieriche, ecc. (che appartengono a quelli che hanno pochi capelli e cercano di tenerseli stretti) perchè invecchiano molto.

    In primis penso sia un luogo comune, anche molto antipatico.

    Non credo sia la sc∙∙∙ta in sè a rilassare una donna, ma il fatto di sentirsi amata.
    Il problema è che se, dopo aver fatto sesso con un uomo con il quale sei stata davvero bene, lui non ti cerca più, diventi più nervosa e frustrata di prima.

    Ciao diana. Dov'è questo post, me lo puoi indicare?
    Sono contenta che pian piano tu stia uscendo dal tuo isolamento. Quanti anni hai?

    Se si è depressi tutto perde di stimoli. Io da quando e sn tantussimi mesi che sono depressa,mi forzo per dignita sociale a lavarmi ed essere profumata ma mi pesa da morire. Prima mi truccavo e vestivo da donna,ora maglia pantalone e stop.
    Io di mio soffro della mancanza di socialita ma mi sento così sofferente che mi chiedo e rispondo no, che non sarei serena in un ambiente pieno di gente. Mi sento insicura e vulnerabile, per cui tutto cio che serve per stare in socialità come il buonumore, sarebbe forzato.
    Oltretutto somo disoccupata e ho orari sballati, dormo per non pensare e mi ritrovo vuota dibstimoli.

    Ciao rosagialla. Anche io stavo più attenta alla cura del mio aspetto. Oggi starei costantemente in tuta. Se potessi la userei anche in ufficio.
    Non sono a questo punto ... ma siamo lì lì, nel senso che non mi trucco e lascio i capelli senza piega e vesto molto comoda.
    Stai facendo qualcosa x cercare di migliorare il tuo stato d'animo?

    Ciao e grazie delle risposte!

    Come dice solo713 anche io notato che siete tutti giovani e non lavorate, quindi in una condizione in cui è possibile ritirarsi dal mondo.
    Vivete ancora in famiglia se posso chiedere?

    Io lavoro ed è uno drgli unici motivi che mi obbligano ad alzarmi alla mattina.
    Al lavoro sono anche ''carica'', ma nei momenti liberi come la sera o il week end non ho la forza di fare nulla.
    Mi sembra che qualasisi cosa sia come alzare un macigno.
    Faccio il minimo indispensabile per la sopravvivenza, tipo la spesa.

    Vorrei chiedervi in che modo si esplica il vostro malessere?

    Principalmente io mi sento apatica, affaticata, stanca, senza stimoli.

    Vorrei chiedervi come riuscite a conciliare il vostro modo di sentirvi con la vita quotidiana, cioè come riuscite, se ci riuscite, a portare avanti gli obblighi che ne derivano: lavorare, studiare, fare la spesa, lavarsi, (eventuali) inviti da amici o conoscenti.
    Ci sono delle cose che non riuscite più a fare?
    Grazie

    Ciao Caos,
    Sto vivendo la tua stessa situazione e negli ultimi mesi si è acuita.
    Siamo sovraccaricati, parto alle 815 da casa e torno alle 8. Faccio 10 ore, ma negli ultimi mesi 11 anche 12 certe sere.
    Devo poi fare le spesa, farmi da mangiare, la lavatrice... perché vivo da sola e non arrivo a casa e trovo pronto.
    Ultimamente mangio panini e cose pronte, spesso davanti al pc.
    Alla sera non ho voglia di cucinare e mangio male.
    Sto vivendo una vita vuota, e il lavoro mi assorbe tutte le energie.
    Non so come reagire a tutto ciò.
    Ho inviato curriculum e spero che qualche azienda mi risponda prima o poi.
    Non posso licenziarmi perche' non ho nessuno alle spalle.
    Ho il timore, se mi licenziassii, di avere altri tipi di ansie (quella di non trovare lavoro, paura maggiore per il futuro ecc).
    Mi spiace non avere consigli da darti.
    Però sappi che ti capisco.

    E se vuoi prenderti malattia fallo prima di licenziarti...!!

    . Penso che il problema stia proprio qua: molti pensano di essere introversi, ma in realtà forse hanno avuto dei traumi che li hanno portati a stare lontani dalla gente per necessità, ma da soli non stanno per niente bene, anzi stanno malissimo.

    Sì , volevo dire proprio questo.
    L'introverso sta bene da solo e se le circostanze lo richiedono, sta in mezzo agli altri senza farsi venire la tachicardia e i sudori freddi.
    Gli estroversi come me (e te forse) invece vivono male la condizione di solitudine per un motivo e la socialità per un altro.

    Secondo me tu confondi l'essere introversi con l'essere complessati. Non solo tu, ma tanti lo confondono perche' ĺe conseguenze sono apparentemente uguali. Invece per me son proprio due cose diverse.

    L'essere introverso è essere proiettati verso sé stessi, essere più riflessivi, ricercare la solitudine PER SCELTA, ma riuscire a godere o affrontare in ogni caso la compagnia degli altri senza che essa provochi disagio.

    L'essere complessati d'inferiorità (tu stessa parli di inadeguatezza) porta appunto a non sentirsi mai all'altezza, a mettersi a confronto con gli altri e vedersi sempre la parte perdente... tanto da cercare di evitare gli altri non come momento dedicato a sé, ma come una via di fuga dal disagio.

    Forse è per questo che in qualche test risulti con tua sorpresa Estroversa.
    Probabilmente tu hai la spinta di stare con gli altri, ma sei bloccata dalle paure.
    Inmagina: quante volte nella tua vita avresti voluto andare a quella festa, fare quel corso, fare una battuta davanti a tutti, far parte di quella comitiva (atteggiamenti volti l'esterno di te stessa quindi) e non l'hai fatto per paura?