Messaggi di Giacinta

    Grazie delle belle parole.
    Cercherò di reagire, ma dei giorni prendono il sopravvento i pensieri negativi .

    Non sapevo dove postare questo mio sfogo lamentoso e probabilmente poco costruttivo.
    Ma oggi ho pianto tutto il giorno a causa dell’ansia e ho necessità di scrivere come mi sento.

    Ho 40 anni e mi sento vecchia e demotivata.
    Sono ingrassata più di 10 chili in 6 mesi perché mangio continuamente e non riesco a fermarmi. Chili destinati a salire ... mangio, ingrasso, mangio, ingrasso, non sono bulimica, non ho le abbuffate, ma mangio poco ma continuamente 24/24 e non trovo la motivazione per fermarmi, perché il cibo è l’unica gratificazione della mia vita. E’ l’unico premio di consolazione.
    Mi guardo allo specchio e mi vedo trasformata, vedo il mento e la faccia gonfia, mi sento pesante, sformata, le braccia, la pancia… E mi vergogno ad uscire, non so come vestirmi, e quindi, a parte andare al lavoro, mi rinchiudo in casa come una fuggitiva. Non mi piace farmi vedere così come sono, una donna grassa e trascurata.
    Attorno a me vedo le altre donne che si curano, si truccano, cercano di mostrarsi al meglio, si mettono a posto i capelli, cambiano abiti, cercano di valorizzare la propria femminilità. Potrei farlo anche io, l'ho fatto in passato (non con poca fatica a dire il vero, ma mi sforzavo).
    Ma oggi lo trovo inutile, mi sono sempre sentita brutta e col tempo questa mia sensazione si acuisce.
    Evito tutte le situazioni sociali perché mi mettono ansia, sto perdendo il mio circolo sociale perchè è prevalentemente fatto di donne single che, al fine di rimettersi in gioco, frequentano aperitivi, locali, discoteche, posti in cui la mia inadeguatezza estetica diventa più difficile da sottoportare.

    Non accetto di invecchiare, di avere le rughe, ho paura del tempo che passa. Non accetto la trasformazione del mio corpo. Lo so che dovrei, ma il mio inconscio evidentemente rema contro la mia razionalità.
    Il tutto è aggravato dal senso di colpa: di non essere riuscita a instaurare dei rapporti amicali che non si riducano solo all’uscita in discoteca, al fatto che non apprezzo ciò che materialmente ho (la salute, un lavoro, una casa) rispetto ad altre persone che si trovano in difficoltà, di non essere riuscita a costruire una relazione seria con un uomo

    Scusate lo sfogo, ma non sapevo a chi dire queste cose.

    sono quarantenne e la mia fonte di informazioni è stata un'enciclopedia della salute che consultavo di nascosto. non c'era internet ai tempi e le uniche informazioni reperibili, a parte l'enciclopedia, erano i giornaletti tipo "Cioè" con la rubrica sul sesso ma a me era vietato comprarli perchè considerati "osceni"... erano proprio altri tempi... :hmm: da parte dei miei, mai avute informazioni, argomento tabù.

    Anche io mi ricordo cioè!!!!
    E anche i miei non erano d'accordo che lo acquistassi perché era un giornalaccio.
    Ma mai come Ragazza In, anche quello giornale per adolescenti proibito.

    Se ci ripenso adesso, in quei giornaletti non c'era niente di scandaloso, era tutto proporzionato alla nostra età. Eppure la disapprovazione silenziosa dei miei mi lasciava la sensazione di essere nel torto e sporca per il solo fatto di voler acquistare riviste simili.

    Mi accodo anche io alla generazione di 40enni... autodidatti.

    Mia mamma mi spiegò solo che il ciclo era una cosa normale.
    A dieci anni circolava in casa un libro su come nascevano i bambini, che io guardavo e capivo grosso modo che il seme del papà e il seme della mamma, assieme formavano il bambino.

    Ma non riuscivo a capire la meccanica di come tutto ciò avvenisse.
    Ho provato a chiedere piu' e piu' volte... ma mi è stato sempre risposto che era '' l amore '' che faceva capitare questo.

    Per farla breve io sono arrivata a 16 anni a capire finalmente che il pene del maschio aveva un erezione e di come avenisse tutto il resto, guardando una enciclopedia medica in biblioteca in cui c'era il disegno dell atto sessuale.

    Io soffro di dermofagia... mi maltratto le pellicine.
    Non mi mangio le unghie, ma mi spello o mi gratto la pelle intorno, e varia di intensità in base al periodo. Ne risentono ovviamente anche le unghie che si spezzano e si scheggiano con un nonnulla.
    È una cosa molto imbarazzante e stressante. Non ho mai risolto la cosa.
    Ho trovato un po' di miglioramento entrando nel ''circolo vizioso della manicure''. Ossia ho iniziato a fare ogni 10 gg la manicure dall'estetista + smalto semipermanente: più avevo le pellicine curate e morbide (cosa fondamentale perché più le senti dire e più ti viene da tirarle via) e le unghie non si sfaldavano e meno mi veniva l istinto di toccarle.

    Mica mi offendo, vorrei solo avere un parere sulle ultime 6 foto che ho caricato. Sto meglio o peggio rispetto alle prime 3 foto che ho messo? Tutto qua... :)

    Le vedete semplicemente cliccando su "Galleria" a fianco di "Compleanni". Sono le ultime 9 foto caricate in tutto il forum.

    Visto che la domanda è circoscritta al fatto di confrontare un prima e un dopo, mi limiterò a commentare il confronto che ci chiedi.

    Decisamente meglio le ultime foto. :)

    L unico problema, il vero problema, è il fatto che ti faccia male quando lo sposti.

    Perché per avere un rapporto dovrai spostarlo prima o poi e metterlo... in posizione ( presumo che in questo l andrologo ti aiuterà di sicuro).

    Poi che tenda a destra o a sinistra non è, te lo dico da donna, così preoccupante. Ce ne sono tanti che non sono dtitti.
    L importante è poterlo spostare a bisogno.

    Non puoi diventare ciò che non sei: se sei sociofobico non diventerai un tipo estroverso, al massimo migliorerai la cosa fino a fare in modo che non ti pregiudichi la quotidianità, e riuscirai ad avere una vita normale; ma non sarai mai tipo da grandi festoni e baci e abbracci al primo che vedi una sera.

    Questo non significa che non vale la pena lavorare su una situazione di disagio: si tratta di comprendere quali sono le nostre doti naturali e impegnarsi per esprimerle le nostre carenze non devono essere viste come un difetto ma non devono neanche arrivare al punto di rovinarci la vita (come fanno le fobie).

    Eppure ogni tanto si sente per televisione o si legge da qualche parte di qualcuno che ha cambiato radicalmente vita.

    Mi vengono in mente quei programmi televisivi in cui ci sono delle persone obese che in un anno dimagriscono 100 kg.
    (sarei curiosa di sapere come sono oggi...).

    Oppure di quelli che partono e vanno a vivere non so dove e riscoprono un modo di vivere più felice.

    Io però personalmente non ne conosco.