Messaggi di Aberfeldy

    Ma queste cose le hai lette da qualche parte? (Solo per sapere)
    Io finora di greco ho solo letto qualche poesia in delle raccolte così per curiosità, in effetti non sembra esserci un nome preciso per i rapporti omosessuali (sono indicati con "Lui era andato con te", insomma si limitano a "dire" l'atto), però che nell'antichità ci fosse mancanza di percezione totale dell'omosessualità mi sembra strano, perché fra l'omosessualità e l'eterosessualità c'è la enorme differenza che una permette alla specie di proseguire attraverso i figli, l'altra no...! Una delle due modalità, per questo fine, è privilegiata.

    Tu dici: se il mondo fosse a maggioranza omosessuale... beh, ma un "mondo a maggioranza omosessuale" è una possibilità che può effettivamente esistere, al di là dei vari pregiudizi? Un pianeta su un altro sistema solare abitato esclusivamente da gay sarebbe destinato a durare? (ovviamente intendo gay uomini e donne...)

    Non so, mi sembra sbilanciato.

    Secondo me la cultura non ha avuto un ruolo così determinante. E' più un fatto evolutivo, secondo me: la cultura semmai ha determinato la predisposizione alla tolleranza, ma il disgusto resta comunque anche in società come il Giappone, che è sempre stato tollerante nei confronti dei gay fin dall'antichità (...almeno, così diceva Wikipedia :D). Invece per esempio in Russia, la cultura vorrebbe che gli omosessuali, in quanto "disgustosi", andrebbero repressi.

    Insomma, secondo me la cultura non è la creatrice del disgusto, ma fornisce dei criteri con cui rapportarsi ad esso. Chiaramente spero di sbagliarmi!!
    Infatti supponendo che l'avversione verso i gay sia esclusivamente di matrice culturale, allora si potrebbe farla "ritirare" con una opportuna sensibilizzazione.

    Ciao e benvenuto nel forum :)

    Io non sono mai stato depresso, ma mi sento di dire che probabilmente questo fenomeno di cui parli è causato dalla scarsa autostima tipica della depressione, nel senso che, una volta che ci siamo convinti che la "nostra verità", la nostra conoscenza della vita e del mondo è sbagliata, e che siamo dei falliti, non possiamo più affidarci al nostro pensiero con la stessa sicurezza di prima, e quindi ci affidiamo (senza neanche accorgercene forse) al giudizio e al pensiero delle persone esterne... Può essere?

    Ok, questa non è esattamente una canzone, ma... a me mette sempre di buonumore :D

    La Petrushka è un'opera di Igor Stravinsky (1882 - 1972), compositore russo naturalizzato statunitense, fra i principali del secolo scorso. E' un balletto, cioè in pratica Stravinsky ha scritto la musica per uno spettacolo di danza con una trama precisa, in cui compaiono vari personaggi, se vi interessa potete leggere su wikipedia.

    Io lo posto qui in una versione eseguita solo dall'orchestra, senza la rappresentazione scenica, perché secondo me riuscendo a "dissociare" la musica dalla trama e prendendola così com'è (come del resto io credo avesse fatto anche Stravinsky...) il risultato è una cosa veramente... caleidoscopica, non saprei come altro definirla :)
    Ignorate pure la parte iniziale, la musica inizia a 1.40 (ignorate anche le facce strane del direttore...)
    Mi piace un sacco ascoltarla perché, al di là dei temi (cioè le melodie utilizzate) che sono BELLISSIMI e molto originali, ci sono degli effetti sonori fantastici.
    All'inizio c'è una sezione introduttiva molto ritmata, dominata da un senso di "attesa": la cosa bella è che nonostante gli accordi siano composti da note apparentemente "stridenti" fra di loro, in realtà l'effetto risultante è molto armonico!!

    A 8.35 compare il tema principale (che nel balletto rappresenta il personaggio di Petrushka), che secondo me è assolutamente geniale: sono sempre le stesse cinque note ripetute, ma con un ritmo diverso!!!

    La mia parte preferita è dalla parte quarta fino alla fine (dal minuto 23.01 in poi).

    Ad esempio a 23.48 c'è un passaggio fantastico in cui, nonostante tutti gli strumenti facciano melodie diverse, l'orchestra sembra un enorme strumento unico, come una enorme arpa eolica... Bellissimo!!

    A 24.43 compare un tema nuovo, molto bello, e anche qui la cosa bella è che si tratta sempre delle stesse note ripetute, ma cambia l'armonia sotto...!!
    A 25.20 inizia un secondo tema, e poi a 26.00 i due temi appena sentiti vengono SOVRAPPOSTI in un contrappunto meraviglioso!! Due melodie belle di per sé che stanno bene anche suonate assieme!!

    Dopo una sezione di passaggio, a 27.54 inizia un terzo tema stupendo a cui c'è una risposta del violino solo (l'accompagnamento degli strumenti a fiato crea un'atmosfera molto bella)

    E così via, ci sono un sacco di momenti molto belli in questo brano! Consigliato!

    All'inizio magari non ci si capisce nulla, ma riascoltandolo, dopo un po' che è entrato in testa lo si apprezza molto :D


    "Ma se c'è una cosa che mi indigna ancora di più, sono le persone prive di immaginazione. Quelle che T.S.Eliot chiamava "gli uomini vuoti". Persone insensibili che coprono questa loro mancanza di immaginazione, questo loro vuoto, con un ammasso di segatura, e senza rendersene minimamente conto se ne vanno in giro per il mondo a tentare di imporre a tutti i costi questa loro ottusità agli altri, mettendo in fila parole vuote e senza senso."

    da "Kafka sulla spiaggia", di H.Murakami

    Tra tanta oscurità però si fa strada, in lontananza, una luce...
    E' la luce della Gnosi, la Conoscenza e la Sintesi, che salva coloro che approfittano del suo insegnamento mettendolo in pratica.
    E' la Rivoluzione della Coscienza, è una Psicologia Rivoluzionaria, nel vero senso della parola.

    Potresti spiegare il significato dei termini evidenziati? Quelli con le iniziali maiuscole, intendo
    Altrimenti io faccio un po' fatica a capire :)

    Questa cosa succede anche a me!!
    E' la prima volta credo che su questo forum leggo un thread in cui mi riconosco appieno :D

    Per ora non ho trovato una soluzione... anche se in realtà questa cosa non mi impedisce poi così tanto sulle mie relazioni.

    Quello che però vorrei capire è: gli altri mi trovano piacevole solo quando sono così "contenuto" e discreto, oppure mi apprezzerebbero anche se io mi comportassi in modo più spontaneo?
    Ho provato ma non riesco a interpretare le reazioni di chi mi sta attorno...

    "Il fatto che noi crediamo che un essere partecipi a una vita sconosciuta in cui il suo amore ci farà penetrare, è, di tutto quello che l'amore esige per nascere, ciò che più gl'importa e che gli fa attribuire scarso valore al resto."

    M.Proust, "La strada di Swann"