Da sempre ho questo timore di dar fastidio alle persone.
Nel senso che ho come l'impressione che gli altri non mi accettino, di essere un "peso" per gli altri, di essere appunto un fastidio.
E' una mia convinzione anche se inconsciamente so che non è così.
Una volta pensavo fosse legato al fatto che fossi una persona timida, riservata, con problemi di autostima e di accettazione. Ora che invece non ho più di questi problemi, ovvero che mi piaccio, che sono soddisfatta di me, che mi accetto insomma, mi capita lo stesso e non capisco il motivo.
E' come se non riuscissi a trasmettere agli altri la mia sicurezza. Io sono piuttosto sicura di me stessa e delle mia capacità però solo per quanto riguarda il "rapporto tra me e me", mentre nel momento in cui ho a che fare con gli altri è come se la mia sicurezza svanisse.
E' una cosa che riscontro anche in situazioni banali, come ad esempio contattare una ragazzo o un'amica, non lo faccio non perché non voglio ma perché ho una paura tremenda di dare fastidio, di disturbare. O anche quando entro in una nuova compagnia, non riesco mai a integrarmi completamente, perché comincio a pensare che sono di troppo, che non piaccio a nessuno o altri pensieri negativi e quindi va a finire che passo per quella asociale/snob.
E' difficile da spiegare però spero di aver dato un'idea della situazione.

Come guarire la paura di dare fastidio?
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Come no, già passato. Tu comincia parlare, parlare del tempo, di quello che succede intorno, delle cose che indossano le persone, di dove vanno e via dicendo e vedrai che passa la paura. E' come quando si impara a nuotare. Sperimentato!
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la vuoi smettere di scrivere post! ci stai infastidendo! è questo che hai pensato prima di scrivere qui? il tuo problema è connesso ad un costante stato di timidezza? è forse collegato alla tua convinzione di non saper far nulla? o ti senti fuori posto e mal tollerato? cosa credi? queste domande sono solo per cercare l'origine, la fonte, del tuo malessere e iniziare a rimuoverla. il tuo è un problema di ruolo, se sei al cinema o meglio al teatro dove il tuo assenso o dissenso è più importante, sei uno spettatore come tutti puoi applaudire o fischiare, il tuo vicino di posto potrà dissentire ma non proibirti di farlo, lo stesso al campo sportivo è lo stesso e anche in modo più esasperato, sull'autobus hai diritto al tuo posto che, secondo la tua educazione, puoi cedere o decidere di tenere, e via dicendo, situazione per situazione, c'è una cosa che non devi mai scordare che come "singolo" sei tale perchè sei individuato, così "identificato" perchè facente parte di un grupppo di cui fai parte in modo imprenscindibile e indissolubile. quindi il tuo malessere è ingiustificato.
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istintivamente sarà per sempre così.. capita anche a me.. l'unica cosa che sonoriuscito a fare è quella di crearmi un'immagine, un "personaggio" prendendo spunto da persone che se ne f∙∙∙∙∙o completamente degli altri... provi ad imparare la parte e poi la metti in pratica
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Ma, più che f∙∙∙∙∙∙∙∙e significa poi capire il proprio io, insomma il principio di individuazione e tenerselo ben stretto, difendendolo. Ciò implica,q uando gli altri ci chiedono di fare qqualcosa, di valutare attentamente , nei limiti, se è ciò che vogliamo.
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il tuo problema è connesso ad un costante stato di timidezza? è forse collegato alla tua convinzione di non saper far nulla? o ti senti fuori posto e mal tollerato?
Credo che in parte sia legato alla timidezza, anche se oramai questo aspetto l'ho superato.
Più che sentirmi fuori posto ho proprio la paura di disturbare o di dare fastidio.
E' una cosa che mi blocca e che molte volte mi fa perdere occasioni. Mi manca il senso di iniziativa in poche parole, proprio perché ho la sensazione che le mie idee o proprio io come persona diano fastidio.
Ti faccio un esempio banale, metti caso che conosco un ragazzo; ci si comincia sentire, a uscire e ecc. Però non sono mai io a fare il primo passo, che ne so a scrivere per prima, a proporre di vedersi perché ho il timore di recare fastidio nell'altro; e quindi passo per quella snob menefreghista perdendomi occasioni o allontanando le persone.
Poi vabé, questo è un esempio stupido però era per far capire come mi sento. -
Più che sentirmi fuori posto ho proprio la paura di disturbare o di dare fastidio.
Potrebbe essere che tu avverta questa sensazione e che non sbagli..Il più delle volte le sensazioni che "sentiamo" sono vere..
metti caso che conosco un ragazzo; ci si comincia sentire, a uscire e ecc. Però non sono mai io a fare il primo passo, che ne so a scrivere per prima, a proporre di vedersi perché ho il timore di recare fastidio nell'altro;
Prova a capire se la tua amicizia è davvero sentita anche dall'altra parte.. Questo puoi facilmente intuirlo quando state insieme da molti o anche alcuni atteggiamenti..
Solo dopo aver valutato ciò potrai dedurre se la tua sensazione di dare fastidio è fondata oppure solo semplice timore causato dalla tua timidezza.. -
hai visto che il ragnetto è venuto fuori! timidezza, all'inizio, e quindi, direi, scarsa capacità critica delle situazioni. proporrei che tu leggessi molto, che ti informassi attraverso l'esempio di chi prima di noi ha dovuto sperimentarsi proponendo agli altri le proprie idee. sono sicuro che il tuo disagio scaturisca proprio da uno scarso bagaglio culturale, quindi quando devi proporti non sai dove attingere le informazioni per quelle esperienze che tu non hai fatto ma che sicuramente altri hanno fatto e molto più auotrevolmente di noi. esempio banale quanto il tuo, sei in un gruppo che parla di libertà, tutti siamo vissuti in piena democrazia e quindi non consosciamo ristrettezze ideologiche, non ne abbiamo esperienza alcuna, per sotenere l'iniziativa allora cosa dirai? citerai dante:"libertà va cercando ch'è si cara come sa chi per lei vita rifuta", potresti tu partorire un concetto simile senza esperienza diretta? ma il citarlo farebbe di te oggetto di attenzione e qualità...ecco che non sei fuori posto...anzi! studia mazzini, è un grande, lo lessero contemporanei come marx, lassalle, e persino il mahatma gandhi imparò da mazzini. sei fortunata, che bello, che condizione invidiabile puoi iniziare a conoscere...quante cose scoprirai, apprendere e conoscere formano il carattere ma ancor più conformano una personalità marcata oserei dire carismatica, non sai la gioia interiore che ne scaturisce, io mi son divertito a prendere un secondo diploma e prendendo informazioni su "cronologia" (un sito dove si trova di tutto e di più sulla letteratura e la storia dalla preisotoria ai giorni nostri) scoprii una cosa molto drammatica che non conoscevo, nel dopo guerra lo stato italiano per ogni operaio mandato a lavorare nelle miniere del belgio...un inferno in terra, riceveva in contropartita un tot di tonnelate di carbone...quindi capii perchè i new trolls scrissero "miniera"...ho pianto a dirotto come un bambino! ne uscii rinforzato nelle mie convinzioni, conoscere ti da forza e capacità creativa individuale. dai prova! alla rocky "no fa male".
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ciao, forse sono i 'rimasugli' del tuo passato di timida..che vengono a romperti le scatole di tanto in tanto,sepolti in qualche angolino del tuo Io
non penso ci sia altro modo di sconfiggere questa cosa se non combatterla , mettendoti nella posizione di fare un passettino alla volta, x ogni occasione che avrai
sforzandoti, che so, di alzare il telefono x prima quando si tratta di organizzare una serata di gruppo..lo fai solo qualche volta,non occorre che tu lo faccia sempre, basta quell'unica volta e vedrai ti sentirai subito piu' fiduciosa nelle tue potenzialità
considera che piu' rimandi questi momenti 'ansiogeni' e piu' si accumulerà l'ansia,col tempo.. perchè non iniziare da subito?
e comunque la sensazione che tu avverti la avvertono in tantissimi.. magari noi non ce ne accorgiamo, abituati come siamo a credere che l'Altro sia sempre piu' sicuro di sè, più 'cool' rispetto a noi,invece no..la gente riserva certe sorprese... -
Questa cosa succede anche a me!!
E' la prima volta credo che su questo forum leggo un thread in cui mi riconosco appieno
Per ora non ho trovato una soluzione... anche se in realtà questa cosa non mi impedisce poi così tanto sulle mie relazioni.
Quello che però vorrei capire è: gli altri mi trovano piacevole solo quando sono così "contenuto" e discreto, oppure mi apprezzerebbero anche se io mi comportassi in modo più spontaneo?
Ho provato ma non riesco a interpretare le reazioni di chi mi sta attorno...
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