Da qualche tempo vengo sovente a conoscenza, sia nella mia cerchia di conoscenze che leggendo qua sul forum, di tradimenti effettuati da donne nei confronti del loro fidanzato, compagno o marito.
Tradimenti di alcune scappatelle, ma più che altro lunghi tradimenti, alcuni addirittura da vite parallele, o quasi.
La questione mi fa riflettere e mi chiedo cosa sta succedendo.
Ho già espresso più volte il mio pensiero sul tradimento, che reputo un atto meschino, immorale e inumano, tanto per dirne qualcuno.
La vita è un percorso: ci si conosce e ci si sceglie. Non serve il contratto del matrimonio, basta la parola... fedele sempre.
Perché sempre più donne (ma anche uomini, ma come dicevo, ora sento molte donne) scelgono il tradimento?
Già, perché tradire è una scelta.
La vita è complicata, è necessario un lavoro quotidiano da parte di entrambi nella coppia, un "corteggiamento" continuo l'una con l'altro per stare bene e un lavoro ancora maggiore quando, per qualche ragione, le cose non vanno più bene.
E quindi, perché scegliere la via (più facile?) del tradimento piuttosto che investire le proprie forze nel lavorare sull'eventuale recupero del rapporto?
Rapporto che, se poi non recuperabile, se non si ama più... ci si lascia, ognuno per la sua strada e "liberi" a nuove esperienze...
Per me è troppo comodo tenere due letti caldi, troppo comodo tradire e poi tornare a casa.
Sarà che a me la coscienza piace pulita: con quale coraggio queste persone poi tornano a casa?
Nel tradimento c'è sempre qualcuno che si fa tanto, ma tanto male!
Lo scopo: trasgressione? Evasione dalla routine? Novità di letto? L'erba del vicino è sempre più verde?
Poi, il più delle volte, una volta scoperte... si pentono e chiedono perdono.
Sono molto pensierosa sulla brutta strada che sta prendendo il rapporto di coppia...