Fai bene a osservare e analizzare... Questo ti rende anche difficile idealizzare troppo l’altro, per fortuna. Così hai un quadro abbastanza chiaro e razionale. Che dire, vi conoscete da troppo poco per tirare le somme. Ti consiglio di continuare a muoverti come stai facendo adesso, piano piano e tenendo presente i tuoi sentimenti e le tue sensazioni... e cercando per quanto possibile di parlare, parlare, parlare... Anche se certamente, se lui è restio ad aprirsi e a mostrare le sue vulnerabilità, diventa un po' complicato. Ma fai bene a tentare, senza forzare, di avere un confronto quanto più sincero. Tienici aggiornati sulla serata se vuoi!

Di arrivi e partenze
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Purtroppo o per sfortuna sono una buona osservatrice.
Io credo sia sempre una fortuna ed un pregio.
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le "tolleri"
Questi aspetti li tollero perché sento che sono perlopiù un modo che ha imparato nel tempo, sia per passare serate leggere sia per proteggersi dall'andare troppo in profondità.
Poi, ci sono stati momenti molto seri, dove abbiamo parlato a lungo.. quindi è benissimo in grado. Ma è come se li dovesse "decidere".
A me fa sicuramente bene una persona che non si piange addosso, ma anche l'esatto contrario denota un non volersi guardare troppo dentro.
Dicevo solo questo.
Ma rimane il fatto che mi piace, e molto. In generale.
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Ciao a tutti. Qualcuno si ricorderà di me.
Ho riattivato l'account (grazie admin) per raccontare questa storia. Ho bisogno di un diario "interattivo" come questo e forse di qualche rassicurazione. Forse mi dilungherò un po' o forse suddividerò in più parti.
Alla fine mi sono trasferita a 400 km da casa. Centro Italia.
Il 1 aprile di quest'anno ho preso un paio di valigie, il cane e sono partita. Non è stato tutto subito facile, fortunatamente mi aspettava lo stesso lavoro e un appoggio, ma tutto il resto era da costruire.
3 giorni dopo il mio arrivo (e ripeto 3 giorni) conosco un ragazzo originario di qui, attraverso un gruppo fb di chi cerca casa in affitto.
Abbiamo iniziato a frequentarci.
Io ancora scombussolata dal trasferimento, ma entusiasta della scelta fatta. Lui molto lanciato fin da subito. Scrive ogni giorno, noto che ha una fortissima attrazione fisica nei miei confronti, mi sostiene mentre cerco casa. Persona quindi molto presente, costante, dopo circa 3 settimane mi presenta al suo gruppo di amici, che quasi non ci credono, lo sfottono perché dopo quasi 7 anni presenta qualcuna agli amici.
Io ci metto un freno fin da subito. Gli metto dei paletti, meno messaggi, meno vocali, meno presenza, meno condivisione. Non volevo aggrapparmi ad uno sconosciuto. Gli dico chiaro che non sono nel mood per avere delle avventure, sono sola e sicuramente non mi farebbe bene "essere usata" per quello. Andiamo comunque a letto insieme (il sesso migliorerà nei mesi).
La frequentazione continua su questi presupposti, lui imperterrito non molla un giorno, condivide quasi tutto, tanto che spesso gli devo ribadire che ho bisogno di spazio. Lui sempre disponibile a parlare, comprende e ci rimoduliamo.
Una sera di fine maggio dice che mi vuole parlare, non capisce perché sono così chiusa a volte con lui, non capisce perché mi faccio sentire poco, perché a volte sono sfuggente. Al che gli racconto qualcosa di me, di alcune brutte esperienze passate, di non volermi attaccare a lui per poi magari ritrovarmi con un pugno di mosche e più sola di prima se non dovesse funzionare.
Da quella sera le cose migliorano, io inizio a fidarmi, lo trovo sempre coerente, lineare e questo mi rilassa. Facciamo cose insieme, usciamo soli e con i suoi amici, gli presento una coppia di miei amici che sono scesi per le ferie. Stiamo anche in spiaggia a non fare niente, se non a ridere e stare abbracciati. Lui dice spesso che sta bene. Che stiamo andando bene. Avremo un paio di incomprensioni che affronteremo parlando con trasparenza. Le cose procedono bene, siamo contenti.
(Continua)
Mi ricordo di te, bentornata.
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Ieri mi ha invitata a una cena a casa dei suoi amici. Mi sono sempre accorta di una loro dinamica: passano intere serate a chi fa più battute, anche di pessima qualità; l'importante è scatenare qualche risata. È un continuo, nel senso che non c'è assolutamente spazio per qualche tipo di conversazione che duri più di due o tre minuti.
Battute su ogni cosa. E vanno avanti così anche fino a notte fonda. Io spesso non ho retto e, con una scusa, qualche volta sono andata via prima.
Sicuramente, quando si è in un gruppo grande, ci sta soffermarsi meno su questioni private.
Tendenzialmente anche lui concorre a questa dinamica. Una cosa che ho notato fin dall'inizio è che deve "riempire".Se sta troppo in silenzio, sente un vuoto (me l'ha detto lui).
Rifugge le emozioni negative, non riesce a stare dentro le proprie e automaticamente si allontana se né provo io oppure cerca di riportare tutto sotto forma di risata o pagliacciata.
Se sta a casa da solo anche una sera a settimana, sta male.
Spesso ride in maniera troppo forzata, sbotta e alza la voce.
Ieri continuava a ridere in maniera esagerata. Tutte le risate finivano in maniera istantanea dopo pochi secondi, in un'espressione seria e distaccata.
Non riusciva a stare fermo un attimo.
Ciao. Vorrei solo dire che questo spaccato, che riguarda anche i suoi amici, a me sembra tanto significativo anche per poter spiegare il suo apparente cambio di prospettive nei tuoi confronti.
Personalmente (e con meraviglia anche mia) mi trovo a constatare che, nella generazione dei giovani adulti di oggi, questo sia un atteggiamento collettivo parecchio diffuso e che accomuna davvero tanti (a prescindere da estrazione sociale, livello culturale ed esperienze familiari). Il concetto base è "vivere il presente", che s'accompagna sempre al rigetto di progetti e impegni di lunga durata; si salva solo il lavoro (anche quando non graditissimo) solo perché è la base dell'autonomia.
Sul piano sentimentale (in senso ampio), a loro mi appare come una precisa scelta quella di trovare maggior sollievo (forse rassicurazione?) nel coltivare una rete amicale più estesa e solida possibile, tendenzialmente allegra e vivace, piuttosto che coltivare rapporti di coppia in chiave progettuale.
Non che manchino le coppie in questi gruppi, anzi; ma, specialmente da parte maschile, vedo che comportano l'inclusione delle rispettive ragazze nei gruppi e non più quell'isolarsi dai gruppi per fare e progettare vita di coppia, che era "normale" fino a qualche decennio fa.
Se così fosse anche nella sua ottica, il cerchio si chiuderebbe su una sua riflessione che ha la sua coerenza. Un po' del tipo: stiamo benissimo insieme, ma io adesso devo andare e già dovrò affrontare difficoltà e problemini; so che ci sarà impossibile coltivare a distanza la stessa graditissima assiduità; non creiamoci problemi come se avessimo mai ipotizzato un rapporto "a vita"; e... restiamo in contatto senza vincolarci reciprocamente a qualcosa che comunque non potrebbe, almeno per questo anno, essere coltivato e goduto come lo è stato in questi mesi.
Non sto giustificando, assolutamente. Tra l'altro non condivido per nulla questo "vivere il presente" in modo così letterale. Però constato che non è una postura rara.
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Non che manchino le coppie in questi gruppi, anzi; ma, specialmente da parte maschile, vedo che comportano l'inclusione delle rispettive ragazze nei gruppi e non più quell'isolarsi dai gruppi per fare e progettare vita di coppia, che era "normale" fino a qualche decennio fa.
Per quanto riguarda loro è proprio così: ovviamente le coppie (anche con prole) hanno la loro vita con vacanze e weekend in solitaria ma tendenzialmente fanno ancora gruppo a più di 30 anni suonati spesso e volentieri.
Tanto che a volte non hanno più nulla da dirsi vedo.
C'è questa piccolina di 4 anni che è praticamente sempre con loro e quindi è coinvolta nelle battute, nella goliardia.. che da una parte è come avere una famiglia allargata ma dall'altra mi sembra davvero esagerato. Sarà perché io non ho amici con figli...
Per me è limpido che i suoi amici vengano prima. Quindi mi sono anche chiesta: ma quando scenderà... avrà mai tempo per vedermi? Cioè, contando che verranno prima famiglia e amici...
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non creiamoci problemi come se avessimo mai ipotizzato un rapporto "a vita"; e... restiamo in contatto senza vincolarci reciprocamente a qualcosa che comunque non potrebbe, almeno per questo anno, essere coltivato e goduto come lo è stato in questi mesi
Credo sia un buon sunto di ciò che pensa lui.
La differenza è che io avevo e ho voglia di credere in qualcosa. Lui sarà partito con aspettative diverse sicuramente.
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Per me è limpido che i suoi amici vengano prima. Quindi mi sono anche chiesta: ma quando scenderà... avrà mai tempo per vedermi? Cioè, contando che verranno prima famiglia e amici...
La differenza è che io avevo e ho voglia di credere in qualcosa. Lui sarà partito con aspettative diverse sicuramente.
Però considera che questa esperienza che lo attende è per lui del tutto nuova, e neanche particolarmente entusiasmante, stando alle premesse.
E dunque non è detto che proprio questa sospensione forzosa del suo "mondo perfetto" non lo porti a maturare e riflettere su una scala valoriale diversa dalla sua attuale.
Non è detto che accada nel senso desiderato da te, ma è altamente probabile che accada, e per nulla escluso che possa accadere nel senso desiderato da te.
Tieni sempre presente che i suoi stessi amici storici si sono meravigliati di vedergli portare nel gruppo la prima ragazza dopo sette anni, e che la sua attrazione verso te ti è stata palese, dalla prima ora, addirittura in misura superiore a quella che desideravi!
Dovrebbe voler dire che hai, eccome, la tua importanza nei suoi equilibri.
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proprio questa sospensione forzosa del suo "mondo perfetto" non lo porti a maturare e riflettere su una scala valoriale diversa dalla sua attuale.
Potresti approfondire questo punto?
Perché dovrebbe accadere secondo te?
Ieri poi sì, ci siamo visti, abbiamo cenato insieme, camminato sulla spiaggia e poi siamo stati da lui.
All'inizio un po' di tensione, poi abbiamo parlato per tutta la cena, fondamentalmente delle stesse cose che ci ripetiamo da un mese a questa parte. Si è aperto un po' di più sulle sue frequentazioni precedenti, dove aveva sempre messo la mani avanti dicendo di non volere impegni. Ha detto che con me si è sentito libero perché non ho mai forzato le cose e non avevo bisogno di definizioni prima del tempo. Dice di essersi chiuso alle relazioni per molto tempo e questo lo sapevo. Lui voleva andare avanti con me, si sentiva bene.
Inoltre, abbiamo praticamente detto allo stesso tempo che se iniziassimo una storia a distanza vera e propria, nel giro di poco (per come siamo fatti) finiremmo per rovinarlo - il legame - perché subentrerebbero incomprensioni, fatiche e frustrazioni legate alla distanza, al non poter comunicare come facciamo sempre e al non poterci vivere come adesso. Io sono profondamente d'accordo.
Appena arrivati sulla spiaggia, ci siamo dati un lungo abbraccio e una ragazza dietro di noi ci ha chiesto alzando la voce se volevamo una foto perché: "mi piace vedere l'amore".
Noi due imbarazzatissimi.
E nel tavolo di fianco al nostro al ristorante, una coppia di anziani in vacanza originari esattamente della città in cui lui dovrà andare (avevo colto subito l'accento). Ci siamo messi a fare due chiacchiere, abbiamo raccontato la nostra storia (non so perché, ma ci è venuto spontaneo) e loro cercavano di trovare soluzioni per noi e di rassicurarci. Come due nonni.
Quello che ho notato è che le persone - praticamente tutte - tendono al "se c'è voglia e sentimento si può fare tutto, un anno passa subito, mia nipote ha fatto questo, mio figlio ha fatto quest'altro, i sacrifici si fanno con l'impegno" ecc...
La gente vuole credere in qualcosa.
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La gente vuole credere in qualcosa.
Ciao blue, mi ricordo benissimo di te! Bentornata.
Sono fidanzata da 3 anni, attualmente lui è partito al nord per lavoro e ci resterà chissà quanto...ma è un sacrificio che siamo disposti a fare. Forse perchè siamo giovani (io 23 anni lui 26 anni), ma pensiamo costantemente al fatto che queste scelte sono fatte tutte nella prospettiva nel 'noi' e del futuro insieme. Questo per dirti: bene che ci sia il carpe diem, ma anche un minimo desiderio di voler restare insieme, nonostante tutto, credo non possa non esserci.
Ovviamente è pesante avere una relazione a distanza, infatti io valuto il trasferimento da lui, quando tutto quadrerà. Buona giornataforza
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