Dare un senso

  • Ho sempre pensato che aiutare il prossimo fosse importante e, infatti, ho scelto tanti anni fa di svolgere un lavoro che mi permettesse di farlo. Da quel momento mi sono scontrata con realtà che nulla avevano a che vedere con l’aiuto, ma solo a scopo remunerativo per sé stessi, ovviamente.

    Che dolore mi provoca tutto questo, mi viene da piangere e ci piango. Si è infranto un sogno. Avevo un sogno e l'ho sepolto.

    Ricordo quella ragazza :) e mi piace, piena di sogni, entusiasta di fare un lavoro che le piace. Mi ripetevo sempre: che c...o! Faccio un lavoro che mi piace, non tutti hanno questa fortuna! E poi mi sono spenta a poco a poco, senza neanche accorgermene.

    Non sono diventata come loro, no! Questo mai! Rimango sempre sgomenta di fronte alle ingiustizie, ai soprusi, no! L’indifferenza, quella no, è una brutta malattia.

    Ho bisogno di ritrovare quella ragazza, l’ho persa, sì, è nascosta, ma è ancora dentro di me. Ho smesso di fare quel lavoro che tanto amavo. Voglio solo ritrovarmi e ricominciare. Al momento ne ho preso solo coscienza.

  • Si chiama Burnout; inizia sempre con una fase idealistica nella quale senti di avere la forza e la capacità di fare a pezzi il mondo intero ma col passare del tempo, realizzi che tutte le tue aspettative vanno ad arenarsi in un pantano fatto di cattiveria, invidia, menefreghismo ed arrivismo altrui.

    Ed a questo punto inizi a soffrire, perché il tuo entusiasmo è ancora lì, vivo e scalpitante.

    Poi passa il tempo e senza rendertene conto ti ritrovi anche tu completamente disillusa, demotivata, svuotata ed inaridita. E quando ti succederà di fare qualche passo falso (perché tutti prima o poi nella vita ne fanno uno) ti ritroverai da sola ad affrontare le conseguenze della tua debolezza umana e comprensibile, ma che per chi è riuscito a salire qualche scalino in più di te rimarranno colpe imperdonabili che ti marchieranno a vita.


    Ricordati che non sei sola, perché siamo in tanti alla deriva nella tua stessa barca.

  • Si dice che "Il mondo è dei furbi"; evidentemente io e te facciamo parte di quella categoria di ingenui che credono ancora in valori come sincerità, correttezza e lealtà tra colleghi di lavoro.

    Esistono posti dove questi concetti vengono tenuti ancora in considerazione, ma ho l'impressione che quasi ovunque ci sia un peggioramento esponenziale ed irreversibile.


    Ti abbraccio...

  • Ho sempre pensato che aiutare il prossimo fosse importante e, infatti, ho scelto tanti anni fa di svolgere un lavoro che mi permettesse di farlo. Da quel momento mi sono scontrata con realtà che nulla avevano a che vedere con l’aiuto, ma solo a scopo remunerativo per sé stessi, ovviamente

    Secondo me puoi trovare ciò che cerchi solo nel volontariato (e nemmeno del tutto), perché dove ci sono guadagni economici troverai sempre gente che in realtà pensa al guadagno e stop.


    Poi penso che che la cosa più schifosa in assoluto sia fingere di fare beneficenza (onlus, ecc) e in realtà farlo per ciucciare soldi.

    Prendiamo per esempio la FAO:
    "La FAO, o Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, è un'organizzazione internazionale che si occupa di combattere la fame e promuovere lo sviluppo sostenibile nel settore agricolo"

    Oh, che bravi!

    Chissà quanto prendono di stipendio le persone che sono ai vertici?

    Per farci un'idea guardiamo lo stipendio del presidente, poi gli altri (decine e decine di managers di vario livello) prenderanno qualcosa meno:

    Facciamo una veloce ricerca:

    https://formiche.net/2024/11/dg-fao-cina-riforma-piu-potere

    "è previsto anche un aumento dello stipendio per il direttore generale (oggi quello annuo lordo è pari a 265.910 dollari, più 50.000 dollari di indennità di rappresentanza)"

    A occhio e croce non mi pare lo stipendio TIPICO di chi ha speso la vita dedicandosi al prossimo...


    Andrea

  • Si dice che "Il mondo è dei furbi"; evidentemente io e te facciamo parte di quella categoria di ingenui che credono ancora in valori come sincerità, correttezza e lealtà tra colleghi di lavoro.

    Esistono posti dove questi concetti vengono tenuti ancora in considerazione, ma ho l'impressione che quasi ovunque ci sia un peggioramento esponenziale ed irreversibile.


    Ti abbraccio...

    Si dice così, sì, e non solo tra colleghi aggiungerei.

    Vabbè, andiamo avanti.

    Mi rimetterò in gioco dopo l'estate, perché lavorare è molto importante. Infatti, da quando sono ferma, non la vivo benissimo.

    Ho sempre lavorato fin da ragazza, ed essere indipendente è una sensazione bellissima, liberatoria :) .

    Ora mi sento in gabbia.

    Avrò acquisito esperienza e io vado avanti, sempre.

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