Situazione intricata

  • Sul piano medico mi sembra che non si possa essere più limpidi di quanto sia stata Evelyn91 .


    Per il resto...tieni sempre presente che della sua "verità vera" tu sai poco più di nulla, ma che hai prova diretta delle sue capacità di affabulazione, manipolazione, menzogna, approfittamento.

    Aggiungerei che, se i tuoi legali invieranno la diffida, certamente non la prenderà bene. E in un tipo dalle condotte strane e solo egocentrate...la cosa può diventare davvero molto pericolosa per te.

    Basta essere narcisisti clinici (anche senza uso di sostanze) per odiare ferocissimamente chiunque smonti il loro castello di carte...


    L'unica cosa che mi sento di dirti è identico a quanto è stato già detto da chi mi ha preceduta : e cioè di lasciar perdere e cancellarlo dalla tua vita (lasciando perdere anche il gioiello di famiglia, perchè molto probabilmente ne guadagni parecchio in salute). ;)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Un dipendente da qualsiasi cosa non può essere aiutato se lui stesso non riconosce il problema.


    Poi deve percepire che il problema sta diventando troppo grande.


    Poi deve percepire che il problema sta diventando ingestibile.


    Poi deve percepire che la sua condotta gli ha fatto perdere tutto (sia materialmente che umanamente).


    Poi deve percepire che non ha più senso vivere così.


    Poi deve superare il fatto che vuole provare a risollevarsi, ma nessuno gli dà più credito.


    Poi deve accettare di vivere con il dolore e con i suoi pensieri.


    Poi deve perdere tutto.


    Poi deve toccare il fondo più nero.


    Ed è da lì che può iniziare la risalita.


    Alcuni ce la fanno per un periodo più o meno lungo, moltissimi ci provano, pochissimi ci riescono. Moltissimi fingono di provarci.

  • Bellissima analisi! :thumbup:


    Non condivido soltanto il "moltissimi ci provano".

    O almeno credo che possa dipendere moltissimo dall'età.

    Perchè l'essere over 50 comporta una enormità di attitudini non coltivate da troppo tempo, e, parallelamente, un allenamento ormai consolidato all'uso di escamotage (basta obliare la Dignità per continuare ad usarli, credimi, perchè questo vedo nel concreto che mi riguarda da vicino).

    Concordo invece sul tuo "moltissimi FINGONO di provarci", che poi si traduce nel semplice abbindolare nuove vittime di troppa buona fede.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Tendo a trovarmi d'accordo praticamente e mio malgrado con tutti, anche se resta molto strano come possa non aver considerato, acclarato come la sua natura agisca in modo purtroppo a discapito degli altri, come non abbia pensato che, sparendo dopo essere stato scoperto, sarebbe stato schiacciantemente denunciato.


    Dico "schiacciantemente" perché, prima cosa, se voleva rubarmi l'oggetto, capendo che avesse un certo valore (è un brand molto famoso), dall'inizio non mi avrebbe mai avvertito amorevolmente, con tanto di foto in sua mano, che lo aveva lui.


    Così come, una volta venduto, di lì a breve avrebbe potuto incontrarmi (forse con più efficacia che dirmelo non live): "Amore mio, lo ho perso, sono costernato, che facciamo?", sapendo che non lo avrei denunciato. Invece ha seguitato fino alla fine a mandarmi varie foto in tempi diversi e promesso fino all'ultimo la restituzione. Si è praticamente "autodenunciato", anche perché sa benissimo che teniamo all'oggetto. È difficilissimo per me arrivare a capire una condotta penalmente tanto autolesionista. Se qualcuno ha una qualsiasi risposta ipotetica sarebbe interessante!


    Fosse per me, valuterei anche l'idea di lasciar perdere, ma la raccomandata, che è stata inviata venerdì da un ottimo studio in quanto mia madre non ha accettato affatto il paradosso del "chi stupra non subisce conseguenze", lo richiama "all'ordine". Però ho digerito e accettato l'idea di non incontrarlo assolutamente a casa mia o in macchina sua, se si addiviene a un accordo prima di far scattare la fase processuale. Penso anche io che, nella sua situazione mentale, vedendosi braccato potrebbe reagire aggressivamente e, anche senza lavorare troppo di fantasia citando femminicidi, crearmi comunque i famosi orribili cinque minuti...

  • Se qualcuno ha una qualsiasi risposta ipotetica sarebbe interessante!

    La risposta è quello che abbiamo già detto: nello stato di malessere cui versa, qualsiasi azione è per lui lecita per soddisfare un bisogno vitale.


    Noto da quello che scrivi che non hai esperienze dirette o indirette di dipendenza, quindi ti rinnovo il consiglio di non approfondire la storia perchè il tuo lui è ancora molto lontano da una fase di accettazione della sua malattia (almeno in riferimento a quanto hai scritto).

  • È difficilissimo per me arrivare a capire una condotta penalmente tanto autolesionista. Se qualcuno ha una qualsiasi risposta ipotetica sarebbe interessante!

    Solo ipotesi: è molto comune che la vittima di un raggiro anche sentimentale non denunci per vergogna; e potrebbe aver contato su questo.

    Inoltre(almeno secondo me) non darei per scontato che venga condannato.

    Ok le foto e ok tutto, ma non dimentichiamo che personaggi di questo genere sono capacissimi di qualunque affabulazione. Potrebbe dire la qualunque: ad esempio che te l'ha già ridato, che le foto sono proprio la prova delle sue più oneste intenzioni di restituirtelo, e persino che la tua è una pura vendetta per il fatto che lui non ti cerca più.

    Immagino che per te sia inimmaginabile che si possa essere luridi fino a questo punto: come era inimmaginabile per me, fino a quando non ho vacillato nel constatare di persona come questi soggetti siano capacissimi di inventare ed affermare il contrario esatto della verità di fatto, su qualunque cosa che gli faccia comodo.


    Fidati che quelli così è meglio dimenticare di averli conosciuti. ;)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Mi sembra che, per fortuna, nessuno di voi – e questo mi fa piacere – mi abbia detto frasi che stimolano un mio istinto "crocerossino", del tipo: "mi ha mentito perché sta male", "se era vero che lo amavo, dovrei potergli stare accanto", ecc. Questo significherebbe che, se mi ricontattasse tra qualche giorno, lo farebbe al fine di farmi ritirare il procedimento. Mi direbbe che si sentiva pressato, confuso, ecc., ma che in realtà mi ama e che sarebbe un casino per lui. Una volta risolto da parte mia, sparirebbe di nuovo.


    Credo che a lui interessasse la relazione con me – come credo attualmente con qualsiasi vittima che lo favorisce – solo come sogno narcisistico di un tossico, e che non abbia alcun desiderio né di farsi aiutare per la dipendenza né di vivere nella realtà. Al suo bisogno di "realtà", pur dicendogli comunque molte menzogne ma meno mitomaniache (se così si dice), rispondono la sua ex – che lo conosce da 25 anni, quindi da quando era molto meno degradato mentalmente – e il suo amico con cui si droga ogni giorno, che guarda caso nega di vedere da mesi. Un rapporto molto morboso. Una nuova fidanzata, nel quadro, non gli interessa.


    Sulla validità delle prove che ho io, gli avvocati hanno ben pochi dubbi. Ne ho sentiti vari, e tutti escludono una sua difesa minimamente considerabile come attendibile da un pubblico ministero. Anche, e non solo, a causa del blocco avvenuto subito dopo (minuti!) l’ultimo messaggio di restituzione, e del mio PDF di alcune settimane dopo da un altro numero, già seguito legalmente, al quale non ha affatto risposto, bloccando anche quello.


    Infatti, credo che lui contasse sul mio imbarazzo, sul fatto che la mia famiglia non versi in necessità economica tale da pretendere il gioiello, e di conseguenza sulla mia stanchezza. Però, invece, per fortuna – altrimenti qualsiasi tossico delinquenziale resterebbe del tutto impunito – io ho messo l’ego da parte, così come la mia stessa famiglia non sopporta una condotta simile!

  • dargli una chance solo di rifrequentarci senza aspettative nella piena verità anche perché io ho l'indipendenza economica che mi serve per non dovergli far pagare tutto, cosa che forse sentiva di dover fare per forza se non altro per la differenza di età e perché era molto orgoglioso di mostrarmi in giro a conoscenti quindi può darsi che questa pressione abbia contribuito a tante bugie.

    Differenza di età a parte però (l'unica cosa che non poteva nasconderti) la "pressione" di cui parli nel tentativo di rivalutarlo è scaturita dalla sua deliberata decisione di mistificare la realtà.

    Date queste premesse, ritenere anche solo possibile che di punto in bianco -e dopo un tentativo di appropriazione indebita- possa modificare la propria condotta è irrealistico.


    Avesse "solo" omesso, all'inizio della vostra frequentazione, dettagli imbarazzanti della propria vita come il fatto di vivere a casa del padre facoltoso (ti ha comunque mentito dicendoti che era casa sua) sarebbe stato meno grave, ma "sparate" come la morte di un amico/conoscente che però è vivo e vegeto mentre riusciva addirittura a piangere mi pare qualcosa di grave e disturbante.

    A parte l'intesa sessuale non si salva nulla, se non la nostalgia per le c∙∙∙∙∙e che ti raccontava quando credevi fossero vere.


    L'energia sicuramente non gli manca ed è probabile che quando "andava a fare lo stuntman" (se ancora lo faceva, posto l'abbia mai fatto) facesse anche altro.

  • Sulla validità delle prove che ho io, gli avvocati hanno ben pochi dubbi. Ne ho sentiti vari, e tutti escludono una sua difesa minimamente considerabile come attendibile da un pubblico ministero. Anche, e non solo, a causa del blocco avvenuto subito dopo (minuti!) l’ultimo messaggio di restituzione, e del mio PDF di alcune settimane dopo da un altro numero, già seguito legalmente, al quale non ha affatto risposto, bloccando anche quello.

    Benissimo! E ne sono contenta per te (detto da tre avvocati di famiglia o vicini alla famiglia, c'è sicuramente da fidarsi, e poi non è detto che la sua fedina penale sia immacolata, e questo sarebbe un elemento ultrriore a suo carico!). :thumbup:


    Ma non incontrarlo MAI da sola, per nessuna ragione.


    Avevo dimenticato di soffermarmi sulle sue sceneggiate assurde, tipo quella dell'amico morto e che invece non è morto.

    Per quel che posso testimoniare personalmente...il mio "familiare" (che è narcisista maligno diagnosticato) ha letteralmente la fabbrica di queste robe.

    Immagino quale anabolizzante possano essere le sostanze psicoattive di qualunque genere, ma...conoscendo il mio caso dalla nascita del protagonista...ti assicuro che l'uso di sostanze non è neanche necessario per queste fantasmagorie.

    Mio "fratello" cominciò dalla prima adolescenza e poi è stato sempre e solo peggio.

    Non assumeva nessuna sostanza a 13-14 anni e ormai sono anni e anni che è certissimo che non non ne assuma (oltre ad essere astemio), eppure...è roba da non credere.

    Le ragioni?

    Per quel che posso dedurre io, queste sceneggiate di purissima invenzione rispondono ai bisogni più disparati :

    a volte (che è il caso più frequente) inventa cose per trarne vantaggio concreto presso qualcuno; altre volte è per apparire "grandioso" alla sua platea di vittime; e altre volte ancora è per mostrare il proprio inconsolabile dolore (inesistente) al solo scopo di avere la solidarietà altrui e (soprattutto) evitare che gli altri possano chiedergli alcunchè, visto è preda di questo dolore inconsolabile.


    Fidati che se non hai avuto modo di vederli a tutto tondo e negli anni... di soggetti così è persino impossibile credere o immaginare che possano esistere davvero. ?(

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Proprio un paio di ore fa ho sentito lo studio legale che mi sta anche aiutando in un timore che avevo e che loro hanno ritenuto, per fortuna, dato solo dalla mia, credo plausibile, condizione di ansia, che è un ricatto riguardo "revenge p*rn", avendogli io confidato che, purtroppo, da fidanzati ho fatto il classico sbaglio di mandare video che non dovrebbero mai finire in giro, ma erano molto tranquilli con la motivazione che, oltre a essere un reato ancora più grave dell'appropriazione, sarebbe addirittura usato come minaccia o vendetta di una legittima stessa denuncia partita da me.


    Come hai detto tu, ricostruendo gli avvenimenti, furono usati questi eventi tragici per avvalorare la sua sensibilità e il fatto stesso di avere comprensione verso sue intemperanze. Il modo in cui piangeva disperato, fradiciandomi la camicetta, mi inquieta.


    Del resto, è lo stesso che si vanta di aver attivamente fatto il militare, laddove ha solo svolto il servizio di leva una vita fa, che adotta bambini a distanza (bugie vomitevoli), e credo potrei contare un miliardo di cose, in quanto almeno 9 su 10 delle sue affermazioni in 8 mesi erano falsità. Sicuramente è un narcisista maligno, anche ricordando che mi fece rabbrividire una sera tardi in cui, forse in un momento di forte onnipotenza indotta, mi disse: "Io so essere finzione pura, subdolo e traditore, ma a te t'amo", in seguito al fatto che io dissi: "Ma non ti rendi conto di come saranno rimaste male e senza colpa le donne a cui dicesti che le avresti sposate e poi sei sparito?", riferendomi alla sua affermazione che mi indispettì molto: "Quando avevo 30 anni tante volte ho fatto la ca**ata di vedere qualcuna, qualche volta parlare di matrimonio e poi sono sparito". Queste dichiarazioni io NON dovevo farle passare, perché col senno del poi, e soprattutto con questa bastonata, ho capito che non sono delle semplici ammissioni di aver tradito un ex (non onorevole, ma nemmeno tanto da escludere che nella vita si sbagli), ma sottolineano il fatto che in un'età più che adulta si abbia già avuto tendenza a giocare con la vita altrui e molto facilmente vorrebbe mandarci il classico falso messaggio "ma tu sei diverso/a", "non sono più così" per farci sentire importanti e rassicurati. Di questi errori di banalizzazione ne farò tesoro, così come respingerò con un criterio estremamente più severo chi noto fare abuso di sostanze, e non per bigiotteria, ma visto che mi sembra innegabile alterino troppo significativamente il senso del lecito e l'affidabilità della persona.


    Sul non incontrarlo sola sarei davvero pazza in questo momento; non sarei stata solo una sprovveduta, perché un narcisista maligno che sa di essere stato scoperto, in più messo davanti a una formalità orario-processuale, e in più tossico, sicuramente da brillante conquista quale poteva considerarmi all'inizio adesso sarò nella sua testa tra i più acerrimi nemici (anche se ci sono buone probabilità che inverta la rotta e faccia manovre vittimistiche nelle quali inserirà ovviamente la dinamica perversa del vederci in privato per non andare in giudizio). Non è sicuro, perché potrebbe prevalere il suo ego e tentare altro, ma siccome spesso funziona nella sua vita il pianto greco che lo riattui, ha una buona percentuale.

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