Situazione intricata

  • Buongiorno a tutti,

    Scrivo qui perché penso estranei vedano le storie altrui molto più oggettivamente di quanto lo faccia qualche amica o un parente.


    A novembre scorso, poco dopo aver deciso di terminare definitivamente un fidanzamento divenuto pesante e burrascoso con un altro uomo, conosco X (in realtà già lo conoscevo da tempo tramite una per me saltuaria conoscenza "da bar" in comune ed era sempre stato molto gentile e carino nei miei confronti, ma modestamente se pure in amore non sono molto fortunata sono generalmente una che esteticamente non viene considerata "da buttare via", questo lo dico ai soli fini del fatto che potrebbe essere una carta a mio sfavore se non so riconoscere narcisisti patologici come potrebbe darsi qui in oggetto) - X inizia a messaggiarmi e in pochi giorni nasce una assidua frequentazione dal vivo che diventa presto un flirt e un fidanzamento in una settimana, con tanto di lettere estremamente romantiche, premure, a livello sessuale tutto a gonfie vele, io sinceramente del tutto archiviata la precedente relazione al quale compagno ho comunque avuto il rispetto di parlargli chiaro e lui maldigerendo sembrò capire, la mia famiglia contenta ma un po' scettica, non tanto per la differenza di età - io 32 lui 50 - ma perché anche con loro appariva a loro dire un po' troppo "istrionico" e come invece si definiva lui con me "oltre le righe" (cosa che sono stata anche io in passato, infatti questo era sì motivo di qualche discussione, ma ci capivamo) e a tratti si sentiva "instabile". Tuttavia mai mancata nei miei confronti attenzione e grande romanticismo, entro un mese esprimeva già la volontà di comprarmi un anello per giunta molto costoso e fare dopo Natale le promesse di matrimonio (significa l'impegno a sposarsi entro 6 mesi da esse in comune). La sua credibilità stava nel fatto che è di buona famiglia, sono imprenditori di un certo livello, e anche secondariamente con l'impegno con la mia famiglia stessa ad essere serio ed intenzionato con me (e i miei sono dei legali, con il dovuto scetticismo è più raro mettere in mezzo famiglie soprattutto non incolte o speranzose in situazioni di disagio). Il nostro rapporto di fuori sembra perfetto: ci capiamo, ci divertiamo, ci troviamo bene in tutto, entrambi desideriamo figli...


    In questo idillio esisteva comunque una macchia nera, la droga. X consuma cocaina, inizialmente credevo in modo sporadico e mea culpa lo accetto senza darci la giusta importanza (la coca non può essere paragonata a una birra in più), in 2 mesi scopro che non lo è affatto. È abitudine ventennale. Così a gennaio, dopo che con i suoi parenti torna da 2 sett fuori (hanno casa in Germania e Croazia) succede una stranezza: dopo avermi detto che vorrebbe una convivenza, per una settimana scompare, inducendomi preoccupata a telefonare al padre - persona seria, un gran lavoratore - che mi rassicura che ha avuto una improvvisa settimana fuori per lavoro (lui è uno stunt driver acrobatico, alla luce dei fatti devo dire EX stunt driver acrobatico) e che mi ricontatterà sicuramente a breve.

    Casualmente e devo dire per mia colpa mi cade un oggetto di gran valore di eredità di famiglia il mese prima nella sua macchina, che presi da altre cose ci dimenticammo per caso (ma ad oggi metto tutto in dubbio) di far tornare nelle mie mani prima che lui partisse.


    Da febbraio inizia una relazione molto diversa da quanto si potesse sperare nei mesi precedenti. Dopo esserci visti due volte ma con la stessa complicità e sentimento (apparente da parte sua dovrei forse dire...) diciamo che parte per un altro set per circa 2 mesi, cosa che io malsopporto ma mi dico che se ho scelto un uomo che fa quel lavoro devo accettarne delle assenze.

    Purtroppo però in questa assenza nonostante ci scriviamo e sentiamo tutti i giorni noto i campanelli di allarme di un eccessivo consumo di droga, tipo umore disforico, tendenza a destabilizzarmi, fantasie sessuali equivoche... Ma la costante è che lui vuole stare con me, mi ama, il matrimonio non è in dubbio ecc.


    Attendo maggio, il problema è che col suo ritorno (non credo sia mai stato fuori e tra poco scrivo perché), che coincide con un problema di salute di mia madre che la fa assentare, durante una nostra telefonata sento nitidamente la voce di quel suo amico in macchina con lui che era il nostro conoscente comune dire "no questo fine settimana non puoi vederla, rivolto a me, ci sta D. (un tipo equivoco, secondo me uno che fa traffici irregolari). Faccio finta di niente ma decido di agire, perché mi pare evidente che nel quadro ci sono troppi buchi...


    Allora decido di contattare la ex storica di lui che vive fuori, con la quale è stato circa 20 anni, lasciati da 4 (che lui ha sempre negato con me se non come lunga relazione saltuaria mentre 10 anni fa ci fu anche una convivenza) e che incredula è comunque molto collaborativa con me, smentendo molte cose anche gravi che lui mi raccontò tra cui:


    1) A dicembre lui si mostrava disperato, piangendo in macchina con me una sera per la morte del suo migliore amico, a cui aveva staccato le macchine e per il cui evento la mia stessa famiglia gli fece le condoglianze. Per fortuna, ma mio rammarico, questo suo amico è vivo e vegeto, questa assurda sceneggiata non capisco che senso abbia avuto.


    2) È dal Covid che non lavora più percependo solo una pensione con crescenti problemi di abuso.


    3) Ha sempre vissuto nella villa dei suoi, quella che chiamava con me casa sua (un appartamento li vicino) era in realtà un affitto condiviso con questo suo amico, la cui natura del rapporto sembra essere morbosa perché come può essere che due consumatori si trovino molto bene insieme, arrivare a tenere in affitto un appartamento condiviso e dire a me che non si erano più visti da gennaio è controverso - gli avrei mai impedito di avere un migliore amico, anche se non era il massimo?


    4) Il suo benessere economico personale è inesistente e qui viene forse il punto focale di tutta la vicenda: laddove è vero che la famiglia sta bene, essendosi lui rifiutato di lavorare in azienda di suo padre, al contrario di quanto lui sostiene, non gli da un soldo oltre ospitarlo ancora in casa e lo ritiene in sostanza un fallito che gli combina pure dei casini qua e là.

    La donna, che comunica solo virtualmente con lui molto spesso, si è mostrata scioccata dalla mitomania che le ho dimostrato da cui sembra essere affetto X, e mi ha detto "Tesoro sono schifata ma ho il dovere morale di dirti che tu quell'oggetto prezioso secondo me non lo rivedrai più, ed ha inventato continue scuse per i vostri appuntamenti perché suo papà non ha intenzione di apparare di nuovo a un suo danno, e lui l'ha venduto già da tempo, non sa che dirti".

    Io furiosa contatto il suo "caro" amico offendendo entrambi in tutti i modi, di contro lui mi ricontatta facendo lo stesso con me ma dandomi comunque appuntamento, sentendosi scoperto e probabilmente umiliato (credo di avere a che fare con una persona narcisista e dall'ego gonfiato a causa di ciò che assume), decide di bloccarmi dovunque.


    Tuttavia per preservare la privacy della ex che lo ha pesantemente spu∙∙∙∙∙to sentendosi lei stessa presa in giro io non ho citando alcuna fonte su come conosco molti dettagli della sua presente vita (di sicuro non gli sarà facile capire la fonte anche perché in nome dei buoni rapporti che ancora hanno non gli sarebbe chiaro come mai mi abbia raccontato fino alle sue odierne giornate) gli scrivo da un altro numero mostrandomi comprensiva ma intimandogli restituzione o accordo dell'oggetto così conteso, al quale non ricevo risposta.

    Morale della "favola" lunedì il mio avvocato gli intimerà tramite raccomandata ma in modo ufficiale o restituzione o trovare un accordo privato con me altrimenti dovrà affrontare un processo in piena regola di appropriazione indebita (i miei avvocati, ne ho consultati 3 essendo seppur non penalisti matrimonialisti, hanno visto le carte, conversazioni e foto da lui scattarte fino al mese prima ed a me inviate con la piena intenzione di restituirlo, solo impedito dai troppi impegni e ogni dettaglio che serve a configurare il reato - davvero stupido da parte sua, forse troppo convinto che io non mi sarei mai disamorata).

    Immagino che molti di voi mi consiglieranno di voltare del tutto pagina, che nessuna di noi è in dovere di tollerare di restare accanto a persone disturbate o dipendenti da sostanze, ma mi interrogo - visto che nelle mie precedenti relazioni ho più preso che dato - se mai lui la volesse, dargli una chance solo di rifrequentarci senza aspettative nella piena verità anche perché io ho l'indipendenza economica che mi serve per non dovergli far pagare tutto, cosa che forse sentiva di dover fare per forza se non altro per la differenza di età e perché era molto orgoglioso di mostrarmi in giro a conoscenti quindi può darsi che questa pressione abbia contribuito a tante bugie.

    Ho parlato col Condizionale "volesse una chance" perché metto perfettamente in conto che con me volesse vivere un sogno e che la realtà non gli sembra abbastanza attraente. La ex ritiene che i suoi sbagli e la sua vita gli creano depressione.

    In sostanza quando per voi è giusto e quando è invece da escludere categoricamente un rapporto che ha presentato un conto di sofferenza, problemi o malessere?

  • Ailene

    Approvato il thread.
  • In sostanza quando per voi è giusto e quando è invece da escludere categoricamente un rapporto che ha presentato un conto di sofferenza, problemi o malessere?

    La prima cosa che ho pensato, leggendo la tua domanda, è che quello che hai provato da novembre a oggi è veramente nulla rispetto a quello che ti aspetterebbe qualora, malgrado tutto questo, gli confermassi di esserci per lui.

    La tentazione della "crocerossina" è tristemente nota, ma è anche noto che non porti mai nulla di buono, soprattutto alla crocerossina.


    Cosa ti puoi aspettare da uno che è arrivato a 50 anni vivendo - nella riprovazione dello stesso suo padre - di espedienti e dipendenze? E che anche con te ha usato uno tsunami di bugie?


    In contesti di questo tipo (secondo me) diventano solo negative e raccapriccianti...anche quelle che dovrebbero essere promesse belle...

    Il matrimonio, ad esempio.

    Mi sembra di capire che anche tu sia di famiglia benestante, oltre ad essere una bella donna.

    E io ci credo che ti volesse sposare. Ma (perdonami) in me sarebbe fortissimo il dubbio che anche questa operazione rientri, per lui, nel comparto "affari".

    Sia chiaro ad evitare ogni tipo di equivoco : non dubito che tu possa far innamorare fior di uomini...purchè siano del tipo che è capacitato ad innamorarsi!

    E nulla mi fa pensare che questo sia davvero innamorato nè possa mai innamorarsi.

    In confidenza...un tipo simile ce l'ho per fratello (purtroppo), anche più maturo del tuo (spero EX) uomo, e...se faccio il riassunto...ha solo preso per i fondelli il prossimo per tutta la vita... nella sua incapacità assoluta di amare qualunque entità diversa da se stesso, e poi in realtà non amando neanche se stesso (perchè amarsi non può significare vivere di balle e giochini da illusionista che...se ti saltano e non funzionano più...sei il più disperato dei viventi e totalmente incapace di provvedere a te stesso).


    Questo mio vorrebbe essere solo uno spunto di rilessione tua .

    In bocca al lupo! ;)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Se mi dici cosa non hai capito posso spiegarlo...

    Ora è chiaro. Lui è un tossicodipendente e tu sei la sua compagna. Faccenda tosta! Ho mio fratello che ha problemi di questo tipo, da sempre. Ha avuto due compagne di cui la prima faceva uso come lui di cocaina, lo ha poi lasciato. Con la seconda ci ha fatto due figli, anche questa lo ha lasciato e sai perché? Perché non ha nessuna intenzione di smettere, dice di volerlo fare ma poi non lo fa mai. Io ti parlo da sorella: è dura, tanto... ma è mio fratello. Solo in questi ultimi anni sono riuscita a prendere un po' le distanze, l'ho sempre aiutato, fin da ragazzini. Non è un rapporto vivere con un uomo così, è solo un inferno. L'ultima compagna non la posso biasimare per aver scelto di lasciarlo. Questo è il mio consiglio per te, mi dispiace :red_heart:

  • Innanzitutto grazie per l'attenzione e le risposte finora ricevute.


    Certamente esiste in me la domanda che mi vergogno anche a fare "si può aiutare un tossico narcisista per ciò che di buono ci sembra aver visto in lui"? La "vergogna" che provo è data dal fatto che molti mi risponderebbero:


    1) "Ma perché mai seppur fosse difficilmente POSSIBILE, appunto come mi è stato detto- Ti dovresti condannare a fare la crocerossina in nome di blande speranze/un'attrazione quando sei ancora molto giovane, non ti manca quasi nulla se non qualcosa che evidente nel tuo stare dietro a gente sbagliata"...

    2) Forse chi conosce bene profili simili a chi considero attualmente il mio ex (scriteriata nel fidarmi di uno che aveva forti caratteristiche poco affidabili, ma lucida abbastanza da considerare che se gli sta per arrivare una intimazione legale riguardo ad un oggetto di circa 10.000€ di valore di mercato, che per alcuni sono moltissimi, per altri nulla beati loro, ma di sicuro non è un elastico da capelli, ovviamente lo considero un ex, anche alla luce del fatto che da un mese e mezzo non abbiamo più alcun contatto) può darmi delle delucidazioni in merito a cose che possono servirmi nel faccia a faccia che dovrei poter affrontare (qualora questo individuo imprevedibile decida di addivenire a miti consigli ed accettare un accordo legale poiché ad una famiglia oggettivamente onesta e di imprenditori come la sua poco conviene avere grane di appropriazione indebita nel nucleo familiare, questo dipende da troppi fattori di scarso interesse ma il principale è che se lo viene a sapere suo padre, che lo controlla, andrà su tutte le furie e menomale).


    Per avere la mia visione chiara parto dal presupposto che, credo per fortuna, non ho mai attivamente frequentato tossicodipendenti. Ammetto senza problemi che sulla punta delle dita ammetto i capodanni e compleanni in cui ho assaggiato la sostanza in questione ma mi sono sempre salvata avendo offuscato ricordi la cui prevalenza era alcolica, quindi mi vengono domande spontanee.


    Un cocainomane è spudoratamente mitomane? La domanda è funzionale al mio mettere le cose in ordine nella fase dolorosa che mi trovo ad affrontare. Arrivo a capire che un narcisista, nella sua megalomania, possa essere un bugiardo sul possedere di più del reale, o nascondere dei tradimenti. Ma inventare immotivatamente la morte con tanto di dettagli e pianto a dirotto del migliore amico in realtà da me scoperto essere in ottima salute e, oltre a una montagna di altre menzogne senza un apparente fine, purtroppo devo aggiungere la versione del tutto distorta e macabra inventata sulla (questa Vera seppur poco da ridere) morte di una delle due sorelle, che arrivo a non voler descrivere per la sgradevolezza. In sintesi, è ovvio e normale che il solo abuso di cocaina induca a veri deliri, o si limita a peggiorare un quadro psichico compromesso?

    Che i tossici di coca tendano a sparare alto penso lo sappiamo tutti in quanto l'euforia provocata può far sentire una percezione non corretta, ma che vivano realtà del tutto alternative agendo come psicotici è una cosa di cui non ho idea.


    Inoltre, il dialogo con voi mi è utile perché io credo sinceramente al fatto che mi si prospettino nei prossimi 10 giorni 2 strade.

    La prima è che arrivata la comunicazione agli atti lui possa volermi rimanipolare dovendo accettare che le mie non erano minacce per quanto giuste fini a sé (cosa io credo lui abbia pensato con ego ferito), la seconda è il capire anche col vostro aiuto se esistono possibilità veritiere che una persona bugiarda o intossicata rientrando in sé possa essere ANCHE talvolta sincera per esempio. Proprio essendo messa di fronte a colpe ineluttabili.

  • La cocaina, come molte altre sostanze psicostimolanti, tende sia a favorire di per sé episodi psicotici sia ad esasperare un disturbo psichiatrico pre-esistente, con conseguenze drammatiche. Difficile comprendere cosa sia nato prima, resta il fatto che è una persona estremamente instabile e pericolosa, sia per se stessa che per gli altri, te compresa.


    Se ti stai chiedendo se questa persona possa salvarsi...la vedo molto dura, ma una cosa è certa: TU non puoi farlo.

    Ti consiglio di non prenderla sul personale, sono situazioni estremamente delicate che possono maneggiare solo gli esperti del settore, spesso fallendo pure loro. Figuriamoci una persona che non ha gli strumenti.

    Allontanatene quanto prima, fidati.

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Come superare una storia che non doveva esserci? 37

      • Nikondriaco91
    2. Risposte
      37
      Visualizzazioni
      1.5k
      37
    3. Vik1981

    1. Si tratta di attaccamento ansioso? 20

      • _LucyInTheSky_
    2. Risposte
      20
      Visualizzazioni
      628
      20
    3. _LucyInTheSky_

    1. Ex moglie che ritorna, sono molto dubbioso 104

      • fuoripiove
    2. Risposte
      104
      Visualizzazioni
      5.3k
      104
    3. fuoripiove

    1. L'amore vero giustifica il distacco quando le cose cambiano? 37

      • ladyparsifal
    2. Risposte
      37
      Visualizzazioni
      1.2k
      37
    3. leila19

    1. Come definire una relazione a distanza? 83

      • stefania19944
    2. Risposte
      83
      Visualizzazioni
      2.5k
      83
    3. Fibonacci

    1. Io voglio vivere al nord, lui al sud 16

      • farfalla78
    2. Risposte
      16
      Visualizzazioni
      719
      16
    3. Gray