Aggiungo un'altra cosa: se il mio compagno mandasse via i SUOI figli per metterci in casa me e i miei mi darebbe molto da pensare.
Anzi, mi preoccuperebbe seriamente! E penserei: che razza di uomo è che mette altre persone, pur amate, davanti ai propri figli?
Aggiungo un'altra cosa: se il mio compagno mandasse via i SUOI figli per metterci in casa me e i miei mi darebbe molto da pensare.
Anzi, mi preoccuperebbe seriamente! E penserei: che razza di uomo è che mette altre persone, pur amate, davanti ai propri figli?
Va beh, dipende anche dall'età dei figli. Diciamo che qui siamo un po' al limite, però dopo i 35 (e sto larga) io non ci vedrei niente di male a spingere perché abbiano la propria autonomia, se i figli hanno un lavoro stabile.
Non parlo di questo caso, ma conosco altre situazioni simili in cui i figli si sono dimostrati avidi ed egoisti fino a 50 anni, a volte trattando i genitori come bancomat anche se avevano tutti i mezzi propri per fare la bella vita. Non è che bisogna assecondare sempre e comunque.
E penserei: che razza di uomo è che mette altre persone, pur amate, davanti ai propri figli?
Anzi, aggiungo di più (sempre non parlando di questo caso di cui non conosco i particolari), a volte questo mettere i figli davanti a tutto, anche quando questi hanno ormai superato da un bel pezzo la soglia dell'età adulta, non è segno di generosità, è più una forma di egoismo esteso, condito da sensi di colpa.
I figli non si toccano, ma non è che tutti i nuovi affetti sono comparse passeggere.
Un conto è mandare "via" i figli di casa spingendoli per una loro indipendenza senza che ci siano pressioni alle spalle, un altro è farlo per metterci dentro la compagna acquisita e i suoi figli. E' un discorso che prescinde dall'età dei figli, sono proprio due gesti differenti.
Tenuto conto anche del fatto che se lui manda via i figli dalla villa sa che, pur benestanti quanto ti pare, non potranno mai permettersi qualcosa di simile a loro spese. Ed è probabile che a lui dispiaccia anche questo.
A lui interessa solo che la ex moglie (divorziati da 13 anni) si tolga di mezzo.
Bene, ci sta ed è legittimo, però non per questo vuole mettere i mezzo i figli in questa disputa legale. E questo è altrettanto legittimo.
La domanda è perché tu invece lo spingi a fare ciò.
Non c’entra nulla la questione di dove devono vivere i figli.
Invece questo c’entra eccome, altrimenti tu non diresti che ti sembra ingiusto che voi pagate un affitto come hai scritto nel primo messaggio.
A lui interessa solo che la ex moglie (divorziati da 13 anni) si tolga di mezzo.
Non c’entra nulla la questione di dove devono vivere i figli.
Quando ha detto ai figli che potevano rimanere anche dopo che la madre ha riconsegnato le chiavi, non intendeva dire che gli avrebbe lasciato la casa per sempre.
Quando non ci sarà più i figli la erediteranno…
La strada è quella legale che non va nemmeno nè detta nè condivisa con i figli. Cambierei anche legale perché consigliare di usare i figli per ottenere un risultato mi pare un consiglio da amico ubriaco più che da legale.
Comunque, un mio conoscente aveva la stessa situazione, figli però appena ventenni. È andato in Tribunale, ha fatto accertare quello che c'era da fare e ha sbattuto fuori l'ex (un annetto scarso). A lui in realtà non serviva la casa, ci sono rimasti a vivere i figli da soli. Gli interessava non dargliela vinta alla ex moglie che lo aveva cornificato. La sua (nuova) donna non gli ha mai fatto pressioni di alcun tipo, anzi lui abitava da lei, gratis. Gli ha fatto da spalla e orecchio finché si è sentito pronto.
Per inciso...dopo aver sfrattato la signora voleva sfrattare anche i figli perché pensavano di abitare in albergo....ma quello è un altro discorso.
Marilu74 ti contraddici molto spesso.
In questo modo diventa molto difficile un confronto sensato e costruttivo.
Credo, per sincerità soprattutto verso te stessa, faresti bene a dire esattamente e sinceramente tu cosa vorresti da quella casa.
Ad ogni modo: se sono divorziati, e se in sentenza di divorzio la casa coniugale non è stata assegnata alla ex, lei non ha alcun diritto e se il tuo compagno non si impone su questo aspetto vuol dire che non vuole.
Fattene una ragione.
Comunque, credo che se la ex ha questo senso di rancore nei confronti del tuo compagno, non credo che anche facendo intervenire i figli lei si distoglierebbe da questa sua posizione, che io per mia opinione ritengo ridicola e malsana per lei e per tutti, ma se vuole andare avanti con questa guerra all'ex marito, non cederà mai e l'unica sarebbe, per il tuo compagno, intervenire con "maniere forti"...ma se non vuole, non puoi costringerlo.
A lui interessa solo che la ex moglie (divorziati da 13 anni) si tolga di mezzo.
Se è vero che LUI lo vuole (ripetizione 115) basta che vada davvero dall'avvocato (si tratta di una semplice formalizzazione, visto che di fatto la moglie se ne impipa di 'sta villa molto più di te, e se ne è andata dove le pare).
Naturalmente questo non comporterà che la villa sia li liberata dai figli. E quindi non cambia una cippa circa la disponibilità di quella casa. A meno che lui non voglia "divorziare" anche dai propri figli (come infatti non sembra affatto volere).
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