Se dovessero essere condannati tutti gli uomini che guardano le donne il sistema giudiziario finirebbe definitivamente in tilt... ma dai.
Guardare una ragazza al giorno d'oggi è considerata molestia?
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https://www.corriere.it/cronac…d-aecb-00144f486ba6.shtml
Può succedere eccome di finire nei guai. E questa sentenza era del 2008, quando il delirio del me too, degli asterischi e delle altre s∙∙∙∙∙∙∙e non era ancora in vista.
Quanti casi ci sono come questi? Non è che ogni stranezza pubblicata sui giornali sia per forza legge. Se ci basiamo su quello che pubblicano i giornali, allora è possibile anche morire colpiti da un fulmine quando il cielo è completamente sereno, l'ho visto su più di qualche articolo. Tutto può succedere secondo i giornali.
Tra l'altro non mi ricordo più dove l'avevo sentito, ma ricordo una storia di una donna che era infastidita da un uomo che continuava a fissarla, e alla fine si è scoperto che l'uomo era cieco, e quindi non la stava fissando, ma stava fissando il vuoto. Nonostante questo, la donna ha comunque chiesto all'uomo, cieco, di non continuare a guardarla.
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https://www.corriere.it/cronac…d-aecb-00144f486ba6.shtml
Può succedere eccome di finire nei guai. E questa sentenza era del 2008, quando il delirio del me too, degli asterischi e delle altre s∙∙∙∙∙∙∙e non era ancora in vista.
Sarebbe più interessante sapere come sia finito l'appello
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Dico la mia e spero di non offendere nessuno.
Essere guardati in un certo modo è molestia. Ed è probabilmente a questo che si riferisce la ragazza che ha postato il video (che ha visto, tra l'altro, solo l'opener del thread).
Al netto delle situazioni paradossali, sminuire un disagio (e noi che soffriamo di ansia dovremmo saperlo bene) e banalizzarlo è una mancanza di rispetto per la persona.
Io sono molto contenta che, finalmente, si parli di questi aspetti. E si parli di misoginia, di disprezzo per la donna e di fenomeni preoccupanti come quello degli incel. Io stessa ho subito molestie da ragazzina senza rendermi conto che lo fossero, perché si pensa sia "normale", ed è questo che è dannoso: la normalizzazione di un comportamento non rispettoso.
Mi rendo conto che il sentire comune non è questo e che, fino a una decina di anni fa, avrei reagito esattamente come la maggior parte di voi al messaggio dell'opener. Così come, una decina di anni fa, "prendevo in giro" i vegani pensando che fossero dei fissati, o mi facevo beffe dei malati mentali senza sapere che il disagio mentale è un problema di salute sconosciuto e invalidante.
Butto qui questo mio messaggio e non leggerò altri post di questo thread perché non li condivido.
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Essere fissati, con insistenza, da persone sconosciute, soprattutto con un determinato tipo di sguardo, può essere fastidioso.
Non è ovviamente molestia, ma è fastidioso e ci sono occasioni in cui può farci sentire in pericolo.
Se sei una bella ragazza giovane e i quarantenni e oltre ti fissano con fare ammiccante, o ti guardano le zone intime, la scollatura, con insistenza, può dare fastidio e, comunque sia, pur non essendo una vera e propria molestia, è un atteggiamento poco rispettoso.
La penso esattamente cosi'. C'è una differenza tra guardare di sfuggita e insistentemente. La prima cosa la faccio anche io verso gli uomini e soprattutto verso le donne, perché magari a volte mi colpisce come sono vestite, o anche solo il fisico (nella mia testa ci sono sempre confronti).
Lo sguardo laido e insistente, magari nei mezzi pubblici, c'è, e mette a disagio. Se gli uomini minimizzano è solo perché non ne hanno mai avuto esperienza.
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L'altro ieri ho visto un video di una ragazza di circa 26 anni (oggettivamente è una bellissima ragazza). Diceva che le dà fastidio essere guardata, sia dai suoi coetanei, ma soprattutto dagli uomini che hanno 30 o 40 anni più di lei.
Vorrei delle vostre opinioni a riguardo.
Poichè il tema era questo sopra, e il titolo contiene la domanda che leggiamo tutti, la mia risposta più seria è nella domanda: "ma a chi non dà fastidio essere guardata/o con insistenza da uno sconosciuto/a che non ci appare in nessun senso gradevole?" .
Tra l'altro, i fastidi provocati possono essere di natura molto diversa tra loro; e solo per restare ai limiti estremi c'è chi si sente particolarmente avvenente e gli/le pesano gli sguardi delle persone che considera indesiderabili, come c'è chi è variamente complessato e negli sguardi insistenti crede di leggere conferme di propria presunta inadeguatezza e stranezza rispetto alla media...
(non riesco ad immaginare nessuna ragazza bella e ben allestita che possa essere infastidita dallo sguardo insistente di uno Stefano Di Martino).
Dal soggettivo fastidio (sempre molto settoriale, dunque) alla oggettiva "molestia" il percorso è più che tortuoso e verosimilmente impercorribile, mentre sono millemila i rimedi estemporanei per far cessare il fastidio, tra cui il primo e più semplice è quello di ignorare a piè pari lo sconosciuto autore dello sguardo...
Dopodichè, senza scomodare i massimi sistemi, mi è inevitabile su questo tema un ritorno ad una microdose di ilarità, atteso che qualora si affrontasse de visu il punto, il "guardone" potrebbe rivelarsi non vedente (come già portato ad esempio in questo 3D) o anche schiettamente rispondere "Se lei non mi guardasse altrettanto non potrebbe sapere che io guardo lei
"
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Quanti casi ci sono come questi? Non è che ogni stranezza pubblicata sui giornali sia per forza legge. Se ci basiamo su quello che pubblicano i giornali, allora è possibile anche morire colpiti da un fulmine quando il cielo è completamente sereno, l'ho visto su più di qualche articolo. Tutto può succedere secondo i giornali.
Saranno casi rari, ma quello che preoccupa è la legislazione che va nella direzione di creare un reato per un comportamento del genere.
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Al netto delle situazioni paradossali, sminuire un disagio (e noi che soffriamo di ansia dovremmo saperlo bene) e banalizzarlo è una mancanza di rispetto per la persona.
Io sono molto contenta che, finalmente, si parli di questi aspetti. E si parli di misoginia, di disprezzo per la donna e di fenomeni preoccupanti come quello degli incel. Io stessa ho subito molestie da ragazzina senza rendermi conto che lo fossero, perché si pensa sia "normale", ed è questo che è dannoso: la normalizzazione di un comportamento non rispettoso.
Non è questo il punto, ma vedere come la mancanza di rispetto, quando è commessa da un uomo verso una donna, debba per forza sfociare in una condanna, o almeno questa è la tendenza. La mancanza di rispetto o la maleducazione non sono un reato in sé. Molte volte subiamo o commettiamo mancanze di rispetto o atti di maleducazione, ma non ci aspettiamo mica che vengano considerate un atto perseguibile per legge.
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Domanda... dopo quanti secondi che guardo il lato b di una donna il mio sguardo produce un disagio insostenibile?
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Ciao Lu_Ca, per me è più un fattore di educazione a doppio senso, non voglio metterla sul piano della legalità. Ci sono sguardi e sguardi e dipende dal loro protrarsi, dalla circostanza e da quali altri gesti lo sguardo viene accompagnato. Credo però che gli scenari in cui uno sguardo diviene molesto siano facilmente comprensibili dalla logica di qualcuno che è sano di mente.
Per esempio so di una ragazza che è dovuta ricorrere ad una denuncia perché il vicino di palazzo, quando lei si metteva fuori, in abiti normali a fumare o fare altro, continuava a fissarla e da prima a toccarsi le parti intime da sopra il pantalone, ma poi una volta si è messo a masturbarsi. Si può ben capire che quello sguardo era molto malsano ed è stato seguito da comportamenti pubblici poco consoni.
La differenza viene fatta dall'insieme.
Trovo logico, sempre per esempio, che una ragazza la sera, in strada da sola, non si sa per quale motivo, possa avere paura se una macchina le passa di fianco e i ragazzi che vi sono sopra la guardano e si mettono a fischiare e fare commenti. Quando si è da soli fa più paura ed è logico perché se ne sentono di cotte e di crude.
Insomma, sta al buon senso delle persone capire se un determinato comportamento, un determinato sguardo, è accettabile, e bisogna rispettare i confini che vengono posti. Se io inizio a guardarti e tu per un qualsiasi motivo ricambi quello sguardo in un modo tale che mi fa capire che non ti fa stare bene, io allora per rispetto distolgo lo sguardo, non mi costa nulla.
È un po' come quando vado a passeggio e so che anche il mio fidanzato e altri che conosco lo fanno. Se davanti a me c'è una ragazza che mi sembra agitata dal fatto che qualcuno sia dietro di lei, e potrebbe pensare che io la stia seguendo, allora accelero il passo e vado avanti per la mia strada. Non mi costa nulla e non vedo motivo di protrarre l'ansia altrui. È facile essere rispettosi.
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