Sonya , ho letto il thread e ne ho ricavato questa impressione: la tua mi sembra più vanità femminile ferita che reale turbamento derivante da un sentimento profondo che non è stato riconosciuto quando non anche vilipeso. È umano ovviamente ma io me lo farei scivolare, eviterei anche scaramucce con lui e la cinquantenne che leggo come una forma di rivalità femminile, tanto più che il tutto avviene in ambito lavorativo e, come già è stato scritto, non ne può uscire niente di buono. Naturalmente potrei sbagliare, in tal caso mi scuso.

Colpo di testa che mi sta costando caro
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Naturalmente potrei sbagliare, in tal caso mi scuso.
Ieri quando ho letto il tuo diario non ho detto niente perché aspettavo di beccarti per abbracciarti a sorpresa
Assurdo, ti ho pensato poco prima che Fran, l'altro ieri, scrivesse quel messaggio nella sezione dei pensieri (infatti mi sono detta che non ero l'unica a pensarti in quel momento), messaggio che poi ti ha spinto a scrivere!
Chiuso OT, scusate!
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Perchè è la sua referente che ha il potere di mettergli determinati turni, feriali festivi serali ecc, e sapendo quanto lei sia permalosa/infantile/insicura se iniziasse a non calcolarla più si ritroverebbe ogni mattina in turno alle 7 e ogni sera alle 19!
..pensate che il dirigente oggi, vedendo che lei va sempre in guardiola appena arriva lui e cose di questo tipo, ha chiesto il mio parere per farle un provvedimento...vi dico solo questo...io sono una signora e le ho detto di no, perchè penso che alla fine ci pensa la vita a mettere a posto la gente così s∙∙∙∙∙a...
Non è da sottovalutare però il fatto che lui stia ricevendo attenzioni insistenti non richieste da una superiore, siamo al limite dell'illegale se non già oltrepassato. Sto ragazzo è sotto ricatto e non è una cosa accettabile, al di là delle scaramucce emotive qui siamo quasi al reato. Pensaci bene secondo me, perché l'interessamento del dirigente è del tutto legittimo.
Se ho capito bene, tu non sei un suo superiore diretto e tra di voi è nato un rapporto reciproco e voluto da entrambi. L'altra invece è una sua diretta superiore e lui non l'ha incoraggiata, ma continua a ricevere attenzioni. Con tutta la dovuta attenzione ma forse qualche parola andava detta per rimetterla al proprio posto, non penso che tu abbia fatto bene a minimizzare. O forse sì per non far uscire anche la vostra storia alla luce, però due parole a lei per farle capire l' antifona non sarebbero sbagliate. Non per rivalità, ma nemmeno puoi "coprirla", anche perché se lui o qualcun altro denunciasse potrebbe anche venirne fuori un putiferio e rischieresti di finirci in mezzo. Non si sa mai cosa aspettarsi, tutelati!
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Sonya , ho letto il thread e ne ho ricavato questa impressione: la tua mi sembra più vanità femminile ferita che reale turbamento derivante da un sentimento profondo che non è stato riconosciuto quando non anche vilipeso. È umano ovviamente ma io me lo farei scivolare, eviterei anche scaramucce con lui e la cinquantenne che leggo come una forma di rivalità femminile, tanto più che il tutto avviene in ambito lavorativo e, come già è stato scritto, non ne può uscire niente di buono. Naturalmente potrei sbagliare, in tal caso mi scuso.
Si può essere, non tanto ferita quanto perplessa e basita, perchè fosse arrivata una nuova collega giovane e bella avrei capito senza problemi, fosse tornato sui suoi passi con la povera fidanzata ancora meglio, ma così non lo accetto proprio...anche e soprattutto per l'amicizia che c'era tra me e lei fino a 6 mesi fa!
Quando lei non c'è lui è normale con me, scherza affettuosamente, mi cerca, mi aiuta, è quando arriva lei che si capovolge tutto e lui all'istante diventa freddo e distaccato, io davvero ho come l'impressione che lei gli abbia detto di non parlarmi!
Non è da sottovalutare però il fatto che lui stia ricevendo attenzioni insistenti non richieste da una superiore, siamo al limite dell'illegale se non già oltrepassato. Sto ragazzo è sotto ricatto e non è una cosa accettabile, al di là delle scaramucce emotive qui siamo quasi al reato. Pensaci bene secondo me, perché l'interessamento del dirigente è del tutto legittimo.
Se ho capito bene, tu non sei un suo superiore diretto e tra di voi è nato un rapporto reciproco e voluto da entrambi. L'altra invece è una sua diretta superiore e lui non l'ha incoraggiata, ma continua a ricevere attenzioni. Con tutta la dovuta attenzione ma forse qualche parola andava detta per rimetterla al proprio posto, non penso che tu abbia fatto bene a minimizzare. O forse sì per non far uscire anche la vostra storia alla luce, però due parole a lei per farle capire l' antifona non sarebbero sbagliate. Non per rivalità, ma nemmeno puoi "coprirla", anche perché se lui o qualcun altro denunciasse potrebbe anche venirne fuori un putiferio e rischieresti di finirci in mezzo. Non si sa mai cosa aspettarsi, tutelati!
Allora, io non so cosa effettivamente ci sia 'oltre il visibile', io vedo che arriva lei e lui si stacca da me, lei gli scrive continuamente, lo chiama continuamente in pausa caffè ma con anche altre colleghe presenti, trova scuse stupide per svolgere mansioni insieme ma sempre di 10/15 minuti e spesso con anche altri presenti, appena mi vede passare dal vetro esce di corsa in reception, cioè non sono azioni 'gravi' di per sè, lei oltretutto non ha neanche un proprio ufficio a differenza mia, quindi non è mai sola con lui...quindi secondo me non ci sono le basi per un richiamo vero e proprio, e conoscendo il dirigente, se uscisse qualche lamentela farebbe tranquillamente il mio nome dicendo 'anche xy mi ha confermato', come peraltro è già successo in passato
E purtroppo non avendo più il rapporto di prima, lui è da un po' che non mi mostra più i messaggi e non mi racconta più i dettagli quindi non so con certezza ATTUALMENTE cosa lei dica a lui e cosa lui faccia intendere a lei...certo è che se lui si sottraesse a tutto ciò lei si vendicherebbe con i turni, ma è anche vero che lui non lo farebbe mai perchè ama il quieto vivere, ha troppo da perdere se uscisse a catena anche la storia con me e l'unico modo per far troncare tutto ciò sarebbe che scoprisse qualcosa la sua fidanzata.
In tutto ciò, lui è stato eletto RSU e giovedì ci sarà la prima riunione, infatti nel corso della settimana ha litigato 2 volte con lei perchè sta iniziando a svegliarsi probabilmente...
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Però da uno che un giorno, mentre si ironizzava sul fatto che fossi incinta per via di un vestito molto stretto che mi fasciava la pancia, ti dice 'non preoccuparti, se dovesse mai succedere qualsiasi cosa la gestiamo insieme, le mie responsabilità me le prendo tranquillamente' non ci si aspetta di essere scaricate all'improvviso...
Dovevi essere davvero molto presa per credere a una cosa del genere…ma quando mai uno si mette a fare il papà dopo una scappatella di tre mesi in ufficio. Davvero l’hai idealizzato troppo!
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Allora, io non so cosa effettivamente ci sia 'oltre il visibile', io vedo che arriva lei e lui si stacca da me, lei gli scrive continuamente, lo chiama continuamente in pausa caffè ma con anche altre colleghe presenti, trova scuse stupide per svolgere mansioni insieme ma sempre di 10/15 minuti e spesso con anche altri presenti, appena mi vede passare dal vetro esce di corsa in reception, cioè non sono azioni 'gravi' di per sè, lei oltretutto non ha neanche un proprio ufficio a differenza mia, quindi non è mai sola con lui...quindi secondo me non ci sono le basi per un richiamo vero e proprio, e conoscendo il dirigente, se uscisse qualche lamentela farebbe tranquillamente il mio nome dicendo 'anche xy mi ha confermato', come peraltro è già successo in passato
E purtroppo non avendo più il rapporto di prima, lui è da un po' che non mi mostra più i messaggi e non mi racconta più i dettagli quindi non so con certezza ATTUALMENTE cosa lei dica a lui e cosa lui faccia intendere a lei...certo è che se lui si sottraesse a tutto ciò lei si vendicherebbe con i turni, ma è anche vero che lui non lo farebbe mai perchè ama il quieto vivere, ha troppo da perdere se uscisse a catena anche la storia con me e l'unico modo per far troncare tutto ciò sarebbe che scoprisse qualcosa la sua fidanzata.
In tutto ciò, lui è stato eletto RSU e giovedì ci sarà la prima riunione, infatti nel corso della settimana ha litigato 2 volte con lei perchè sta iniziando a svegliarsi probabilmente...
Bene allora, lui starà prendendo le sue contromisure. Se ti ha fatto capire da subito che la tipa non gli piace non credo abbia cambiato idea, magari ha provato a fare di necessità virtù, ma evidentemente si è scocciato (e giustamente direi).
In ogni caso da un lato è meglio così, andando avanti ti saresti legata di più a lui, ricavandone probabilmente una delusione anche maggiore.
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Lasciando un attimo da parte il caso specifico, visto la piega che sta prendendo questa discussione, vorrei riflettere su un aspetto che è il tema centrale, eppure viene sempre trattato a latere, come se non cambiasse completamente il quadro generale.
Una persona che è in una relazione e intesse ulteriori relazioni senza che il/la partner ne sia a conoscenza commette un gesto grave, che può avere ripercussioni notevoli sui diversi soggetti coinvolti. È qualcosa che ferisce irrimediabilmente.
Una persona libera da ogni relazione che consapevolmente inizia una relazione con qualcuno che è già in una relazione compie un gesto altrettanto grave, sia autolesionistico che con ripercussioni sulle altre persone coinvolte.
In una relazione di questo tipo, cioè fra una persona impegnata e una libera e consapevole che l'altra ha un/una partner, non c'è possibilità alcuna di indignazione per la scorrettezza dei vari soggetti che gravitano attorno alla suddetta relazione, fosse reale o solo presunta.
E questo è in generale vero fin quando l'educazione collettiva a livello relazionale è improntata alla monogamia.
Il motivo per cui ritengo che questo aspetto sia trascurato in questa discussione specifica è che non stiamo parlando di due persone libere che si sono assunte delle reciproche responsabilità e che quindi, al mancare dell'una, l'altra nel suo pieno diritto ne soffre.
Qui stiamo parlando di due persone che volontariamente hanno deciso di non prendersi quelle responsabilità, al netto delle promesse di circostanza.
Ci tenevo particolarmente a questa riflessione, perché ho la sensazione che tra l'avere una mente aperta e lo sdoganare la qualunque, il confine sia sempre molto labile. È quanto di più lontano dal mio essere mantenere un registro mentale, anche di conversazione, in cui sembra che tutto sia lecito e legittimo. Non lo è. Le persone si fanno male. Anche quando non le conosciamo.
Ora, nella tua situazione specifica Sonya vorrei riportare il focus sul tuo intervento iniziale.
Secondo voi cosa potrebbe essere successo davvero? E come posso gestire le cose ora?
Secondo me è successo molto semplicemente che ha rivalutato le sue priorità. Per quanto non disdegni un po' di sano divertimento in orizzontale, lavoro e stabilità affettiva sono prioritari. Perciò si tiene stretta la partner e cerca di non contrariare la sua superiore.
In quanto alle promesse di prendersi le sue responsabilità nel caso fossi rimasta incinta: non contano le parole, per quanta fiducia riponiamo nella persona che abbiamo davanti, è ciò che poi fa concretamente che ci dà la misura della capacità di mantenere fede a quanto dichiarato. E a quanto pare è un uomo che non si prende grandi responsabilità nemmeno con la persona con cui attualmente sta condividendo la sua vita quotidiana.
In estrema sintesi: l'appagamento sessuale e la varietà in tal senso, non sono più una priorità urgente al momento. Lo è il lavoro e la sua partner. A prescindere da quel che dice lui. Questo non esclude che, se riesce a trovare una modalità di mantenimento dell'equilibrio stabilità-affettiva/lavoro, potrebbe tornare di nuovo a rivalutare l'ordine delle sue priorità.
E ora la seconda domanda: come puoi gestire la cosa?
Con eleganza e maturità.
È stato bello e ne hai goduto finché è durato. Ora passa oltre e fai altrettanto: riordina le tue priorità: se possibile, rinsalda i rapporti coi colleghi, dedicati a ciò che è davvero importante per te e mi pare d'aver capito che c'è in ballo anche un avanzamento di carriera. Mi pare un bello stimolo.
Come farlo concretamente quando i pensieri di lui e delle persone coinvolte diventano un tarlo che non ti lascia sufficiente concentrazione sui tuoi obiettivi?
Come prima cosa negare il pensiero è del tutto inutile: puoi riconoscerlo ed etichettarlo per quel che è. Può essere un ricordo, oppure una fantasia.
Poi puoi sostituirlo, per non lasciare un vuoto che la mente non accetta: nel momento in cui il ricordo o la fantasia ti opprimono, distraendoti, fai materialmente qualcosa che sposti la tua attenzione altrove. Che sia un cruciverba, o una mansione a lavoro, o un aperitivo con un amico o un'amica, poco importa.
Mantieni il focus su te stessa, datti la possibilità di vivere nella trasparenza e nella libertà di scoprire se ciò che ti blocca ora è reale e concreto o solo un capriccio, metti distanza tra te e chi ti dà un valore diverso da quello che ti dai tu.
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Lasciando un attimo da parte il caso specifico, visto la piega che sta prendendo questa discussione, vorrei riflettere su un aspetto che è il tema centrale, eppure viene sempre trattato a latere, come se non cambiasse completamente il quadro generale.
Una persona che è in una relazione e intesse ulteriori relazioni senza che il/la partner ne sia a conoscenza commette un gesto grave, che può avere ripercussioni notevoli sui diversi soggetti coinvolti. È qualcosa che ferisce irrimediabilmente.
Una persona libera da ogni relazione che consapevolmente inizia una relazione con qualcuno che è già in una relazione compie un gesto altrettanto grave, sia autolesionistico che con ripercussioni sulle altre persone coinvolte.
In una relazione di questo tipo, cioè fra una persona impegnata e una libera e consapevole che l'altra ha un/una partner, non c'è possibilità alcuna di indignazione per la scorrettezza dei vari soggetti che gravitano attorno alla suddetta relazione, fosse reale o solo presunta.
E questo è in generale vero fin quando l'educazione collettiva a livello relazionale è improntata alla monogamia.
Il motivo per cui ritengo che questo aspetto sia trascurato in questa discussione specifica è che non stiamo parlando di due persone libere che si sono assunte delle reciproche responsabilità e che quindi, al mancare dell'una, l'altra nel suo pieno diritto ne soffre.
Qui stiamo parlando di due persone che volontariamente hanno deciso di non prendersi quelle responsabilità, al netto delle promesse di circostanza.
Ci tenevo particolarmente a questa riflessione, perché ho la sensazione che tra l'avere una mente aperta e lo sdoganare la qualunque, il confine sia sempre molto labile. È quanto di più lontano dal mio essere mantenere un registro mentale, anche di conversazione, in cui sembra che tutto sia lecito e legittimo. Non lo è. Le persone si fanno male. Anche quando non le conosciamo.
Condivido la tua riflessione.
La penso anche io così e ti ringrazio per averla condivisa!
Le persone spesso non si rendono conto di quanto possa fare male una scelta presa con molta leggerezza o per il semplice gusto di divertirsi.
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In una relazione di questo tipo, cioè fra una persona impegnata e una libera e consapevole che l'altra ha un/una partner, non c'è possibilità alcuna di indignazione per la scorrettezza dei vari soggetti che gravitano attorno alla suddetta relazione, fosse reale o solo presunta.
Non ho capito cosa significa questa frase... Cioè vogliamo dare una medaglia ad un superiore che "se non fai il carino con me ti punisco coi turni di m..a?". Se la persona in questione fosse una donna non penso che si scriverebbero cose del genere: se una tradisce il marito con un collega allora il suo capo può esigere che faccia la carina anche con lui perché tanto è una poco di buono? Non mi risulta che l'adulterio comporti la perdita dei diritti civili, dei diritti umani e addirittura del diritto di soffrire. È un fatto che riguarda la vita privata e le scelte personali, su cui dal punto di vista morale si può pensare quello che si vuole e mi pare che il discorso sia stato affrontato nella discussione e lo si stia ancora sviscerando come è giusto che sia. Ma nessuno ha il diritto di mancare di rispetto ad una persona o molestarla per le proprie scelte personali.
Edit: che lui abbia incoraggiato le attenzioni è stato ipotizzato ma non è una cosa certa, ma anche se fosse così, lei sta sbagliando lo stesso.
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Non ho capito cosa significa questa frase... Cioè vogliamo dare una medaglia ad un superiore che "se non fai il carino con me ti punisco coi turni di m..a?". Se la persona in questione fosse una donna non penso che si scriverebbero cose del genere: se una tradisce il marito con un collega allora il suo capo può esigere che faccia la carina anche con lui perché tanto è una poco di buono? Non mi risulta che l'adulterio comporti la perdita dei diritti civili, dei diritti umani e addirittura del diritto di soffrire. È un fatto che riguarda la vita privata e le scelte personali, su cui dal punto di vista morale si può pensare quello che si vuole e mi pare che il discorso sia stato affrontato nella discussione e lo si stia ancora sviscerando come è giusto che sia. Ma nessuno ha il diritto di mancare di rispetto ad una persona o molestarla per le proprie scelte personali.
Edit: che lui abbia incoraggiato le attenzioni è stato ipotizzato ma non è una cosa certa, ma anche se fosse così, lei sta sbagliando lo stesso.
Le pressioni che lui riceve sul lavoro per le sue scelte private sono un OT per quel che mi riguarda e se tu hai potuto esprimerlo in totale libertà, allora è legittimo tanto quanto la mia riflessione, che ho specificato essere un OT e spiegato per quale motivo ho ritenuto necessario tirarla fuori. Non per morale o etica personale, che comunque tutti abbiamo, anche tu, ma perché questa conversazione sta prendendo una piega che leggo come surreale: l'amante indignata da un'altra potenziale amante, per di più 50enne, non bella e 25enne.
Per te è ok. Per me no. E tra l'altro ho voluto chiarire che non stavo rispondendo all'opener giustificando qualcosa.
Il post, oltre la premessa dichiaratamente OT, contiene le risposte a due delle domande che ha posto l'opener in apertura del thread, che ritengo le uniche rilevanti la situazione specifica. Situazione specifica che non ha nulla a che vedere nemmeno con situazioni di mobbing, che nel caso esistessero davvero - e per saperlo dovremmo sentire la versione del diretto interessato - andrebbero affrontate nelle sedi opportune, perché configurerebbero un reato.
Tra l'altro, una relazione vissuta nell'ombra di un'altra persona potrebbe avere ripercussioni importanti sull'opener, che nel contesto di questo forum, è l'unico aspetto rilevante, e quindi, nel caso ce ne fosse stato bisogno, ho anche voluto ricordarglielo.
Tralascio le osservazioni sul femminismo, ulteriore OT: se proseguissimo, questo thread andrebbe inevitabilmente alla deriva e non sarebbe di nessuna utilità all'opener.
Ti faccio solo notare che esprimendo dei concetti generali, come quello che per te non è affatto rilevante perché frutto di etica/morale/bigottismo, includo sia gli uomini che le donne, per esempio scrivendo "il/la partner".
Se non mi sono espressa sul mobbing è perché, semplicemente, non l'ho ritenuto rilevante nelle questioni poste dall'opener, che sono: "Secondo voi cosa può essere successo? Come posso uscire da questa situazione?" e il titolo del thread è "Colpo di testa che mi sta costando caro".
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