Il mio complesso

Citazione da Creamy

Per me invece vige un po' il pensiero cronologico: conoscenza e intimità mentale - rapporti intimi e contestuale relazione.

Per me è un bisogno lecito e, ti dirò, di norma dovrebbe essere così. Cioè, dall'intimità mentale ed emotiva a quella dei rapporti fisici.

Posso dirti per esperienza (di chi si è trovata dall'altra parte, poiché esistono anche uomini con il bisogno di intimità emotiva prima di riuscire a "lasciarsi andare") che l'asino casca ancor prima di arrivare alla fisicità, per l'appunto, sul primo step, che è l'intimità mentale ed emotiva.

Ti dirò, in linea di principio pure io sono così, ossia prima l'intimità emotiva e POI quella fisica, e ribadisco che è lecito, nella teoria.

Quel che invece accade nella pratica è un po' diverso, e forse qualche assonanza di quanto dirò la trovi pure nella tua esperienza con questo tizio. Sebbene le premesse siano quelle di arrivare all'intimità mentale/emotiva, succede che non si arrivi nemmeno a quella, perché questo tipo di intimità, per esserci, comporta una quota di sicurezza in sé stessi. Quindi non bisogna avere troppa paura di soffrire (diversamente si innescano, pure se inconsciamente, delle difese). Inoltre, bisogna essere disposti ad aprirsi agli altri.

A differenza di quel che si pensa, aprirsi agli altri non è un fatto scontato. Può essere difficile talvolta riuscirci.

Te la faccio breve (e torniamo IT perché qui si parla appunto di complessi): il discorso dell'intimità con gli altri parte dal rapporto con sé stessi. Se si hanno dei complessi, e se c'è la tendenza per tale ragione a sabotarsi o ad essere poco flessibili, cioè a mostrare difficoltà di adeguamento alle situazioni, l'intimità mentale/emotiva sarà difficile da raggiungere.

Perché ci sia tale intimità, uno dei due deve essere disposto anche a capire queste cose sia in sé stesso che nell'altra persona. Diversamente è un "muro contro muro", pure se può apparire che vi sia un'attrazione... Spesse volte l'attrazione c'è pure se manca intimità, perché è il tentativo, inconscio, di superare queste "incomprensioni" (sia con sé stessi che con l'altro). Incomprensione, in questo caso, può essere sinonimo di "blocco", poiché ogni blocco si basa su un aspetto di noi stessi che non siamo riusciti a decifrare del tutto e quindi a superare.