Per lo meno che ci sia una timida intenzione.
Il mio complesso
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No, non ho bisogno del Ti amo, forse più qualcosa a livello comportamentale. Vorrei la certezza che lui c'è e che è legato a me, anche senza quelle due parole. Magari anche "solo" un cercarmi spesso, chiedere di uscire a ME piuttosto che a un'altra. Fa MOLTO la differenza per la mia psiche.
Devo dirti, Creamy, che quando ho avuto le prime prime esperienze (seppur “a distanza” e travagliate, per l’impossibilità di incontri non casuali dal vivo – ne parlo sempre nel thread che ho aperto di recente -), ciò che mi ha portato a sviluppare, piano piano, una naturale diffidenza nel sentire quel “legame” di cui parlavo prima - e nel comunicare in modo tale da far capire, all’altra, che lo sentissi - era proprio quella serie di comportamenti di cui parli qui (il fatto che avvertissi proprio fatica a essere cercato, il fatto che – come poi ho scoperto – c’erano anche uscite con altri, il fatto che le risposte che ricevevo mi sembravano maggiormente forzate quando meno me lo sarei aspettato, ecc.).
Al di là di tutto ciò che si potrebbe dire per spiegare le cause e al di là di tutte le differenze tra le varie persone e i vari rapporti, io credo che sia impossibile comunicare una vera sensualità (intesa proprio come “apertura ai sensi” dell’altro di quello che si è) se la mente di chi comunica non è libera. Non basta “sforzarsi”, nel senso che non ci sono comportamenti da attuare; è più un essere in un certo modo, che può derivare solo dal fatto di non avere pensieri che velano sguardi, sorrisi, gesti e di far sì che la tua esteriorità si colleghi intimamente alla tua interiorità.
Qualche volta mi hanno detto che sono carino o che sono un bel ragazzo; ma hanno sempre completato questi “complimenti” con la seguente aggiunta “, però …”, come per sottolineare che il fatto che non mi valorizzassi; in realtà, io credo che sia quello che ho provato a spiegare a te, il difetto: il fatto di avere paure troppo profonde (legate, in fondo, ai nostri bisogni più profondi: protezione, fiducia, affetto) per poter esprimere la nostra esteriorità in maniera autentica e al massimo delle nostre “potenzialità”.
Come risolvere la cosa, che sembra un circolo vizioso (nel senso che quello che impedisce all’altro di sentire il vostro rapporto come esclusivo è causato proprio dalla tua percezione di assenza di esclusività)? L’unica strada percorribile credo sia quella suggerita dalla tua amica, però comunicando all’altro, anche a parole, le tue paure più profonde, così come stai facendo qui. È chiaro che ciò sarebbe rischioso, per il rapporto in sé, ma è anche vero che non facendolo il rapporto non potrebbe mai essere diverso, in tutti i sensi.
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Quindi in sostanza vorresti una relazione ufficiale per lasciarti andare?
Per lo meno che ci sia una timida intenzione.
Dopo questo scambio io mi sono persa
Forse sono troppo prosaica?
Può darsi, ma scommetterei anche molto sul fatto che (eccezion fatta per i matrimoni combinati di ogni livello sociale, o quelli di "ripiego" di chi affrontava un matrimonio sotto la pressione sociale del doversi "sistemare" perchè era già considerato "fuori tempo massimo") io penso che nessun uomo e nessuna donna si immolerebbero alla causa di affrontare anche la sola intenzione di essere coppia con un partner che, sul piano del desiderio, paia una statua di gesso, per quanto ben messa possa essere e apparire.
Intendo semplicemente dire che il sentirsi desiderati è identicamente importante al femminile quanto al maschile, e che questo, quando c'è, possa essere reciprocamente "sentito" anche da quegli adolescenti che per ragioni (esempio) religiose a 17 anni sono, sì, votati a preservare le rispettive verginità sino al matrimonio, ma che trasudano da ogni poro quel desiderio reciproco che è percepito anche da chi li guarda!
Abbiamo anche la trasposizione in canzonetta archeo-pop di questo reciproco "sentire", nel brano della Rosanna Fratello che ciclicamente viene riproposto, ma che credo risalga agli Anni 60: "Sono una donna non sono una santa"... è un brano di passionalità esposta, seppur compressa dalla catto-morale del tempo!
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io penso che nessun uomo e nessuna donna si immolerebbero alla causa di affrontare anche la sola intenzione di essere coppia con un partner che, sul piano del desiderio, paia una statua di gesso, per quanto ben messa possa essere e apparire.
Sebbene io personalmente la pensi di base come te, ho visto molte coppie arrivare all'altare sembra l'ombra di un pur minimo ardore. Persino come ho detto ne conosco che si sono sposate a oltre 30 anni, dopo dieci e passa anni di fidanzamento "bianco". Ammetto di avere molte perplessità in merito, eppure so che esistono...anche se non me le spiego.
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Sebbene io personalmente la pensi di base come te, ho visto molte coppie arrivare all'altare sembra l'ombra di un pur minimo ardore. Persino come ho detto ne conosco che si sono sposate a oltre 30 anni, dopo dieci e passa anni di fidanzamento "bianco". Ammetto di avere molte perplessità in merito, eppure so che esistono...anche se non me le spiego.
Ma avevo premesso: "salvo matrimoni combinati o la pressa sociale di doversi accontentare pur di <sistemarsi>".
Poi ammetto che - limite solo mio - da questa considerazione in poi si entra in un mondo che per me è veramente occulto.
E in realtà non conosco veramente nesssuno che abbia fatto anni di fidanzamenti "bianchi" , ma neanche tra persone che se fossero viventi avrebbero più di 120 anni.
Da adolescente mi divertii un mondo con una prozia romana (sorella di mia nonna materna) che era un vero spasso di "freschezza intelligente e briosa". E giuro che mi aprì un mondo di confidenze che valeva più di dieci trattati socio-psico sulle ragazze di allora, quando nei nostri lunghi caffè da sole mi raccontava di lei e delle sue sorelle da ragazzette, e mi svelava le passioni e passsioncelle vissute da ragazze semplici e umili, ma molto vitali, in cui l'ormone e i sogni avevano dettato le rispettive storie, anche molto "non convenzionali" secondo catto-morale categoricamente imperativa all'epoca, e poi mi raccomandava "ma non dire a tua nonna che te l'ho detto!".
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Vorrei la certezza che lui c'è e che è legato a me, anche senza quelle due parole. Magari anche "solo" un cercarmi spesso, chiedere di uscire a ME piuttosto che a un'altra. Fa MOLTO la differenza per la mia psiche.
Bisogno comprensibile, ma nel sesso bisogna anche un po' buttarsi. E con questo non voglio esortarti a fare passi più lunghi della gamba.
Tuttavia si rischia di non arrivare mai alla congiunzione esatta quando i rispettivi presupposti non convergono. Almeno, non con una persona. Cambiando uomo, è possibile che incontri qualcuno che riesca ad essere più graduale, ad attenderti, a saperti prendere, a darti le certezze che ti sono necessarie per sentirti più a tuo agio, cosa assolutamente lecita... Ma evidentemente con lui non è così, perché il suo presupposto è diverso dal tuo; e poi mi sembra che vuoi farlo con lui... Ad un certo punto - e perdonate se stasera sono terra terra - bisogna guardare dove pende la bilancia: o dai priorità al fatto che vorresti avere la prima volta con lui perché il fattore più importante è che lui ti piace... oppure dai priorità al fatto che non vuoi restare delusa proprio perché ti piace e ti ferirebbe se poi non si impegna con te.
D'ogni modo, mi sembra che questa conoscenza si stia trascinando comunque, poiché non mi sembra abbiate in progetto di mettervi insieme, giusto?
Inoltre bisognerebbe arrivare almeno al petting per poter dire che avresti bisogno della certezza di un impegno e che non te la senti oltre una certa soglia di intimità. I baci sono poco anche per te a livello esplorativo e il rapporto completo è molto distante ancora come step. Magari è solo paura di una situazione nuova, ma poi, allorché ti avvicini ad una fase intermedia, tu stessa capisci effettivamente se vuoi andare avanti, pur senza certezze, oppure no.
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Ad un certo punto - e perdonate se stasera sono terra terra - bisogna guardare dove pende la bilancia: o dai priorità al fatto che vorresti avere la prima volta con lui perché il fattore più importante è che lui ti piace... oppure dai priorità al fatto che non vuoi restare delusa proprio perché ti piace e ti ferirebbe se poi non si impegna con te.
Esatto, è questo il nodo della questione.
Se fosse il primo caso, io personalmente lo inviterei di nuovo a casa cercando di andare un pochino oltre, cioè facendogli capire che c'è una chiara apertura da quel punto di vista e vedendo come reagisce (la tua apertura in realtà si è già capita, e lo ha capito anche lui se non è proprio addormentato).
Se invece fosse il secondo caso ti consiglierei di lasciar perdere fin dall'inizio, perché non mi pare abbia intenzioni serie con te.
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Grazie per le vostre risposte.
Mi arrovello un po' sulla questione: è sicuro che ha capito la mia propensione? Gliel'ho saputa comunicare? Perché mi ha detto e ha detto ad altre persone che mi vede troppo pura?
Probabilmente ha avvertito qualcosa, ma è comunque abituato ad avere a che fare con altre tipologie di ragazze, più sveglie, giustamente.
Un'altra cosa. Quando so che mi devo vedere con lui o da sola in compagnia, tendo a essere un po' più curata. Esempio: l'altra sera avevo una maglia un po' aderente e con una (lieve) scollatura. Nella foto che abbiamo fatto quella sera, che quindi lui avrebbe potuto rivedere nei prossimi giorni, mi sono messa in una posizione molto "dritta" in cui usciva ancora di più il seno. Lo capirà?
Non so se può interessare questo altro punto, che mi sono ricordata ieri. A un certo punto, quando era in casa, ha domandato per conferma, molto compiaciuto: "Ma è vero che hai fatto entrare qui solo F. (che è una nostra comune amica)?" Potrebbe essere solo una conferma del suo ego.
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L'energia erotica che si forma tra due persone viene sentita. Sicuramente lui ha sentito, a prescindere dalla scollatura e a prescindere dalla posa in fotografia. Ha probabilmente il bisogno di un "nullaosta" più deciso, ha bisogno di sapere che nel momento in cui ti toccherà tu non ti ritirerai in un "hai frainteso, è no".
Se vuoi un consiglio, cerca di ritagliarti del tempo a due, pensa a te e lui, a stare insieme.
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Perché mi ha detto e ha detto ad altre persone che mi vede troppo pura?
Per me è solo un modo per dire che non prova attrazione...non lo fai pensare a "quello".
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