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Capisco benissimo il tuo rigetto dell'immagine della "panterona" e lo condivido al 100%.
Però (esempio) un bacio sul collo... direi che sicuramente è già un approccio esplicito e non "fraterno"! Chiaro che se l'altro avverte un tuo irrigidimento... ne conclude istintivamente di essere rifiutato, e probabilmente finirà lì ogni suo approccio che vada oltre l'amicale-fraterno. Stesso dicasi per i tentativi di appartarsi in casa tua, che credo qualunque uomo che conosci e frequenti da tempo leggerebbe... per quello che sono, e cioè: magari tanto tuo piacere di stare insieme, ma nessun desiderio (o anzi fuga) da ogni "oltre l'amicizia".
Ho appena letto MissMarple e condivido tanto la sua lettura.
Il tuo racconto mi ha fatto tornare alla mente una mia amica dei miei trent'anni circa, lei un po' più grande di me.
Riflettendo ex post... devo essere sincera che anche al mio sguardo di donna non risultasse emanare nessuna sensualità. Mai stata fidanzatina con nessuno, era anche una donna molto curata, professione maestra elementare, con fisico assolutamente normopeso e abbigliamento sempre di qualità e buon gusto.
Sui suoi 34 mi disse di essere innamoratissima di un giovane uomo conosciuto da poco, e lo vedevo che era vero! Lo vedevo dall'allegria e dal luccichio dei suoi occhi quando mi parlava di lui!
Fino al giorno in cui mi gelò con questa frase, detta con un entusiasmo da non credere: "Mi piace troppo! Non riesco neanche a dire quale felicità proverei a passare una serata da soli insieme, magari su un divano a vederci un film... e poi (testuale) giocare a cuscinate"...
Era una visione piuttosto infantile in una donna che non era una sciocca.
Più che altro direi che fosse una visione radicalmente asessuata, come è realmente vissuta da una qualche percentuale di persone, uomini e donne, che non hanno assolutamente nulla di "malato", né sul piano fisico né su quello psichico.
Mi chiesi anche quanto potesse aver influito il fatto che lei avesse fatto dall'asilo al diploma magistrale in un istituto di suore, e che subito dopo il diploma fosse stata assunta come insegnante dallo stesso istituto, del quale conoscevo personalmente il portato follemente sessuofobico, per averci fatto l'asilo e anche il catechismo volontario del pomeriggio alle elementari.
Ma devo escludere che questo possa mai bastare a indurre un orientamento asessuale, giacché ho avuto parecchie altre amiche o conoscenti che hanno svolto lo stesso suo percorso "integrale" di formazione sotto la loro egida, e non sono poche quelle che ne sono uscite alla vita con una sensualità addirittura "super", e in qualche caso anche virante alla "panterona" (elegantissima e dolcissima, ma molto felina
)!
Forse il parametro di quella mia amica (che tuttora è single, senza che sia mai scoccato nulla con l'uomo da cui era presa, né con altri) potrebbe anche essere utile per una prima autoanalisi, nel senso: la mia amica viveva (ci giuro io per lei) le "farfalle nello stomaco", e poi le declinava nel modo detto.
Ma tu...'ste farfalle... le hai mai provate verso un uomo?
Perché (secondo me) l'averle provate o meno può dirla lunghissima su una postura "asessuale" (che ha tutta la sua legittimità d'essere) o, invece, sul fatto che l'apparente asessualità poggi solo sul fatto che si imposti un approccio razionale su quei rapporti in cui l'approccio razionale non ha diritto di cittadinanza. Voglio dire solo che, in questo secondo caso, certamente non genera desiderio il solo fatto di considerare che Tizio sia una brava persona e che sarebbe "il marito ideale" secondo i canoni variamente interiorizzati nella nostra formazione.
Dentro di me non mi sento asessuata.
Vorrei farla uscire fuori la mia parte sensuale. In minima parte ci ho provato anche con i messaggi ironici che gli mandavo, se sentivo l'input di farli. Il leitmotiv implicito di quei messaggi ironici era un po' il "guarda che ti stai perdendo...".
Farfalle nello stomaco? Io parlerei di "tensione" fisica quando sto in sua presenza, anche tipo se sto parlando con altri, ma ce l'ho vicino. Tant'è che, nei momenti in cui avevamo un rapporto più "sereno", lo andavo ad abbracciare come se fosse una calamita per me. Ora provo il desiderio di farlo ma non lo faccio.