Periodo complicato

  • Chi sei tu rispetto a tutti coloro che lasciano questo silenzio? Tu sei il loro lascito, comprendi? Non è tuo dovere riempire di voce e suoni ciò che per forza di cose non posso più colmare... devi fare come loro, fare quello che ti viene naturale fare perchè, rammento, il tuo percorso è il loro. Il tuo lutto loro l'hanno sperimentato prima di te.

    Il periodo è transitorio, so che sembra un ragionamento freddo, io sono molto più caldo di te per queste cose. Rammenta solo che anche tua Madre era solo una Madre da tanto tempo, non più una figlia.

    Il cerchio della vita è naturale, prova a viverlo in tal senso.

    Affidati al senso, non alle parole.

  • Rammenta solo che anche tua Madre era solo una Madre da tanto tempo, non più una figlia.

    Mia nonna è morta ultra centenaria, mia madre è diventata solo madre in tempi relativamente recenti.

    Io non ero pronta a questo passaggio, mi devo costringere.

    Non riesco a fare pace con il cerchio della vita, è proprio questo il problema. Ho difficoltà.

  • Non passerà mai.

    Col tempo il dolore sfumerà in intima malinconia e troverai le tue spiegazioni all'insoluto che ora ti angustia. Di pensarci non smetterai mai, però lentamente ti accorgerai di stare un po' meglio. E' un passaggio a una te con una ruga in più, come tanti altri passaggi che hai già compiuto nella tua vita. C'è anche chi non riesce, e allora il centralino delle emergenze gli cancella la memoria. E' un piccolo imbroglio in realtà, il tuo corpo non dimentica e gli altri intorno a te ti ricorderanno che sei diventato un altro, loro non sanno il perché ma tu si.


    PERO' secondo me questo non è il caso tuo. Mi sembri più un tipo da primo caso, quelli che ne escono bene. Non che io ti conosca per scriverlo, posso anche sbagliare, però ho letto che sei una mamma e sembri una brava mamma. Una psicologa che non era mia psicologa ma una incontrata su Tinder che faceva la psicologa, mi disse che i figli sono la terapia più sana del mondo quando soffri per la perdita dei tuoi genitori e smetti improvvisamente di essere figlio.
    Non posso saperlo perché non ho figli (e in quel momento pensai pure "non facciamo che mi sta dicendo sta roba perché vuole un figlio???") ma poi c'ho ragionato e ora sono certo che ha detto una cosa vera. Quindi secondo me farai anche tu il tuo percorso, che sarà sano, devi solo rispettare i tuoi tempi e darti fiducia.

  • Sì, è così... Sento che sto facendo il conto anche con questo. Mi vengono nuovi pensieri, che non ho mai fatto, cose che mi sconvolge pensare e che non riesco a condividere, ad esempio la vita mi appare ora come un libro che può essere bello quanto ti pare... ma il finale non è mai bello.

    Ipposam, hai espresso benissimo i sentimenti che provi in questo brutto periodo. Anch'io avverto come mai prima d'ora il sentimento della morte, forse perché assisto da tempo la mia anzianissima madre invalida per la quale ogni momento può essere fatale o forse perché una brutta serie di eventi mi ha svelato tanti aspetti tristi ed oscuri dell'esistenza in una fase in cui non me l'aspettavo (chissà poi perché, ogni momento, se ci pensi, può essere l'inizio di un dramma). Anche tu, ho letto, sei reduce da altri lutti, altri dispiaceri, come tutti, del resto, ad una certa età.

    Il tempo è galantuomo diceva un mio attempato collega anni fa, reduce da lutti e dal dispiacere dovuto all'invalidità psichica permanente di un figlio. Forse è un passaggio che per alcuni arriva prima, per altri dopo, altri lo avvertono meno.

    Per chi come noi ha una particolare sensibilità è sicuramente più faticoso ma credo se ne possa uscire, magari meno ottimisti ma più realisti.

    Te (e me) lo auguro di cuore. <3

  • una brutta serie di eventi mi ha svelato tanti aspetti tristi ed oscuri dell'esistenza in una fase in cui non me l'aspettavo (chissà poi perché, ogni momento, se ci pensi, può essere l'inizio di un dramma).

    Nessuno ci pensa mai, vivere sarebbe altrimenti intollerabile. Io purtroppo a seguito dei miei lutti ne sono uscita sempre più spaventata dalla vita e con sempre maggior timore del dramma inaspettato, dell'improvvisa perdita dei miei cari, del mio mondo.

    Sto davvero faticando a ritrovare una serenità, non so se potrò mai più recuperare un equilibrio. La sera fatico ad addormentarmi e spesso mi aiuto con delle gocce, le stesse dei bambini; non prendo mai farmaci quindi queste gocce mi fanno un grande effetto, in 15-20 minuti dormo. Poi però purtroppo mi sveglio verso le 2-3 di notte, e sono turbata, angosciata. Sento quel silenzio, il silenzio profondo di quella mattina, un silenzio che associo all'universo, o all'aldillá, all'eternità. È un silenzio troppo profondo, intollerabile. Il silenzio che ha avvolto per sempre mia madre. Di solito sono piuttosto razionale, ma ora sono facilmente suggestionabile ...spesso, la notte, mi sembra di sentire la presenza della morte: la sento in tutta la stanza e mi sento angosciata. Stanotte ad esempio mi sono svegliata perché avevo l'impressione che qualcuno o qualcosa stesse tirando un filo del mio copripiumino....ero infastidita dal rumore del filo, che ogni tanto sembrava strapparsi. Mi sono svegliata piuttosto turbata, ho acceso la luce, ho svegliato mio marito, poi ho faticato a dormire. Stamattina poi ho controllato il copripiumino e nel punto del sogno c'è un piccolo strappo. Mi sono data questa spiegazione: il foro c'era già, l'avevo visto ma senza arrivare ad averne contezza, il sogno ha fatto emergere il fatto.

    Ad ogni modo tra suggestioni, pensieri, paure...dormo male. Poi si fa giorno e devo diventare la solita Ipposam che il mondo si aspetta, la madre che veste i bambini e li porta a scuola sorridente, la donna in carriera tutta d'un pezzo...devo nascondere bene il fatto che dentro sono in frantumi, e tra una riunione e l'altra su cose che evidentemente sono importantissime pur non avendo nessuna importanza, rifletto che io non voglio più vedere morire nessuno, vorrei essere io la prossima, ma non tanto presto, perché io i miei bambini li voglio crescere, li voglio accompagnare all'età adulta.

    A volte penso di tirarmi su di morale con rimedi che usavo in passato: vestiti nuovi, una cena fuori, un viaggio. Poi ci penso e provo una sensazione strana: mi sembrano tutte cose senza alcun senso; peggio, mi sembrano cose per cui serve tirare fuori me stessa dal pozzo buio in cui mi trovo, ma non mi pare di riuscire a farlo.

  • Quindi ho ragione nel pensare che quella lontananza e quei nodi irrisolti peggiorano tutto? Mio marito si aspettava il contrario. Secondo lui ricordando i litigi e i "no" dovrei stare meglio. A me pare mi torni tutto in faccia.

    Sono esattamente nella stessa situazione e mi ha davvero colpito leggere questa domanda perché è come se mi fossi accorta di non essere sola e non essere l'unica a porsi certi quesiti. Il mio compagno come tuo marito e io piena di domande, per non dire sopraffatta, a cui non so dare risposte.

    Ho perso i miei genitori in 8 mesi l'uno dall'altro, mentre aspettavo il mio primo figlio. Genitori complicati, difficili. Ma il ricordo della loro aggressività, delle loro mancanze, delle incomprensioni non mi aiuta, non crea distacco. Anzi. Sono ancora più persa e più addolorata. Intuisco cosa provi, forse lo capisco. Non ho consigli ma ti abbraccio virtualmente.

  • Leggo di un lutto e di sentirsi sopraffatta dalle richieste del mondo: è assolutamente normale, purtroppo.

    Condivido molti dei consigli che ti hanno dato: cosa altro aggiungere?

    Sicuramente, sfogarsi (piangere, urlare, parlare con qualcuno) potrebbe lenire un po' il dolore legato al lutto. Non so se hai mail letto il Diario di Anne Frank: è impostato in modo quasi epistolare. Anne scriveva all'amica Kitty (mai esistita). Ecco, forse scrivere a qualcuno di non esistente potrebbe avere un effetto terapeutico.

    Trovo un po' più complicato condividere il proprio malessere con qualcuno: dovresti riuscire a trovare qualcuno con un'empatia molto sviluppata.

    Il successivo consiglio è un promemoria anche per me: anche se banale, scrivere qualsiasi impegno su un' agenda. Sembra una cosa da manager, ma è anche un modo per organizzarsi meglio. Del resto, penso che anche tu faccia la lista ogni volta che vai a fare la spesa per comprare ciò che effettivamente serve senza sprecare soldi. Qui è un po' la stessa cosa: scrivere ciò che si deve fare per non sprecare tempo.

    Mi rendo conto che sono consigli molto pratici, però possono funzionare.

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