Riflessioni sul cinema d'oggi

  • Ciao a tutti. Scrivo questo post perché ho voglia di parlare di cinema che, insieme al teatro e alla scrittura, è una delle mie più grandi passioni e voglio farlo commentando alcune opinioni che ho sul cinema d'oggi. Parto col dirvi subito che non è uno di quei classici discorsi da nostalgico che dice che non è più come prima. Io penso che il cinema ci abbia dato, e continuerà a darci, grandissimi capolavori.


    L'argomento che voglio commentare e condividere ve lo racconto con un episodio che mi è successo di recente. Era una domenica e stavo guardando Internet con il telefonino e casualmente ho trovato la notizia dei vincitori dei Razzie Award, i premi Oscar al contrario, e quando ho letto il vincitore (che era il film su Joker con Joaquin Phoenix e Lady Gaga) e i candidati del peggior prequel, sequel, spin off o remake, ho notato che tra questi c'era Mufasa, il prequel del Re Leone. Quando l'ho letto ho pensato subito che fosse più che meritato. Non che lo vincesse, ma che fosse nella lista dei candidati.


    E qui arrivo al sodo: io esprimo la mia contrarietà al fatto che si facciano questi remake sui cartoni della Disney. Non ho nulla contro la Disney perché so che ha regalato a tantissime generazioni cose meravigliose. Oltre al fatto che io preferisco altri generi di film (la Disney ha fatto anche film e non solo cartoni), e che siano, almeno secondo me, nettamente superiori.


    Dico questo anche perché anni fa, quando avevo 18-19 anni, frequentavo un corso di teatro molto intenso e uno dei miei compagni, che era il più piccolo del gruppo, aveva una passione sfegatata per la Disney e a volte la esaltava in modo un po' eccessivo. Quasi fosse una fissazione, mentre a me non incantava ormai più e mi ricordo anche che una volta aveva scritto su Facebook, quando il nostro gruppo si era ormai sciolto, che Disney era qualcosa di strepitoso e intramontabile. Io non sono d'accordo. Forse dal punto di vista storico resta un classico che si può far vedere a tante generazioni, ma come repertorio mi sembra superata e troppo datata.


    Nel 2019 andai a vedere un film (non mi ricordo quale) con i miei genitori e all'ingresso c'erano segnate le sale con i film che venivano proiettati e il numero di spettatori presenti al momento. La sala dove proiettavano il remake de Il Re Leone era la più piena. La prima cosa che ho detto è stata "Ma veramente vogliamo tornare indietro di 25 anni?". Non ho nulla contro chi ci è andato a vederlo, ma Il Re Leone l'hanno già fatto e se dobbiamo farlo vedere ai bambini d'oggi, meglio far vedere l'originale. La stessa cosa dico per quando mi è capitato di vedere qualche scena del remake de Il Libro della Giungla in tv: mi sembrava inutile e ripetitivo. Idem La Sirenetta che hanno trasmesso in tv martedì scorso (che non ho visto) o Biancaneve, che ci sarà al cinema e peraltro è finita al centro di una polemica riguardo al politicamente corretto, ma questo è un altro argomento di cui non voglio parlare.


    Quello che voglio dire non è che io sono contro la Disney e che non me ne importa più di tanto, ma che fare questi remake mi sembra un'idea inutile e stare a rigirare sulla stessa minestra. Al giorno d'oggi un Re Leone, una Biancaneve o una Sirenetta (che peraltro sono i primi cartoni che ho visto) non troverebbero spazio nei repertori contemporanei. Per me un remake in 3D di Biancaneve, che io considero uno dei più ben fatti, soprattutto nel disegno, sarebbe come Lo Hobbit di Peter Jackson: quando l'abbiamo visto io e mio padre abbiamo subito detto che era un film appartenente a generi e stili ormai datati. E infatti a me Il Signore degli Anelli piace, ma non mi dà più le stesse emozioni di 20 anni fa.


    Ditemi le vostre opinioni e vi ringrazio in anticipo sia per le risposte sia per il piacere di scrivere un post in cui posso condividere una delle mie passioni su questo forum.

  • Premetto che io vedo ancora volentieri film e cartoni datati, che possono regalare grandi emozioni anche se gli occhi li percepiscono come "antichi". Concordo con l'assurdità di fare tutti questi sequel, mi sembra indice di una grande mancanza di idee e di voler fare soldi facili con storie già tanto amate dal pubblico... sarebbe bello vedere un po' di prodotti davvero nuovi!

    Comunque, effettivamente, Mufasa è un prodotto di bassa qualità, non se ne sentiva l'esigenza.

  • ma Il Re Leone l'hanno già fatto e se dobbiamo farlo vedere ai bambini d'oggi, meglio far vedere l'originale.

    Sono d'accordo su questo. Io poi forse sono un po' nostalgica sul tema, perché i classici Disney (cartoni) hanno permeato la mia infanzia, e se li rivedo ora provo ancora la stessa emozione. Perciò trovo un po' "offensivo" che li si rifaccia e stravolga, per me gli unici resteranno gli originali, e così li voglio ricordare. Capisco che vengano fatti per esigenze di audience, di introiti, per creare hype e riportare in primo piano storie che hanno emozionato generazioni. Però a me dispiace, perché quando si parla di Re Leone, Cenerentola, La Bella Addormentata, ecc. sarebbe bello che questi titoli riportassero alla memoria quell'unico grande film (al di là di quanto possa piacere o non piacere), annullando gli stacchi generazionali.

    Che poi le tematiche trattate e i punti di vista, i ruoli sociali, gli stereotipi siano sorpassati e lontani dalle nuove generazioni, è abbastanza vero e oggettivo, quindi un bambino del 2025 li guarderà attraverso filtri diversi rispetto a come li guardavamo noi da piccoli (noi che ora siamo nella fascia 30-40). Ma questo è un altro discorso - molto ampio e interessante - e che se ci pensi vale per qualsiasi film o stile cinematografico (e letterario): se mi rivedo ora un film con Marilyn Monroe, o comunque un film anni '50, difficilmente mi sentirò rappresentata come donna, ma lo prendo per ciò che è: un'opera creativa inserita nel contesto socio culturale del tempo, un pezzo di storia, lo stralcio di un'epoca. Punto. Da qui il mio personale dissenso nei confronti di quelle rivisitazioni forzatamente politically correct dei suddetti cartoni, o comunque le critiche mosse a quei cartoni in termini di cattivi insegnamenti a bambini o imposizione di modelli non più al passo con i tempi: quei cartoni sono stati fatti in determinati momenti storici e ha senso che li rispecchino, perché stravolgerli? Ci sono cartoni nuovi che giustamente sono più vicini alla sensibilità e ai problemi di oggi, si veda ad esempio Inside Out. I classici Disney lasciamoli riposare in pace e trattiamoli come preziosi tesori ai quali ogni bimbo o adulto possa attingere, o farne a meno.

    Personalmente ho visto pochissimi remake (solo di recente La Sirenetta, amo molto la colonna sonora), e non ho visto nessun sequel. Quando hanno iniziato a farli, probabilmente, ero già in un'età in cui non mi interessavano molto, e ora non li guardo perché voglio tenermi quel finale della storia che già conosco. Un po' smielato e assai inverosimile magari, ma di fiction si tratta, anzi di fiaba... ed è bello che sia così.

  • Premetto che io vedo ancora volentieri film e cartoni datati, che possono regalare grandi emozioni anche se gli occhi li percepiscono come "antichi".

    Concordo. Anch'io li guardo e, anzi, ho scoperto, un po' per caso o tramite la mia famiglia, tantissimi film di una volta che, al giorno d'oggi, sarebbero improponibili. Persino il cinema muto che mio padre mi ha fatto vedere a 14 anni. Infatti, io in adolescenza, non per vantarmi, guardavo film che molti ragazzi della mia età non si sognavano neanche di guardare e che mi hanno regalato tante emozioni, sia guardandoli, studiandoli e riguardandoli tempo dopo, perché i film che i veri amanti del cinema considerano "immortali" possono regalare tante nuove emozioni a tante generazioni di spettatori.

    L'unico pizzico di dispiacere era appunto che, proprio perché erano non dico datati, ma fatti in un modo datato, mi rendevo poi conto, quando volevo scrivere o inventare storie ispirate a quei film, che non potevo elaborarli. I modi di fare di allora erano quelli e non quelli di oggi.

  • trovo un po' "offensivo" che li si rifaccia e stravolga, per me gli unici resteranno gli originali, e così li voglio ricordare. Capisco che vengano fatti per esigenze di audience, di introiti, per creare hype e riportare in primo piano storie che hanno emozionato generazioni. Però a me dispiace, perché quando si parla di Re Leone, Cenerentola, La Bella Addormentata, ecc. sarebbe bello che questi titoli riportassero alla memoria quell'unico grande film (al di là di quanto possa piacere o non piacere), annullando gli stacchi generazionali.

    Anche per me restano migliori gli originali. La stessa cosa direi per Il Gattopardo, che è un capolavoro del cinema italiano e mondiale, oltre che della letteratura. Proprio per questo, però, io non avrei fatto la serie TV che stanno facendo su Netflix (che io non ho) e che, da quel che so, non sta avendo successo. Il motivo mi pare un po' troppo ovvio: Il Gattopardo è un successo ineguagliabile e direi fin troppo incontrastabile, quindi una serie TV o un remake sarebbe, secondo me, uno spreco.

  • Anche per me restano migliori gli originali. La stessa cosa direi per Il Gattopardo, che è un capolavoro del cinema italiano e mondiale, oltre che della letteratura. Proprio per questo, però, io non avrei fatto la serie TV che stanno facendo su Netflix (che io non ho) e che, da quel che so, non sta avendo successo. Il motivo mi pare un po' troppo ovvio: Il Gattopardo è un successo ineguagliabile e direi fin troppo incontrastabile, quindi una serie TV o un remake sarebbe, secondo me, uno spreco.

    Il gattopardo di Netflix è recitato da Boris e cambia così tanto rispetto al romanzo che tanto valeva fare una serie con un altro titolo e altri nomi dei personaggi.

    Il cinema hollywoodiano è in piena crisi, sforna solo sequel e remake perché non ha più idee né voglia di rischiare, si vede dal fatto che quest'anno nei primi tre mesi non ha ottenuto ancora alcun grande incasso (il film più visto dell'anno è cinese; il film americano più visto è lo sciapo Capitan America 4, che comunque non è rientrato nei costi) e che quest'anno agli Oscar erano candidati solo film indipendenti, peraltro non di eccelsa qualità (Flow però è davvero bello e si presta a molte interpretazioni).

  • Parto col dirvi subito che non è uno di quei classici discorsi da nostalgico che dice che non è più come prima.

    Cosa sulla quale, secondo me, non ci sarebbe nulla di male, dato che è condiviso da tutti, critici e pubblico, il parere che non stiamo vivendo un'epoca d'oro del cinema e che l'epoca d'oro l'abbiamo lasciata alle spalle.

    Il cinema hollywoodiano è in piena crisi, sforna solo sequel e remake perché non ha più idee né voglia di rischiare.

    Basti vedere che condizioni limitative i premi (gli Oscar, per esempio) e un certo tipo di critica impongono ai produttori sulla base della diversity, equality, inclusion. Come dire, le preoccupazioni di quel mondo oramai sono diventate altre.

  • Basti vedere che condizioni limitative i premi (gli Oscar, per esempio) e un certo tipo di critica impongono ai produttori sulla base della diversity, equality, inclusion. Come dire, le preoccupazioni di quel mondo oramai sono diventate altre.

    Questo lo noti anche da quei film e serie "inclusivi" che ricevono recensioni spesso altissime da parte dei critici, ma diventano subito dei flop e spesso vengono ridicolizzati nei meme dal pubblico perché evidentemente brutti o improbabili o involontariamente comici.

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