E' giusto rimandare un problema per viversi la coppia?

  • Ciao a tutti. Di solito frequento la sezione "ansia" perché ne soffro parecchio e per diversi mesi ho fatto anche psicoterapia.


    Vi scrivo per chiedervi un consiglio sulla mia relazione. Vi chiedo, se possibile, un po' di comprensione, perché mi rendo conto che avere 22 anni e pensare già a queste cose forse è prematuro e dovrei lasciar perdere. Non ci riesco.


    Sono fidanzata da due anni con un ragazzo che amo moltissimo, che ha 3 anni più di me. È un ragazzo con la testa sulle spalle, nonostante alcune vicissitudini familiari infelici. È sempre sorridente, positivo, in gamba, determinato, ispira familiarità e comprensione...


    Il nodo della questione è che io sento di non voler figli. È una sensazione che ho da sempre e che credo non cambierà mai... o almeno non finché non avrò risolto i miei problemi con l'ansia. Lui, invece, vuole dei figli, e io lo immagino perfettamente come padre. È l'uomo che chiunque vorrebbe al proprio fianco, di una dolcezza infinita. Mi sento in colpa ogni volta che penso che gli toglierei la possibilità di avere una famiglia, e ancora più in colpa quando immagino che tra noi, prima o poi, ci sarà un capolinea che stiamo semplicemente rimandando.


    Ne abbiamo parlato spesso e puntualmente lui mi dice di vivere la relazione giorno per giorno, di godere del presente e trarne tutta la felicità possibile. Io non riesco a vederla così e, a tratti, trovo questo ragionamento egoistico. Non voglio finire come quelle coppie che, dopo 10 anni, si trovano al punto di partenza perché non hanno avuto la forza di cambiare rotta quando sapevano già dove stavano andando.


    La maternità mi sembra lontana e non fa per me... e non so se sia giusto pensare che lui possa cambiare idea. Voi cosa ne pensate? Sono molto giovane, ma mi faccio tanti pensieri, lo so.

  • Mi meraviglierei se una persona ansiosa riuscisse a guardare alla maternità con tranquillità. Non sarebbe ansiosa!

    Mi meraviglierei se un depresso riuscisse a vedere l'opportunità di un domani. Non sarebbe depresso.


    Al netto dell'ansia, una coppia va costruita giorno per giorno, vanno fatte esperienze e bisogna crescere e maturare insieme. Niente esclude che riuscirete a trovare la vostra quadra. Poi, i figli mica vengono solo perché si vogliono, chissà se "funzionate"....

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Ciao io a 22 anni avevo la tua stessa mentalità, e come te sono una persona molto ansiosa, ora ho 33 anni e mi ritrovo non dico a volere un figlio perché mi spaventa, ma magari a valutare che forse non è un'idea così malvagia.

    Il pensiero da "non lo vorrò mai" si è spostato in "chissà forse potrei" che magari non è un si, ma è comunque un non escludere totalmente l'idea. Dico solo che crescendo si acquista una maturità diversa, e sei ancora molto giovane secondo me per pensare così in là con gli anni.

  • Ciao io a 22 anni avevo la tua stessa mentalità, e come te sono una persona molto ansiosa, ora ho 33 anni e mi ritrovo non dico a volere un figlio perché mi spaventa, ma magari a valutare che forse non è un'idea così malvagia.

    Il pensiero da "non lo vorrò mai" si è spostato in "chissà forse potrei" che magari non è un si, ma è comunque un non escludere totalmente l'idea. Dico solo che crescendo si acquista una maturità diversa, e sei ancora molto giovane secondo me per pensare così in là con gli anni.

    Condivido, anch'io a quell'età escludevo proprio l'idea, ora nei miei 30 inoltrati provo senso di fallimento e tristezza quando mi passa davanti una famiglia con bambini.

  • Sei giovane, se non hai avuto a che fare spesso con i bambini, potresti fare qualche lavoretto che ti metta a contatto con loro, tipo baby-sitter, magari ti sblocca qualcosa. A volte si ha rifiuto/paura di ciò che non si conosce. Ma non so se possa essere il tuo caso.

  • La maternità mi sembra lontana e non fa per me... e non so se sia giusto pensare che lui possa cambiare idea. Voi cosa ne pensate? Sono molto giovane, ma mi faccio tanti pensieri, lo so

    Sei tanto giovane, alla tua età certe scelte difficilmente sono definitive (coppia, maternità, lavoro....tutto).

    Pensa al presente, se vorrai potrai riscrivere 1000 volte la tua vita.

  • La chiave del tuo racconto sta nell'arrivare a capire se non vuoi figli per davvero, oppure potresti desiderarli ma per protezione ad altri motivi secondari ti precludi ciò.

    Altre persone fanno lo stesso ragionamento su tanti altri ambiti, ad esempio "voglio essere single", oppure dentro di me mi piacerebbe avere una relazione, ma rimango single perchè non riesco a conciliare altre mie problematiche con la vita di coppia.


    Questo deduce un invito ad individuare e col tempo risolvere questi "disagi".

    Questo potresti iniziare a farlo adesso, ed in futuro capire il tuo vero intento.


    Ti ricordo inoltre che il procreare non dev'essere necessariamente il punto di arrivo di una coppia.

  • Durante gli anni si cambiano idee su tutto. Anche se non accadesse, fa bene il tuo ragazzo a pensare giorno per giorno.

    Sono cosciente che negli anni tante idee possano cambiare...mi trasmette non poche agitazioni questo tema, perchè -forse esagero- ma sento che questo argomento possa essere un elemento di separazione per me ed il mio fidanzato. Dovrei invece sentirlo come un passo ulteriore della coppia? Gigione qui mi fa riflettere su di un altro punto tanto interessante.

    La chiave del tuo racconto sta nell'arrivare a capire se non vuoi figli per davvero, oppure potresti desiderarli ma per protezione ad altri motivi secondari ti precludi ciò.

    Ti ricordo inoltre che il procreare non dev'essere necessariamente il punto di arrivo di una coppia.

    Ci sono sicuramente motivi interiori che mi limitano nell'immaginarmi mamma.. ho avuto proprio una infanzia e tuttora vivo con dei genitori la cui ansia la fa da padrona in tutto e quindi anche io ho questa forma mentis.

    E questo mi spaventa, mi spaventa che ci sono davvero tanti nodi interiori da sciogliere. Più di tutto, non vorrei assolutamente essere un genitore come quelli che ho (e questo pensiero mi rende molto triste).

    Ciao io a 22 anni avevo la tua stessa mentalità, e come te sono una persona molto ansiosa, ora ho 33 anni e mi ritrovo non dico a volere un figlio perché mi spaventa, ma magari a valutare che forse non è un'idea così malvagia.

    Il pensiero da "non lo vorrò mai" si è spostato in "chissà forse potrei" che magari non è un si, ma è comunque un non escludere totalmente l'idea. Dico solo che crescendo si acquista una maturità diversa, e sei ancora molto giovane secondo me per pensare così in là con gli anni.

    Vorrei trasmetterti a parole quello che sento quando leggo 'chissà se funzionate'. Io penso che con un ragazzo come quello che ho, è davvero difficile che la relazione non funzioni, lui è una persona eccezionale. Spesso sento di essere io la parte problematica della coppia. Ma forse sono solo paranoie.

    Colgo l'occasione per ringraziare di cuore tutti voi che mi avete dato una risposta ed un parere. Purtroppo tra l'università e quel poco di vita sociale ho modo di rispondere per bene quando posso. Un abbraccio a tutti.

  • Ciao, quanta tenerezza il tuo thread.


    In tutta la mia vita, ho pensato alla possibilità di diventare madre solo per una manciata di mesi, quando vedevo il mio ex dei tempi dell'università (quindi avevo circa la tua età) giocare con la nipotina. Ma erano pensieri rivolti al bene che volevo a lui ("dargli un figlio").

    Poi più nulla, e ho sempre messo in chiaro questo aspetto nelle relazioni che ho avuto dopo, senza fatica.


    Ho 36 anni adesso e non ho mai avuto un rimorso, ho lavorato a contatto con tanti bambini e ne ho un bel ricordo. Ma, io, Bluefox, non ho istinto materno, sono serena nel non aver procreato, non sento mi manchi nulla rispetto a questo.


    Credo che l'ansia ingigantisca tutto, ma di base solo tu conosci il tuo sentire.


    Detto ciò, sei (siete) davvero molto giovani e l'ansia ti fa buttare le mani avanti.


    La stai guardando con un terapeuta?

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