Ahahah tu e Giuseppe siete gli unici che quando le sparo mi prendete sul serio (e infatti le sparo sempre in risposta ai vostri post). Ma io sono fuori come un balcone ovviamente
Cosa buona e giusta.
Sai che noia altrimenti?!
Ahahah tu e Giuseppe siete gli unici che quando le sparo mi prendete sul serio (e infatti le sparo sempre in risposta ai vostri post). Ma io sono fuori come un balcone ovviamente
Cosa buona e giusta.
Sai che noia altrimenti?!
A me, da giovanissima, un ragazzo voleva che non uscissi più con le mie amiche. Sosteneva che non ne avevo bisogno, che per qualsiasi cosa c'era lui per me. Ho provato a dissuaderlo da questo suo pensiero, ma nulla da fare. Non mi ha mai alzato la voce o messo le mani addosso, ma io ho percepito questo "campanellino" e ho smesso subito di vederlo.
Per quello che penso io, chi mi impedisce il mio essere non fa per me.
C'è da precisare che questo tipo di atteggiamento possessivo, morboso, di molti uomini delle società di oggi nei confronti delle "loro" donne, è quanto di più estraneo si possa immaginare alle società patriarcali di una volta.
Ho visto una volta un video di una comunità ebraica di New York, ultraortodossa e ultrareligiosa, di quelle dove gli uomini passano tutta la giornata a studiare i testi sacri, dove ovviamente tutti si sposano giovanissimi, uomini e donne. Fatto questo, ossia il matrimonio, le due comunità vengono divise subito: i mariti con i mariti, le donne con le donne. Questo per evitare promiscuità e tentazioni, e rischi di tradimenti. Ma vale anche per mariti e mogli! Marito e moglie si possono vedere solo a casa, fuori sono separati come da un muro!
E nelle società dei nostri nonni era lo stesso, in modo molto meno estremo: i mariti fuori da casa in osteria con gli altri uomini (tutti uomini, in osteria quando entrava una donna era un evento), le donne tra di loro a fare uncinetto o tutt'al più al caffè, con l'80% di donne (al caffè qualche uomo c'era).
Quindi questa visione dell'uomo "patriarca" che controlla tutto della propria donna e addirittura la costringe ad abbandonare la propria vita perché la vuole sempre accanto a sé, è falsa. Quel comportamento è figlio dell'individualismo moderno, dove ognuno vuole tutto per sé. Le società patriarcali agivano diversamente, ed erano più attive a evitare "contaminazioni", promiscuità, miscugli. Molto diverso da quello che vogliono farci credere i mass media.
Ho visto una volta un video di una comunità ebraica di New York, ultraortodossa e ultrareligiosa, di quelle dove gli uomini passano tutta la giornata a studiare i testi sacri, dove ovviamente tutti si sposano giovanissimi, uomini e donne. Fatto questo, ossia il matrimonio, le due comunità vengono divise subito: i mariti con i mariti, le donne con le donne. Questo per evitare promiscuità e tentazioni, e rischi di tradimenti. Ma vale anche per mariti e mogli! Marito e moglie si possono vedere solo a casa, fuori sono separati come da un muro!
Che io sappia (sentito dire da una donna ebrea), nel caso di tradimento vale il discorso "due pesi due misure". Atto sempre deprecabile a livello ufficiale, ma nel caso in cui è l'uomo a tradire è poi tollerato a livello "sociale", nel caso della donna invece tale tolleranza non c'è. Ora non ricordo di preciso quali fossero le conseguenze di ciò nell'ambito della loro tradizione religiosa, ma ricordo molto bene (e questo mi fece storcere il naso), che lei era estremamente d'accordo con questa differenza di giudizio perché la donna ha più responsabilità, etc.
A mio avviso, non sarà mai la regola morale che viene seguita supinamente e acriticamente a dare coscienza all' essere umano e quindi a cambiare i suoi istinti, laddove questi vi siano, tutt'al più la regola morale crea degli argini. Per dirla con Kant, è la morale dentro di noi a fare la differenza, quella al di fuori è utile relativamente. Magari nelle religioni ultraortodosse i tradimenti accadono meno perché la repressione è più forte, però, in linea di principio, tornando alla "società dei nostri nonni" che aveva un'impronta simile, supponendo un tradimento, si verifica probabilmente una disparità: Se lo fa la donna è il male, se lo fa l'uomo è perdonabile.
Ma il Cristo era talmente moderno che già duemila anni fa se ne usciva così "Neppure io ti condanno". Questo non giustifica ovviamente il tradimento, né il "peccato" (virgoletto perché non credo nell'esistenza di un peccare in senso stretto), però nel suo messaggio (rivoluzionario), a ben vedere tutti questi contenitori cadono. Quindi:
Quel comportamento è figlio dell'individualismo moderno, dove ognuno vuole tutto per sé. Le società patriarcali agivano diversamente, ed erano più attive a evitare "contaminazioni", promiscuità, miscugli. Molto diverso da quello che vogliono farci credere i mass media.
Assolutamente d'accordo con la frase che ho evidenziato in grassetto. Ma le società patriarcali avevano anche una certa ipocrisia dal punto di vista di cui sopra e non perché fosse "patriarcato", poteva essere anche il matriarcato, semplicemente qualunque sistema sociale non elimina ciò che è insito nell'uomo, o ciò che l'uomo da solo non ha compreso. E', come si suol dire, una coperta corta se l'intento è quello di un'umanità che si ama e si rispetta di più.
Quindi questa visione dell'uomo "patriarca" che controlla tutto della propria donna e addirittura la costringe ad abbandonare la propria vita perché la vuole sempre accanto a sé, è falsa. Quel comportamento è figlio dell'individualismo moderno, dove ognuno vuole tutto per sé. Le società patriarcali agivano diversamente, ed erano più attive a evitare "contaminazioni", promiscuità, miscugli. Molto diverso da quello che vogliono farci credere i mass media.
Non ci vedo molta differenza, sinceramente: obbligare la moglie a frequentare solo luoghi "da donne" è uguale a volerla controllare in tutto e per tutto. Anche perché questo precludeva l'accesso a certe professioni, alla politica, eccetera.
Infatti, ad oggi, nel paese dove vivo (Belgio), queste tendenze segregazioniste ci sono nelle comunità immigrate più patriarcali, come quelle musulmane: la donna non può andare dal medico uomo, non può stringergli la mano, in tanti quartieri vedi in giro solo uomini e pochissime donne.
Se vuoi, la possessività occidentale moderna è un po' più contorta (della serie, vai dove vuoi, ma poi ti controllo il cellulare), ma alla radice mi sembra proprio una cosa simile a quella patriarcale classica (vai dove dico io, ovvero lontano dalle tentazioni).
Che io sappia (sentito dire da una donna ebrea), nel caso di tradimento vale il discorso "due pesi due misure". Atto sempre deprecabile a livello ufficiale, ma nel caso in cui è l'uomo a tradire è poi tollerato a livello "sociale", nel caso della donna invece tale tolleranza non c'è.
Direi che anche a casa nostra il sentire comune almeno fino a qualche tempo fa era identico.
Non ci vedo molta differenza, sinceramente: obbligare la moglie a frequentare solo luoghi "da donne" è uguale a volerla controllare in tutto e per tutto. Anche perché questo precludeva l'accesso a certe professioni, alla politica, eccetera.
Infatti, ad oggi, nel paese dove vivo (Belgio), queste tendenze segregazioniste ci sono nelle comunità immigrate più patriarcali, come quelle musulmane: la donna non può andare dal medico uomo, non può stringergli la mano, in tanti quartieri vedi in giro solo uomini e pochissime donne.
Se vuoi, la possessività occidentale moderna è un po' più contorta (della serie, vai dove vuoi, ma poi ti controllo il cellulare), ma alla radice mi sembra proprio una cosa simile a quella patriarcale classica (vai dove dico io, ovvero lontano dalle tentazioni).
Si può ritenere ingiusto questo trattamento, ma è una condizione uguale per entrambi i sessi. "Segregazione" e controllo da ambo le parti. Poi il doppio standard, la doppia morale ci sarà anche per altri aspetti come dice Juniz (come il tradimento), ma io mi riferivo solo all'aspetto quotidiano del controllo. Siamo noi che vediamo discriminazioni ovunque. Loro le vivono come regole che vanno rispettate, da entrambe le parti.
Ma il Cristo era talmente moderno che già duemila anni fa se ne usciva così "Neppure io ti condanno". Questo non giustifica ovviamente il tradimento, né il "peccato" (virgoletto perché non credo nell'esistenza di un peccare in senso stretto), però nel suo messaggio (rivoluzionario), a ben vedere tutti questi contenitori cadono.
Gesù non la condanna in quel momento ma non significa che non la condanna in assoluto. Tutti sanno che saranno sottoposti ad un giudizio, anche l'adultera, prima o poi. Il non condannarla significa darle una seconda possibilità, non è un salvacondotto. Infatti le dice anche "Va' e non peccare più".
Ma il Cristo era talmente moderno che già duemila anni fa se ne usciva così "Neppure io ti condanno"
Il cristo è oltre tutto... oltre la nostra minima morale... e io non sono credente... al più sperante.
Se vuoi la possessività occidentale moderna è un po' più contorta
In una società patriarcale d'altri tempi, o in una comunità religiosa come può essere quella islamica ai giorni nostri, la donna vive questa possessività come protezione e non solamente come possessività, ed è parte attiva nel tramandarla.
In tal senso il femminismo (quello originario) squarciando il velo ha risvegliato dall'ottundimento in cui versava la società da secoli.
Oggi noi vediamo un esercizio di potere e possesso dell'uomo sulla donna (nel patriarcato come nell'islam), ma come sistema si regge solo se una delle parti (la donna) pensa di trarne vantaggio. Maggior parte delle donne musulmane non si sentono oppresse (tranne quando vogliono abbracciare lo stile di vita occidentale) ma per loro è la normalità.
Che poi, gratta gratta, questi costumi sociali nascono sulla base di paure ed impulsi ancestrali, sono il retaggio di un nostro passato primitivo. Quando l'essere umano non possedeva una scienza e non sapeva che non lavarsi accuratamente le mani equivaleva al rischio di contaminazione od infezione: ecco che nasce una religione con tutti i vari riti purificatori in modo che imparando la regola impari anche una cosa utile (rituali che sono ancora fortemente sentiti dagli estremisti o gli ultraortodossi). Quando non c'era modo di sapere di chi fosse la paternità ed era necessaria una regolazione sessuale, il patriarcato funzionò da argine.
Un vestito che fu utile all'umanità in assenza di altro che fosse più all'avanguardia, ma oggi a mio modesto avviso consunto, visto che siamo capaci di evitare gravidanze e di sostenerci senza dover stabilire un contratto matrimoniale.
Che poi si stia avanzando verso un materialismo e un individualismo suicida è un altro discorso.
Non ne sono consapevoli perché sanno perfettamente che lo stesso comportamento viene messo in atto anche da molte loro amiche nei confronti dei loro fidanzati. Sono comportamenti morbosi e patologici che dipendono dall'equilibrio della persona e non c'entrano niente col patriarcato.
E le loro amiche da dove lo prendono questo comportamento? Dalla fata turchina?
Lo prendono dalla società. E la società è patriarcale.
Lo respirano in famiglia, nei discorsi della gente, dalla tv, sui social...ovunque.
Secondo te perchè la Cortellesi ha fatto il film C'è ancora domani? Perchè qui in Italia il patriarcato è morto?
Lo hai sentito il monologo che ha fatto in tv al David di Donatello del 2018?
Io ho letto vari libri al riguardo, e se non hai coscienza di ciò che affermi ti consiglio di approfondire di più l'argomento.
Tantissime donne sono vittima della visione patriarcale della vita, perchè il patriarcato è stato inculcato soprattutto a loro.
Le donne sono state portate a giudicarsi a vicenda per come si vestono, per come parlano, per i costumi sessuali, se sono troppo sobrie o troppo poco, se sono brutte o troppo belle, troppo vistose o appariscenti, troppo tutto... Questo negli uomini non succede. Ed è per questo che gli ambienti di lavoro a maggioranza femminile sono di difficile gestione.
Ti esorto ad andare nei forum dove trattano anche di gossip... ad esempio l'ultimo caso è la faccenda dei figli di Brad Pitt che non vogliono vedere il padre.
Tantissime donne a dare addosso alla Jolie, manco fosse una che conoscono intimamente, perchè sicuramente la colpa è di lei che mette su i figli.
Nonostante lui abbia ammesso di essere un alcolista e di aver picchiato i figli, nonostante una sentenza di tribunale, nonostante i figli non vogliano neppure il suo cognome.
Eppure la colpa dev'essere della Jolie.
Oppure di quando parlavano della missione spaziale di Samanta Cristoforetti e la criticavano per i capelli in disordine e per il fatto che aveva lasciato i figli a casa da soli per mesi.... Manco se ne fosse andata a fare un viaggio di piacere alle Seychelles! Siamo nel 2024, eppure si devono ancora sentire ste robe!
Senza parlare che si è dimessa dalla nostra aeronautica perchè silurata in favore di un uomo probabilmente raccomandato. E ovviamente l'anno subito assunta all'ESA.
Senza parlare della musica RAP e TRAP ascoltata da milioni di ragazzini, che parla di violenza verbale o fisica verso le donne, classificandole come pu@@ane, ecc....
E di questi esempi te ne potrei citare a milioni. Poi mi vieni a dire che il patriarcato non esiste più???
Dai su!
Poi mi vieni a dire che il patriarcato non esiste più???
Questo video ti può aiutare a capire la differenza tra patriarcato a maschilismo.
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