"Passività" delle ragazze

  • Se per mezze nude si intende una minigonna e un ombelico di fuori come Raffaella Carrà negli anni 70, mia figlia più giovane ha qualche foto del genere su un social, ma spero non si intendesse questo :)

    Eh, lì il livello di cosa si intende per "mezze nude" è soggettivo, ma nemmeno io sono per un ritorno a costumi di vestiario medievali. Viva la libertà! Per me potrebbero vestirsi meno coperti anche i maschi, che spesso vedo con camicie "abbottonate a morte" anche in pieno luglio. Mi viene caldo solo a guardarli.


    Forse si intende provocanti, ma non vedo nulla di male nell'essere provocanti. Significa non essere condizionati da vergogne culturali. Non è piacevole essere condizionati: io, ad esempio, mi sono vestita come una "suora" per anni proprio a causa di questi condizionamenti.

  • E' senz'altro vero che molte persone, uomini e donne, a seguito di esperienze negative personali possono sviluppare sentimenti di rancore o generalizzazioni verso l'altro genere, ma ritengo sia estremamente importante distinguere tra le reazioni individuali e quelle che sono invece le posizioni di un movimento come il femminismo che, nella sua essenza, non promuove l'odio verso gli uomini, ma mira piuttosto alla parità e alla giustizia sociale per le donne. Come hai detto, è innegabile che possano esserci persone che sfruttano certi ideali per soddisfare bisogni personali, o che reagiscono in modo esagerato per motivazioni proprie, ma ciò non implica che il femminismo nel suo insieme abbia come obiettivo il disprezzo degli uomini. E' necessario a mio avviso che episodi isolati e frange margianli non vengano prese a rappresentazione dell'intero movimento o distorcano la percezione di quello che è il vero obiettivo.


    Alla fine del discorso, come hai giustamente scritto, dovrebbe trattarsi proprio di evitare generalizzazioni, cercando per quanto possibile di fare in modo che i vissuti, le emozioni e le convinzioni personali non inquinino il confronto.

  • Cioè, stai affermando che sui social o addirittura a scuola si fatichi a trovare una donna "vestita"? Anche volendo fare la tara alle tue solite iperboli, direi proprio che sei decisamente fuori strada.

    Sì, ovviamente è una iperbole, ma il significato nascosto si riflette nella società. Ci sono persino scuole che sono state costrette a inserire il dress-code per evitare "disordini" legati all'abbigliamento troppo audace di ragazzine.


    Ovviamente non sono tutti così estremi, ma se prendo l'account social tarato sul 25enne e e scorro, saltando tutte le "professioniste", mi passano comunque davanti una marea di foto di persone normali che riconosco come tali solo perché lo sfondo non è professionale o perché conosco la persona e so che non lo fa di mestiere. La stessa cosa si può dire nei locali, specie quelli frequentati soprattutto dai giovani.


    Anche semplicemente ascoltando conversazioni casuali per strada, si possono sentire frasi come "tutti gli uomini sono dei po**i". Queste affermazioni sono sgradevoli quanto dire "tutte le donne sono p****ne".


    Ci sono sempre persone frustrate e incattivite che, per ragioni e incapacità personali, sfruttano un'ideologia senza onestà intellettuale, ma solo per soddisfazione egoistica o convenienza legata a vicende personali: "tirare l'acqua al proprio mulino".

    Più o meno è così, Sì. Almeno queste sono le persone che poi vengono "raccattate" dalle affermazioni estreme e polarizzanti come quelle che ancora echeggiano e vengono rinnovate dal padre della Cecchettin.


    Questo fa parte della natura umana, sia maschile che femminile. Esiste anche l'indottrinamento, perché a volte si viene educati da certi individui.

    Ed è un indottrinamento commerciale che porta a giri d'affari (diretti e indiretti) miliardari.


    In ogni caso, già prevedo come andrà questo confronto.

    Andrà che devo necessariamente smettere di rispondere.


    Perché io l'ho visto succedere in casa mia dopo il divorzio dei miei e ho dovuto letteralmente lottare per salvare mio papà da mia mamma, prendendomi io i "colpi" perché "osavo" essere neutrale.

    Ti capisco.


    Confermo anche che mia mamma è una persona con difficoltà sociali ed educative. Infatti, non ha nemmeno amicizie, quindi non è stata in grado di ricostruirsi una nuova relazione dopo la separazione e ha finito per disprezzare l'uva (gli uomini) come nella favola della volpe e l'uva.

    Ma infatti non è nemmeno colpa sua. Lei ha le sue responsabilità in quanto è una persona adulta, ma le "colpe" peggiori sono in carico a chi non vive situazioni di questo tipo, a chi magari ha una educazione abbastanza eterogenea e nonostante questo si polarizza (per non si sa quale motivo) alimentando il clima di odio che poi porta direttamente o indirettamente alle tragedie.


    Non è tua madre il problema più grave, sono le altre persone che la incoraggiano e le foraggiano argomenti per continuare su quella strada, invece che farle vedere la situazione in modo più equilibrato. Succede anche qui, figurati all'esterno nel privato.


    Garden neppure Io ho amiche mezze nude, forse siamo rimaste intrappolate nella bolla spaziotemporale di un convento delle orsoline negli anni '50.

    E' una questione generazionale, Sì.


    Se per mezze nude si intende una minigonna e un ombelico di fuori come Raffaella Carrà negli anni 70, mia figlia più giovane ha qualche foto del genere su un social, ma spero non si intendesse questo :)

    No, assolutamente. Una può vestirsi sexy come e quando le pare.

    Il problema si pone quando viene superata la soglia dell'opportunità. Lo si capisce per evidenza naturale che un c∙∙o completamente nudo con un'aforismo scritto di fianco non è filosofia.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • ma ciò non implica che il femminismo nel suo insieme abbia come obiettivo il disprezzo degli uomini. E' necessario a mio avviso che episodi isolati e frange margianli non vengano prese a rappresentazione dell'intero movimento o distorcano la percezione di quello che è il vero obiettivo.


    Alla fine del discorso, come hai giustamente scritto, dovrebbe trattarsi proprio di evitare generalizzazioni, cercando per quanto possibile di fare in modo che i vissuti, le emozioni e le convinzioni personali non inquinino il confronto.

    Il femminismo ha sicuramente le sue ragioni. Sono io la prima ad aver subito sulla mia pelle condizionamenti bigotti e discriminatori verso il genere femminile, quindi lo so benissimo.


    Perfino una parte della mia personalità, il "vichingo peloso", si è sviluppata in contrapposizione a tali condizionamenti: "Se le donne sono inferiori, allora divento un maschio". Ho passato una vita a impegnarmi nello sviluppare doti tipicamente maschili, come reazione "meccanica".

    Alla fine del discorso, come hai giustamente scritto, dovrebbe trattarsi proprio di evitare generalizzazioni, cercando per quanto possibile di fare in modo che i vissuti, le emozioni e le convinzioni personali non inquinino il confronto.

    Sì, e questa è una delle cose più difficili in assoluto, da entrambe le parti, perché ognuno ha subito le ferite tipiche del proprio genere. Proprio per questo, però, non andrebbero negate le ferite sull'altro fronte.

    E' necessario a mio avviso che episodi isolati e frange margianli non vengano prese a rappresentazione dell'intero movimento o distorcano la percezione di quello che è il vero obiettivo.

    Certo, ma va riconosciuta la presenza e i danni che può causare, perché, purtroppo, essendo umani e non rettili, è difficile non farsi influenzare dai sentimenti legati al vissuto personale o accorgersi quando ciò sta accadendo.

  • Sì, ovviamente è una iperbole, ma il significato nascosto si riflette nella società. Ci sono persino scuole che sono state costrette a inserire il dress-code per evitare "disordini" legati all'abbigliamento troppo audace di ragazzine.

    Alla faccia dell'iperbole. A parte che si tratta di qualche caso isolato tra i quasi 3000 istituti medi e superiori che esistono in Italia, la motivazione è soprattutto quella di minimizzare le differenze socioeconomiche tra gli alunni, non quella che indichi tu.

    Ovviamente non sono tutti così estremi, ma se prendo l'account social tarato sul 25enne e e scorro, saltando tutte le "professioniste", mi passano comunque davanti una marea di foto di persone normali che riconosco come tali solo perché lo sfondo non è professionale o perché conosco la persona e so che non lo fa di mestiere. La stessa cosa si può dire nei locali, specie quelli frequentati soprattutto dai giovani.

    Curioso come ogni tua singola esperienza personale (non replicabile né dimostrabile) confermi sempre precisamente ciò che affermi ma che non riesci a provare (quasi) mai concretamente. Questo è l'ennesimo esempio.

  • Curioso come ogni tua singola esperienza personale (non replicabile né dimostrabile) confermi sempre precisamente ciò che affermi ma che non riesci a provare (quasi) mai concretamente. Questo è l'ennesimo esempio.

    Di solito non faccio mai esempi personali, ma in questo caso lo citavo per dire che quello che sto dicendo è alla portata di tutti: basta andare in un locale frequentato da giovani o usare l'account social di un giovane.


    Peraltro per usanza moderna molte persone si espongono molto più sui social che dal vivo, poiché li riescono a sfruttare pose particolari o filtri. Ma non sono persone famose o professioniste dei social, sono persone qualsiasi. Chi ha un figlio giovane (meno di 30 anni) può controllare facendosi prestare il suo Instagram per 2 minuti. E' li: prendi e controlla.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Di solito non faccio mai esempi personali, ma in questo caso lo citavo per dire che quello che sto dicendo è alla portata di tutti: basta andare in un locale frequentato da giovani o usare l'account social di un giovane.


    Peraltro per usanza moderna molte persone si espongono molto più sui social che dal vivo, poiché li riescono a sfruttare pose particolari o filtri. Ma non sono persone famose o professioniste dei social, sono persone qualsiasi. Chi ha un figlio giovane (meno di 30 anni) può controllare facendosi prestare il suo Instagram per 2 minuti. E' li: prendi e controlla.

    Ma tu cosa credi, che io sia una suora di clausura? Il mondo, se permetti, lo vivo anche io oltre ad avere due figli di 19 e 16 anni, quindi direi che forse sono anche un po' più "attrezzata" di te per comprendere l'universo giovanile, e tutte le esagerazioni di cui parli, sinceramente, io non le noto affatto. Non nego che possano esserci situazioni specifiche che si ricollegano a ciò che descrivi ma, in generale, le cose sono ben diverse da come le dipingi.

  • Più o meno è così, Sì. Almeno queste sono le persone che poi vengono "raccattate" dalle affermazioni estreme e polarizzanti come quelle che ancora echeggiano e vengono rinnovate dal padre della Cecchettin.

    Lo so, perchè vedo come mia mamma reagisce a certe affermazioni della tv, io taccio perché non mi ci metto nemmeno.

    Ed è un indottrinamento commerciale che porta a giri d'affari (diretti e indiretti) miliardari.

    Come tutte le ideologie polarizzanti che sfruttano le leve emotive del singolo.


    Il concetto di leva emotiva lo avevo sentito in un video di youtube, è davvero interessante.

    Andrà che devo necessariamente smettere di rispondere.

    Hai letteralmente una passione per i thread sui problemi di coppia, che sono proprio quelli più polarizzanti su questo tema. Io, non essendo una "comare", li trovo spesso pesantissimi da seguire quando ho la testa stanca. Infatti, ho "latitato" anche sull'altro thread "caldo" attualmente in corso, anche per evitare di creare ulteriori attriti. Cerca di fare attenzione, sii più morbido nelle modalità espressive se vuoi, o resisti dal rispondere. Fermati se vedi che un dialogo si sta scaldando, sempre se lo desideri.

    Ti capisco.

    Si, e qui lo dico e qui lo smentisco: mio papà mi tocca incontrarlo di nascosto se non voglio conseguenze da parte di mia mamma, e poi anche se più lievi mi becco le conseguense da parte di mio papà che è scocciato che io lo nasconda a mia mamma, ma i "colpi" non se li becca lui, lui ormai è fuori dal gioco, sono io ad esserci ancora dentro :D santa pazienza.

    Ma infatti non è nemmeno colpa sua. Lei ha le sue responsabilità in quanto è una persona adulta, ma le "colpe" peggiori sono in carico a chi non vive situazioni di questo tipo, a chi magari ha una educazione abbastanza eterogenea e nonostante questo si polarizza (per non si sa quale motivo) alimentando il clima di odio che poi porta direttamente o indirettamente alle tragedie.


    Non è tua madre il problema più grave, sono le altre persone che la incoraggiano e le foraggiano argomenti per continuare su quella strada, invece che farle vedere la situazione in modo più equilibrato. Succede anche qui, figurati all'esterno nel privato.

    Mia madre nemmeno ci provo a farla ragionare, la pago io e non ottengo niente, non c'è apertura. Poi gliene faccio una colpa molto relativamente, anche lei non ha avuto la migliore delle istruzioni/educazioni e ha anche altri problemi.

    Lo ho scritto pure io ma di trentenni condizionate ce ne sono ancora, altrimenti io sono un paradosso esistenziale come il gatto di Schrodinger.

  • Hai letteralmente una passione per i thread sui problemi di coppia

    Quando si dice un inguaribile romantico ^^.


    Sto pensando che noi donne dovremmo lanciare un movimento femminile adatto ai tempi . Il metoo a pelle mi è assai antipatico, lo chiamerei piuttosto "nonveladiamopiú", che è anche lo slogan nonché il piano di azione. Funzionerà alla grande secondo me.

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