Ansia perenne per gli errori sul lavoro

  • Ciao a tutti, premetto che mi sono iscritta a NienteAnsia perché mi sembra il posto giusto per condividere quello che mi porto dentro da molto. Ho un lavoro che richiede molta precisione ed è molto impegnativo, ma allo stesso tempo non ho chissà quale posizione. Sono una semplice impiegata e faccio questo lavoro da relativamente poco.


    Da un po' di tempo a questa parte ho sempre, perennemente, il terrore di commettere errori sul lavoro, ma soprattutto che questi errori possano creare seri problemi per l'azienda per cui lavoro, anche a livello economico. Lavoro con i numeri e, purtroppo, l'errore, a causa anche dei continui e perenni cambiamenti di tutto, è davvero dietro l'angolo.


    Mi spaventa davvero tanto l'idea che potrei, senza nemmeno rendermene conto, fare un grosso errore e che di conseguenza l'azienda ci perda, chiedendomi poi i danni! A volte penso addirittura che sto commettendo uno sbaglio a perseguire questo lavoro e che prima o poi fallirò.


    Tutte le persone (siamo lavoratori dipendenti) che ho conosciuto intorno a me, pur avendo il mio stesso livello e facendo le stesse cose, hanno un approccio totalmente diverso. Non so quindi se il problema sono io o se "errare è umano e quindi pazienza", ma la cosa sta davvero iniziando a invalidarmi e soprattutto a mettere a repentaglio anche il mio stesso lavoro, poiché, per la paura, non esprimo al massimo il mio potenziale.


    Qualcuno ha esperienze positive da raccontarmi?

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • Ciao RaffaellaRicc, benvenuta.


    Prima di tutto, è importante ricordare che errare è umano.

    Nessuno, neanche le persone più esperte, è immune agli errori. Quello che davvero conta è il modo in cui si gestiscono eventuali errori: assumersi le proprie responsabilità, imparare da essi e cercare di prevenirli in futuro.


    A volte, la paura di commettere errori può derivare dal voler essere perfetti. Ma cercare di essere perfetti in ogni momento può essere una trappola che ti porta ad essere troppo critica con te stessa e a bloccarti. Potresti provare a rivedere i tuoi standard e accettare che a volte gli errori succedono, anche nelle migliori condizioni.


    Inoltre, potresti prendere in considerazione l’idea di lavorare su qualche tecnica di gestione dell’ansia, come la mindfulness o delle brevi pause rilassanti durante la giornata, per aiutarti a mantenere la mente calma e concentrata.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • Mi spaventa davvero tanto l'idea che potrei, senza nemmeno rendermene conto, fare un grosso errore e che di conseguenza l'azienda ci perda, chiedendomi poi i danni! A volte penso addirittura che sto commettendo uno sbaglio a perseguire questo lavoro e che prima o poi fallirò.

    Non devi preoccuparti, l'errore a lavorare con i numeri capiterà, ma l'azienda non credo proprio ti chiederà i danni, dato che avrà sicuramente un'assicurazione.

    Mia madre faceva il consulente del lavoro (addetta alle buste paga) in uno studio privato e in più di quarant'anni di lavoro, pur essendo sempre molto attenta e precisa, qualche errore l'ha commesso (è inevitabile, per la legge dei grandi numeri).

    Lo studio non le ha mai chiesto alcun danno e quando è stato necessario l'assicurazione rifondeva.

  • Ciao, ti ringrazio molto per i consigli, lo apprezzo davvero tanto. È proprio così, vorrei lavorare su questa cosa anche perché sento che mi sta limitando notevolmente. Quando sono al lavoro, salvo in alcuni periodi, lavoro sotto ansia e quindi a volte è come se mi bloccassi su cose per cui, magari, quando poi sono rilassata, ci ripenso e mi chiedo come ho fatto a gestire/pensare/fare quella cosa in quel modo. Quando non sono al lavoro, ci penso spesso e sento che anche questo non va affatto bene. Alla fine mi rendo conto che è quello che mi blocca: come potrebbe reagire realmente la mia azienda a un mio errore, più o meno grave?

    L'azienda come si comporta nei tuoi confronti?

    Qual è l'ambiente di lavoro?

    Mah, l'azienda è quel classico ambiente dove "errare è umano". Promuovono quindi, almeno pubblicamente, che per loro contano le persone ecc. ecc. Ma mi sono resa conto, lavorandoci all'interno, che c'è un po' di finzione nell'immagine della "famiglia Mulino Bianco". Quindi non so come si comporterebbero di fronte a un reale errore. Io sono solo un'impiegata lì dentro e spesso mi rendo conto che errori banali non dipendono solo da me, ma da molteplici fattori. Vorrei solo essere serena e svolgere il mio lavoro al meglio, anche perché ci tengo. Ma sbagliare è davvero troppo semplice, e non vorrei che questo si ritorcesse contro di me. Ovviamente, considero il fatto che forse esagero io, perché come ho detto, intorno a me nessuno si fa problemi, anche se non è mai capitato nulla di grave a nessuno (per fortuna)...

    Non devi preoccuparti, l'errore a lavorare con i numeri capiterà, ma l'azienda non credo proprio ti chiederà i danni, dato che avrà sicuramente un'assicurazione.

    Mia madre faceva il consulente del lavoro (addetta alle buste paga) in uno studio privato e in più di quarant'anni di lavoro, pur essendo sempre molto attenta e precisa, qualche errore l'ha commesso (è inevitabile, per la legge dei grandi numeri).

    Lo studio non le ha mai chiesto alcun danno e quando è stato necessario l'assicurazione rifondeva.

    Ti ringrazio tantissimo per avermi dato un esempio positivo. Io faccio un lavoro molto simile e confermo che, per quanto tu possa essere preciso, in questi tipi di lavori l'errore è sempre dietro l'angolo. Mi ripeto sempre che di certo non salviamo vite umane e che qualsiasi altro lavoro può comportare errori. Ma ormai mi sono convinta di non essere adatta a questo lavoro, che prima o poi sbaglierò e ne pagherò anche le conseguenze... Nonostante nella realtà io sia una persona che di certo non è negligente nel proprio lavoro...

  • Nonostante nella realtà io sia una persona che di certo non è negligente nel proprio lavoro...

    Ecco, questo basta ed avanza. Sei un'impiegata, pagata come un'impiegata ed è giusto che tu abbia responsabilità a livello del tuo ruolo, non oltre. Per il resto c'è il datore di lavoro, che è il tuo responsabile e che risponderà a tuoi eventuali (e sicuramente fatti in buona fede) errori. Prendi esempio dai tuoi colleghi.


    Ma ormai mi sono convinta di non essere adatta a questo lavoro

    In che senso non sei adatta? Se lavori con attenzione e dedizione, perché dici di non essere adatta? E' il lavoro il problema o il tuo atteggiamento nei confronti del lavoro? Perché se è la seconda allora lo stesso disagio lo vivrai con altri impieghi.

    Io fossi in te cercherei di stare tranquilla e penserei a fare il mio lavoro al meglio delle mie possibilità. E' inutile fasciarsi la testa ancora prima di rompersela (e magari non te la romperai mai).

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