Caro Gio, ricordo anch'io bene la tua storia. Mi dispiace che in questo anno tu non sia riuscito a voltare pagina. Nelle tue parole leggo ancora tanta rabbia nei confronti di lei. Devi trovare un modo per lasciare andare tutto definitivamente. Se per te si è comportata male, perdonala e vai avanti. Queste recriminazioni continue fanno male solo a te.
La mia vita dopo un anno dalla rottura: lei mi manca da morire!
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Ciao Gio, ricordo la tua storia e mi dispiace che tu non sia ancora riuscito a voltare pagina: immagino che lei, invece, stia cercando qualcuno con cui costruire una famiglia, quindi non rimanerci male quando scoprirai che frequenta qualcuno...
Forse anche avere ancora la casa in comune non ti aiuta ad andare avanti.
Riesci a fare un po' di vita sociale? Uscire, vedere gente aiuta molto a distrarsi...
Ciao Marina, grazie per l'intervento.
Ovviamente, appena saprò ufficialmente (perché già penso sia così) che frequenta qualcuno, mi cadrà il mondo addosso. Come ho detto prima, mi manca tantissimo e farei di tutto per poter far andare bene le cose, senza annullare me stesso però.
Alla fine ho fatto anch'io una scelta. Dovevo scegliere tra il suo modo di vedere le cose (e forse imporre) e il mio. Ti confermo che avere la casa in comune non aiuta per niente. Proprio ieri lo dicevo a un amico. Quando sarà il momento di firmare la compravendita a suo favore, penso che mi sentirò male. Non riesco a voltare pagina.
Stare con me non è facile, lo so. Avrà trovato una persona migliore, che sicuramente le darà ciò che vuole e sarà dedito al suo benessere quanto io non lo sono stato.
Per rispondere alla tua domanda sulle attività di svago: vado a giornate, una volta a settimana esco con amici. Vado tutti i giorni in ufficio (pur potendo stare due giorni a settimana in smart working), poi faccio lunghe camminate da solo, con la musica, rimuginando su ciò che potevo fare.
Ogni tanto viene mio fratello a Milano e con lui esco di più (viene in media una volta ogni sei settimane, per qualche giorno).
Grazie ancora.
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Io ti mando solo un abbraccio, posso capire come ti senti.
Tieni duro.
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Mi intrometto nella discussione anche io per provare a spiegare la mia opinione sulla frase "l'amore non ha compromessi".
Premetto che condivido totalmente tale frase. Ogni persona ha i suoi sogni e desideri da realizzare, i compromessi si è disposti a farli se la loro utilità è arrivare a quel fine, però quando quel fine viene messo in pericolo, l'unico compromesso accettabile da considerare è quello fatto con se stessi: "me ne trovo un altro/a".
Gio1988 mi dai l'impressione leggendoti che molte delle cose che vuoi ti siano dovute, anche se non te le danno continui a volerle, questo ti rende una persona priva di buonsenso secondo me (magari sbaglio). Quei due mesi di pausa servivano per capire se rivalutare la cosa, la stupidaggine che stavi facendo e cosa avresti perduto; così non è stato, quindi ha tagliato i ponti. Le hai dimostrato che di lei ti fregava relativamente poco e su questo le do ragione pienamente.
Magari il tuo sogno era arrivare proprio lì dove stavate, ma il suo invece era appena a metà strada. Renditi conto che stiamo parlando di una donna che si occupa di casa, lavora e paga la sua parte... cioè, io con la mia ex, lavoravo, cucinavo, pulivo, portavo fuori immondizia, cane e lei invece stava sul letto a giocare con il cellulare. Non so se ti rendi conto, ma probabilmente no perché lo davi per scontato non avendo vissuto di peggio. Oggi anche solo trovare una donna che vuole figli è cosa abbastanza rara, ce ne sarà una massimo due su dieci così, perché tante prima di arrivare a quel traguardo vogliono divertirsi e avere il minimo delle responsabilità fino alla fine, e rimangono anche fregate quando arriva poi la menopausa tutta d'un tratto.
La tua ex era una persona responsabile, litigare per cuscini, ciabatte, sigarette, sono sciocchezze che rientrano comunque tra i compromessi accettabili; ma costringere una persona a non fare figli o ad averne (come nel tuo caso) è l'ago che fa scoppiare il palloncino; praticamente eravate due treni sullo stesso binario a marce invertite, avete avuto un frontale clamoroso.
Per quanto riguarda il resto di quanto affermi, io personalmente... e mi scuso se posso sembrare antipatico, sgarbato e poco tenero, detto proprio sinceramente non mi fido affatto di quello che dici, secondo me non la racconti giusta, perché non potevi non sapere dopo 10 anni di relazione che le cose sarebbero andate a parare lì, e magari hai vissuto nella speranza di avere la moglie grassa e la botte piena. Quindi si è scritto in questo topic che nessuno dei due ha sbagliato, ma secondo il mio parere l'hai fatto tu, perché qualcosa mi dice che l'hai presa in giro fin dall'inizio, rimandando le cose ancora e ancora e ancora con la speranza che rinunciasse al suo desiderio di diventare madre, e infatti alla fine ha rinunciato a te.
Non vi siete lasciati di comune accordo, non raccontiamocela, ti ha lasciato lei e questo dovrebbe farti capire che forse potevi agire differentemente se ci tenevi sul serio; invece tenevi di più a non avere figli che a stare con lei, per questo ora che sei solo, libero e senza alcuna responsabilità vuoi farle credere che continui a pagare il mutuo perché a lei ci tieni e non la puoi pensare con un altro. Questo è il problema? Pensarla con un altro? Invece pensarla infelice va bene? L'importante dunque è che stia con te a prescindere che sia felice o no, è questo che vuoi comunicare? Magari ho capito male e me ne scuso ma se dal canto tuo potresti dire che anche tu saresti stato infelice con lei allora mi chiedo perché non l'hai lasciata prima visto che portava infelicità nella tua vita.
Sarà ma io non mi fido, secondo me non la racconti giusta per nulla.
Negare a una donna di essere madre credo che sia una delle cose più brutte che si possano fare a una persona, è veramente una cosa squallida e mi scuso di esprimere i miei pensieri così liberamente, ma ti assicuro che mi sto trattenendo con tutte le forze.
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Caro Gio, ricordo anch'io bene la tua storia. Mi dispiace che in questo anno tu non sia riuscito a voltare pagina. Nelle tue parole leggo ancora tanta rabbia nei confronti di lei. Devi trovare un modo per lasciare andare tutto definitivamente. Se per te si è comportata male, perdonala e vai avanti. Queste recriminazioni continue fanno male solo a te.
Ciao Ventinove, grazie per il commento. Più che rabbia la mia è un mix di rimpianto/delusione/rimorso per come sono andate le cose, per ciò che poteva essere e che non è stato, per tutte le mie colpe, per il mio maledetto carattere, per aver scaturito in lei un carattere duro/rigido che non pensavo essere così. La mia colpa principale è non essere stato bene e aver appunto fatto uscire in lei un lato che non mi è piaciuto.
Direte, meglio adesso che dopo. Boh, forse saremmo stati felici se non avessimo discusso per la casa e per la mia reazione. Adesso ho capito (troppo tardi) che mi sarebbe piaciuto avere una vita felice con lei.
Per concludere (scusa il monologo): io non la devo perdonare perché non ce l'ho con lei, devo soltanto accettare ciò che non è stato. Devo accettare il mio carattere ansioso e andare avanti. Vivere e non sopravvivere come sto facendo.
Grazie mille ancora.
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Mi intrometto nella discussione anche io per provare a spiegare la mia opinione sulla frase "l'amore non ha compromessi".
Premetto che condivido totalmente tale frase. Ogni persona ha i suoi sogni e desideri da realizzare, i compromessi si è disposti a farli se la loro utilità è arrivare a quel fine, però quando quel fine viene messo in pericolo, l'unico compromesso accettabile da considerare è quello fatto con se stessi: "me ne trovo un altro/a".
Gio1988 mi dai l'impressione leggendoti che molte delle cose che vuoi ti siano dovute, e anche se non te le danno continui a cercarle, questo ti rende una persona priva di buonsenso secondo me (magari sbaglio). Quei due mesi di pausa servivano per capire se rivalutare la cosa, la stupidaggine che stavi facendo e cosa avresti perduto; così non è stato, quindi ha tagliato i ponti. Le hai dimostrato che di lei ti fregava relativamente poco e su questo le do ragione pienamente.
Magari il tuo sogno era arrivare proprio lì dove stavate, ma il suo invece era appena a metà strada. Renditi conto che stiamo parlando di una donna che si occupa di casa, lavora e paga la sua parte... cioè, io con la mia ex, lavoravo, cucinavo, pulivo, portavo fuori immondizia, cane e lei invece stava sul letto a giocare con il cellulare. Non so se ti rendi conto, ma probabilmente no perché lo davi per scontato non avendo vissuto di peggio. Oggi anche solo trovare una donna che vuole figli è cosa abbastanza rara, ce ne sarà una massimo due su dieci così, perché tante prima di arrivare a quel traguardo vogliono divertirsi e avere il minimo delle responsabilità fino alla fine, e rimangono anche fregate quando arriva poi la menopausa tutta d'un tratto.
La tua ex era una persona responsabile, litigare per cuscini, ciabatte, sigarette, sono sciocchezze che rientrano comunque tra i compromessi accettabili; ma costringere una persona a non fare figli o ad averne (come nel tuo caso) è l'ago che fa scoppiare il palloncino; praticamente eravate due treni sullo stesso binario a marce invertite, avete avuto un frontale clamoroso.
Per quanto riguarda il resto di quanto affermi, io personalmente... e mi scuso se posso sembrare antipatico, sgarbato e poco tenero, detto proprio sinceramente non mi fido affatto di quello che dici, secondo me non la racconti giusta, perché non potevi non sapere dopo 10 anni di relazione che le cose sarebbero andate a parare lì, e magari hai vissuto nella speranza di avere la moglie grassa e la botte piena. Quindi si è scritto in questo topic che nessuno dei due ha sbagliato, ma secondo il mio parere l'hai fatto tu, perché qualcosa mi dice che l'hai presa in giro fin dall'inizio, rimandando le cose ancora e ancora e ancora con la speranza che rinunciasse al suo desiderio di diventare madre, e infatti alla fine ha rinunciato a te.
Non vi siete lasciati di comune accordo, non raccontiamocela, ti ha lasciato lei e questo dovrebbe farti capire che forse potevi agire differentemente se ci tenevi sul serio; invece tenevi di più a non avere figli che a stare con lei, per questo ora che sei solo, libero e senza alcuna responsabilità vuoi farle credere che continui a pagare il mutuo perché a lei ci tieni e non la puoi pensare con un altro. Questo è il problema? Pensarla con un altro? Invece pensarla infelice va bene? L'importante dunque è che stia con te a prescindere che sia felice o no, è questo che vuoi comunicare? Magari ho capito male e me ne scuso ma se dal canto tuo potresti dire che anche tu saresti stato infelice con lei allora mi chiedo perché non l'hai lasciata prima visto che portava infelicità nella tua vita.
Sarà ma io non mi fido, secondo me non la racconti giusta per nulla.
Negare a una donna di essere madre credo che sia una delle cose più brutte che si possano fare a una persona, è veramente una cosa squallida e mi scuso di esprimere i miei pensieri così liberamente, ma ti assicuro che mi sto trattenendo con tutte le forze.
Accetto il tuo messaggio, ma non rispondo perché non voglio alimentare una polemica sterile come la tua. Ma chi ha negato e cosa a chi? Stiamo scherzando? Non la racconto giusta cosa? Guarda, scusa ma scrivi ciò che vuoi, già ti ho dedicato troppo tempo. La tua conclusione è squallida.
Buona serata.
P.S. ripeto puoi scrivere ciò che vuoi, ma non avrai più mie risposte. Grazie.
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Gio1988 tu dici che lei ti manca ma non è vero: ti manca la ragazza che era alcuni anni fa, non penso ti manchi com'era ultimamente...
La mia colpa principale è non essere stato bene e aver appunto fatto uscire in lei un lato che non mi è piaciuto.
Stare male non è una colpa, ma è nostra responsabilità non gettare tutti i nostri problemi sulle spalle altrui. Più che altro la tua colpa è stata quella di tergiversare e non avere chiaro cosa volevi a livello di progettualità di coppia.
Per quanto io sia molto favorevole alle passeggiate in solitaria, penso che in questo periodo avresti bisogno di maggior vita sociale per riprenderti dalla rottura. Coraggio!
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tu dici che lei ti manca ma non è vero: ti manca la ragazza che era alcuni anni fa, non penso ti manchi com'era ultimamente...
Hai ragione.
Mi manca la ragazza di due anni fa, quella con cui pensavo di passare la mia vita, quella con la quale superare i momenti di difficoltà e supportarci a vicenda in ogni circostanza.
Così non è stato. Quindi è vero, sono innamorato di qualcosa che non esiste più (forse anche a causa del mio atteggiamento). Non si può tornare indietro.
Spero sia felice con qualcun altro e che realizzi tutti i suoi desideri. Ovviamente, saperla con qualcun altro mi fa malissimo, ma se sarà felice, lo sarò anche io per lei. Questo è certo.
Per quanto riguarda la vita sociale, il problema è che ogni volta che esco con amici, colleghi o parenti penso sempre a lei e alla sua assenza. Penso sempre che tutto è finito per colpa mia e che avrei potuto fare di più per evitare tutto questo. Ma non ci sono riuscito perché non volevo andare contro il mio carattere e certi miei valori.
Mentre ti scrivo ho le lacrime agli occhi perché davvero, la sua felicità era la mia, ma tutto ha un limite e non ho retto più.
Adesso guardo i figli dei miei amici e penso quanto sarebbe bello trovare una persona con cui condividere questa esperienza, però con una sintonia che purtroppo noi non avevamo più.
Grazie ancora.
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Lei non ha sopportato la mia ansia e non ha avuto più pazienza, io invece ho avuto paura del fatto che le cose anziché migliorare peggiorassero. Che si voglia o no, le coppie sane tengono duro nei momenti di difficoltà. Noi non lo abbiamo fatto.
Ciao Gio, ricordo anche io la tua storia anche se non nei dettagli come Alba Cremisi che ha fatto un riassunto per la comodità di tutti
E' molto vero quello che dici in questo pezzo. Non ti colpevolizzare. Anche lei avrebbe dovuto capire la tua ansia o almeno venirti incontro in qualcosa. Altrimenti non ce la si fa.
Ma in 10 anni sicuramente vi sarete amati sinceramente almeno fino ad un certo punto.
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