Buongiorno, scrivo qui perché sono abbastanza preoccupato del rapporto che attualmente ho con i miei neo colleghi.
Ho iniziato a lavorare da poco in una regione molto lontana dalla mia e quindi sono sostanzialmente solo.
Dall'inizio mi è stato detto di non fidarmi dei colleghi e questo mi ha portato a isolarmi. Adesso sto cercando di aprirmi, ma vedo che spesso questi fanno di me quello che vogliono o quasi.
Faccio un esempio molto semplice: ho finito di lavorare e sarei dovuto uscire dopo poco. Un collega mi contatta e mi chiede di prendere un caffè. Lunedì avevo declinato l'invito durante la pausa e mi sentivo in colpa.
Ho preso il caffè col collega, ho perso la cognizione del tempo e ho timbrato il cartellino con ritardo. (Ovviamente non ho intenzione di chiedere nessuno straordinario). Sono stato anche visto da diverse persone e la cosa non mi fa stare tranquillo perché so che è un comportamento da non avere sul lavoro, solo che stanotte quasi non avevo dormito, avevo appena finito di lavorare e ho abbassato la guardia.
Non so se sia grave, spero di no. Ad ogni modo, ne parlo su questo forum perché vorrei sapere come fare per non ricadere in questi meccanismi che in questo periodo di solitudine e stanchezza mi stanno particolarmente mettendo in difficoltà.
In altre parole, chiedo a chi vive la stessa esperienza come trovare il giusto equilibrio nel rapporto con i colleghi.
Grazie a chi risponderà.