Prima uscita con un uomo

  • Solo una domanda: perchè ?

    (ognuno di noi può vedersi aprire squarci immensi di vita anche da una lettura, da una poesia, da un film...o dalle parole di un amico.)

    Preciso che non voglio invitare a non riflettere... ci mancherebbe altro.


    Intendo dire che qui la tendenza è aspettarsi un risultato più o meno visibile e tangibile. Io ti do "una chiave di analisi" su te stessa e mi aspetto che venga colto quello che voglio dire e lo introietti. Il metro di misura è questo in un dialogo diciamo non terapeutico.


    E così, non sapendo, che per esempio, che in un dato momento una persona sta ponendo una resistenza, o non vuole dare qui una certa immagine di sé, perché magari non è pronta (parlo in generale)... si continua (per esempio) ad insistere in una o l'altra direzione.


    Ripeto: tutto è utile, non sto dicendo di non suggerire, consigliare, etc. Solo che i tempi personali sono un altro discorso, così come i percorsi.


    E la sensazione, leggendo la discussione, è una sorta di sovraccarico di informazioni per Evelyn. Si può parlare ma tenendo conto che umanamente, una persona deve anche avere il tempo di metabolizzare. L'ho notato allorché lei sta lasciando indietro diversi quote, domande... diciamo che è una forma di empatia nei suoi confronti la mia.

  • E così, non sapendo, che per esempio, che in un dato momento una persona sta ponendo una resistenza, o non vuole dare qui una certa immagine di sé, perché magari non è pronta (parlo in generale)... si continua (per esempio) ad insistere in una o l'altra direzione.


    E la sensazione, leggendo la discussione, è una sorta di sovraccarico di informazioni per Evelyn. Si può parlare ma tenendo conto che umanamente, una persona deve anche avere il tempo di metabolizzare. L'ho notato allorché lei sta lasciando indietro diversi quote, domande... diciamo che è una forma di empatia nei suoi confronti la mia.

    Sto avendo anch'io lo stesso pensiero.


    La percezione che ho, come è successo con altri utenti, è che si voglia un tipo di cambiamento "immediato" nel qui e ora, fossilizzandosi in un'ottica di "è così", a prescindere da idee su corsi, palestre, bookclub e compagnia.

    Comincio a pensare che non voglia una qualche forma di soluzione o idea per uscirne, quanto un orecchio che ascolti

  • Noi di certo possiamo darle tutto il supporto e le nostre idee, ma se dopo 254 pagine siamo ancora come se fossimo alla prima... EVIDENTEMENTE qualcosa non va.

    Personalmente non credo che sia tutto fermo come alla prima pagina.


    Inoltre, Manta, so che l'hai detto con le migliori intenzioni ma non porrei l'attenzione (non per te, ma perché è stato già fatto notare diverse volte), sul numero di pagine della discussione.


    Proprio per rimanere nello spirito che questo dialogo può arrivare anche un milione di pagine e noi in quanto "amici" di Evelyn non abbiamo alcuna aspettativa su di lei, anche perché non sappiamo quale sia il suo percorso (non sappiamo, molte volte, nemmeno quale sia il nostro).


    Ora, ci sono state altre discussioni a tema simile laddove io stessa ho affermato "siamo qua da 300 pagine", ma, era una situazione assai diversa: in quei casi, l'utente, aveva un altro atteggiamento.


    Comincio a pensare che non voglia una qualche forma di soluzione o idea per uscirne, quanto un orecchio che ascolti

    Il parlarne spesse volte è il modo per giungere, in modo indiretto, alle soluzioni.

    Infatti penso che il dialogo debba proseguire ma di non avere (nessuno), aspettative in particolare sullo stesso.


    E' anche vero che Evelyn ascolta pure tantissimo visto quanto scriviamo e legge tutti i post. Almeno a giudicare dai like i miei li legge sempre pure se lunghi.

  • Se c'è un problema, e SEMPRE vi sia un problema, non è automaticamente risolvibile con uno schiocco di dita

    Appunto : "SEMPRE vi sia un problema".

    C'è problema e problema, però.

    Volutamente banalizzando : X non sa nuotare e se ne duole.

    A me sembrerebbe basico chiedere a X se ha mai preso lezioni di nuoto.

    Se la risposta è no (anche in ossequio al sempre valido Rasoio di Occam)...mi verrebbe spontaneo dirgli che. anche se tanti imparano a nuotare da soli e da bambini, è del tutto consigliabile da adulti andare - semplicemente - a lezione di nuoto.

    Se la risposta è "si ci sono stato , ma non è servito a nulla perchè mi paralizzo alla sola idea di immegermi in piscina...certo che anch'io penserei che PRIMA del rapporto con il nuoto ci siano da appianare altri problemi a monte in sede specialistica.

    se evelyn si sente sola nella vita "reale" non penso abbia questa sensazione sul forum dove invece il suo 3d è uno dei più seguiti e partecipati...

    Perfetto! :thumbup:

    Ma questo è tutto merito di Eveyn , e del suo arrivare QUI sincera e senza maschere alla percezione altrui.

    Cosa che perlatro è magicamente pertinente al suo problema nel reale , nel senso che qui ha la prova provata del come proporsi senza infingimenti o "facciate orgogliosamente blindate" avvicini il prossimo in un sentimento che può ben dirsi affettuoso.

    La percezione che ho, come è successo con altri utenti, è che si voglia un tipo di cambiamento "immediato" nel qui e ora, fossilizzandosi in un'ottica di "è così", a prescindere da idee su corsi, palestre, bookclub e compagnia.

    Comincio a pensare che non voglia una qualche forma di soluzione o idea per uscirne, quanto un orecchio che ascolti

    Non mi è chiaro se si parli di "esigenza di immediatezza" riguardo a Evelyn o riguardo ali utenti che coltivano dialogo.

    O meglio mi semvra del tutto normale che Evelyn abbia l'umanissima aspettativa di risolvere il suo problema..."da ieri".

    Non riesco, invece, ad immaginare un'aspettativa simile in nessuno di coloro che le rispondono.

    Chi risponde...cerca di inquadrare il problema fidandosi di lei, e al massimo può lanciare spunti di riflessione.

    Trattandosi di spunti di riflessione ...è in re ipsa che debbano essere riflettuti da Evelyn con i suoi tempi e metodi...

    Alla spiccia : io non mi aspetto minimamente che Evelyn, fra un mese o tre o sei, esploda qui in un "wow...mi avete risolto la vita e ho già fissato le nozze con l'uomo più adorabile del globo!" .

    Mi fa piacere averle lanciato qualche spunto fra tanti altri, e resto soddisfatta di aver suggerito, a una ragazza giovane e sana che si duole di non saper nuotare, che Occam suggerirebbe di praticare un banalissimo corso di nuoto. prima di solo pensare la via lunga (e non sempre utile) di rivolgersi allo Psic temendo e rincorrendo chissà quali traumi "invalidanti".


    Aggiungo noiosamente l'ovvio, e cioè che la vita di relazione è tra le attitudini che più di tutte si apprendono "per imitazione". E quando l'esempio di base è disfunzionale, è necessario sostituirlo con un esempio più funzionale, con i tempi che a ciascuno di noi sono necessari. E dove importante è cominciare.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Non mi è chiaro se si parli di "esigenza di immediatezza" riguardo a Evelyn o riguardo ali utenti che coltivano dialogo.

    O meglio mi semvra del tutto normale che Evelyn abbia l'umanissima aspettativa di risolvere il suo problema..."da ieri".

    No, esigenza di immediatezza nell'opener, quindi rivolto ad Evelyn.


    Non so, gloria, io vedo e percepisco una certa rigidità da parte sua su diverse cose: non so perché ci sia, non so cosa sia, ma la noto.


    Riguardo lo psic: io vado in terapia, parlo da persona che va ogni settimana nello studio e paga. Ho riscoperti lati che non pensavo di avere, risorse inimmaginabili e sì, mi sono confrontata con aspetti per me "scomodi" che non pensavo di avere.

    Deve essere un percorso voluto, perché il grosso lavoro lo fai tu e ci vuole un sacco di motivazione. Personalmente è un qualcosa che ho iniziato quando ho sentito di ritrovarmi sul baratro, volevo risalire e mi accorgevo di non riuscirci, mi sembrava di annaspare. E' stata la scelta migliore mai presa. Non ho rincorso o temuto traumi invalidanti, ma posso assicurarti di aver riconosciuto, nel tempo, schemi che attuavo in automatico che non portavano altro che sofferenza ad una persona sola: a me stessa.

  • Non prenderlo sul personale, ma non mi puoi paragonare uno che non sa nuotare alla situazione di Evelyn dai..

    E' decisamente più contorto e personale il percorso umano e vitale del soggetto in questione per poterlo affrontare come se fosse una bischerata. E' ovvio che un aiuto è sempre un aiuto, in qualunque e sotto qualunque aspetto, ma tante volte la psiche umana anche con i migliori supporti non fa nulla.

    Io sono andato da 3 esperti diversi per alcuni miei problemi, e poi di punto in bianco (e mi reputo fortunato) si sono risolti senza nemmeno seguire ciò che mi han detto... perché manco era li il problema!

    Ecco perché secondo me ci si focalizza su una questione che sostanzialmente, per quanto ne parliamo, non porta da nessuna parte.


    Ripeto, mio modesto parere e opinabilissimo. Ma vedendo i pregressi, non mi si può nemmeno dare completamente torto.

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • Sono sicuro che Evelyn non ha bisogno di un avvocato, ma mi sento di intervenire, non me ne vorrà e spero neanche gli altri.

    Sicuramente c'è buona fede dietro gli interventi di tutti, ma non la state aiutando cercando motivazioni al suo tormento interiore tra quelli più "classici". Anzi, io credo che si senta solo più "sbagliata", lo penso con cognizione di causa.

    Sono d'accordo con Juniz, che è sempre molto empatica:

    E la sensazione, leggendo la discussione, è una sorta di sovraccarico di informazioni per Evelyn.

    Evelyn ha fatto molto già nel rendersi conto da sola che, per i suoi attuali obiettivi, qualcosa le sta impedendo di ottenere la soddisfazione delle sue aspirazioni.

    La sua difficoltà credo che sia molto profonda e difficile da comprendere per lei. Diventa assolutamente incomprensibile per chi non l'ha sperimentato in prima persona.

    Fidatevi di quello che vi riporta. Si sta impegnando moltissimo e già per l'apertura nel discuterne e raccontare ci vuole una grande forza di volontà.

  • Non prenderlo sul personale, Ma non mi puoi paragonare uno che non sa nuotare alla situazione di Evelyn dai..

    Nulla di personale, ci mancherebbe. :)

    Il paragone era dichiaratamente banalizzante. E ti ringrazio per aver sottolineato questo punto, perchè proprio in trasparenza ...resta solo il mio punto di vista, certo... ma (per me) tutto si gioca sulla percezione che ognuno di noi ha di Evelyn.

    Devo ammettere che mi ha lasciato un po' perplessa quando ha detto di essere stata così fin da bambina, parlando di mancanza di interesse e stimoli verso il prossimo.

    Per tutto il resto, e più sincera non si può, a me Evelyn arriva come una persona capace e anche realizzata su tutti i fronti, fuorchè su quello relazionale.

    E quando dice che l'imprinting comportamentale ricevuto dalla famiglia è quello che ha detto...a me, senza nessuna pretesa di "risolvere il caso", sembra molto possibile che lei sia "bloccata" dalla sola mancanza di schemi relazionali per mancanza sia di esempio e sia di esperienza diretta.

    Parliamo pur sempre di una ragazza a cui piacerebbe andare ai concerti (per dire) e avere un compagno, e avere un giro amicale per svariare con una pizzata o una giornata fuori porta.

    Chiaro (spero) che io stessa avrei visto la cosa molto diversamente se mi fosse arrivata la percezione di una persona radicalmente apatica o anedonica.

    Ma non è questo che mi arriva (potendo sbagliare io, certo) di una ragazza che è perfettamente in linea con traguardi personali e professionali (cosa che a 34 anni, oggi, non è da tutti), che dimostra anche tanta adulta e amorevole comprensione verso una famiglia che ha limiti (come tutte), e che incontra grandi amarezze e difficoltà solo in ambito relazionale (che, guarda caso, è proprio quello in cui non ha avuto nè esempio e nè esperienza...).

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Scusate se mi sono assentata per un po', purtroppo quando inizia il periodo estivo ho sempre un'ulteriore deflessione del tono dell'umore che già di base non viaggia bene e questo mi porta a diventare ancora più taciturna.

    Voglio ribadire comunque che i vostri post, preziosi, li leggo tutti, interamente e li rileggo più e più volte... ci torno spesso sopra. Mi aiuta a riflettere e mettere un po' in ordine le idee.

    Dunque, cerco di rispondere un po' a tutti.

    A chi mi chiede della casa: ho iniziato a pensare di andare via da qualche mese, sto già guardando le case nella zona che mi interessa e da qui ad un anno conto (e spero) di avere le chiavi in mano. Da quando però ho deciso di prendere questo 'impegno' ho la paura costante di pentirmene e di non fare la scelta giusta ad andare via, perché sarei ancora più sola dato che non mi ritroverei nemmeno l'unica àncora che mi è rimasta, cioè la famiglia... per quanto più volte si sia dimostrata disfunzionale.

    Un conto è andare via di casa avendo un compagno/a, progetti da realizzare insieme, rete di amici.. in questo caso può essere letta come una sfida entusiasmante. Andare via di casa senza tutto questo lo trovo invece deprimente, alla stregua di un compito che devo fare perché ormai "sei grande".


    Sono molto d'accordo con Juniz quando dice che la nostra psiche non è fatta per 'correre', ha bisogno dei propri tempi di elaborazione, il problema è che questi tempi sono così dilatati che spesso una vita intera è breve per vederli almeno in parte compiuti.

    E' come se vivessi un processo di autoanalisi perenne che non mi porta però ad alcun punto fermo, una centrifuga cerebrale.. ma sempre lì rimango.


    Arwyn avere un orecchio amico che mi ascolti per me è già tanto non avendo mai avuto nessuno al quale fare queste confidenze, quindi lo reputo un grande aiuto e vi ringrazio di cuore per la disponibilità.

    Ma non si limita solo a questo il dibattito, io vorrei trovarla eccome una soluzione alla mia vita 'paralizzata' (tenuto conto che non pretendo siate voi a dovermela fornire).


    gloriasinegloria è una questione un filo più complicata di così, detta in maniera più concisa possibile: non provo piacere nel fare quelle comuni attività o a vivere quelle esperienze che di norma entusiasmano tutti, questo si va ad aggiungere alla frustrazione di non essere presa in considerazione dagli altri. Ho difficoltà a farmi piacere gli altri e agli altri non piaccio io, senza che ci sia stato niente di spiacevole tra di noi. Due calamite che si guardano dallo stesso polo.

  • Ciao, non posso mancare "un attimo" e tirate giù una settantina di pagine sul 3D, così, tanto per gradire.

    (Una intera serata dedicata a recuperare l'arretrato).


    Un paio di commenti seri e semi-seri.

    Intanto, sono contento di vedere che Evelyn ha ripristinato la foto di Ilsa Lund che sta per baciare Humphrey Bogart.

    La foto finale de "Il laureato" la trovavo abbastanza poco incoraggiante (considerando come finisce il film).


    ... ho la paura costante di pentirmene e di non fare la scelta giusta ad andare via...

    ... perché sarei ancora più sola dato che non mi ritroverei nemmeno l'unica àncora che mi è rimasta, cioè la famiglia...

    Ho letto dell'intenzione di prendere casa e leggo qui il timore di non fare la scelta giusta: quale sarebbe la scelta "non giusta"? E quella giusta? Non credo ci sia né una né l'altra...

    Considerato che all'occorrenza puoi sempre ricambiare casa, non vedo il problema. Credo invece che avrai molti nuovi stimoli.

    Poi... non mi pare tu possa perdere la famiglia, a meno che cambiare casa implichi anche smettere di rivolgersi la parola. Quando occorre, puoi sempre prendere l'auto...


    Tutti o quasi ne hanno parlato nei precedenti post e sono andato anche io a cercare la foto: a parte il camice non stirato (:P), penso che dal punto di vista estetico non hai nulla (ma proprio nulla!!) per cui sentirti inferiore, anzi. Non sono assolutamente d'accordo con chi ha descritto la tua figura come una persona fredda (o grigia) o altre storie del genere. Incontrassi io una persona così, sarei interessato a scoprirne la personalità (e non sto cercando di adulare!).


    Sono convinto che qualcosa nel tuo modo di porti "ti frega", facendoti apparire forse "ruvida" al mondo esterno, che non sempre ha tempo (e voglia) di leggere più a fondo... Inoltre, come forse già scrissi qualche centinaio di pagine fa, l'ossessione ti peggiora le cose.

    Non so come, ma credo che il giorno in cui ti libererai di questi due fattori, vedrai come anche gli altri attorno a te si ammorbidiscono... ne sono convinto.


    Fai attenzione agli agenti immobiliari: certamente non tutti, ma nella top ten dei professionisti figli di P. sono detentori del titolo assoluto da decenni.

    Scusate per gli orrori di ortografia.

    Buona serata a tutti.

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