Dal libro al film

  • Libro o film: chi vince la sfida? Il dibattito è eterno e la risposta non è mai scontata.

    Certo, i libri ci offrono un'immersione profonda nelle storie, ma il cinema, con le sue immagini e le sue emozioni, ha un potere unico. Quando un adattamento cinematografico riesce a catturare l'essenza di un romanzo, con una regia ispirata, un cast azzeccato e una fotografia impeccabile, può regalarci esperienze indimenticabili.


    E voi cosa ne pensate?

    Quali sono i vostri adattamenti cinematografici preferiti? Ci sono film che avete amato più dei libri da cui sono tratti? E quali, invece, vi hanno deluso?


    Condividete le vostre opinioni e i vostri esempi preferiti!


    Inizio io ;)



    [Immagine bloccata: https://www.ibs.it/images/9788817113465_0_536_0_75.jpg]


    Il film di Miloš Forman, tratto dal romanzo di Ken Kesey, è un perfetto esempio di come un adattamento cinematografico possa essere superiore all'opera originale. Grazie alla magistrale interpretazione di Jack Nicholson e alla regia visionaria di Forman, il film ha vinto cinque Oscar e ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • Libro.


    Creo la voce del personaggio. Creo la sua estetica. Creo la sua figura.

    Creo tutto con la mia mente e sono regista di ciò che leggo, vedo e interpreto. Vivo i contesti da comparsa o attore non protagonista. Vivo e creo i luoghi, insomma, sfoggio l'immaginazione al massimo per costruire con la mia mente ciò che leggo.


    E i film, 99 su 100, sono sempre delusioni.


    Ecco perché preferisco non vedere mai i film dei libri che leggo: perché distruggerebbero la mia fantasia.

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • "Foe"

    (Il Nemico in Ita )

    Film di Garth Davis tratto dal libro di Iain Reid


    Il film non è del tutto fedele al libro, ne riprende sostanzialmente la trama ma distorce alcune tematiche a discapito di altre.






    Meglio il libro :thumbup:

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • The Shawshank Redemption

    (Le ali della libertà in ita)


    Film di Frank Darabont tratto dal racconto di Stephen King: "Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank", edito nell'antologia Stagioni diverse.

    Stephen King si è ispirato, a sua volta, alla storia vera di Frank Freshwaters






    Un lavoro cinematografico che merita di essere visto e rivisto, magari dopo aver letto il racconto.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • Ci sono libri per cui in modo particolare immagino i personaggi con i volti degli attori che hanno recitato nelle trasposizioni cinematografiche.


    E' il caso di Lolita di Nabokov che mi figuro nel film del 1997 di Adrian Lyne: Humbert Humbert per me ha il volto di Jeremy Irons. L'altro caso è The Reader di Schilink e l'omonimo film del 2008 amando particolarmente Kate Winslet, comunque devo dire che qui (raro caso) libro e film se la giocano quasi alla pari, sarà perché il libro non è particolarmente esteso e dettagliato e il film risulta per un 90% aderente, il libro è più realista e improntato a stimolare una riflessione morale, nel film invece emerge maggiormente il dramma sentimentale che non dispiace.


    Invece, nonostante le trasposizioni cinematografiche notevoli come Jane Eyre di Franco Zeffirelli, il libro della Brontë è un "film" a sé, tanto immersivo e coinvolgente, sembra quasi di essere Jane Eyre. Almeno per me fu così.

    DALI :hibiscus:

  • In realtà è difficile dirlo, sono due mezzi diversi. Gli adattamenti del Nome della rosa sono vere e proprie mutilazioni, ma un film o una serie perfettamente aderente al libro probabilmente avrebbe fatto scappare il pubblico a gambe levate.

    Mi viene in mente anche la Storia infinita, che pur essendo un classico per bambini non riprende neanche in minima parte la trama complessa del romanzo di Ende (nel film non si capisce perché la storia sia "infinita"), che infatti si arrabbiò (poi qualche elemento della trama fu recuperato nel sequel, che però era deludentissimo). Ma anche qui un adattamento troppo fedele al libro avrebbe alienato gran parte del pubblico.

    Mi piacciono gli adattamenti che reinventano del tutto il romanzo, come Cuore di tenebra di Conrad che diventa, in un luogo e in un tempo completamente diversi, Apocalypse now di Coppola. O, per fare un esempio ancora più lampante, un romanzo classico come l'Anabasi di Senofonte che diventa l'ispirazione per i Guerrieri della notte.

  • In realtà è difficile dirlo, sono due mezzi diversi. Gli adattamenti del Nome della rosa sono vere e proprie mutilazioni, ma un film o una serie perfettamente aderente al libro probabilmente avrebbe fatto scappare il pubblico a gambe levate.

    Mi viene in mente anche la Storia infinita, che pur essendo un classico per bambini non riprende neanche in minima parte la trama complessa del romanzo di Ende (nel film non si capisce perché la storia sia "infinita"), che infatti si arrabbiò (poi qualche elemento della trama fu recuperato nel sequel, che però era deludentissimo). Ma anche qui un adattamento troppo fedele al libro avrebbe alienato gran parte del pubblico.

    Mi piacciono gli adattamenti che reinventano del tutto il romanzo, come Cuore di tenebra di Conrad che diventa, in un luogo e in un tempo completamente diversi, Apocalypse now di Coppola. O, per fare un esempio ancora più lampante, un romanzo classico come l'Anabasi di Senofonte che diventa l'ispirazione per i Guerrieri della notte.

    Hai super ragione, ho letto il romanzo di Ende e capisco perfettamente quello che dici :)

  • Mi viene in mente anche la Storia infinita, che pur essendo un classico per bambini non riprende neanche in minima parte la trama complessa del romanzo di Ende (nel film non si capisce perché la storia sia "infinita"), che infatti si arrabbiò (poi qualche elemento della trama fu recuperato nel sequel, che però era deludentissimo). Ma anche qui un adattamento troppo fedele al libro avrebbe alienato gran parte del pubblico.

    Hai ragione.


    Inoltre per rimanere aderenti all'opera un'ora e mezza max due di pellicola e tecnologia della metà degli anni 80 non sarebbe mai stata sufficiente secondo me.


    A volte ammetto di fantasticare pensando che qualche produzione riprenda questa storia e ne faccia un film ben "adattato" ad un pubblico adulto e possibilmente in capitoli.


    Ma sembra che tutti questi tentativi cinematografici sui fantasy (come Le cronache di Narnia), non siano decollati.

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