Saremmo in grado di riconoscerci?

  • Quando scrivo qui, in questo forum, sento di avere più tempo per riflettere, più padronanza nell'esposizione del pensiero, più libertà di espressione.


    Se per una qualche ignara casualità dovessi incontrare uno qualsiasi degli utenti di questo forum e sempre per pura fatalità dovessimo iniziare una conversazione non banale, dubito che riuscirebbe a collegare la Lucy in carne e ossa alla LucyInTheSky del forum.


    Non ritengo di indossare maschere, nel senso negativo del termine. Credo di aver captato, sin dall'adolescenza e almeno parzialmente, l'importanza di attenersi al ruolo individuale ricoperto in uno specifico momento. E quello che sono qui, nella giungla quotidiana mi farebbe sentire estremamente vulnerabile. Perché le debolezze, per così dire, gli errori, le macchie di cui forse tutti siamo un po' portatori, diventano strumento di offesa nelle mani sbagliate.


    Ed è forse per questo che questo spazio diventa un'arena d'incontro/scontro tra reconditi.


    Non sono in grado di fare una statistica, quindi vado a sensazione, forse falsata da ciò che cattura di più il mio interesse o da ciò che mi fa sentire più ferrata. Ho l'impressione che la maggior parte delle discussioni qui riguardi le relazioni: sentimentali, amicali, familiari, lavorative, con noi stessi.

    Da qui il pensiero banale: al di fuori di uno spazio protetto, come può essere questo forum, le varie e i vari LucyInTheSky abbassano il tono della voce, si adeguano al ruolo del momento magari sfoderando un bel sorriso tutto denti, alzano barricate invalicabili per evitare che, mettendosi a nudo, possano essere ferite o feriti, di fatto nascondendo alla controparte una parte sostanziale del proprio essere e quindi auto-sabotando dal principio la relazione in questione. E in questo caso no, non sarà la controparte a ferirci per ciò che non abbiamo esposto di noi, ma sarà proprio ciò che abbiamo taciuto a farlo, quindi noi stessi.


    Ho riflettuto sul fatto che ciò che sono qui non lo sono altrove. Ma cosa succederebbe se al posto della Lucy sorriso tutto denti, a uscire di casa al mattino fosse LucyInTheSky, con i suoi tormenti, i suoi errori, la sua imperfezione, la sua manchevolezza e debolezza?

    E se ognuno di noi portasse fuori come unico indumento il/la proprio/a LucyInTheSky?

    Come sarebbero a quel punto le relazioni, soprattutto con noi stessi?

    E, infine, nell'ipotesi fantasiosa in cui dovessimo incontrarci dopo aver scambiato così tanto su questo forum, saremmo in grado di dare un'anima a un volto sconosciuto?

    "Jesus died for somebody's sins but not mine"

  • Bel thread.

    Penso sia normale non essere se stessi al 100% nella vita reale, ma neanche all'80%. Persino qui sul forum capita di dosare parole e commenti, come è giusto che sia, figuriamoci nel mondo dove tutti noi abbiamo un volto, un ruolo, delle relazioni. Penso che nessuno dei miei amici e conoscenti mi riconoscerebbe mai, forse giusto uno o due amici fidati con cui dovrei aprirmi comunque molto di più, e credo che capirebbero, ma con fatica. E io? Beh, vivrei tutto in modo più spontaneo (perchè io con le mie debolezze, insicurezze e paranoie di questo forum sono proprio io, protetta dall'anonimato), sicuramente, però non so quanto reggerei, a volte aiuta a distrarsi calarsi in un ruolo.

  • Bella domanda!


    Io per dire nella vita reale sono abbastanza timida con gli sconosciuti, abbastanza compagnona con amici e colleghi, ai quali penso di apparire come una persona solare e allegra, e decisamente più ombrosa di mio, cosa che però vede solo mio marito e la mia famiglia stretta, cioè genitori e sorella. Insomma il mio meteo è: ombra/sole/variabile con tempeste a seconda del grado di vicinanza :)


    Poi beh, tarli e non tarli ovviamente li celo abbastanza sul lavoro e con gli amici. Ho passato un periodo semplicemente orrendo due anni fa, tra ansia e depressione, e non se ne è accorto nessuno, tranne gli episodi in cui sono scoppiata a piangere a dirotto in mezzo a una riunione. Mi capita ancora sporadicamente.

  • Hai sollevato un punto fondamentale: l'importanza degli spazi online come luoghi dove esprimere se stessi liberamente, in contrapposizione ai ruoli che interpretiamo nella vita quotidiana.

    L'anonimato online ci permette di condividere pensieri e sentimenti più profondi, senza il timore del giudizio.

    Nella vita reale, spesso indossiamo maschere per adattarci alle diverse situazioni sociali.

    Ti chiedi cosa accadrebbe se tutti mostrassero la loro vera identità anche nelle interazioni quotidiane. È una domanda affascinante, ma a cui è difficile rispondere.

    Mentre leggevo, mi sono posta un'altra domanda: l'identità che costruiamo online è uno specchio della nostra vera essenza o piuttosto una rappresentazione ideale di noi stessi? In altre parole, l'anonimato ci offre uno spazio per esplorare le diverse sfaccettature della nostra personalità, oppure ci permette di mettere in scena chi vorremmo essere?

    Anche a questa domanda non saprei cosa rispondere.

    Questa è la mia prima esperienza su un forum e devo dire che, interagendo con voi, ho scoperto un senso di comprensione che credevo di non trovare altrove. È come se, in queste poche interazioni, avessi riscoperto una parte più profonda e empatica di me stessa. Mi sono sentita più aperta, più disposta ad ascoltare e a comprendere le diverse prospettive. È un'esperienza che mi ha arricchito molto a livello emotivo.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • Penso sia normale non essere se stessi al 100%

    Tu pensi si tratti di non essere se stessi qua fuori?

    Io mi sento anche Lucy sorriso tutto denti :) Ma sono anche quest'altra Lucy, quella In The Sky. Che sì, cerca per quanto possibile di misurare parole e commenti anche perché non so mai a che punto della vita si trova chi riceve ciò che scrivo qui. A voler a tutti i costi dare una definizione a questo limitarsi, direi che si tratta di diplomazia.

    Insomma il mio meteo è: ombra/sole/variabile con tempeste a seconda del grado di vicinanza :)

    Il che è comprensibile, magari con l'aggiunta di un sano equilibrio egoismo-altruismo per il quale evitiamo di gravare sulle spalle altrui coi nostri umori e al contempo li condividiamo con chi percorre la strada accanto a noi.


    Credo che sia tu, Fifilla che tu, MissMarple , abbiate letto qualche mio thread relativo alle ultime vicende personali con annessi patemi e stravolgimenti di varia natura. Senza elencare qui, in questa sezione pubblica, gli episodi specifici, riflettevo sulla mia condizione attuale. Nello specifico riflettevo sulla capacità di intessere una relazione sana, perciò senza mutilare la propria identità. Con il vincolo del tempo disponibile.


    E una prima conclusione, piuttosto priva di speranze se vogliamo, comunque molto realista, è che qua fuori è piuttosto arduo, se non impossibile, riuscire a sviluppare una sorta di complicità e affinità di pensiero ed emotiva con qualcuno se non con una dilatazione temporale piuttosto rilevante.

    Qui magari la Lucy sorriso tutto denti e leggerezza emerge poco :) qui magari prevale quella incasinata. Ma posso dire con assoluta convinzione e certezza che siete voi che non avete mai visto la mia faccia a conoscermi meglio, con cui mi sento più a mio agio a condividere la mia storia, che chi mi vede quotidianamente e prova anche un affetto sincero, dalla famiglia agli amici.


    Perciò ho immaginato che questo forum virtuale fosse il mondo fisico e che, per una sorta di legge non scritta, dopo la stretta di mano e il sorriso tutto denti di presentazione, fosse naturale dichiararsi reciprocamente il proprio disturbo :)  


    Il mio disturbo, per esempio, è che sono ossessionata dal tempo in questo momento :)


    Battute a parte, ho l'impressione che nel mondo qua fuori ci sia sempre almeno una parte che resta in ombra, che non è più vera delle altre, semplicemente contribuisce al tutto. E senza questa nostra parte in ombra, resta difficile creare delle relazioni oneste e sane. Altro non fosse che, banalmente, l'altro/a non ne è a conoscenza, quindi non può comprendere a fondo. Senza considerare che mantenendola nell'ombra siamo noi stessi a reprimerla, a chiuderle la bocca. Fin quando non si esplode/implode, portandoci inevitabilmente dietro tutta la relazione.

    "Jesus died for somebody's sins but not mine"

  • l'identità che costruiamo online è uno specchio della nostra vera essenza o piuttosto una rappresentazione ideale di noi stessi?

    Spunto interessante.

    A mio avviso, in entrambe le circostanze, virtuale e reale, siamo chi siamo e allo stesso tendiamo al modello ideale che ci siamo costruiti, anche sulla scorta dell'educazione ricevuta. E personalmente non lo trovo un male: la vita è in evoluzione a ogni secondo che passa, se rimanessimo perfettamente identici al riflesso che vediamo in questo istante nello specchio, non avremmo margine di movimento.


    È chiaro che si parte sempre da fondamenta predeterminate da personalità individuale, contesto, educazione e via dicendo. E mentre scrivo mi viene in mente Dexter, la serie TV del serial killer dei serial killer. Nasce con l'istinto di togliere la vita, con particolare predilezione per gli esseri umani. E questa è la base di partenza. Poi, indirizzato e guidato dal padre poliziotto, diventa poliziotto a sua volta, comprendendo perfettamente come coprire le sue tracce, e dà voce all'idealizzazione della sua natura uccidendo altri serial killer.

    Lo so, è un esempio azzardato a dir poco :) quello che vorrei esprimere è che abbiamo tutti un'attitudine, se ci lasciassimo così come siamo, senza darci la possibilità di esprimerci al massimo della nostra potenzialità, saremmo destinati ad avvizzire. Nelle situazioni. Nelle relazioni.

    "Jesus died for somebody's sins but not mine"

  • Ho una visione un pochino diversa....


    La nostra persona non è un monolite. Abbiamo mille visi, mille pieghe e lati. Come un attore sul palco oppure come uno scalzo davanti alla scarpiera scegliamo: un paio di scarpe ovvero la forma più adatta che non è altro che uno di questi visi.


    Questo spazio forma un contesto/cuscinetto di sicurezza da cui è più facile mostrare i lati anche fragili.

    Ho conosciuto e incontrato "utenti" di forum (non ancora di questo) e ti dirò che questa intimità che deriva dalla sincera apertura permane anche dal vivo.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Io ho conosciuto nel reale diversi utenti di questo forum (del passato) non solo è stata una bellissima esperienza, ma in effetti ci siamo riconosciuti.

    È rimasta quella voglia di essere "autentici"?


    Io mi ricordo un incontro in particolare. Mi è sembrato di proseguire al bar la conversazione iniziata online.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • È rimasta quella voglia di essere "autentici"?

    Siii...in particolare mi ricordo un incontro con un bel gruppetto di utenti di Roma e d'intorni in uno splendido parco. Seduti in circolo sull'erba a raccontarci senza filtri. Poi c'era anche una chitarra e abbiamo cazzeggiato... giornata indimenticabile.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

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