Vergogna dopo il punteggio della prima prova d'esame

  • Salve a tutti, ho 29 anni e ho deciso di riprendere gli studi dopo tanto tempo. Adesso sono nel periodo del diploma di maturità e ho appena ricevuto i punteggi della prima prova: 12 punti, che equivalgono alla sufficienza. Ho provato vergogna ed insicurezza; so che è sbagliato, ma è ciò che provo...

  • Ho provato vergogna ed insicurezza

    Ti chiedo, rispetto a cosa hai provato vergogna? Magari rispetto al fatto che la tua preparazione è stata tale da garantirti delle aspettative diverse?


    In generale: i voti sono numeri, spesso non tengono conto del percorso fatto per raggiungerli. L'emotività e la gestione dei momenti fonte di grande stresso giocano un ruolo cruciale.


    Non mi cruccerei troppo per un voto: nessuno a un colloquio ti chiederà con sei uscito/a dalla maturità. E se lo dovessero fare, scappa :)

    Conta sempre chi sei e cosa fai per raggiungere i tuoi obiettivi.

    "Jesus died for somebody's sins but not mine"

  • Salve a tutti, ho 29 anni e ho deciso di riprendere gli studi dopo tanto tempo. Adesso sono nel periodo del diploma di maturità e ho appena ricevuto i punteggi della prima prova: 12 punti, che equivalgono alla sufficienza. Ho provato vergogna ed insicurezza; so che è sbagliato, ma è ciò che provo...

    Guarda Simy, alle aziende presso cui farai colloqui e poi ti assumeranno non frega niente del punteggio con cui sei uscita dalla maturità; per dire, i miei figli che lavorano da più di vent’anni, non sono neanche andati a ritirare i diplomi, che giaceranno in qualche polveroso scantinato del liceo. Per cui stai tranquilla, e anzi complimenti per la tua decisione di aver ripreso gli studi. Forza!

  • so che è sbagliato, ma è ciò che provo...

    Parto da qui: una delle prime cose che ho imparato in terapia è sforzarsi di non giudicare le proprie reazioni emotive. È quello che provi, non è né giusto né sbagliato, è stata la tua reazione e non ha senso portarle un giudizio, che tra l’altro ti affossa ancora di più.


    Mi dispiace per il senso di vergogna, che immagino derivi da un confronto con altri o con un ideale che volevi raggiungere.

    So che è facile parlare "da fuori", ma... ti rendi conto di quale passo ENORME hai compiuto riprendendo gli studi e arrivando alla fine del percorso? Cioè hai dimostrato e ti stai dimostrando una capacità di gestire le sfide pazzesca! Spero che questo sentimento un minimo serva a stemperare la vergogna e la delusione...

  • Parto da qui: una delle prime cose che ho imparato in terapia è sforzarsi di non giudicare le proprie reazioni emotive. È quello che provi, non è né giusto né sbagliato, è stata la tua reazione e non ha senso portarle un giudizio, che tra l’altro ti affossa ancora di più.


    Mi dispiace per il senso di vergogna, che immagino derivi da un confronto con altri o con un ideale che volevi raggiungere.

    So che è facile parlare "da fuori", ma... ti rendi conto di quale passo ENORME hai compiuto riprendendo gli studi e arrivando alla fine del percorso? Cioè hai dimostrato e ti stai dimostrando una capacità di gestire le sfide pazzesca! Spero che questo sentimento un minimo serva a stemperare la vergogna e la delusione...

    Sì, è decisamente il confronto con gli altri. Mi sento inferiore, anche se in fondo una piccola parte di me sa che non è cosi.

  • Salve a tutti, ho 29 anni e ho deciso di riprendere gli studi dopo tanto tempo. Adesso sono nel periodo del diploma di maturità e ho appena ricevuto i punteggi della prima prova: 12 punti, che equivalgono alla sufficienza. Ho provato vergogna ed insicurezza; so che è sbagliato, ma è ciò che provo...

    Io, più che concentrarmi sul voto, sarei enormemente fiera di me per essermi rimessa in gioco, ripreso un percorso non semplice e affrontato una sfida non da poco con me stessa!

    Non so cosa si celi dietro questo tuo senso di vergogna e insicurezza (ti aspettavi un punteggio più alto? Sei stato criticato da qualcuno?), ma la sufficienza è comunque - appunto - una sufficienza: non vedo motivo di provare addirittura vergogna. I punteggi, i voti, dovrebbero servire innanzitutto a te per capire a che punto sei, per valutare il tuo metodo di studio e calibrare meglio le tue energie; non dicono chi sei, quanto sei preparato/a, quanto sei bravo/a, quanto vali. Siamo noi che istintivamente associamo a un numero un valore, ma in realtà che tu ti diplomi con 60 o con 100 cambierà davvero poco (ovviamente il discorso è diverso se tu desideri un punteggio alto)...

    Io ti faccio tanti complimenti per aver ripreso gli studi, perché dopo tanto tempo è davvero difficilissimo! Se poi vuoi raccontarci perchè ti senti così, siamo qua. ;)

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