Omosessualità latente e padre anaffettivo

  • Di omosessualità latente ne parlava Freud, il quale sosteneva che ci fosse un minimo di omosessualità in ogni essere umano, anche se etero. L'omosessualità manifesta invece, è quella delle persone gay.


    Vorrei appunto parlare di questa parte di noi, se ne siete consapevoli e se quindi riuscite a gestirla.


    Per quello che ne so io, gli atti di violenza omofoba sono attribuibili al fatto che le persone non sanno di avere una piccola parte di omosessualità in loro stessi. Vedono nel gay quella parte di loro che risiede nell'inconscio e che vogliono reprimere con la parte conscia della mente e per farlo pensano, nei peggiori dei casi, di dare azione alle proprie difese consce commettendo aggressioni su queste persone. Oppure sono veramente omosessuali, è probabile.


    Ricordo che all'età di 12/13 anni vidi su MTV, il video di un cantante molto bello che ballava a petto nudo, le più attempate nate negli anni 80 come me se lo ricordano sicuramente! Peter Andre, Mysterious Girl! Non ricordo esattamente cosa mi successe, non credo avessi avuto un'erezione altrimenti me la ricorderei (sempre che non lo abbia represso), però mi ricordo che mi sono sentito strano...preoccupato.

    Forse avevo semplicemente paura di essere gay perchè ammiravo il suo fisico perfetto e la sua disinvoltura o forse era semplicemente quella mia parte di Freudiana omosessualità latente che si faceva percepire per la prima volta, complice anche la giovanissima età! Fatto sta che negli anni seguenti poi ho avuto molte volte paura di essere gay e penso si tratti di una forma di disturbo ossessivo compulsivo, poi risolto.


    Altra cosa che potrebbe avere inciso su questo episodio e le paure successive, molto probabilmente è stato l'aver avuto un padre presente si, ma fortemente anaffettivo e con una comunicazione quasi esclusivamente aggressiva. Le coccole che non mi ha mai fatto hanno lasciato un vuoto dentro di me che non verrà mai più colmato e purtroppo e ne porterò sempre i segni, che adesso grazie alla psicoterapia sono molto ridotti e gestibili, ma comunque restano ed un pochino resteranno sempre.


    Ieri sera avevo aperto una discussione con "mood" scherzoso, all'interno della quale vi proponevo di dire chi avreste voluto come partner se foste stati omosessuali, la moderazione me l'ha chiusa sostenendo che sarebbe potuta risultare discriminatoria nei confronti degli utenti omosessuali. Non era mia intenzione, ma giustamente c'era questa eventualità e sono contento che sia stata chiusa anche perchè certe esperienze dolorose è giusto affrontarle in maniera seria, per avere rispetto di se stessi.

    In quella discussione avevo inserito due righe su mio padre.


    È anche interessante per me notare, il fatto che mia madre sia stata molto peggio nei miei confronti, ma che mi causi principalmente sensazioni di risentimento, invece mio padre sensazioni di dispiacere. Chissà il perchè...


    Mi piacerebbe sapere da voi se avete avuto esperienze simili e come avete gestito la consapevolezza del vostro orientamento. Avete mai provato forte ammirazione o addirittura attrazione per una persona del vostro stesso genere? Come avete gestito la faccenda? Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti, ciao! ^^

  • Avete mai provato forte ammirazione o addirittura attrazione per una persona del vostro stesso genere? Come avete gestito la faccenda?

    Solo per David Bowie, ma lui non era umano, trascendeva, e la cosa non mi dà problemi. Credo di avere una forte componente femminile (probabilmente l'unica parte buona di me) ma, contrariamente a quello che si dice (ossia che siamo tutti un po' bisex), sinceramente finora non ho mai provato attrazione per persone del mio stesso sesso neanche da ragazzo. Dovesse mai accadere non me ne farei minimamente un problema. Per me l'omofobia è una nevrosi come anche il razzismo.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Penso che in adolescenza il timore di essere omosessuali tocchi un po' tutti, è un pensiero che ho avuto anch'io.


    Mi è capitato di pensare, di fronte ad attrici o donne famose, che erano così affascinanti che ci avrei fatto volentieri qualcosa di fisico, mentre non mi è mai successo con donne "reali".

  • Premetto che sono convinta che una persona nasca con un determinato orientamento e che educazione ed ambiente possano influire solo sulla modalità in cui questa viene vissuta ma non sulla natura. Premetto anche che sono convinta che una risposta fisica ad una circostanza carica di erotismo non è indice di orientamento bensì di semplice salute.

    Per quanto mi riguarda l'orientamento si è imposto in maniera abbastanza naturale. È proprio un bisogno fisico e da lì non scappo.


    Ciò nonostante negli anni mi sono infatuata di una donna con cui poi non c'è stato nulla e ancora più tardi, già in coppia, ci sono stati dei baci con due donne diverse. Mi sono fermata lì senza gran difficoltà poiché mancava proprio l'interesse fisico di andare oltre.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • È anche interessante per me notare, il fatto che mia madre sia stata molto peggio nei miei confronti, ma che mi causi principalmente sensazioni di risentimento, invece mio padre sensazioni di dispiacere. Chissà il perchè...

    L'attaccamento con la madre è più viscerale specie per un soggetto maschio.


    Già che ci sono riciclo qui un mio intervento ispirato su un modello di psicoanalisi che nella discussione in cui l'ho scritto è stato reputato "inutile" da qualcuno. E lo riporto anche perché ho notato che alla base delle tue riflessioni ci sono modelli e teorie psicoanalitiche, magari può interessarti in particolare:

    Le donne si innamorano "del padre", il padre è un genitore dal ruolo protettivo e giudicante da cui si ricerca validazione (anche a livello religioso il Dio antropomorfo che giudica ha molto assorbito dalla figura paterna del modello famigliare umano -e patriarcale-): ma la dipendenza dal padre tuttavia non è mai totale e viscerale. Dalla madre invece sì, perché è una figura accudente. Il maschio, a differenza della femmina quindi, ha come primo "amore" la madre, una dipendenza viscerale [...]

    DALI :hibiscus:

  • Di omosessualità latente ne parlava Freud, il quale sosteneva che ci fosse un minimo di omosessualità in ogni essere umano, anche se etero.

    Racconto un episodio capitato a mio marito alla visita di leva negli anni '90: c'era un test psicologico da compilare, una delle domande era se si amavano i fiori e mio marito rispose affermativamente, per questo venne dirottato dall'ufficiale medico psicologo che volle indagare se per caso non avesse tendenze omosessuali, garantisco del tutto assenti. Questo per dire che ancora all'epoca, e probabilmente in molte circostanze anche oggi, il lato femminile degli uomini e quello maschile delle donne viene sempre invariabilmente associato alla questione sessuale, escludendo invece la componente psicologica, ed a mio avviso questa è una semplificazione che non rende affatto la complessità interiore degli esseri umani (ammesso e non concesso che amare i fiori debba necessariamente rappresentare una caratteristica femminile, generalizzazione che a mio avviso lascia il tempo che trova, soprattutto all'interno di un test di personalità che aveva la pretesa di essere serio e dal quale comunque si traevano conclusioni in grado di impattare anche sensibilmente sull'interessato).


    Per rispondere al tuo quesito, penso anch'io, come già scritto, che durante l'adolescenza possano presentarsi situazioni apparentemente ambigue, ma che poi tendono a risolversi mano a mano che la personalità si consolida. Se a parte quell'episodio non è più accaduto nulla di simile, direi che non è il caso di dargli particolare peso.

  • c'era un test psicologico da compilare, una delle domande era se si amavano i fiori e mio marito rispose affermativamente, per questo venne dirottato dall'ufficiale medico psicologo che volle indagare se per caso non avesse tendenze omosessuali, garantisco del tutto assenti.

    Cantavano i Bluvertigo:


    "Anche se per caso mi piacessero i fiori,

    non è detto che io debba fare il fiorista (o debba essere omosessuale)

    il questionario dei tre giorni è proprio fuori dal tempo"


    Anche io ho ho fatto quel questionario alla visita militare a Brescia, anche io avevo risposto che mi piacevano i fiori, ma per fortuna la psicologa non mi ha fatto domande o allusioni a riguardo.

    L'attaccamento con la madre è più viscerale specie per un soggetto maschio.


    Già che ci sono riciclo qui un mio intervento ispirato su un modello di psicoanalisi che nella discussione in cui l'ho scritto è stato reputato "inutile" da qualcuno. E lo riporto anche perché ho notato che alla base delle tue riflessioni ci sono modelli e teorie psicoanalitiche, magari può interessarti in particolare:

    Interessante Juniz, grazie.

    E se qualcuno lo ha giudicato come inutile fregatene, ognuno ha i suoi punti di vista.

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