Verginità maschile: chi in questa condizione e come la sopporta?

  • Ho finito oggi le ferie e c'è una cosa che ho capito: Per me tutto ciò che riguarda sesso e relazioni è solamente uno stress, molto di più di quello lavorativo che in confronto è nulla. E dire che dovrebbe essere una cosa piacevole, almeno per le persone normali è così.

    Ho evidenziato due frasi che mi hanno colpito molto, perché sembrano due concetti banali ma in realtà, almeno per me, sono due pugnalate. La gente "normale" (adesso so che dovrò nascondermi per aver usato questo termine) ragiona essenzialmente in modo diametralmente opposto.

    Credo che ormai la mia concezione di relazioni e sessualità sia talmente sballata e rotta che non so davvero se vale la pena lavorarci ancora.

    Qua invece mi sono un po’ perso e vorrei chiederti (sempre se ti va, ofc) di farmi capire meglio cosa intendi.

  • Ragazzi lo dico con il massimo rispetto e non mi riferisco a nessuno in particolare, ma io qui leggo troppa auto commiserazione. Piangersi addosso non può essere mai un aiuto!


    Siamo stati sfortunati, molto probabilmente abbiamo avuto problematiche pesanti nelle relazioni con i nostri genitori e il mondo esterno composto da amici, colleghi eccetera non penso ci abbia aiutati.


    Serve però accettare la propria condizione, ma senza rinunciare al nostro miglioramento e crescita personale.


    Quando ci prendono certi pensieri di sconforto, derivati dalla nostra condizione, occupiamo la mente con pensieri positivi e di tutela verso la nostra persona e la nostra fragilità. Pensiamo al nostro miglioramento interiore con interessi positivi, anche questo può aiutare a relazionarci meglio con gli altri.

  • Piangersi addosso non può essere mai un aiuto!


    Serve però accettare la propria condizione, ma senza rinunciare al nostro miglioramento e crescita personale.

    Guarda, credo di poter affermare (senza presunzione né falsa umiltà) di essere l’esempio vivente che le due cose possono tranquillamente coesistere.


    Sto investendo (energie, speranze e non da ultimo denaro) sul mio miglioramento personale: psicoterapia, aumentare le occasioni sociali, palestra, dieta per aumentare la massa, formazione professionale... E sono tutti binari di crescita in cui credo, non li seguo "tanto per".


    Al tempo stesso, l’umore, o almeno il mio, non è controllabile con una cloche. Se questa tematica mi abbatte e mi intristisce, non riesco a consolarmi/distrarmi dicendomi "dai, almeno stai facendo questo e quest’altro per te stesso". Semplicemente, le due istanze convivono, con la prima (il miglioramento personale) che viene un po' rallentata e "sgonfiata" dalla seconda (l’umore).


    Quindi, riassumendo, in astratto concordo con te, ma poi nella pratica le cose sono più complesse.

  • Sto investendo (energie, speranze e non da ultimo denaro) sul mio miglioramento personale: psicoterapia, aumentare le occasioni sociali, palestra, dieta per aumentare la massa, formazione professionale... E sono tutti binari di crescita in cui credo, non li seguo "tanto per".

    Fatto, almeno questa è stata la mia linea guida dalle medie. Poi ho avuto un crollo emotivo vedendo che alla fine gli sforzi non portano a niente se non a piccole soddisfazioni.

  • Fatto, almeno questa è stata la mia linea guida dalle medie. Poi ho avuto un crollo emotivo vedendo che alla fine gli sforzi non portano a niente se non a piccole soddisfazioni.

    Purtroppo lo so bene. Per ora non mi do ancora sconfitto in partenza, un po' proprio per mio modo di essere e un po' per principio. Ovvio che lo spirito con cui faccio queste cose non è il più entusiasta del mondo, ma tant'è...

  • Ciao Proxima, premetto che assolutamente non ce l'ho con te, e anzi ti ringrazio per i consigli.


    Ma questa storia dell'accettazione sta SFUGGENDO DI MANO! Qualsiasi ma qualsiasi problema psicologico tu abbia ti viene sempre detto che "devi accettarti così". Ma soprattutto sono i professionisti che insistono con questa cosa, e questo è stato uno dei motivi per il quale ho abbandonato la psicologa 2 anni fa.

    Sei in notevole sovrappeso (con tutti i rischi per la salute che ne derivano)? Eh ma devi accettarti così.

    Sei arrivato oltre i 30 anni e sei ancora vergine? Devi accettarti così.

    Hai un piede 40 volte più grande dell'altro? Eh devi accettarlo...


    Se continuiamo così fra un po' anche quando andremo dal medico per l'influenza ci verrà detto che dobbiamo accettarlo.


    A mio parere è un trend pericolosissimo che si sta diffondendo molto specie ultimamente, stiamo iniziando a considerare normali situazioni che non lo sono per niente.


    Poi non lo so, sarà perchè sono una persona troppo pratica e razionale, ma sta cosa faccio davvero fatica a capirla.

    Qua invece mi sono un po’ perso e vorrei chiederti (sempre se ti va, ofc) di farmi capire meglio cosa intendi.

    Banalmente intendo dire che tutta una sfera inportante della nostra vita, che dovrebbe essere un piacere e regalarci momenti bellissimi è solo ed esclusivamente uno stress e frustrazione.

    Fatto, almeno questa è stata la mia linea guida dalle medie. Poi ho avuto un crollo emotivo vedendo che alla fine gli sforzi non portano a niente se non a piccole soddisfazioni.

    Idem: Andavo rigorosamente in palestra, mangiavo sano, non fumavo, ecc... Poi però vedendo che malgrado tutto non mi considerava nessuna, mi sono stancato e ho ripreso le vecchie abitudini.

  • Al tempo stesso, l’umore, o almeno il mio, non è controllabile con una cloche. Se questa tematica mi abbatte e mi intristisce, non riesco a consolarmi/distrarmi dicendomi "dai, almeno stai facendo questo e quest’altro per te stesso". Semplicemente, le due istanze convivono, con la prima (il miglioramento personale) che viene un po’ rallentata e "sgonfiata" dalla seconda (l’umore).


    Quindi, riassumendo, in astratto concordo con te, ma poi nella pratica le cose sono più complesse.

    Bravissimo.

  • Ciao amico, guarda però che non mi sono limitato a dire questo, manca un pezzo molto importante.

    Ho letto più volte tutto il tuo messaggio prima di risponderti ma ammetto che mi sono focalizzato su quella parte in quanto sono stanco di sentirmi dire che devo accettare la cosa, sia per questo ma anche per gli altri problemi.

    Ma ripeto che non è nei tuoi confronti ma proprio di come sta andando la psicologia in generale.


    Sul fatto che piangersi addosso non serve sono d'accordo, ma a volte ci sono giorni che non riesco a pensare ad altro.


    Per quanto riguarda il miglioramento può essere utile ma è come ha detto Verdeggiando: è una cosa indipendente che però non aiuta a sentirti meglio sul fatto di essere ancora un verginello in tarda età.

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