Buonasera a tutti, questa sera mi sfogo con voi riguardo alla mia relazione che, purtroppo, dopo due anni, presenta molte analogie incredibili con una precedente esperienza. Premetto che due anni fa ho vissuto una situazione simile, durante la quale ho sofferto molto e ho attraversato periodi terribili.
Tornando alla situazione attuale, a dicembre 2023 ho conosciuto la mia attuale ragazza. Dopo un periodo di scambi di messaggi, è stata lei a fare il primo passo con coraggio. Abbiamo molte affinità e abbiamo deciso di metterci insieme ad aprile 2024. Non posso negare di essere molto attratto da lei, sia fisicamente che mentalmente. Ci troviamo molto bene insieme e lei è molto affettuosa, il che mi dà molte speranze per il futuro.
La mia ragazza ha 22 anni e vive in un paese della Sicilia, mentre io vivo a Palermo. Nonostante ciò, la distanza tra noi è minima. Lei è adottata e mi ha raccontato di avere dei genitori possessivi, soprattutto il padre, che non vuole che si fidanzi perché desidera che lei si concentri sugli studi universitari. Tutti i suoi precedenti fidanzati sono stati costretti a lasciarla a causa di queste imposizioni. I genitori le impongono un orario di rientro (mezzanotte) e raramente le permettono di uscire la sera.
Io, che lavoro in due turni, ho 26 anni e sono occupato fino alle 18. L'unico modo per vederci è chiudere il mio bar alle 18, recarmi all'Università dove lei termina le lezioni, e poi accompagnarla alla stazione per farla tornare a casa. Questo mese ho dovuto organizzare tutto di fretta, con aperitivi interrotti perché lei è ossessionata dal controllo dell'orario del treno, cosa che mi mette molta ansia. Lei, nonostante sia consapevole del comportamento dei suoi genitori, ha deciso di mantenere la mia esistenza segreta, ma già sorgono problemi, con lei che mi ripete spesso che potrebbe lasciarmi da un momento all'altro perché non riesce a cambiare i suoi genitori. A volte sembra accettare l'orario imposto, altre volte sembra confusa.
Alla mia ragazza mancano solo 3 esami alla laurea. Purtroppo, martedì si è sentita male durante un esame che è stato annullato. Ora dovrà rifarlo a giugno e la laurea slitterà da luglio a ottobre. Il padre non ha creduto che si sia sentita male, attribuendo la colpa a me e insultandola se prende voti bassi, definendola una fallita. Lei mi ha detto che è una vita che subisce queste pressioni. Nonostante tutto, non posso vederla da giorni e non riesco a godermi la relazione come vorrei. Dovevamo vederci sabato, ma dice che non sa se la faranno uscire, visto che è stata bocciata, e comunque non è nel mood. Dopo una settimana di lavoro, vorrei godermi una cena con lei, ma non è possibile.
Questa situazione mi fa sentire destinato a essere solo, specialmente considerando che due anni fa ho vissuto una situazione identica. Mi sento sfortunato, ma poi mi dico che in realtà è lei a perdere, visto che tutti mi considerano un bel ragazzo, proveniente da famiglie sane e con un buon background culturale.
Cosa mi consigliate di fare? Mi sto affezionando a lei, ma una situazione del genere è ingestibile.
Grazie.