Avete presente le profezie che si autoavverano? Ecco a me sembra che sia così! Purtroppo di mio ho tanta insicurezza e bassa autostima, difficoltà a gestire lo stress e a espormi e prendere decisioni. Tutte cose che in un qualsiasi lavoro mi si ritorcono contro. Se poi si lavora a scuola, in contesti difficili, con responsabilità enormi e infinite relazioni da gestire, senza esperienza e con un carattere riservato, insicuro e perfezionista il risultato dopo 6 mesi è che sono in burn out.
Ho iniziato quest'anno con l'ansia addosso... È il mio primo anno come insegnante di classe, anno che coincide con l'anno di prova, in una scuola dove ho già lavorato ma come insegnante di sostegno. Speravo che con qualche mese riuscissi a adattarmi ma purtroppo le cose non sono andate così e ora mi ritrovo veramente stremata. Invece di migliorare sono peggiorata: torno a casa distrutta, evito di pensare al lavoro con il risultato che mi si accumulano tutti gli impegni e i lavori da fare. Mi obbligo con fatica estrema a preparare le lezioni o correggere i compiti di sera, con il risultato che impiego ore ed ore per azioni che i miei colleghi fanno in maniera automatica o comunque in poco tempo. Questo perché ho la tendenza a fare il meglio, organizzare attività stimolanti, essere ligia alla burocrazia, rispondere ai bisogni di tutti e studiare cose che non so data la vastità delle materie. Ma il fatto è che è impossibile e che tutto questo lavoro e mancanza di flessibilità e organizzazione mi ha solo portato a procrastinare impegni, a ritrovarmi a lavorare all'una di notte con la sveglia alle 6 del mattino. Più faccio e più non riesco a fare, e più i risultati peggiorano in classe. Oltretutto si vede che sto male e le ultime settimane la situazione è precipitata e faccio fatica persino a gestire la classe. Avrei bisogno di un mese di stacco ma ora ho si e no 4 giorni in cui mi ritrovo sommersa da verifiche da correggere, lezioni da preparare, in più il progetto dell'anno di prova che non so quando fare perché sono indietro con il programma. Mi sento malissimo: mi vedo un'incapace e un'incompetente, non riesco a stare al passo con gli altri e mi sento profondamente in colpa verso tutti.
Non so come arriverò a giugno in queste condizioni e affronterò la commissione. Senza pensare al prossimo anno quando dovrò cambiare classe e materie. Se penso al mio futuro mi prende il panico: tanti anni e sacrifici per capire che adesso non vado bene per questo lavoro? Che poi a me piace anche ma non riesco a adattarmi alle condizioni reali in cui si svolge, vorrei avere tempo per fare le cose con calma e diversamente, poter seguire tutti, non avere la pressione addosso, non dover affrontare tante responsabilità insieme senza avere gli strumenti e le competenze.
Il pensiero è sempre fisso lì...da mesi ormai neanche il sabato riesce a "staccarmi" da questa realtà. Passo ogni momento libero a distrarmi vedendo video su YouTube (non cedo ad altre dipendenze e stordimento) con l'ansia delle cose da fare. E mi sono arresa al fatto che avrò questa esistenza fino a giugno almeno visto che non riesco a fare nulla per cambiare e sono senza forze. A questo si aggiunge la mia condizione di isolamento (che stando male rinforzo) e solitudine totale. Faccio psicoterapia da anni ma quest'anno ho veramente toccato il fondo con la questione lavorativa che ormai ha risucchiato tutto il resto. Non so se con i farmaci potrebbe andare meglio o se mi do il colpo di grazia. Consigli?